Pensieri ed emozioni

Pensieri ed Emozioni in musica

 

 

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Max Pezzali

Post n°92 pubblicato il 16 Giugno 2012 da Diadhuit

Mi godo ancora un paio di giorni di riposo, poi riprenderò a studiare quindi per il momento la clessidra la lascio in orizzontale, così approfitto ancora un po' della pausa. Che dirvi ragassuoli, oltre al fatto che sto proprio nella pace di Dio pur non essendo in qualche isola paradisiaca sperduta nel Pacifico, ieri è stata una giornata intensa. La mattina scendo per una passeggiata, faccio visita alla chiesa del Gesù Nuovo cui sono particolarmente legato per San Giuseppe Moscati (la tradizione personale vuole che almeno una volta al mese mi ritrovi lì per ringraziare Dio e l'intercessione del santo medico per la possibilità di studiare medicina, con la promessa di dedicarmi sempre alla "sublime missione" del medico).

Nel pomeriggio scendo ancora, raggiungo le Missionarie della Carità, hanno una mensa e un ambulatorio per aiutare i poveri. Quando iniziai a frequentare questo posto, ero ancora giovane e di belle speranze come si suol dire; si era al terzo anno di liceo e non andavo di certo a immaginare che sarebbe diventato una seconda casa per me, per i legami forti che avrei creato con gli altri volontari e l'affetto per alcuni ospiti abitudinari. Insomma passo il pomeriggio a sistemare i farmaci sugli scaffali presso l' ambulatorio, dove mi accoglie il mio carissimo amico, grandicello ma oserei dire più vivace di me in spirito, che mi saluta con: "Onn Vincenzo Bello!" e mi abbraccia, viene il simpaticissimo dottore e il resto dell'equipe che tiene in piedi l'ambulatorio, così tra un paziente e l'altro si chiacchiera e si ride tantissimo. Mancavo da due settimane sia per lo studio, ma anche perché sono stato impegnato con le riunioni per MSF e insomma quando manchi da un posto non puoi che avvertire l'esigenza di ritornarci appena ti è possibile, anche se poi ne uscirà una giornata davvero molto vissuta. Con il quadretto suddetto apprezzo l'amicizia, quando le persone ti fanno sentire amato, sei a casa e non vorresti andartene mai, però anche se vorrei restare ancora un po' devo andare, perchè rischio di fare tardi all'evento della serata per MSF appunto, cui stavamo lavorando da un po'. Torno a casa e non ho molto tempo se non quello di farmi una doccia  e mangiucchiare qualcosina ad un orario improponibile (18.15 circa) e riscendere, dove alla stazione mi passa a prendere un'amica per raggiungere Miseno, lì si terrà la serata cui parteciperemo.
Appena giunti, il gruppo musicale sta provando e pregusto già la bellezza della serata, attendiamo un po' e poi ci sistemiamo col banchetto, un po' scettico inizio a perdere le speranze sull'arrivo delle persone che sembrano non giungere mai, nonostante siano le 21,00 passate, ma poco tempo dopo mi rendo conto che un gran numero di persone riempie il locale e si gode la serata, la musica e gli amici.
Mi raggiunge qualche amico che fa la mia felicità, amici dell'università e non, nel frattempo durante la serata lego di più con i ragazzi del gruppo cui faccio parte e scopro che a poco a poco, come per il volontariato sto costruendo una nuova famiglia, io sarò pure una persona molto socievole, ma certe persone rispondono davvero bene alla mia socievolezza e ti fanno sentire come se ti conoscessero da una vita. La serata procede bene e non mancano momenti di riflessioni, come quando mi ritrovo il passato piombarmi davanti, è Lei, con i suoi occhi chiari e il suo fisico minuto, mi saluta affettuosamente e parliamo un po', le chiedo del suo studio all'estero, non la vedevo da una vita e resto confinato tra il + e il - senza sconfinare tra il x e il diviso, che potrebbe risultare molto pericoloso, perciò meglio restare in superficie per questa conversazione, altrimenti potrebbe nascere un caso che richiederebbe diplomazia, così mi barcameno piuttosto bene e lei va a raggiungere il suo posto insieme ad altri amici che abbiamo in comune.
Non ci penso più di tanto, è una storia vecchia  e per altro neanche con un lieto fine o forse sarebbe più opportuno dire manco con un lieto inizio, perchè la storia non sbocciò mai, fu unilaterale ed è facile immaginare chi subì il fascino dell'altra dopo quanto detto.Io mi vivo la serata tranquillamente per conto mio, un'amica mi suggerisce di vedermi lo spettacolo che bada lei al banchetto, anche se effettivamente stavo solo lì a fare il ragazzo immagine, visto che un'altra amica ha mostrato di essere molto capace nella raccolta delle offerte, così mi lascio convincere e prendo il largo, vado a segurimi i Crocevia da vicino e mi guardo intorno per cercare anche uno dei miei amici, quando poco più in là, incrocio lo sguardo del passato, già me la ritrovo lì, in piedi poco distante da me, anche lei a godersi lo spettacolo più da vicino, mi sorride o forse siamo sincroni, ma non mi attardo, guardo avanti e continuo a seguire lo spettacolo, poi me ne torno al banchetto. Dopo un po' la suddetta, il mio fantasma del passato, viene a farmi visita e lascia qualche offerta, la rivedrò solo più tardi, perché durante la serata non l'ho cercata, ma in fondo perchè avrei dovuto? Mi lascio quasi fregare sul momento dei saluti quando per naturale cortesia mi sta per uscire qualche frase di quelle che usiamo per augurarsi un nuovo incontro, ma è solo un attimo che ritorno sui miei passi e lascio correre la cosa, perché il passato è passato e quella porta ormai è chiusa da parte mia, nonostante il dolce naufragare in quegli occhi, il suo carattere dolce, considero che non sono l'Enzo di quel passato che si sputtanò e fece molto per lei, all'epoca poteva anche starci quel comportamento, oggi non l'ammetto più, non in generale, perché l'innamoramento è l'unico momento che possa giustificare piacevolmente il proprio rincoglionimento e appunto, non credo di esserne più innamorato, il tempo è passato e immagino di essere cambiato anch'io; tanto per cominciare, c'è un diverso look, poi sono più sicuro di me, meno timido, spero più saggio e so quello che voglio probabilmente più di allora: una ragazza che non sia in un determinato modo, ma che sappia semplicemente trovare quella sinfonia capace di far sussultare il cuore e offrirmi una stupenda ragione per ringraziare Dio al di là di quelle già dette.
Dirottandomi sugli altri, durante la serata pensavo di piazzare la mia amica con un amico in comune, che se anche lo conosciamo poco, a me sembra promettente per lei, così ho provato a fare il Cupido della situazione, cercando di avvicinarli e insomma speriamo bene,  anche se non sono bravo con la mia vita sentimentale, sarebbe almeno consolatorio riuscire comunque a dare un po'di felicità agli altri, perché io mi rivedo un po' in Briongloid (se ti piace leggere e vuoi capire, allora devi leggere l'ebook La storia nei venti ---> http://www.steppa.net/biblioteca/cartelle/ebook1.html), scrocco le emozioni altrui per essere felice a mia volta.
Ed è con l'immaginazione che vi voglio lasciare: "Immaginate una bella spiaggia di sera, tanta gente che balla e si diverte sulle note di un'ottima musica e stare a ridere e chiacchierare con gli amici, questa è la fotografia di una splendida serata che ho vissuto e per la quale mi va di ringraziare tutti gli amici che hanno contribuito a renderla magica!"  ^_^

P.S.

Grazie a te che hai letto tutto! Sei un mito!

 

 

 
 
 
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Data di creazione: 20/08/2010
 

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