Vento notturnoI veri maestri non lasciano tracce, sono come il vento notturno, che ci sconvolge e ci lascia immutati, trascina con sé ciò che pensavamo di essere e non siamo mai stati e ci rende ciò che siamo sempre stati, fin dall'inizio. ____________________________________________ [blog per la consulenza filosofico-esistenziale] |
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Post n°10 pubblicato il 17 Settembre 2009 da randagiamente
Botticelli, Natività mistica, London National Gallery. Tra i filosofi che più di altri sono normalmente considerati i più strenui paladini della Ragione come facoltà suprema dell'essere umano, e che per questo vengono semplicisticamente bollati di "razionalismo", un posto d'onore è sicuramente occupato da G. W. F. Hegel. La vera mistica, quella che deriva dalla tradizione platonica e neoplatonica, e attraverso i grandi maestri medioevali, Eckhart e Cusano, arriva fino a Giordano Bruno e a Spinoza, per essere poi ripresa dall’idealismo tedesco, si identifica senz’altro con la Filosofia. Il comune modo d’intendere i due termini come antitetici trae le sue origini dalla condanna di questi grandi maestri come atei e panteisti da parte delle religioni ufficiali, e la conseguente attribuzione del carattere di “mistico” solo alle varie manifestazioni “eccezionali”, attinenti al sentimentalismo religioso e a fenomeni visionari o “paranormali” di vario genere, che divenne orientamento generale a partire dalla “sconfitta della mistica” e dalla sua emarginazione dal mondo cattolico, che risale alla fine del Seicento. In realtà, tra la mistica speculativa e la vera filosofia non c’è alcuna differenza, come ci insegna tutta la meritoria opera di Marco Vannini, il quale, ad esempio, citando un passo dell’Etica di Spinoza, in cui si dice tra l’altro che «l’amore di Dio verso gli uomini e l’amore intellettuale della mente verso Dio sono una sola e medesima cosa», sinteticamente conclude: «Siamo qui, come è evidente, in presenza di un misticismo allo stato puro, che coincide con il perfetto razionalismo». |
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INTENZIONI
Mi piace immaginare questo blog come un luogo di magia.
La magia che si cela in ogni nuovo incontro, in ogni nuovo scambio, in ogni neonato rapporto tra esseri umani.
Vorrei che chi passa di qui lasciasse un semino su questa terra. Io mi impegno a inumidirlo. Fra tanti, magari, qualcuno germoglierà e fiorirà. Ma dev'essere un semino autentico, non riciclato. Una piccolissima parte di voi.
Qui sopra c'è una dicitura pretenziosa: consulenza filosofico-esistenziale. Non sorridete, mettetevi in gioco. Non fate discorsi intelligenti, ma discorsi veri. Raccontate le vostre gioie e le vostre cicatrici, anziché esibirvi in pubbliche masturbazioni mentali (per quello basto io...). Ci capiremo. E sarà bello, ve lo assicuro.
r.
"BUON SENSO..."
"Quando più di due persone si dicono d'accordo con me, comincio a temere di aver detto qualche idiozia..." (O. Wilde)
AMORE E VOLONTÀ
"L'anima nobile, l'anima che ama infinitamente, non ha più volontà, è disappropriata di se stessa e del suo volere. Chi vuole non ama. La fine della volontà, che è sempre e comunque egoistica, significa fine dell'amore come desiderio. Ma se questa fine avviene per la traboccante ricchezza dell'amore stesso, l'anima cessa di amare perché diventa essa medesima Amore." (M. Vannini, Il volto del Dio nascosto)
AMORE E RAGIONE
La ragione discrimina, l’amore assimila.
La ragione separa e distingue, l’amore fonde e confonde.
La ragione difende, l’amore si arrende.
La ragione si arrocca e s’impone, l’amore cede senza condizione.
La ragione definisce e chiarisce, l'amore sfuma contorni e colori
di un mondo sognante.
AMORE E UMILTÀ
L’amore nasce solo quando e se l’io fa un passo indietro, passo che consiste nell’anteporre il bene di un altro al nostro. Ma ciò non si verifica se non attraverso l’umiltà. Chi s’impone non ama, questa è una verità semplice ma inconfutabile. Il che non significa doversi porre in una condizione di inferiorità o sudditanza, ma anzi in una posizione molto diversa, che consiste in una capacità di accettazione incondizionata, priva di giudizio e di pregiudizio, atteggiamento concesso esclusivamente alle persone forti, perché, al contrario, non c’è persona più fragile e meschina di chi ha bisogno di imporsi sugli altri per affermare se stesso. Laddove invece l’umiltà, che pur viene spesso scambiata dagli ignoranti per arrendevolezza e passività, è, al contrario, la virtù di chi veramente sa dare e sa darsi.
SI AMA ANCHE SENZA CONOSCERE
"Amo una cosa sola, e non so cosa sia:
perché non la conosco, per questo io l’ho scelta."
(A. Silesius, Il pellegrino cherubico)
PER TUTTI I SUPERSTIZIOSI CHE SI DICONO CREDENTI
"Non voglio aver nulla a che fare con un amore che sia per Dio o in Dio. Questo è un amore che il puro amore non può tollerare; perché il puro amore è Dio stesso." (S. Caterina da Genova)
SENZA PERCHÉ
Non ha un perché la rosa: fiorisce perché fiorisce, questo è tutto. Non bada a sé e non chiede se qualcuno la vede. (A. Silesius, Il pellegrino cherubico)
Inviato da: princi2008
il 03/08/2013 alle 12:57
Inviato da: randagiamente
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Inviato da: princi2008
il 31/03/2013 alle 17:22
Inviato da: randagiamente
il 19/09/2009 alle 17:23
Inviato da: lisa
il 19/09/2009 alle 15:43