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Ebbene si', siamo tutti religiosi. Anche gli atei. Anche quelli che detestano le religioni. Anzi, forse questi ultimi piu' di tutti.
Quello che intendo dire e' che le religioni possono essere definite in molti modi, ed a mio parere uno dei modi possibili e' fare riferimento ai principii sulle quali sono fondate. E' possibile pensare alla religione come ad un insieme di principii guida, penso soprattutto ai principii morali, ma non solo, sui quali la religione stessa e' fondata. L'adesione ad una determinata religione comporta quindi l'adesione ai suoi principii guida, con tutte le conseguenze che essi comportano.
Il fatto e' che non e' possibile fare a meno di principii guida, per cui anche se un individuo non professa alcuna religione riconosciuta, purtuttavia sara' latore di principii guida, ovverosia di convinzioni profonde ed indimostrabili - perche' questa e' la natura dei principii - attraverso le quali avra' costruito una propria moralita'. In questo modo e' possibile affermare che tale persona sara' religiosa di una religione propria, individuale, senza etichetta ne' definizione. Una religione che magari in parte sara' comune a quella di altri individui, magari comune anche in toto, ma senza un nome. E' possibile ipotizzare che tale individuo possa periodicamente cambiare alcuni dei suoi principii, e questo e' paragonabile a chi cambia religione.
Per molte persone la nozione di principio stessa e' alquanto confusa. Alcune persone fanno riferimento a dei principii in modo inconsapevole, senza rendersene conto. Ma questo non significa che non ne abbiano. Manca a volte la capacita' di guardarsi all'interno e di capirsi.
Un caso particolare e' costituito da chi ritiene di non aver nessun principio guida, di ritenere tutto negoziabile. Ebbene, questa affermazione si autocontraddice, perche' non aver nessun principio e' anch'esso una forma di principio. Questa e' la categoria dei relativisti, molto popolosa in questo periodo storico, i cui appartenenti fanno della contraddizione la propria caratteristica principale.
Alla fine siamo tutti religiosi, ognuno si sceglie la propria religione, quella che piu' gli si confa'. Tuttavia ammiro chi si fa una religione personale, io con le mie modeste capacita' non ne sarei mai in grado. Ho estremo bisogno dell'aiuto dei grandi uomini del passato che hanno tracciato le vie che percorro.
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DA LEGGERE
- The Cairo declaration on human rights in islam
- Dichiarazione universale dei diritti umani
- Discorso di Ratisbona di Benedetto XVI
- Per comprendere l'islam e il Medio Oriente
- AsiaNews - Fonte di informazione preziosa
- Blog di Daniel Pipes
- Asia Times - Spengler
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