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NEL VOLO, LA CATARSI POETICA-Recensione di "...E Volo" di Elzide Giovagnetti
Post n°14 pubblicato il 09 Febbraio 2012 da elenavarriale1
NEL VOLO, LA CATARSI POETICA Recensione di “…E volo” di Elzide Giovagnetti Il dolore non si trattiene e non si dimentica, a volte è difficile domarlo, ma può essere curato e sublimato. E’ questo il senso più profondo del delicato libro “…E Volo” di Elzide Giovagnetti edito da Edizioni Montag, Collana Solaris, 2012, arricchito dalle illustrazioni di Emilia Pieroni. L’incipit è dunque il dolore pulsante, vivo, indomabile: “Sei nel cuore /che stenta a morire /che pur fermo /batte e fa rumore.” Un dolore che accompagna e sovrasta: “Senti il dolore giungere/al più alto livello /dove il pensiero decide /se sopravvivere.” Senza controllo e senza pause: “Non è facile guidarlo, /va come fosse un peso /che cade da un grattacielo.” Un dolore intimo, che nasce nelle viscere e si fa grido del mondo: “Non c'è pane /per tutti gli affamati /e chiedono gli occhi/quando i pensieri /imprigionano le parole e le spalle /son curve per pudore. /Non c'è pane, /per tutti non c'è pane.” Una sofferenza che non può essere trattenuta nella carne. Fa troppo male. “Piangi, metti le lacrime dove possono stare! /Non saranno mai troppa acqua ad affogare! /Solo acqua a dissetare, /a rendere meno arida la terra!” Il poeta Salvatore Quasimodo ha scritto: “Avidamente allungo la mia mano:/dammi dolore cibo cotidiano” quasi a voler sottolineare come nella sofferenza esista la possibilità di una catarsi poetica capace non solo di lenire ferite, ma anche di alimentare nuova linfa da cui il poeta attinge e si disvela. Ed è nel volo che si compie la catarsi poetica dell’autrice, in quel leggero librarsi sulla pesantezza del quotidiano che apre improvvise prospettive e speranze: “Ora/ mi fermo, /catturo il tempo/ e mi metto a volare.“ Nel suo volo, l’autrice trova il mondo e il suo incanto: “Catturato /da arco variopinto /è nella luce /ora/ il mondo.” Un mondo ed una natura dialoganti, quasi in simbiosi col poeta, disponibili a svelargli magie e misteri: “suoni a cantare melodie/ nelle notti calde dell'estate/ e le acque limpide di fiumi/ a dissetare l'azzurro mare”. Non c’è retorica, ma ricerca nella poesia di Giovagnetti, ci sono visioni ed allegorie vive e palpitanti a cui il poeta presta solo la sua voce: “tracciati deformi /come fantasmi in volo, /spuntano lontano/ scoperti da pallido /raggio di sole.” Elena Varriale L’AUTRICE Elzide Giovagnetti è nata a Corridonia e vive nella piccola frazione di Colbuccaro. Nel 2009 ha scritto la sua opera prima “A me” e “ Nel cuore “ nel 2010 selezionate per la collana Solaris Edizioni Montag. Tre suoi racconti sono nella collana Anthology Montag : “Dolore nel cassetto”per i Sentieri del cuore; “Viaggio incantato” per Alchimie di viaggio; “Non voglio parlare d'amore” per L'amore delle donne Le sue poesie sono anche nelle ANTOLOGIE : “Cara Alda, ti scrivo...” e “Se sbaglio mi corriggerete...” di Ursini Edizioni ISTANTI d'infinito 1°-2°per “Ass.cult. LEOPARDIANCommunity Coro a più Voci” Edizioni Simple SCUOLA DI POESIA Vydia editore Poetry “Poi, il silenzio” sempre per la Montag Ha partecipato a più edizioni di Poetry Slam a Porto Recanati, Macerata e Bologna.
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il 27/10/2011 alle 08:51
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