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Mobbing e idoneita` professionale (prima parte).
Post n°92 pubblicato il 09 Ottobre 2013 da relavita
Il mobbing puo` diventare uno strumento "utile" per falsificare l'idoneita` professionale di un lavoratore. Nelle organizzazioni pubbliche e private generalmente la qualifica professionale e` inserita nel contratto di lavoro. Questo contratto solitamente contiene dei riferimenti anche al mansionario stabilito per un determinato ruolo professionale. Le mansioni indicano anche le capacita` minime richieste ad un dipendente per svolgere la propria attivita` professionale. Queste capacita` possono rappresentare soltanto alcuni aspetti dell'identita` personale e relazionale del dipendente. Nelle persone con un'identita` complessa le capacita` professionali sono molteplici e quindi le qualifiche o mansioni possono diventare oppressive e noiose. Il dipendente sente che le mansioni sono inadeguate per contenere le proprie capacita` e pertanto puo` svilupparsi una forma di stanchezza o sofferenza interiore che riduce le sue performance. Il mobbing puo` nascere quindi nel momento dell'assunzione di un dipendente perche` la sua identita` personale e relazionale e` stata falsificata o parzialmente negata. L'idoneita` professionale e` stata riconosciuta per mansioni ed attivita` molto inferiori alle reali capacita` del dipendente. Il dipendente puo` quindi trovarsi in situazioni di lavoro che generano stress, stanchezza, noia oppure potrebbe sentire scarso interesse nei riguardi dei compiti assegnati dall'organizzazione pubblica e privata. Queste situazioni accadono quando la selezione del personale e` orientata solo al profitto dell'organizzazione ed al mantenimento delle strutture di potere. I selezionatori tendono ad assumere i dipendenti con lo scopo di sfruttarli e successivamente colpevolizzarli nel momento in cui calano le performance. I dirigenti ed i responsabili oppure i selezionatori del personale possono cosi` proiettare le proprie responsabilita` e gli errori sul dipendente "stanco" e con astuzia trasformarlo in un "capro espiatorio". Il dipendente rischia di subire una serie di valutazioni negative del proprio operato ed un giudizio di inidoneita` alla mansione oppure al ruolo professionale. I dirigenti ed i responsabili hanno quindi a disposizione uno strumento di costrizione per limitare la carriera professionale di un collaboratore oppure per ricorrere al licenziamento per scarso rendimento sul lavoro. Questo strumento rientra tra gli "arnesi" utilizzati negli atti di mobbing sui dipendenti capaci e ricchi di talento. |
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