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Post n°1985 pubblicato il 25 Luglio 2006 da rigitans
Tutelare le coste I Verdi propongono al Parlamento una legge che vieti la costruzione in un'area di un km dal mare. Bonelli: "Serve una legge salva-coste modello Sardegna a livello nazionale" ''In Italia ci sono 3.535 km di spiagge, su un totale di 6.694 km di coste, escluse le isole minori. Gli stabilimenti balneari sono 6100. Mediamente ogni stabilimento occupa almeno 150 metri di fronte mare, per uno sviluppo lineare di almeno 915 km di occupazione delle spiagge, pari al 26% delle coste''.Il capogruppo dei Verdi alla Camera, Angelo Bonelli, esprime tutta la sua preoccupazione per la salute dei litorali italiani. ''Agli stabilimenti - ha rilevato ancora Bonelli - si devono aggiungere le infrastrutture, i campeggi, i villaggi turistici, le opere abusive residenziali e, soprattutto, gli agglomerati urbani costieri realizzati a ridosso dell'arenile''. Proprio per questo, i Verdi hanno annunciato una legge che prevede il divieto al cemento in una fascia di un chilometro dal mare per impedire che lo scempio continui. Stando ai numeri resi noti dal partito del Sole che ride, gli stabilimenti balneari sono 6100 e coprono quasi 1000 chilometri di costa. Senza contare il processo erosivo dovuto al mare, che ha sottratto circa il 25% dei litorali ai cittadini. ''Dal 1995 ad oggi - ha aggiunto il capogruppo del Sole che Ride - vi e' stato un incremento delle aree edificate a dir poco allarmante. I dati parlano chiaro: 40% nel centro Italia, 45% nel sud. Il mare in Italia si vede sempre meno ed e' sempre meno accessibile per i cittadini. Questo fenomeno lo abbiamo definito mare in gabbia. Da anni, infatti, si e' affermato il malcostume della cementificazione selvaggia, della privatizzazione, della recinzione indiscriminata degli arenili e, soprattutto, dell'uso improprio ed abusivo delle spiagge che, a nostro avviso, viene scarsamente combattuto''. Dunque, secondo Bonelli, è urgente tutelare le coste da questi processi distruttivi che rischiano di farle sparire. L’antidoto sarebbe quello di approvare “una legge salva-coste sul modello Sardegna. Niente più cemento per un tratti di un 1 km nelle zone non ancora edificate e regole severe. In altri paesi d'Europa e del mondo le coste sono sottoposte a particolari norme di tutela e conservazione, con politiche di acquisizione pubblica delle stesse. In Italia, al contrario, nell'ultima finanziaria il governo Berlusconi ha approvato una norma che consente la trasformazione delle nostre coste per rilanciare il turismo: un'altra ferita inferta''. |
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il 01/02/2012 alle 09:37
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il 24/01/2012 alle 15:48
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il 23/01/2012 alle 20:03
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