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L’ambientalismo del fare … per fare quel che gli pare.

Post n°3276 pubblicato il 10 Luglio 2009 da rigitans
 

tratto da www.fareverde.it

Ambientalismodel fare”.L’espressione è di piena attualità. La invoca ilmondo industriale e finanziario, ma soprattutto i politici, nazionalie locali. E’ nel programma elettorale del PD di Veltroni, ma loinvocano anche tutti gli altri concorrenti. Sembra essere la forma diambientalismo più gradita agli amministratori, di destra,centro e sinistra, che la richiamano per convincere sulla bontàdelle loro scelte. Ed anche qualche associazione ecologista intendeaccreditarsi per un ambientalismo del fare, in virtuosacontrapposizione a “chi sa dire solo No”.

L’espressione,in sé, ci troverebbe concordi. Il farelo abbiamo nelnostro DNA, e siamo da sempre consapevoli che l’ecologismo non puòridursi a sterili enunciazioni teoriche. L’ambiente ha bisogno disoluzioni reali, di scelte spesso coraggiose e tutt’altro cheindolori. Il non fare non aiuta, anzi aggrava la situazione(emergenza rifiuti in Campania docet). E di fronte ad un problema,piuttosto che abbracciare pregiudizialmente la via del NO, cichiediamo realisticamente quale sia la soluzione da adottare, il fareda seguire.

Già,ma fare cosa?E’ qui che le strade si dividono. Gli “ambientalisti del fare”sembra non abbiano dubbi in proposito: per la salute dell’ambiente,servono interventi strutturali e grandi opere: termovalorizzatori,rigassificatori, Alta Velocità, autostrade ed aeroporti, nuovecentrali e, perché no? per qualcuno anche il nucleare, ormaiindispensabile per ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera. Tutto –assicurano - in nome dell’ambiente. Contrapponendosi a chi sa diresolo NO, gli “ambientalisti del fare” sanno dire tanti SI.

Mache tali sì facciano tutti bene all’ambiente ètutt’altro che vero. Fanno bene al modello di sviluppo, agliindicatori del PIL, alla società dei consumi, ma nonall’ambiente. Anzi, spesso sono dannosi per l’ambiente, in quantoperpetuano il consumo e lo spreco di materie prime ed energia, leemissioni inquinanti, l’aumento dei rifiuti, la produzione discorie ingestibili.

Sipensi ai “termovalorizzatori” (a proposito, nel programmaelettorale del PD c’è scritto di chiamare le cose con ilproprio nome. Bene, allora ricordiamoci che solo in Italia si èpensato di renderli più presentabili chiamandolitermovalorizzatori, mentre nell’Unione Europea si chiamanoufficialmente inceneritori!).Bruciare i rifiuti, certo, ripulisce le strade (e ciò puòsoddisfare i più miopi), ma inquina l’aria, distrugge tantamateria prima, produce meno energia di quanta ne è servita perprodurre i materiali inceneriti, scoraggia le politiche di riduzionedei rifiuti, in quanto gli inceneritori, una volta costruiti,vogliono essere alimentati, altrimenti diventano antieconomici ….perché un ambientalista dovrebbe volerli?

Elo stesso vale per tante altre grandi opere, che non sono pensate perridurre globalmente il nostro impatto sull’ambiente, ma solo perassecondare le esigenze di un sistema produttivo che crede di poterdivorare in eterno le limitate risorse del pianeta.

Gratta,gratta, esce fuori che l’ambientalismo del fare, il piùdelle volte, è un ambientalismo del permettere. E’ unambientalismo compiacente, che deve comprendere che “l’ambientesì va protetto, ma…”, e, in nome di questo ma,non disturbare ladirezione di marcia. Che resta, indiscussa, quella dello sviluppoeconomico, dellacrescita materiale, dell’inseguimento del PIL. L’ambientalismo –ci dicono apertamente – deve essere in sintonia con lo sviluppo.Con il radicato sottinteso che, laddove la sintonia non siapossibile, è l’ambiente che deve mettersi da parte.

Allafine, si rivela che il suo obiettivo non è la soluzione deiproblemi ambientali, ma, com’è accaduto per la formula dellosvilupposostenibile,un’impossibile quadratura del cerchio, che dovrebbe garantire lacontinuità del modello di sviluppo (che è la causaprimaria della distruzione ambientale) con pratiche piùrispettose dell’ambiente.

Ilpunto è che ogni faredeve avere chiare le finalitàcui intende giungere. E finché la finalità prioritariaresta quella di perpetuare l’attuale modello di sviluppo, fondatosulla crescita economica e l’aumento incessante della produzione dimerci e consumi, l’ambiente non può trarne giovamento,perché quel modello è la causa delle sua distruzione.

Ciòche serve non è rallentare la folle corsa di questa nave versogli scogli, ma invertire decisamente la rotta. Guardare alladecrescita anziché all’assillo dello sviluppo.

E’il fareche va in questa direzione che ci interessa. Piccoli e grandiinterventi che, anziché ingrassare il PIL, si muovono nelsolco della consapevolezza dei limiti della nostra terra:l’efficienza energetica, le rinnovabili vere, i trasporti pubblici,la raccolta differenziata spinta e politiche di zero-rifiuti, ilcompostaggio, la produzione locale, l’autoproduzione, …

Aipolitici che sbandierano il loro “ambientalismo del fare” per fardigerire i loro insostenibili progetti, preferiamo contrapporre lepratiche sostenibili già avviate da molte amministrazioni:Torraca (SA), che risparmia energia e soldi con la sua illuminazionealed,Dobbiaco e gli oltre 170 comuni italiani interamente alimentati console fonti rinnovabili, i vari comuni “ricicloni”, che raccolgonoin misura differenziata oltre il 70% dei loro rifiuti … tuttiesempi concreti di un fareper l’ambienteche sa andare nella direzione giusta … altro chetermovalorizzatori, rigassificatori o TAV in nome dell’ambiente!

L’alternativavera non è tra un ambientalismo del SI ed uno del NO, ma trachi ha compreso davvero la gravità dei problemi ambientali epunta a risolverli risalendo alla loro radice e chi è dispostosolo a correttivi che non intaccano le cause del disastro. Tra chivuol fare perl’ambiente e chivuol continuare a fare per produrre e consumare di più. Trachi, con il suo fare,ci indica come ridurremo il nostro insostenibile impattosull’ambiente, e chi intende solo tranquillizzarci che il nostroPIL crescerà.

Ma,delle due opzioni, solo la prima può definirsi onestamenteambientalismo.

                                                                                                                Giancarlo Terzano

Allegato: fotogallery, i Australia dicono addio all'acqua in bottiglia.

 
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PELUSCIONE
PELUSCIONE il 21/07/09 alle 16:25 via WEB
Leggo dell'atto intimidatorio al WWF. AMBIENTE, OASI WWF BOSCO ROCCONI/ Ennesimo atto intimidatorio a Roccalbegna Atto intimidatorio? Ultimamente qualcuno ha smarrito un “PROIETTILE”, io l’ho trovato nella mia cassetta postale. Chi lo avesse smarrito lo può ritirare alla Caserma dei Carabinieri di Quarto Miglio a Roma. Avrei preferito trovare della vernice come a Roccalbegna. Condannando comunque tali episodi vorrei sottolineare che ormai, molte di queste associazioni politicizzate, non rivestono alcun ruolo nella protezione ambientale ma si prefiggono, a mio modesto avviso, solo fini speculativi e strumentale opportunità di acquisizione di potere. Potere generato dai vari comitati e iniziative del "NO" a "TUTTO" e "SEMPRE". Non di meno i vertici di tali associazioni possono essere esenti, da critiche. Situazioni paradossali quanto emblematiche, che gettano una luce sinistra sulle stesse. Pertanto il mio plauso per il progetto di legge che pone fine ad una situazione anacronistica, quanto demenziale N. 2271, XVI LEGISLATURA CAMERA DEI DEPUTATI : Questa originale forma di «egoismo territoriale» mantiene solo parzialmente l'originale matrice ambientalista: la sua esplicitazione in comportamenti di aperto conflitto finisce, infatti, per penalizzare la stessa realizzazione degli interventi inseriti nei programmi di politica ambientale. Pertanto, sembra doveroso un intervento legislativo volto a responsabilizzare l'attività delle associazioni di protezione ambientale, al fine di evitare che ricorsi amministrativi, manifestamente infondati, siano presentati al solo fine di ritardare la realizzazione di opere pubbliche. Per fare ciò si prevedono la responsabilità delle stesse associazioni per lite temeraria e il conseguente risarcimento del danno a vantaggio della pubblica amministrazione. La legge 8 luglio 1986, n. 349, recante le norme in materia di danno ambientale: 1) all'articolo 13 individua le associazioni di protezione ambientale legittimate ad agire in giudizio avverso qualsiasi provvedimento che leda in modo diretto e immediato l'interesse ambientale; esse sono, pertanto, legittimate a impugnare anche atti a contenuto urbanistico purché idonei a pregiudicare il bene dell'ambiente, anche se lo specifico bene non sia sottoposto ad alcun vincolo (paesistico, archeologico, idrogeologico eccetera); 2) all'articolo 18 attribuisce alle associazioni individuate ai sensi dell'articolo 13 il potere di intervento e la potestà di impugnare gli atti illegittimi lesivi del «bene-ambiente». Tuttavia, la modifica di tale legge non può non tenere conto dell'orientamento del legislatore nel cosiddetto «decreto anti-crisi», decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, della legge 28 gennaio 2009, n. 2: l'articolo 20 di tale decreto prevede, infatti, un iter accelerato per le opere pubbliche ritenute prioritarie «per lo sviluppo economico del territorio», la nomina di commissari straordinari delegati che dovranno vigilare su tutte le fasi di realizzazione dell'investimento e che, quindi, seguiranno ogni progetto con poteri sostitutivi delle amministrazioni interessate, ma, soprattutto, l'abolizione della facoltà sospensiva del tribunale amministrativo regionale (TAR). L’espressione “lite temeraria” credo rappresenti il vero volto delle varie associazioni. Maggior difetto della perspicacia non è di andare fino in fondo, ma di oltrepassarlo. Per conoscere bene le cose, bisogna conoscerne i particolari: e siccome questi sono quasi infiniti, le nostre conoscenze sono sempre superficiali e imperfette. François de La Rochefoucauld Farò alcuni esempi, in onore di Rochefoucauld, documentando le fonti, le date e gli articoli, per dare corpo a quanto affermato sopra, evitando che restino solo parole urlate e critiche sterili. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Bene: Tutela delle coste: da tutto il mondo scrivono al Governatore della Sardegna per dirgli grazie Ha dichiarato soddisfatto Fulco Pratesi, Presidente del WWF Italia- “Siamo quasi sempre costretti a criticare i politici e gli amministratori. Questa volta, invece, abbiamo voluto ringraziare e incoraggiare chi sta facendo bene il suo lavoro, nella speranza che possa continuare a farlo ancora a lungo. Pubblicato il 22/11/2006 | da Wwf Italia Direzione Comunicazione. Villasimius, la villa al mare di Soru - Pili:''Spiaggia privata dopo i lavori ''Di nuovo nel mirino del centro-destra. La casa al mare e soprattutto la spiaggetta di fronte alla villa, che il presidente della Regione Renato Soru, possiede a Villasimius è oggetto di forti accuse da parte del deputato del Pdl Mauro Pili che punta l'indice contro i lavori di spiazzamento, realizzati da Soru nell'agosto scorso....un dossier, intitolato "Storia di una spiaggia pubblica sempre più privata" 3/9/2008 Soru devia un fiume come regalo a De Benedetti Soru: «Ho servito con tutta l’onestà possibile la Sardegna, mettendo sempre al primo posto l’interesse dei sardi...» Venti giorni dopo il suo «Me ne vado», Firmava una convenzione con la Sorgenia, società del gruppo Cir: sarà quest’ultima a costruire un mega impianto, nei pressi di Cagliari. Un bel favore all’amico De Benedetti che è lo stesso De Benedetti socio di Tiscali, di cui il governatore dimissionario è il padre-padrone .il Giornale.it 29 dicembre 2008, Quindi “VILLA SULLA SPIAGGIA”, 1500 ALBERI “ELIMINATI”, ruspe, e ristrutturazioni, Fiume deviato, ne consegue plauso ambientalista? POSSO ESSERE PERPLESSO? AMBIENTALISMO, spesso utilizzato come "benzina" elettorale, per catturare proseliti e applausi? Ma scelte sbagliate si pagano e a poco serve nasconderle. Sardegna, bocciata la tassa sul lusso La Consulta: illegittima l' imposta sulle seconde case e sulle plusvalenze Soru aveva fatto approvare la legge nel 2006, con massicce adesioni in Sardegna (i residenti erano esentati), ma duramente contestato da turisti e non residenti (14 febbraio 2008) - Corriere della Sera Ma quali erano i risultati di questa “SINISTRA-verde” follia? Dopo tassa lusso yacht dimezzati. Sardegna, nei porti calo del 60% E' una fuga. Dopo l'entrata in vigore delle cosiddette «tasse sul lusso» istituite dalla giunta Soru gli attracchi delle imbarcazioni superiori ai 14 metri sono diminuiti del 61%. 31/7/2006 Vorrei su questo ultimo “cavallo” della sinistra, attualmente anche da Franceschini cavalcato, aprire una breve parentesi. Il perseguitare, il “LUSSO” e esasperare chi “POSSIEDE” di più, crea apparenti consensi, ma il rovescio della medaglia è universalmente sottostimato e taciuto. Un semplice esempio vissuto personalmente credo sia più esaustivo di molti ragionamenti. Ho da pochi giorni accompagnato un amico in Corsica, con una barca a vela da immatricolare. Valore circa 350'000 euro. Perché andare in Corsica? Semplice, un risparmio netto di 36'000 euro di tasse. Ovviamente anche in Francia si pagano tasse e balzelli, ma su 350'000 euro il risparmio netto corrisponde esattamente a 36'000 euro. Ora vi chiedo, chi di voi spenderebbe 36'000 euro per portare la bandiera ITALIANA, al posto della FRANCESE? Peraltro la barca è stata immatricolata, con una organizzazione e una semplicità sconosciuta in Italia. Meno di 20 minuti, di cui 10 spesi in capitaneria per farci rilasciare una ricevuta di attracco, necessaria a dimostrare l’effettiva presenza sul posto della barca. I vantaggi peraltro sono molteplici, perché ora la barca sottostando alla legislazione francese, ben meno burocratica e più permissiva, non necessita neanche della “patente nautica”. E non meno importante è essere meno appetibili alle multe delle nostre solerti , Guardia Costiera, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia implacabili nel reprimere, e nell’applicazione della nostra folle normativa. Tutti contenti? Tolta la bandiera Italiana, issata quella Francese, sembrava navigare meglio! Anche la barca, era più “LEGGERA” con un elenco di dotazioni di sicurezza semplice e senza obbligo di bollini blu, senza targhe, senza, bolli, timbri e deliri. “NIENTE” patente nautica! Su ogni barca vige la legge dello stato presso cui e' immatricolata. Apparentemente, siamo meglio “tutelati”, ma l’incidenza di incidenti nautici è tanto irrisoria, da rendere il nostro “MARASMA” legislativo solo inutile quanto disincentivante. In Francia non esistono certificati di sicurezza, partendo dal giusto presupposto che solo un pazzo esce per mare con la barca non in ordine per navigare. Una semplice ricerca su internet, potrà confermarvi quanto asserisco. Peraltro a conferma del mio pensiero, riguardo la follia di perseguitare e vessare, trovo anche questo : Negli ultimi anni più di un terzo delle barche francesi sono "passate" alla bandiera belga. Per limitare questo,il governo francese è corso ai ripari modificando le tasse. La “sinistra” italiana le aumenta? E gli Italiani scappano, le tasse le pagano in Francia. Vedo “Goletta verde” di “LEGAMBIENTE” propone patenti nautiche obbligatoria per tutti? Goletta Verde, raccoglie i i frutti del suo impegno e aderisce alla proposta di una patente nautica obbligatoria per tutti. Corriere della sera del 26/06/2009. Comprerò il mio futuro gommone in un paese meno “TALEBANO” e invierò la fattura di acquisto a tutti i costruttori, rivenditori e operatori del settore nautico Italiano per spiegarne i motivi. Così che LEGAMBIENTE possa cogliere i “FRUTTI” , augurandomi che siano amari e indigesti. BRAVO PRODI, BRAVO VELTRONI! BRAVO RUTELLI, BRAVO D’ALEMA! BRAVISSIMO SORU! OTTIMO PECORARO e FRANCESCATO! BRAVI TUTTI VOI, CHE DALLE STELLE SIETE PRECIPITATI NELLE STALLE! Oppure andatevene in Africa! Veltroni, l’Africa e il futuro del Pd. “E dunque pure io gli invio la mia domanda tramite “Vanity fair”, giornale su cui scriviamo entrambi. Ripeto: caro Walter, perché non vai in Africa?” Fabio Martini 18 Febbraio 2009 Cari signori “democratici” e “Verdi” siamo stanchi di questo delirio, tanto è che, alla stessa Olga D´Antona, ( Ex PCI poi DS, Sd peraltro deputato PD Gruppo: SDSE ormai solo D COME: D emocratici?) (quindi io direi super partes ), moglie del giurista trucidato dalle Br non è piaciuta molto la presenza dell´ex leader di Lotta Continua Adriano Sofri - Condannato per l´omicidio del commissario Calabresi – “sul palco dei Ds accanto a Fassino, D´Alema e Veltroni”. L´occasione era il lancio della «mozione Fassino». Sono premesse queste sopra citate per comprendere le interconnessioni ormai alla luce di "ambientalismo" e mera politica. Dicevamo di LEGAMBIENTE, chi sono i “vertici” ? Trovo REALACCI! AMBIENTE, ALLARME PELLET RADIOATTIVO/ radioattività sino a 40 volte oltre il limite consentito. ( UnoNotizie.it ) 16-06-2009 Vicenza Ma il grande Ermete Realacci, Ministro per l’Ambiente del Governo “ombra.” Diplomato in Maturità Classica, Presidente onorario di Legambiente “ecologista di sinistra” non “dice” niente? Si limita a : ECO-COMBUSTIBILE RADIOATTIVO: ESTENDERE CONTROLLI. Aggiungendo: Inoltre, per certificare la filiera e dare maggiore sicurezza ai cittadini sarebbe meglio privilegiare le biomasse italiane. Un'indicazione che era stata presa con l'ultima finanziaria del Governo Prodi che aveva introdotto il principio del raggio di 70 chilometri di provenienza che sarebbero rientrate nel circuito degli incentivi. Una strada che invece e' stata abbandonata dall'attuale governo''. (ANSA). I23-GU 16/06/2009 Come compriamo barattoli di “pelati” in Cina, e la legna nel raggio di 70 Km? Ma del “SEGRETO” non ne fà mensione? PRODI ha varato il “segreto” di stato sulle centrali nucleari e quanto orbita intorno a esse! Dove stava Ermete Realacci? La politica a volte ti entra in casa, passa per il camino e avvelena i campi, lo chiamano “ECO&combustibile”, quanto suona vicino a “sinistra&LIBERTA'”. Fortunatamente i "verdi" sono spariti con Pecoraro Scanio, e difficilmente potranno risorgere con Grazia Francescato, neanche con l’aiuto del suo spesso frequentato “ARCANGELO”, e Francescato frequenta però come vedremo anche FULCO PRATESI del “WWF”. Grazia Francescato, che scrive:”Il pianeta avvelenato”, “ In viaggio con l'arcangelo”” No global. Da Seattle a Porto Alegre” e “Il principio di precauzione” Grazia Francescato, insieme ad Alfonso Pecoraro Scanio, scrivono:”Il principio di precauzione” Dove posso leggere: Jeremy Rifkin, economista americano, che ci ha spesso stupito per le sue lucide visioni del futuro che ci aspetta, definisce la terza guerra mondiale ….. E trovo anche: …Per aver portato in Italia Rifkin e, in generale, per il suo impegno, ho un debito di riconoscenza verso Fabrizia Pratesi, che per prima ha lanciato l’allarme in Italia sul biotech conducendo su questa campagna prima il mondo ambientalista e poi i “VERDI”, che ne hanno fatto “LA MADRE DI TUTTE LE BATTAGLIE.” … …Anche se antiscientifici gli assunti dei fautori delle biotecnologie sono spesso antieconomici… Quindi ecco Grazia Francescato che elogia Fabrizia Pratesi, e dove li ritrovo tutti insieme? Al PARCO DI Mario TOZZI, Presidente voluto da Pecoraro ora di nuovo sotto la lente di ingrandimento in procura : Breve parentesi: ..Tra i destinatari l'ex ministro all'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio il parlamentare Pino Galati, ex sottosegretario alle attività produttive e l'ex presidente della Regione Calabria Giuseppe Chiaravalloti.. (13 luglio 2009 Corriere della sera) Chiaravalloti è come leggo da wikipedia indagato per frode, nell'inchiesta "Poseidone", e nell'inchiesta contro la 'Ndrangheta “Dinasty 2 do ut des”. Più volte intercettato mentre parlava al telefono con la sua segretaria : "(letteralmente: “Lo dobbiamo ammazzare… no gli facciamo le cause civili per il risarcimento danni e ne affidiamo la gestione alla Camorra napoletana… non è che io voglio soldi…”), aveva sentenziato: “De Magistris passerà gli anni suoi a difendersi”." È attualmente vicepresidente del Garante della privacy. Che bello ! Ma torniamo alle nostre facezie! L’appuntamento è a Capo Sant’Andrea, presso l’hotel Cernia, per scoprire il Sentiero delle Marine. Lungo il percorso si potrà apprezzare come compila il taccuino delle osservazioni un naturalista curioso che arricchisce le sue annotazioni con schizzi e commenti. FULCO PRATESI E FABRIZIA PRATESI saranno all’Elba per il Festival del Camminare Per dare un ulteriore messaggio positivo, Fulco e Fabrizia saranno inoltre presenti all’hotel Le Picchiaie, lunedì pomeriggio alle ore 15.00 (14 Aprile 2009) Chissà se sul taccuino il “naturalista curioso”, annota anche le consulenze avute (insieme alla Sgrena) da Pecoraro Scanio, magari farà anche “SCHIZZI” riguardo la collocazione delle “BOE” di TOZZI del costo di 666'000 euro, disegnerà anche la parabola del “RADAR” sempre di TOZZI in programma ad appena 110'000 euro. Chissà quanti “schizzi” e quante annotazioni. Chissà se si parlerà dei 900'000 euro spesi da Tozzi e Marrazzo “solo” per la pubblicità alla raccolta differenziata. CHISSA’. La Regione Lazio stanzia 900 mila euro per una CAMPAGNA sulla raccolta differenziata . SCOPO: migliorare LA CONOSCENZA in materia di raccolta differenziata dei cittadini del Lazio. Del 06/01/2008 Il Giornale “I tagli e le tasse di Marrazzo frenano l'economia regionale» Quindi per favorire l’economia DI CHI? NON RIESCO A SPIEGARMELO! SI SPENDONO 900'000 EURO IN PUBLICITA’! Per far conoscere la raccolta differenziata? Perché non bastava un semplice annuncio e dei cassonetti nuovi per strada? Un altro bel rappresentante di “LEGAMBIENTE” ? MARIO DI CARLO ? Dal sito della Regione Lazio leggo: • 1991–1993 Presidente della Legambiente Lazio. • 1993–1995 Direttore Generale di Legambiente nazionale Di Carlo ex direttore GENERALE di LEGAMBIENTE NAZIONALE HA DICHIARATO : «A tutti e due ci piace andare a mangiare, che c….zo ne so, la coda alla vaccinara, capito? Nel mondo che vive lui, co chi c…zo ce va, co' Caltagirone a mangiare la coda alla vaccinara? Mario Di Carlo? Parla dei suoi rapporti con Manlio Cerroni, il gestore della discarica di Malagrotta e ci spiega “ la coda alla vaccinara? “ Di Carlo ex Presidente della Commissione Scientifica per l’Emergenza dei Rifiuti della Regione Campania, ma anche ex Direttore Generale di Legambiente nazionale Ancora adesso è assessore ha consegnato solo la delega per i rifiuti aspettando che le acque si calmino! ANCORA ADESSO ASSESSORE ALLE POLITICHE DELLA CASA DEL LAZIO? Fanno bene! 12/03/2005 - Successo per la manifestazione di Legambiente, Italia Nostra e WWF contro la mega opera e il canone FS Una piazza gremita già dal primo mattino quella della Stazione di Reggio Calabria dove si sono dati appuntamento migliaia di persone provenienti da tutta Italia per il sit-in CONTRO la costruzione del Ponte sullo stretto di Messina. Dai candidati alla Presidenza delle Regioni Calabria e Puglia, Agazio Loiero e Nichi Vendola agli europarlamentari. Da personalità come Tano Grasso e Giuseppe Cederna ai sindaci dei paesi siciliani e calabresi coinvolti dal faraonico progetto. Autorevole opinione quella di GIUSEPPE CEDERNA, viste le varie opere di cui cito il CAPOLAVORO, di indiscussa fama, da me preferito: “FRACCHIA CONTRO DRACULA” Ma sottolineo: NUOVO CINEMA CASTEL GUELFO Presenta sabato 21 marzo 09 Aperitivo con Giuseppe Cederna, attore e autore de Il grande viaggio L’aperitivo è gratuito. Purtroppo mi son perso come voi l’aperitivo, che era GRATUITO! Trovo anche un articolo “25 Aprile, corteo di festa e di scontri”: …E il programma di «Appunti partigiani» salta, perché la gente continua ad arrivare, a gruppi di ragazzi e famiglie, e da via Ippocrate s' allunga chilometrica la coda delle auto che blocca pure artisti, musicisti e scrittori. Giuseppe Cederna, sulle variazioni jazz di Umberto Petrin, non fa caso all' influenza e con gli occhi lucidi di febbre grida un Bob Dylan versione rap, quasi un inno all' impegno: «Nelle parole che sto pensando / nelle parole che sto gridando / in quest' oceano d' ore che da sempre sto bevendo / chi sto aiutando, che sto ottenendo, cosa sto dando, cosa sto prendendo?»…Finalmente arriva anche Dario Fo, raccontando barzellette irripetibili su Berlusconi. (26 aprile 2001) - Corriere della Sera “In questo oceano d’ore che da sempre sto bevendo” girando su internet trovo: Alberto Bognanni seppellisce Silvio Berlusconi in una scena del film “Ho ammazzato Berlusconi” Mi fermo perché è notorio il divieto di “sparare” sui pianisti e sulla croce rossa, aggiungendo solo il CONVEGNO INTERNAZIONALE di “ITALIA NOSTRA” LA TUTELA DELL’APPIA DA ROMA A BRINDISI Dove :”Giuseppe Cederna ci invita a ballare virtualmente cadenzando con la sua voce le note di un viaggio immaginario attraverso il Mediterraneo ...verso l’Oriente.” 01/03/2005 E noi “BALLIAMO” e balliamo, attraverso il mediterraneo.. (CEDERNA DOCET!) I “BRAVI” ( Pensando a Manzoni ) fotografi di “LEGAMBIENTE” a FINI? ( D'ALEMA, senza tanto scalpore si immergeva beato a Giannutri poco tempo fa'! Ma senza pagare multe? Senza alcuno SCANDALO? STRANO! ). Carlo Ripa di Meana Ministro dell’Ambiente nel primo governo Amato Fino al 1996 è leader dei Verdi Dal giugno 2005 al 2007, è stato presidente dell’associazione ambientalista Italia Nostra Associazione che come leggo è addirittura contraria ai condoni: “Legambiente, WWf, Fai, Italia Nostra e Inu rinnovano oggi unitariamente il loro “NO” al condono edilizio alla vigilia del pronunciamento della Consulta che domani dovrà decidere la compatibilità costituzionale di questo mega regalo agli abusivi e all'illegalità…10/05/2004 E’ del 1997 invece il volume Sorci Verdi, polemico nei confronti degli esponenti dei Verdi. Sgarbi: Ripa di Meana abusivo in Umbria e verde ad Arcore Vittorio Sgarbi critica Carlo Ripa di Meana per aver chiesto di usufruire del condono edilizio. L' accusa: ha chiesto il condono. L' ex ministro dell' Ambiente si giustifica: "Errori tecnici". … "Ripa di Meana . attacca Vittorio Sgarbi . e' un abusivo che chiede di usufruire del condono edilizio e poi si reca ad Arcore, alla testa dei suoi, davanti a Villa San Martino, residenza privata del presidente del Consiglio, per protestare e chiedere il ritiro proprio del decreto sul condono"… E Remo Granocchia, numero uno degli ambientalisti umbri (anche lui sabato era ad Arcore), avrebbe fatto di peggio. Tanto per cominciare . fa sapere l' informatissimo Siri a Sgarbi . nel ' 91 e' stato processato e condannato dal Tribunale di Perugia per abuso edilizio e l' anno successivo e' stato colto in flagrante dal Corpo delle Guardie forestali mentre disboscava una zona sottoposta a tutela ambientale e a vincolo idrogeologico…(4 ottobre 1994) - Corriere della Sera Ben più recente : Fratello di Francesco Ripa di Meana direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna al 15.01.2008. Implicato in ABUSI EDILIZI? Lazio/ Abusi edilizi e concessioni, 12 rischiano arresto 33 indagati. Anomalie in cambi destinazione d'uso.La gang del IX dipartimento del Comune di Roma. Con da una parte funzionari pubblici con il secondo lavoro e dall'altra imprenditori e cittadini con portafoglio gonfio, e tutti pronti a far carte false per risolvere pratiche di cambi di destinazione d'uso, concessioni edilizie e richieste di varianti... Nella vicenda risulta coinvolto anche FRANCO RIPA DI MEANA, per la ristrutturazione di un immobile in via del Boschetto. 30-06-2009 (Virgilio Notizie ) Italia Nostra sempre comunque critica nei confronti dell´eolico, arrivando a uno scontro aperto con la Legambiente, più ATTENTA allo sviluppo delle rinnovabili. LEGAMBIENTE ATTENTISSIMA! I motivi comprendeteli leggendo: Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali Lucani e coordinatore del Comitato Nazionale del Paesaggio in Lucania, si è preso la briga di pubblicare una lettera in cui il presidente regionale e consigliere nazionale di Legambiente, Gianfranco Di Leo, chiedeva all’amministratore delegato della Fri-el S.p.a. (industria che realizza centrali eoliche) 5 7 . 0 0 0 e u r o! (più Iva OVVIAMENTE) «per la promozione, gestione e realizzazione sia del Piano di comunicazione integrata che delle attività di accompagnamento e facilitazione delle iniziative imprenditoriali sul territorio». E CHE TUTTI SAPPIANO ALLORA IL “VOSTRO IMPEGNO” PER IL PIANO DI COMUNICAZIONE INTEGRATA! SIETE CONTENTI? Chissà quante adesioni e offerte riceverete anche per merito mio, che DIFFONDO quanto semplicemente leggo! LEGAMBIENTE? Rifiuti, sotto accusa consigliere Legambiente Avrebbe ricevuto 60.000 euro da un’impresa di Bergamo coinvolta in un’inchiesta sul traffico illecito. L’arresto stamattina da parte del Nucleo ecologico dei carabinieri. Già prima che l'azienda entrasse nell' attività investigativa del Noe, Trupiano, secondo gli investigatori, avrebbe più volte fatto visita all'azienda, millantando possibili problemi a quest'ultima (nell'ambito ambientale) grazie al suo ruolo di dirigente di Legambiente che gli consentiva un rapporto con le istituzioni e le forze dell'ordine, ma anche con i media. L'indagato si sarebbe fatto vivo di nuovo con il proprietario della Gtm,, T.G., poco dopo il dissequestro di quest'ultima. Con l'imprenditore, Trupiano avrebbe nuovamente millantato possibili fastidi all'azienda, ma la faccenda si sarebbe potuta accomodare dietro il pagamento di una certa somma di denaro. Ieri sera è avvenuto l'incontro tra i due e l'imprenditore gli ha consegnato 10mila euro. A quel punto sono intervenuti i carabinieri del Noe di Brescia. I militari dell'Arma avrebbero accertato che l'indagato si sarebbe fatto consegnare dal titolare della Gtm altri 50 mila euro. Nella perquisizione domiciliare dell'uomo il Noe ha sequestrato documentazione ritenuta interessante ai fini dell'inchiesta. (ANSA)18 maggio 2006 IL "KOMPAGNO" AMBIENTALISTA. I NOE hanno arrestato Maurizio Trupiano, consigliere nazionale di Legambiente (il comparto ambientalista dei DS). Secondo gli inquirenti Trupiano "avrebbe ottenuto 60.000 euro dalla ditta di compostaggio GTM di Ghisalba (bg). In cambio avrebbe evitato di rendere pubbliche eventuali infrazioni dell'azienda bergamasca già sotto inchiesta". L'arresto è inequivocabile: il dirigente di Legambiente è stato fermato nel momento in cui intascava 10.000 euro consegnatigli dal titolare della GTM. Quest'ultimo ha affermato di aver dovuto subire una vera e propria estorsione e di aver già consegnato al kompagno ambientalista altri 50.000 euro in contanti e una automobile di lusso. Di fronte ad altre rinnovate richieste l'imprenditore ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. La presidenza di Legambiente esprime rammarico, ricorda gli anni di militanza di Trupiano contro il traffico di smaltimento dei rifiuti, lo sospende cautelativamente e si rimette al giudizio del tribunale. Insomma anche se si tratta di rifiuti,come al solito "PECUNIA NON OLET",ma forse è solo un modo per dimostrare come gli ambientalisti vogliono bene all'Italia.... 20 maggio 2006 Trupiano in carcere: «Ma cosa si dice di me?» BERGAMO - «Ma gli altri, come l' hanno presa? Cosa dicono di me?». Maurizio Trupiano ha posto solo questa domanda al consigliere regionale dei “Verdi” Marcello Saponaro che ieri mattina ha approfittato di una visita già programmata al carcere di Bergamo per verificare le sue condizioni. Il dirigente di Legambiente arrestato giovedì mattina con l' accusa di aver intascato una mazzetta di 10 mila euro dal titolare di una ditta di compostaggio dei rifiuti è parso tranquillo e sicuro di sé. Oggi sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari Patrizia Ingrascì e avrà modo spiegare quali erano i suoi rapporti con il titolare della «Gtm» di Ghisalba e per quale motivo ha accettato, o preteso, del denaro. Legambiente intanto annuncia che terrà un' assemblea straordinaria giovedì prossimo alla presenza del presidente nazionale Roberto Della Seta per fare il punto della situazione. Un primo confronto interno c' è già stato nella serata di giovedì e a quanto pare sarebbe stato parecchio animato. Per ora l' associazione rinnova la piena fiducia nella magistratura «affinché venga fatta luce sulla vicenda». Con una precisazione: «Ai dirigenti della Gtm, secondo i quali l' arresto di Trupiano dovrebbe essere assunto come elemento di discolpa, consigliamo di moderare l' entusiasmo: si tratta di vicende giudiziarie indipendenti, è intollerabile l' uso strumentale del caso». (20 maggio 2006) - Corriere della Sera Passano tre anni e ora trovo una lettera aperta nel blog di Marcello Saponaro: Maurizio Trupiano è stato assolto perchè il fatto non sussiste. Sono sinceramente contento per Maurizio e spero che riacquisti in fretta serenità e affetti andati probabilmente perduti in questi anni. Troppi anni, come ogni processo in Italia. Maurizio oggi mi “accusa” di essere andato a trovarlo in carcere ma di non averlo sostenuto dopo. Anzi, di aver detto una frase di troppo ai giornalisti all’uscita dal Gleno. Dissi che non condividevo i suoi “metodi”. E’ vero, lo confermo. Spesso non condividevo i metodi da “ambientalista d’assalto” e non ho condiviso quelli che lo portarono ad essere arrestato dopo. Non si va la sera, da soli, a “casa” del “nemico”, non si esce da lì con una busta senza averci guardato dentro, non si accettano automobili nemmeno dai “conosciuti”. Questo volevo dire e spiegargli. Non mi iscriverò all’Associazione Ambiente e Giustizia che ora vuol fondare. E non tornerò a parlare pubblicamente della persona e della vicenda neppure se “sollecitato”.Tanti auguri. Mi soffermo a considerare che accettare un automobile, da una ditta inquisita per reati ambientali e ritirare una busta contenente diecimila euro, ha forse, spinto il Pubblico Ministero titolare dell’indagine a chiedere una condanna a quattro anni di galera. Per fortuna l’esecutore del diritto era il Giudice dr. Storto, che ha creduto che l’accettazione del veicolo fu solo una leggerezza e che non c’è prova che Trupiano sapesse cosa conteneneva la famosa busta. Di solito la Procura della Repubblica, quando è convinta della colpevolezza dell’imputato tanto da chiederne la condanna a 4 anni di reclusione, propone appello contro la sentenza di assoluzione E in quel caso saranno tre i giudici a decidere sull’esito del processo. Allora sarebbe opportuna una sana indagine per chiarire se questo sia un isolato caso, o è ormai un consolidato metodo di “LAVORO” Ma il vero cavallo di battaglia, è il costante allarmismo, di queste associazioni ambientaliste, per ottenere visibilità e proseliti. A volte, fortunatamente l’allarme torna indietro sotto forma di esposti. E svela il disegno. Falso allarme leucemia, esposto contro “LEGAMBIENTE” 22 dicembre 2008 Un esposto contro Legambiente e Isde (Associazione medici per l'ambiente) è stato depositato dall'avvocatura regionale presso la Procura della Repubblica, per "procurato allarme". Si parlava di una intensità di casi di leucemia infantile fino a 20 volte superiore alla media regionale. Dati (epidemiologici) poi dimostratisi inattendibili e non veritieri. Dal 25 novembre l'allarme si era diffuso a mezzo media nazionali e locali,.. Ora la Regione ha chiesto, con l'esposto, "di accertare la sussistenza di reati (ad iniziare da quello previsto e punito dall'art. 658 C.P. "procurato allarme") ed ottenere, se responsabilità verrà accertata, il competente risarcimento di danni funzionali, burocrati
 
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