Creato da naticek il 28/11/2005
O tosco che per la città del foco vivo t'en vai così parlando onesto, piacciati di restare in esto loco. La tua loquela ti fa manifesto di quella nobil patria cui forse io fui troppo molesto. (dante , inferno , canto decimo)-Uomini siate non pecore matte, sì che il giudeo di voi tra voi non rida, non fate come agnel che lascia il latte della madre sua e seco medesmo a suo piacer combatte.(Dante, paradiso, canto quinto) COLORO CHE SONO USI OFFENDERE , IRRIDERE, E MANCARE DI RISPETTO, COLORO CHE NON SANNO ACCETTARE CHE ESISTONO PERSONE CHE LA PENSANO DIVERSAMENTE DA LORO, SONO VIVAMENTE PREGATI DI GIRARE AL LARGO!

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« E CI MERAVIGLIAMO DI DI ..........................E... »

...............................QUESTO E' DARE PANE AL PANE E VINO AL VINO..................................

Post n°730 pubblicato il 15 Febbraio 2010 da naticek

2010-02-15 19:47

foto

 

2010-02-15 19:36

Fini: tangenti e corruzione ad opera di 'volgari lestofanti'

ROMA - "Oggi chi ruba non lo fa per il partito ma perché è un ladro". Lo afferma il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenendo a un convegno alla Luis e rifiutando un parallelo fra gli episodi di corruzione attuali e quelli di Tangentopoli.

"Non so se oggi c'é una questione morale, indubbiamente il malvezzo e la corruzione ci sono, ci sono sempre stati e ci saranno", aggiunge la terza carica dello Stato. "Non condivido la tesi di chi dice che è più o meno come era prima di Tangentopoli quando chi raccoglieva le tangenti diceva che servivano alla politica - continua Fini -. Spero che nessuno voglia sostenere che la politica è marcia perché ha bisogno di tanti soldi. La realtà è diversa. I grandi partiti del passato avevano in ogni città decine di impiegati e strutture che non esistono più. C'era il peso mastodontico di questi apparati. Oggi non c'é più". Secondo il presidente della Camera "oggi ci sono tanti episodi di tangenti e corruzione", ma coloro che li compiono "devono essere chiamati come meritano: volgari lestofanti. Evitiamo paragoni impropri".

IL PASSATO PESA SEMPRE - "Il passato pesa sempre. Ma più passano gli anni e maggiori sono le occasioni per riflettere su quello che abbiamo detto prima, e qualche volta per rivedere i giudizi". Fini, nel corso di un convegno alla Luiss, ha risposto così ad uno studente, che gli domandava "quanto pesasse il suo passato da camerata oggi che è diventato presidente della Camera".

INCOMPATIBILITA': SI STA SUPERANDO SOGLIA DECENZA - "La storia delle incompatibilità sta superando la soglia della decenza". Lo afferma il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel corso di un convegno all'Università Luiss di Roma. Secondo la terza carica dello Stato "significa abusare della fiducia degli italiani". "Si vuol essere contemporaneamente parlamentari e sindaci o consiglieri regionali. E' già difficile fare bene una cosa - spiega Fini - figurarsi due o tre".

PROBLEMA SUD NON RISORSE MA ANCHE MENTALITA'  - "Non è vero che servono più risorse e più stanziamenti, il problema del sud è un altro. E' necessario debellare il nuovo cancro che sono la criminalità e la mancanza di infrastrutture. Poi c'é un quid in più: il meridione si è abituato a dipendere in modo pressoché esclusivo dallo Stato, considerato come la mamma". Lo afferma il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel corso di un convegno presso l'Università Luiss, intervenendo a proposito della questione meridionale. "Ai ragazzi dico che il lavoro non significa il posto fisso. Da un certo parallelo in giù l'ambizione è il posto - spiega scherzando la terza carica dello Stato - naturalmente il desiderio di un genitore meridionale è: 'lo sistemo con un bel concorso e magari una raccomandazione grazie ad un politico'. Nel centro nord è completamente diversa la società - continua Fini - il precariato è un problema ma l'alternativa non è il posto alle Poste o alla Forestale come in alcune regioni come la Calabria che hanno più guardie forestali della California".

"A forza di parlare della questione meridionale si è diffusa una sorta di rassegnazione ed è vero che la questione meridionale oggi non è più l'argomento principale. Se ne discute meno di quel che dovrebbe essere. Ma non è vero che servono più risorse. Io capisco anche perché qualcuno a nord dica 'ancora soldi al sud'. Le risorse non sono mancate ma sono mancate la qualità della classe politica e soprattutto di quella del sud", aggiunge il presidente della Camera.

 
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