Creato da rita.gianniam il 18/01/2009

L'essenza

tears,soul and love

 

« S.....senza te.... »

Lettera di un'adolescente....

Post n°185 pubblicato il 10 Novembre 2010 da rita.gianniam

La coltre di nebbia...

 Sera..una finestra aperta alle mie spalle, sibila il canto di una notte autunnale..una tenda di ciondoli di un blu intenso e profondo  oscilla al vento ...come l'ululare della burrasca...di una procella furente...come boe alla deriva disperse nella bonaccia ...e vengono sbattuti rivoltati rigirati colpiti con  veemenza in un impattio violento coi vetri freddi. Nella mia stanza...in questa piccola reggia dall' aspetto fiabesco e colorato..di forme fanciulline e delicate...risuona e traspare...con nitido clamore e vivida immagine...l'inequivocabile mio desiderio di combattere contro un reo tempo...di ritardare il più possibile l'evento della maturità e di un crescere disincantato e disilluso...il desiderio di conservare un animo variopinto e denso..cremoso.....dolciario oserei dire...un animo che continui a librarsi tra le stelle dell'isola che non c'è....un animo che si diletti a perdersi in racconti di fabule,di principesse le cui scarpette di cristallo son smarrite..di castelli e torri che squarciano il cielo con il loro celestiale elevarsi....di rose..avvolte da incantesimi antichi ...rose..che perdono  i petali scarlatti nella speranza che una piccola fanciulla di cuore e bella forma sugellì il bacio del vero amore liberando dall'aspetto bestiale il principe amato. Di questo mi alimento...alimento il mio essere di fantasie e immaginazione..di parole decantate con passione..sogni...sogni di mondi lontani e amori avversi...di materia inconcreta e rarefatta  ma non per questo irreale o banale..di sogni mi nutro di questi miraggi della mente ...di queste illusioni del cuore..sono una umile cantastorie di me stessa...del mio vissuto ..di cio che sono ...e preferisco crogiolarmi tra le bambole di pezza e i disegni da bambina tracciati ormai da un tratto meno inesperto e meno spontaneo. Rinnego la mia età,rinnego il mio tempo,rinnego i miei compagni d'avventura che dei sogni non ne colgono neppur l'ombra oramai. ,..,rinnego alcune azioni fatte e altre evitate con grande codardia..rimangono di loro i rimpianti...rinnego di un bacio non dato ..e di abbracci desiderati e non corrisposti seppur urlati da un cuore combattuto ..piango ancora momenti passati ..li piango tra le lenzuola di un letto in ferro battuto ma nascondo le lacrime scivolate tra le mani e i cuscini umidi.. piango attimi di quella che era la mia vita...di cui però non  sono stata mai la  padrona indiscussa .. ne sono l'ancella servizievole e tentennante..dubbiosa e avvolta nella perenne incertezza di errare.. commettere azioni non gradite e sbagliate..di recare dispiaceri inutili a chi non ne merita...di essere un pensiero che limiti il raggiungimento della felicità altrui. Barcollo nel buio...come se un dispettoso buffone di corte mi avesse coinvolta in un suo gioco burlesco..divertendosi a oscurare la mia vista con una benda ..rendendomi cieca e vacillante...mi invita ad avanzare e si prende gioco di me mi deride quel maledetto...il suo essere sadico mi inquieta...per quanto ancora sarò sottoposta a questo suo personale sbeffeggiarmi..per quanto ancora sarò costretta a procedere a passi tardi e lenti...per quanto ancora rifiuterò il riflesso della mia immagine allo specchio..disprezzandolo con rabbia....per quanto serberò quest'inspiegabile rancore ...verso ..me stessa...non vedo beltà...non scorgo armonia in me...non percepisco lo scorrere della vita...vivo come in un bozzolo di crisalide...nell'attesa che qualcosa cambi e si tramuti.,nell'attesa che io inizi a sentire davvero la felicità nel mio cuore,...ma più scorre la sabbia...più mi convinco che quel mutarsi naturale delle cose..che quel divenire non si paleserà di fronte ai miei occhi...attendo...e l'attesa implica la presenza della flebile speranza che qualcosa accada...ma in cuor mio...avanza lo sconforto..ed una imminente o forse già presente rassegnazione...la convinzione che non potrò ottenere ciò che desidero... perchè sarò io stessa a ostacolarmi e privarmene..la convinzione di non poter essere ..felice... che  quello a cui aspiro mi sarà negato  come un vaso di pandora  ...questo perchè pongo me stessa in una continua condizione di inferiorità..di incapacità..mi sento incapace e di non essere all'altezza ...di non essere capace di donare amore e riceverne.....non mi sento degna delle bellezze della vita....mi sento inadeguata ad ogni cosa...anche ...all'amore     e la rabbia che celo riguarda il fatto che io sono consapevole di poter raggiungere i miei obiettivi ,di poter concretizzare i miei desideri...di poter creare la mia felicità....ma non ne ho la forza...ne sono priva..totalmente... in questo momento della mia vita...mi sono state rubate,strappate ..le forze..l'inventiva,l'arte di cui ero detentrice,la capacità mnemonica le risorse mentali che mi permettevano di sfavillare come luce incandescente....e anche se tento di richiamarle a me...questa volontà evocativa non ha alcun riscontro....sono stata depredata , saccheggiata barbaricamente senza alcuna sazietà ma con bramosia senza fine e cupidigia feroce...sono stata turbata e denigrata schernita e allontanata...evitata...rinnegata ... derubata ..dei miei simulacri di dei.....sono povera ...sono una mendicante ...sento il peso sulle spalle e nella mente tutto è confuso e annebbiato ...le idee si mescolano tra loro come colori impazziti ....sono offuscati e imprecisi...come le pennellate di Monet...anche i miei desideri si confondono..non ho potere su me stessa...non ho la conoscenza della linea del Botticelli...son quì...tra queste quattro mura..e ho paura di tuffarmi in gomitoli di strade....voglio essere posata in un angolo come una cosa...dimenticata...ma ormai è tardi per favellare e svelarmi nei miei fantasmi...è giorno ormai ,,,non è più tempo...la notte nascondeva il mio volto e il mio rossore ....ma adesso i raggi del sole potrebbero illuminare il mio viso....e risplenderebbero i riflessi di gocce di rugiada sulle guance...e i segni di un male di vivere aguzzo come i cocci di bottiglia...non è più tempo ormai...notte...notte anche a te burlone da strapazzo...che il mio racconto ti abbia impietosito come un Ulisse penitente...che tu abbia cuore di pietade...per la mia povera anima dispersa...

 

                                                                             1/11/2010

 
 
 
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