Creato da La_izzy il 05/02/2009

LO SCATOLONE...

un po di tutto soprattutto cianfrusaglie...

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NE E' PASSATA DI VITA SOTTO I PONTI..

Post n°197 pubblicato il 11 Ottobre 2014 da La_izzy
 

Interno di una scatola con tanti ricordi dentroE per puro caso... casualità... fatalità?!
Eccomi di nuovo qui.

Pensavo non esistesse più il mio blog...
e invece mi accorgo con stupore e piacere
che è ancora lì!

Lo scatolone che era di cianfrusaglie e
si è trasformato ora in una scatola dei
ricordi delle mie passate emozioni...
nella loro lucidità, quasi violente.

Ne è passata di vita, i casi sono due 

o sono sempre io, o forse sono
profondamente cambiata. Il fatto è
che, ve lo direi ma non lo so nemmeno io.

 

 
 
 

LA MIA AFRICA

Post n°196 pubblicato il 26 Novembre 2012 da La_izzy
 

AFRICA SULLA FACCIA

Chi vuole sul serio una cosa trova una strada, gli altri una scusa.

Proverbio del Congo.


Insomma proverò a ricordarmelo, nei momenti in cui tentenno. Ma poi non è che sono certa nemmeno di me, ma sento che debbo e... faccio.


 
 
 

BODY LANGUAGE DE NOIALTRI

Post n°195 pubblicato il 24 Novembre 2012 da La_izzy
 


cappelli messicaniSe la lingua italiana non se la passa proprio bene non si può dire lo stesso della nostra innata comunicabilità e cioè che che gli italiani in generale sono dei grandi comunicatori.
Certo non sapremo proprio bene le lingue, inclusa la nostra, ma... a versi e a gesti sappiamo essere piuttosto espliciti. Sui versi, innocue modulazioni della voce, in qualche posto in Italia come a Napoli, sappiamo costruire intere conversazioni. 
Io nel mio piccolo ieri durante un aperitivo con amici, fra i quali c'era una ragazza messicana appena arrivata nella penisola, ho dato il mio personale contributo alla causa, tenendo una lezione di body language. Sì perchè al secondo bicchiere di vino, un ottimo dolcetto d'alba, ci siamo sciolti tutti, messicanina compresa. Siamo partiti da paragoni lessicali dei nostri idiomi latini, somiglianze e differenze, per poi arrivare al linguaggio più antico del mondo... quello del corpo. Primo shock: loro non gesticolano... non so come facciano, ma non lo fanno e anzi la ragazza, Gabriela era piuttosto divertita da come farcissi le mie conversazioni con le mani che parlavano più della bocca.
Il primo gesto su cui ha chiesto interpretazione è stato lo scuotimento avanti  e indietro delle dita raggruppate.... era un semplice: "cosa?" per poi arrivare al plateale allargamento delle braccia da farsi con rassegnazione per un "così è...pazienza". Abbiamo riso molto sulle corna e sulla sottile differenza tra quelle e l'internazionale I LUV U, così simili ma profondamente diversi. Ci siamo cimentati dal classico strofinamento del mento per dire "non mi importa" a le mani che battono una sull'altra per invitare altri ad andarsene. Pare che fra tanti gesti conoscesse solo il dito medio... che varca i confini mondiali, pure brutto no?. Mentre c'ha proprio resi fieri quando ha capito la sottile differenza del gesto dell'ombrello che fatto in una conversazione fra amici serve a ribadire un diniego a far qualcosa... fatto a terzi... beh è un insulto.
L'unico dubbio? Che confonde un tantino il gesto dell'andar via con... quello di si insomma avete capito.
 
 
 

LECTIO MAGISTRALIS... LECTIO VITAE

Post n°194 pubblicato il 20 Novembre 2012 da La_izzy

camilleri

Giorni fa, è stata data una laurea ad Andrea Camilleri "Honoris cau-
sa", in letteratura e comunicazione; di solito non sono mai sedotta da eventi mediatici o da personaggi altisonanti... ma, stavolta, come
per un sesto senso ho capito che dovevo andare...
Forse mi sono data come alibi il fatto che avesse ottantasette anni
e che tante occasioni di incontrarlo forse non le avrei più avute... Forse volevo sentire dal vivo quella voce rauca, come una grattug-

gia... non so mi sono trovata seduta, in un posto defilato ad ascol-
tare il suo intervento. Dopo i soliti convenevoli e discorsi vari 
di benvenuto non ha parlato subito lui, ma Monica Guerritore in 
alcune strepitose letture di alcune pagine dell'autore... in siciliano... vibrante e seducente che c'ha portato a volte 
all'imbarazzo... a volte alle lacrime per il ridere... Poi ha par-
lato lui... con elegante lentezza raccontandoci di come negli ul-
timi anni sia preoccupato per la sopravvivenza della nostra lingua e 
di come sia compito di tutti difenderla e onorarla come patri-
monio storico ed emotivo personale... Lui stesso negli anni 
aveva sottovalutato il problema ma ora ne è conscio e consapevole 
come molti altri intellettuali italiani... Ha portato qualche esempio 
a conferma di questo malessere... La lingua ufficiale del PRE-
MIO ITALIA, Premio che si tiene in Italia, è l'inglese e non l'italiano, quello del Festival di Cannes è il francese ovviamente... I testi delle leggi della UE, fimo a poco tem-
po fa venivano redatti in quattro lingue... francese, inglese, tede-
sco e italiano, sapete quale è l'unica lingua in cui questa traduzio-
ne non viene più fatta? indovinate... la nostra! e nessun ministro lautamente pagato e mandato a Bruxelles a rappresentarci se ne è accorto e di conseguenza nessuno ne ha lamentata la scomparsa... 
Abbiamo una lingua ricca di lemmi ma a quanto pare ce ne servono in
più alcuni stranieri per esprimerci, perchè è passata la linea che fa più "chic" o professionale o forse più moderno usarli... E così siamo governati da exit-pol, zapping, mobbing, downloading... e astrusi neologismi come loggare... scannerizzare... resettare...Del resto
cosa possiamo fare se anche il capo del governo non sa far altro che parlare di spending review? IO amo la mia lingua e faccio mea culpa e mi sforzerò... di non scordarmi di quanto è bella.

 
 
 

STREGHE NELLA TESTA... STREGHE NEL CUORE

Post n°193 pubblicato il 16 Novembre 2012 da La_izzy
 

quadro  goya saturno divora i suoi figli

Quando hai delle paure ho capito che alimentarle fa disastri... si perchè se ti lasci andare, anche appena appena, nello sconforto, poi nella mia testa i neuroni iniziano a fremere, le sinapsi si illuminano al neon (credo n.d.r.) e nella mia immaginazione particolarmente produttiva... beh si consumano tragedie greche, anzi colossal da Oscar...
tutte ovviamente governate da massime di Arthur Block meglio conosciute come "leggi di Murphy", lapidarie pillole di saggezza, vere e proprie colonne portanti del mio immaginifico.

Qui nemmeno l'istinto credo c'entri, penso sia più l'adrenalina che mi intossica il cervello... sì sì deve essere quella... è lei che alimenta delle trame che mi feriscono, e lo so che alla fine lo faccio quasi scaramanticamente per scongiurarle ma... sto più male per quello che penso, che per quello che realmente succede!

Goya diceva... il sonno della ragione genera mostri... e io non li voglio mostri, c'è abbastanza male in giro e crearselo nel cuore a cosa serve?... e invece  il sogno cosa genera? Delusioni? non importa... forse.. non voglio pensarci....

Io sono una tutta istinto, l'emozione mi attira come una droga quando la vivo... certo ci penso prima di fare le cose importanti, non parlo a vanvera... mantengo le promesse e vivo fino in fondo quello che sento... sappilo!

 

 
 
 
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