Creato da segreteria.slmz il 24/05/2009

Il bianco e il nero

Le cose belle che ci sono e ci dovrebbero essere.

 

 

[lirica] - Finimondi di fuoco

Post n°52 pubblicato il 11 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

Ho trovato sul blog "palindromi" di *readytostay* questa lirica, che, salvo alcune sfumature, ci piace, e tratteniamo qui, per non dimenticarla. Non so chi sia l'autore, se qualcuno lo sa, potrebbe dirmelo?

 

Ho bisogno di un amante che, ogni qual volta si levi

produca finimondi di fuoco da ogni parte del mondo!

Voglio un cuore come inferno che soffochi il fuoco dell’inferno,

sconvolga duecento mari e non rifugga dall’onde!

Un Amante che avvolga i cieli come lini attorno alla mano

e appenda, come lampadario, il Cero dell’Eternità,

entri in lotta come un leone, valente come Leviathan, non lasci

nulla che se stesso, e con se stesso anche combatta, e,

strappati con la sua luce i settecento veli del cuore, dal suo trono

eccelso scenda il grido di richiamo sul mondo;

e, quando dal settimo mare si volgerà ai monti Qàf misteriosi,

da quell’oceano lontano spanda perle in seno alla polvere!

 


 
 
 

[Diritto Tributario] Le tasse sono belle.

Post n°51 pubblicato il 11 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

Mi rivolgo agli amici tecnici, e a chi abbia avuto esperienze.

Vi sottopongo un problema teorico in materia di accertamento tributario.

Motivo dell'accertamento: accertamento di eventuale evasione tributaria penalmente rilevante su difformità di registrazione delle reali quantità di prodotti alimentari soggetti a scarto, calo peso, e stagionatura, effettivamente prodotti.

Modalità dell'accertamento: induttivo

Dettagli: a partire dalle quantità di prodotti finiti, effettivamente registrati in magazzino, se sia possibile un accertamento basato sull'applicazione di tabelle tecniche e statistiche redatte dal contribuente, riguardanti la quota di scarto di lavorazione e calo peso, in relazione al dato iniziale del peso di materia prima, ed il peso dei prodotti finiti e stagionati, al fine di concludere per una difformità importante sulle quantità di prodotto finito teorico, ricostruito a ritroso con l'applicazione delle tabelle, e quelle effettivamente risultanti dalla contabilità di magazzino e distinte di produzione, per poter infine concludere per la sussistenza d'ipotesi d'evasione d'imposta per omessa annotazione della produzione "effettiva", come ricostruita in via induttiva.

Domanda: Cosa accade se l'accertatore non ha considerato le fatture per materiali di scarto effettivamente ceduti ai soggetti abilitati per lo smaltimento, che consentirebbero di ridurre in modo significativo, l'entità del prodotto finito calcolato induttivamente?

Domanda: Rileva sempre e senza limiti l'art. 52 del t.u. sull'accertamento, il quale in sintesi dice che i documenti non prodotti immediatamente durante l'accertamento non possono essere considerati a favore del contribuente e quei documenti non furono tempestivamente prodotti? 

Anche se si tratta di documenti contabili effettivamente registrati?

Domanda:  con quali premesse e limiti l'accertatore può considerare tabelle statistiche nate unicamente per esigenze di marketing (diamo per dimostrato questo aspetto), per la determinazione indicativa del prezzo di vendita, dando prevalenza a queste rispetto alle risultanze  scientifiche più favorevoli che in materia di calo peso e scarti sono elaborati dai laboratori di analisi del consorzio di qualità?

Domanda: "Qual'è l'eventuale base normativa e la casistica, sulla quale sia legalmente possibile ipotizzare o concludere che le documentazioni del contribuente ed a lui meno favorevoli debbano prevalere rispetto ai dati scientifici o oggettivi e rilevanti per il caso, successivamente accertati?"

Se per caso siete interessati a problemi simili, contattateci.

 

 
 
 

Suor Nausicaa e lo sguardo carico di fede

Post n°50 pubblicato il 11 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

Al Bar. Fervorosa micro-discussione sui temi:

1) Effetti sulla società delle affermazioni fatte in campagna elettorale pro / contro l'immigrazione.

2) Esame di verità del seguente paradosso ipotetico: "gli elettori della destra estrema e della lega sono (anche) immigrati sia italiani che extracomunitari regolari, e prendono posizione contro (il proseguimento de) l'immigrazione di irregolari o persone con basse prospettive d'inserimento socio-economico.". Ciò sarebbe in ipotesi incoerente, e denoterebbe, sempre in ipotesi, scarso senso etico.

Mica male, come discorso da bar.

Durata della trattazione: inferiore ai tre minuti.

Astante1, guardando il giornale: "Chi parla contro l'immigrazione e l'accoglienza fomenta l'odio, e questo non va bene".

Astante2: "Ma l'accoglienza è insostenibile, perchè non c'è più posto (?), l'odio arriverà ugualmente, dopo un pò, perchè la gente non vuole rinunciare al benessere. Dire basta all'immigrazione non è odio e neanche disprezzo, ma solo che non si può più. E poi anche gli immigrati votano la Lega"

Diffusi segni non verbali di consenso.

- Astante1: L'accoglienza non è mai insostenibile, e se tu venissi da paesi sfortunati vorresti essere accolto.

- Astante2: Va bene, li mando a casa tua, quanti ne puoi prendere? Stanno anche in una tenda nel giardino del condominio, si accontentano di poco, e gli basta di poter usare i locali della lavanderia comune, un fornello da campo, l'illuminazione pubblica, e qualche bicicletta.

- Tutti convengono che è tardi, e che la conversazione è giunta all'epilogo.

Io e una distinta signora scambiamo uno sguardo, e dico: "Campagna breve, concisa, idee chiare, visione del futuro, senso pratico, e profonda conoscenza della realtà socio-economica".

In effetti anch'io ho la mia piccola vita, i miei impegni insormontabili, e la pausa-caffè non consente distrazioni. Mi balena il dubbio che ciò che ho sentito fosse il condensato mnemonico a lungo termine dei messaggi elettorali di contenuto programmatico, effettivamente utilizzato per votare, con buona pace dei numerosi inviti a consultare il sito internet del partito per saperne di più.

Sorrisi.

E Cnclusione con domande libere:

Il Voto è importante?

Il Voto è pericoloso per la società, se usato senza preparazione e consapevolezza dei possibili rischi?

Guidare l'auto è importante?

Guidare l'auto è pericoloso, se fatto senza preparazione e consapevolezza dei possibili rischi?

Per guidare l'auto serve una scuola apposita e una patente con esame di accertamento della conoscenza delle regole? Perchè?

Per votare serve una scuola apposita e una patente, con esame di accertamento della conoscenza dei programmi elettorali? Perchè?

NB. Questo post è solo per umorismo, perciò non inviate commenti con intenzioni serie a questo post, il tema, se posto seriamente, è serissimo, e i commenti sono inadatti. Se vi piacesse condurre qualche ragionamento analitico serio e rispettoso, in relazione alle azioni politiche locali o nazionali, sarebbe meglio usare i messaggi personali. Per me questo tema è un esercizio intellettuale stuzzicante, e chissà perchè, mi vengono in mente le ferventi metafore di Suor Nausicaa.

Buona giornata a tutti.

 
 
 

[miuusic] Eu sei que vou te amar

Post n°49 pubblicato il 10 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

Abbiamo incontrato un'esecuzione di questa canzone, (Elis Regina, Vinicius de moraes, v. youtube), che ci ha tolto il respiro. Meraviglioso violoncello.

 

Eu sei que vou te amar
Por toda a minha vida, eu vou te amar
Em cada despedida eu vou te amar
Desesperadamente
Eu sei que vou te amar

E cada verso meu será
Pra te dizer
Que eu sei que vou te amar
Por toda a minha vida

Eu sei que vou chorar
A cada ausência tua, eu vou chorar
Mas cada volta tua há de apagar
O que essa tua ausência me causou

Eu sei que vo sofrer
A eterna desventura de viver
A espera de viver ao lado teu
Por toda a minha vida

 
 
 

Per marci

Post n°48 pubblicato il 10 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

Mi hai fatto conoscere L'Età forte, ti ricambio con una delicatezza di Sartre, si tocca un mondo da vedere, dove per me c'è ossigeno, fonte: unile.it

http://siba2.unile.it/ese/issues/273/652/Segnicomprn55-05p21.pdf

 
 
 

ni hao

Post n°47 pubblicato il 10 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

Rispondo al Collega che ho incontrato stamani, interessato al corso on-line di cinese. Il sito bbc è una miniera gigantesca, per le principali lingue, e altri contenuti. Bravi!

http://www.bbc.co.uk/languages/chinese/

http://www.bbcactive.com/languages/other/83.asp

-  scrivere in Pinyin con i toni corretti e i caratteri cinesi, con l'aiuto di un dizionario a caratteri grandi, e il manuale base di scrittura, che indica l'ordine progressivo con cui tracciare il carattere.
- leggere ad alta voce: la pronuncia ripetuta e l'ascolto di sè stessi aiuta la memorizzazione delle parole; prima esagerare i toni, e solo successivamente portare la pronuncia veloce e fluida. Registrare la propria voce è utile per valutare i progressi. Ci sono anche  file mp3 di parole e frasi, in doppia lingua, da ascoltare in auto.

-  scrivere ogni carattere almeno dieci volte a settimana,  finché non lo si ha assimilato, e richiamarlo periodicamente alla memoria ogni due-tre settimane. Pensare al suono delle parole scritte, e poi pronunciarle ad alta voce durante la giornata.  La prima scrittura è fondamentale: controllare il carattere stampato prima di copiarlo per la prima volta.

- Imparare i radicali (pian-pang)

 
 
 

Il Tutto è oltre la portata

Post n°46 pubblicato il 10 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

Ho letto con interesse queste parole: "Le menti mediocri condannano abitualmente tutto ciò che è oltre la loro portata"  - François de La Rochefoucauld.

E' un aforisma che può definire una regola?

L'idea è evocativa, forse c'è una parte di verità, ma chi tratta concetti alla sua portata, dovrà pur sentirsi libero di condannare qualcosa, se proprio ne ha l'urgenza.  Non sarebbe pedanteria, anzi, peccato per i meno qualificati, se egli non lo facesse. Semmai, non abitualmente. E per le idee a portata dei bambini, che scompaiono negli adulti, che dire? Che lo sviluppo produce danni collaterali?

 
 
 

Votate! Votate! Votate!

La campagna elettorale  ci è sembrata surreale.

A livello nazionale, il gossip. A livello locale, le piste ciclabili, canili e gattili, esercizi commerciali in centro, parcheggi, aiuti alla piccola impresa, i cartelloni sulle riserve indiane. L'impressione di un salto nel passato, ai tempi dell'economia vivace.

Poi, la solidarietà di istituzioni potentissime, espressa mediante la raccolta di fondi richiesti alla generosità dei cittadini, non per aiutare altri cittadini, ma per costituire fondi di garanzia al credito agevolato a favore di quegli stessi cittadini in difficoltà, secondo la logica invalsa, secondo la quale il finanziamento diretto, "a fondo perduto ",  non incoraggerebbe comportamenti proattivi.

Secondo la nostra esperienza, ci sono situazioni diverse, che meriterebbero d'essere distinte, e in certi casi, non infrequenti, sospettiamo che il sostegno diretto, rapido,  non burocratico, sarebbe percepito come *notevole* incoraggiamento all'individuo. Ad esempio, quello è lo stile, per quanto è stato possibile conoscere, dei servizi sociali anglosassoni e tedeschi, anche considerando il contributo del prelievo fiscale sulla definizione del livello dei prezzi.

Secondo noi si è parlato poco di istruzione degli adulti, della necessità di ridare una speranza mediante l'istruzione, a chi rischia l'emarginazione per eccessiva rigidità di competenze lavorative; di restituire all'individuo la fiducia di poter contare sulle proprie forze, insieme agli altri, e nell'ambito di un consorzio umano (mi astengo dall'uso della parola "comunità" e "società" per ovvi motivi). E' pur vero che queste sono temi storici di alcuni movimenti e forze politiche, ma pensiamo che la gente si aspettasse un riferimento esplicito su questo tema. Le parole servono a comunicare, e pronunciarle costa poca energia, non possono essere date per scontate.

Avremmo desiderato sentir parlare  del desiderio di giustizia frustrato, che consente ai neghittosi di cullarsi nell'accidia, col pretesto, poco smentito dai numeri delle cronache, che il ricco continuerà ad evadere, e i potenti a restare impuniti, il quale alimenta infine la sindrome di Robin Hood, che fa sentire autorizzate queste persone a derogare alla critica, e non pagare i conti.

Abbiamo nostalgia delle epopee dei valorosi eroi di cappa e spada.

Si è parlato nei discorsi pubblici, di rischi per la coesione sociale, senza riferimento alle cause che la mettono a rischio. Quasi che la disponibilità di "lavoro pagato" con alti tassi di produttività, e la stessa economia moderna del terziario avanzato fossero un fenomeno naturale indefettibile, e non dipendessero anche e soprattutto da una specie di inclinazione dello spirito umano, che ha più a che fare con la fiducia in sè, negli altri, e nel risultato del proprio lavoro.             Abbiamo sentito molti che concordano sul fatto che, spinti dalla necessità, è invalsa l'abitudine, in chi si sente in difficoltà (a ragione o torto), di non pagare per i servizi  ricevuti riguardanti reali necessità, senza quasi sentirsi obbligati.   Come per una sorta di disperata arroganza  di una sorta di diritto alla solidarietà del prossimo, ed un rifiuto esplicito di subire la propria indisponibilità di denaro quando si tratta di bisogni di prodotti e servizi essenziali.

Ultima considerazione. Ci sono regole funzionali a categorie, di competenza di politici, e ci sono regole diffuse nelle relazioni tra privati. Su quelle i politici possono poco.

 
 
 

Vorrei tornare a vivere... ed il lato B delle cose.

Post n°44 pubblicato il 08 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

Vorrei tornare a vivere... Leggo questo augurio, scritto per sè, da una persona alla ricerca della vita, del sorriso che non c'è più.

Nulla nel blog può lasciare dubbi sulla verità di quello stato d'animo così chiaramente espresso.

E riflettiamo.

La fiducia è veramente una cosa seria. La sfiducia, di più.  Perchè sa togliere le parole. Il fatto è che toglie le parole anche per una sana litigata. Il gelo del silenzio, quel gelo può. Seccare l'anima, togliere le forze. E' molto simile a chi uccide, molto simile alla morte.

Abbiamo scelto la delicatezza, il pudore di non interferire nella vita degli altri e perciò non inviamo messaggi. Scriviamo, perchè vorremmo dire "coraggio". Forse un giorno troverà queste parole, e la sua Luce farà ritorno.

Lato B.

Poco oltre, navigando tra i blog, abbiamo incontrato un post con riflessioni personali sull'effetto che provoca nell'autore di un blog la numerosità delle visite, come una specie di specchio che restituisce un'immagine di noi alterata dalla visione di chi ci legge, ed i numeri sono importanti. Parole poetiche, riguardanti il fatto che le reazioni ai nostri scritti ci mostrano aspetti di noi, insospettati sino a quel momento

Il post era commentato, e la successione dei commenti mostrava un'evoluzione rapidissima  in una normale conversazione di gastronomia, di diete, e di aspetto fisico.

Troviamo molto simpatico che una riflessione seria, con una sua sfumatura anche letteraria, lanciata nel mondo, possa aver generato echi, alimentato passioni, e, con la stessa  sublime leggerezza, anche ispirato lo chef che in fondo è in tutti noi, e altro ancora, in tutta la gamma del possibile.

E' vero. L'umorismo, è una delle più potenti risorse di cui disponiamo.

 
 
 

[Le parole dell'amore]: ho trovato un uomo che sa fare l'uomo

Post n°43 pubblicato il 08 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

Leggo un bel post che descrive l'esperienza dell'innamoramento:

"...non importa se sia amore o altro una persona che mi completa e mi da la giusta carica per affrontare la vita, un uomo che mi fa sentire bella, e importante, un uomo che sa fare l'uomo!"

 

Sono parole semplici, dirette, pure, e rimandano al mistero della nostra natura. E' quasi come dire: ho trovato un uomo che... sa fare l'uomo. 

Si sente anche il reciproco, di giovani uomini che argomentano sulle c.d. donne che sanno fare le donne..., con quasi altrettanta rarità. Quasi fazioni.

E allora ci chiediamo:

C'è per caso qualcosa che si è guastato, nella razza umana Italiana o Occidentale, nella capacità dei maschi di essere uomini e di essere percepiti come tali dalle donne, e in quello delle femmine di essere donne, e di essere percepite come tali dagli uomini, su cui valga la pena soffermarsi?

Anche questo aspetto rientra in quello che ci piace chiamare "educazione sentimentale", di cui avvertiamo la mancanza o approssimazione nell'educazione dei giovani, anche nel senso di educazione al ruolo e ai comportamenti più autentici che appartengono al proprio genere fisico, e che fanno si che un giovane essere umano impari a farsi riconoscere come uomo se maschio, e donna se femmina.

Un saluto.

 

 
 
 

Corso di felicità contro i bulli

Post n°42 pubblicato il 08 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

Vi segnaliamo l'articolo da http://www.fuoriditesta.it/umorismo/corso_di_felicita_contro_i_bulli.html, per commentare, fermi gli eventuali diritti di copia. Per rendere il commento comprensibile, è necessario citare integralmente l'articolo, che è stato privato del riferimento a nomi di enti, persone, e istituzioni. Si rinvia il lettore al link di pubblicazione originaria.

"Corso di felicità contro i bulli"
"Essere felici a scuola" per prevenire il bullismo. E' la chiave del progetto della Fondazione S., organizzato con Accademia di C., C. N. e I. , e con il sostegno del Comune, che ha coinvolto 90 docenti di 38 scuole di [omissis]. L'obiettivo è aiutare i professori a sviluppare una migliore capacità di relazione con gli studenti, per prevenire atti di bullismo.

"Si lavora - spiega V.V., presidente di I. - sul sentimento di fiducia dei docenti, per restituire loro autorità, soprattutto se in classe ci sono adolescenti che assumono comportamenti da bulli. Il bullo non va criminalizzato, ma aiutato ad indirizzare meglio la propria forza. Occorre entrare in relazione con lui in modo diretto e umano, sottraendogli la posizione di leader".

La relazione con i ragazzi, secondo Don G. R., Presidente di C. N., "deve essere una scelta e una disciplina. Non è la simpatia spontanea, il feeling: occorre seguire dei seminari per impararla. E occorre anche - sottolinea - uno stile di comportamento, perché il logorio è forte". Per il 2009, l'obiettivo è coinvolgere altri 100 professori estendendo il progetto anche alla Provincia di Milano.

***

Desideriamo commentare.  Vi sono casi in cui l'esordio, cioè il primo atto con cui si manifesta l'aggressività del c.d. bullo consiste nel dare un pugno sul volto danneggiando i denti dell'aggredito, incendiare con benzina, allagare locali, brandire e roteare la lama di un cutter davanti all'insegnante, con gesti di sfida. Per questi casi noi non vorremmo avere comprensione, perchè creano un danno inaccettabile. I reati vanno puniti, semmai si potrà discutere su quali sanzioni adottare a seconda dell'età del responsabile, che possano mantenere il più possibile un fine educativo.

La comprensione ed un atteggiamento morbido, prevalentemente sul piano motivazionale, secondo noi è adeguato per casistiche di minore impatto.

Nei casi sopra citati, il problema della giusta sanzione deve essere affrontato prima o insieme a quello del successivo recupero.

Comprendiamo che probabilmente l'articolo è alquanto sintetico, e diretto a comunicare un evento, più che analizzare un problema.

Altrettanto comprensibilmente l'articolo è stato poi inserito in una rubrica umoristica, salvo il fatto che chi ha avuto figli danneggiati dai c.d. bulli più difficilmente avrà voglia di sorridere.

 
 
 

Il disturbo post traumatico da stress

Può capitare, incontrando persone che hanno vissuto la sofferenza, di rilevare tratti comuni nel loro comportamento. Volevamo segnalarvi il bell'articolo di katia carlini.

http://www.benessere.com/psicologia/arg00/disturbo_stress.htm

L'articolo ripercorre le caratteristiche del disturbo, e indicazioni su come migliorare il contatto e favorire il benessere della persona, ed ha anche il pregio di mettere a fuoco i meccanismi attraverso i quali la persona può recuperare un migliore equilibrio.

Senza bisogno di pensare a catastrofi oggettive, le persone possono soffrirne anche per situazioni di vita apparentemente più "normali" (nel senso di frequenti), ma non per questo di minore impatto sulle proprie abitudini di vita, come possono essere l'esperienza della separazione consensuale o  giudiziale tra coniugi e in generale quando una persona è attaccata con un procedimento giudiziario che sente ingiusto. E su quest'ultimo punto, ci sarebbe da chiedersi se la lunga durata del processo aiuti o no la persona ad adattarsi alle sue eventuali conseguenze negative. Ci piacerebbe un Vostro commento.

Pensiamo che il tipo di conoscenze alle quali si riferisce l'articolo siano preziose, per renderci migliori nel trattare il nostro prossimo, e dimostrino un miglioramento dell'ambiente in cui viviamo in italia, e l'attenzione positiva e civile di chi si trova intorno a noi.

Buon lavoro a tutti.

 
 
 

TROMBA D'ARIA IN VENETO: GRAVI DANNI, 28 FERITI

Post n°40 pubblicato il 07 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

Senza dimenticare gli italiani dell'Aquila, anche la nostra zona del modenese è una zona di agricoltori che spesso subisce le catastrofi delle trombe d'aria, sappiamo cosa vuol dire perdere i raccolti, i tetti delle case, ma in questo caso ci sono anche feriti. Ci dispiace molto.

C'è qualcuno del Veneto che possa raccontare della situazione?

Grazie.

 

 

 
 
 

Sono felice di essere vecchio (cardinale E. Tonini)

Post n°39 pubblicato il 06 Giugno 2009 da segreteria.slmz

Vi segnalo la bella intervista comparsa su www.attimo-fuggente.com che non posso riprodurre perchè protetta da copyright. Le sue parole ci piacciono molto.

 

 
 
 

Blogosfera

Post n°38 pubblicato il 06 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

Questo post come taccuino:

sognandoilgiappone.blogspot.com

http://uni3japan.blogspot.com/

bellissimo il clip per imparare i numeri giapponesi

http://sognandoilgiappone.blogspot.com/2007/11/lingua-giapponese-imparare-i-numeri.html

 

tecnologia:

Interessante il "iRex", qualcuno lo ha provato?

 
 
 

L'autore si presenta, il lettore molto meno.

Post n°37 pubblicato il 06 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

"Trovo l'autodescrizione una forma di grande presunzione", dice qualcuno nello spazio dedicato alla propria presentazione.

Una presentazione fatta da sè è quello che è. Ma nella nostra società, non è educato presentarsi?

Certo, sarebbe più utile una prefazione di un proprio maestro di vita, che ci conosce bene, ma il problema si porrebbe ancora: chi sarà poi questo gran maestro?

Il blog non prevede lo spazio per una prefazione. E allora ci sono i famosi tre mondi di sherlock holmes: quello del vero e probabile, quello del falso e impossibile, quello del possibile e dell'improbabile.

E' più saggio intuire la persona dai suoi interventi sul blog, e capire se vi è coerenza con la propria autodescrizione, magari fidandosi delle proprie sensazioni. Ecco perchè, secondo me, l'autodescrizione serve molto per capire la differenza tra il cambiamento che vorremmo in noi, e la condizione in cui realmente ci troviamo. Il desiderio di presentarsi per ciò che ci piace essere è comprensibile e legittimo.

E il lettore, quando legge l'autore dopo la presentazione, si trova certamente in uno stato d'animo diverso che dipende anche dal contenuto della presentazione (e oserei dire, anche dalla veste grafica del blog).

Altrimenti, perchè mai dovrebbero esserci così tanti cosmetici, stilisti, letterati, cantanti e poeti? L'apparenza può ingannare, ma è pur sempre la premessa di ogni contatto col mondo che ci circonda.

Pertinace

 
 
 

Più di me, le mie parole.

Post n°36 pubblicato il 06 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

"Le mie parole piacciono di più di quel che piaccia io".

Ho letto queste parole in un post, e mi hanno fatto pensare.

Le parole che scriviamo possono cambiare noi stessi?

Io direi di sì. Questo è la ragione d'essere del blog pubblico, questa la ragione del suo successo.

La scrittura aiuta la ricerca e la selezione delle idee che ci piacciono, e fino a prova contraria noi agiamo secondo le idee che abbiamo. 

Meglio se queste idee sono quelle che abbiamo selezionato e poi scelto come criterio per guidarci nelle nostre azioni.

Pertinace

 
 
 

cultura dello sballo e messaggi impliciti ai giovani

Riportiamo un'ansa di oggi

L'abuso di alcol fra i giovani piu' che un problema di ordine pubblico o di prevenzioni delle stragi del sabato sera e' ''una emergenza sanitaria''. E' l'allarme lanciato dal comandate dei Carabinieri dell' Emilia-Romagna, generale Gianfranco Massaro. ''Fa riflettere l'approccio al problema - ha detto Massaro - si discute del fastidio che danno i ragazzi con i loro assembramenti notturni e non del fatto che quello che bevono fa male. Bisogna prendere atto che di alcol si muore''. (ANSA).

Le nostre osservazioni:

Avete mai percepito il desiderio dei politici di sentire la voce di chi beve o si sballa o un'analisi approfondita di possibili rimedi esposta in modo analitico e pragmatico? Potreste fornirmi qualche riferimento bibliografico?

La nostra società si preoccupa abbastanza dei giovani che scelgono lo sballo?

E lo sballo è veramente una scelta, o c'è un'alternativa ragionevole?

E' giusto affermare che la vita è sempre stata dura, e sono solo alcuni giovani ad essere più deboli? La forza morale dei giovani è in relazione alla struttura della famiglia e al ruolo svolto (o non svolto) effettivamente del padre?

C'è una relazione tra lo stato dei giovani che scelgono lo sballo, e il criterio di non curarsi della sorte dei padri separati allontanati da casa, e della reale possibilità di continuare rapporti di qualità sufficiente coi figli?

La nostra società si preoccupa abbastanza del malessere dei giovani?

Una società che non si preoccupa dei mali dei giovani può essere un valido rifereimento ed esempio per gli stessi giovani?

Un eventuale messaggio implicito di disinteresse della società verso i giovani può determinare una diversa propensione al rispetto delle regole da parte degli stessi giovani?

Uso la formula polemica delle domande, ma mi piacerebbe realmente leggere qualche Vostro commento.

Pertinace

 

 

 

 
 
 

[Vengo anch'io, no tu no] - Si può pretendere un figlio dal marito in coma?

Post n°34 pubblicato il 03 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

E' giusto che a giudicare su drammi con notevoli profili etici sia qualcuno che non ha vissuto in prima persona la stessa situazione di vita?

In questi casi, è giusto riconoscere ad una *moglie* (persona legalmente coniugata) il diritto alla maternità, e, insieme agli ascendenti dell'uomo (nel caso fosse figlio unico), alla conservazione della propria stirpe?

Desideriamo commentare la notizia che segue:

FIGLIO DA MARITO IN COMA: GIUDICI, NO A RICHIESTA ++ (ANSA) - VIGEVANO (PAVIA), 3 GIU - Il Tribunale di Vigevano ha respinto la richiesta di accedere alla procreazione medicalmente assistita per uomo di 35 anni ricoverato in coma alla fondazione Maugeri di Pavia e dal quale la moglie vuole avere un figlio. La richiesta per conto dell'uomo era stta avanzata dal padre, nella qualità di tutore. La decisione, depositata oggi dal collegio di giudici presieduti da Anna Maria Peschiera, è stata presa dopo aver svolto istruttoria e aver acquisito il parere negativo sia del giudice tutelare sia del Pm. (ANSA).

Altra citazione della stessa notizia:

VUOLE FIGLIO DA MARITO IN COMA: NO DA GIUDICI  VIGEVANO (PAVIA) - Il Tribunale di Vigevano ha respinto la richiesta di accedere alla procreazione medicalmente assistita per uomo di 35 anni ricoverato in coma alla fondazione Maugeri di Pavia e dal quale la moglie vuole avere un figlio. La richiesta per conto dell'uomo era stta avanzata dal padre, nella qualità di tutore. La decisione, depositata oggi dal collegio di giudici presieduti da Anna Maria Peschiera, è stata presa dopo aver svolto istruttoria e aver acquisito il parere negativo sia del giudice tutelare sia del Pm.

L'istanza oggi è stata rigettata anche sulla base del fatto che, in seguito alle testimonianze di familiari e medici dell'uomo, non è stato possibile ricostruire la sua volontà di accedere alla procreazione medicalmente assistita. Non ci sarebbero quindi elementi per stabilire che lui, nel pieno delle facoltà, avesse manifestato la decisione, qualora si fosse trovato nelle condizioni attuali, di avere un figlio ricorrendo alla fecondazione assistita. Lo scorso febbraio il professor Severino Antinori aveva prelevato al paziente del liquido seminale, liquido che è conservato nella banca del seme di Roma.

 Il padre dell'uomo in coma (tecnicamente si chiama "interdicendo") qualche mese fa aveva chiesto al Tribunale di ricostruire la volontà del figlio per poi permettergli, in qualità di tutore, di esprimerla ai fini del consenso per l'accesso alla procreazione medicalmente assistita. Procreazione voluta dalla moglie, una donna originaria dei paesi dell'Est Europa, dopo che il marito si era gravemente ammalato fino a scivolare nel coma. L'avvocato Claudio Diani, che assiste la famiglia dell'uomo, ha annunciato che impugnerà il provvedimento dei giudici civili. "Da un punto di vista giuridico e medico - ha detto - lemotivazioni di questo rigetto, a nostro avviso, non stanno in piedi".

***

Conclusioni

Noi, per esempio, vorremmo sbilanciarci a favore della richiesta della moglie.Ci sembra evidente che il fatto di non aver espresso il desiderio di procreare non debba essere ritenuto prevalente su altre considerazioni. Infatti, bisognerebbe prima accertare se l'uomo si era posto o no la prospettiva di entrare in coma.

Naturalmente, sappiamo che una soluzione ad un caso specifico non consente di poterla utilizzare come antecedente logico per affermare principi generali, che possano in seguito trovare applicazione a casistiche del tutto diverse.

L'affermazione di principi generali richiede profonda e illuminata riflessione.

Altro problema è se, in presenza di problemi giuridici a prevalente contenuto etico, e dato che i dilemmi etici sono difficilmente risolvibili in modo univoco, vi debba essere o meno il diritto dell'individuo di scegliere, per la soluzione giurisdizionale del caso, magistrati che abbiano il medesimo indirizzo etico del ricorrente.

Pertinace

 

 

 

 

 
 
 

[miuusic] - Quanto ti senti sola

Post n°33 pubblicato il 02 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 
Tag: music

Dobbiamo rimediare al precedente post. Ecco invece un testo di una canzone d'amore, con il cui lirismo musicale siamo in sintonia, mentre l'arrangiamento musicale (audio su youtube)  è perfettibile.

Quando ti senti sola (Vanessa Amorosi)

Quando ti senti sola
Piccola e più indifesa
Con i pensieri in gola il cuore che ti pesa
Tu sfogati e dimmi tutto vuota le tue soffitte
Tirami giù dal letto anche se è mezzanotte
Quando ti senti sola mi sento solo anch’io
Lascia il tuo nido e vola piccolo amore mio
Quando ti senti sola, sola davanti a tutti
Dentro quell’armatura piangi con gli occhi asciutti
Son lacrime senza sale per non soffrire ancora
Forse fa meno male ma ti ritrovi sola
Libera o prigioniera salvati insieme a me
Quando ti senti sola io sono come te…
…Io sono me te…
E quando ti senti sola parlano solo gli occhi
Fiore di primavera sotto la neve a fiocchi
Quando ti senti sola tu scappa vicino a me
Fuori dal nido e vola portami via con te…
Compri dolci e biancheria per sentirti amata e vuoi
Che ogni notte tua sia mia nel buio come piace a noi
E quando il mondo si scolora…
… io non ti lascio sola con gli occhi innamorati
in questa vita dura noi come due banditi
disposti a rubare il sole per allungare un giorno
e mentre avanza il mare ho le tue braccia intorno
quando ti senti sola stringiti forte a me
io sono sulla riva per sempre vicino a te…
…quando ti senti sola…
sei tu la mia ferita l’alba di un’altra vita
quando ti senti sola mi sento solo anch’io
lascia quel nido e vola piccolo amore mio
 

 
 
 

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