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..... In treno verso Milano.....
Post n°74 pubblicato il 03 Agosto 2005 da mattino_disole
Monica era sul treno che la riconduceva a Milano. Nello scompartimento erano in quattro. Una coppia di anziani intenti a leggere e una ragazza che dormicchiava. Passò il ragazzo con il carrello del bar e si fece dare un caffè doppio. Doveva riordinare le idee. Poi estrasse dalla borsa lo specchio per dipingersi le labbra e rimase per qualche minuto a guardarsi. Era una cinquantenne ancora piacente, le rughe non avevano ancora intaccato il suo volto così mobile ed espressivo: labbra carnose, sorriso accattivante e naso perfetto. Aveva bei lineamenti ed i capelli corti rendevano il viso ancora più attraente. Anche il fisico non risentiva dell’età. Era dimagrita molto negli ultimi mesi e solo nei punti giusti. Aveva un seno prorompente che lei odiava perchè catturava l’attenzione degli uomini. Detestava essere osservata. Ripose lo specchio e ripensò a Luca. A quella storia così assurda. Era inizato tutto con una telefonata, quasi due anni fa. Una segretaria che aveva digitato un numero sbagliato e le aveva passato un avvocato. Gentilissimo, ma che non le lasciava il tempo di aprire bocca. Quando finalmente era riuscita a dire che stava parlando con la persona sbagliata lui scoppiò in una fragorosa risata e le chiese scusa. La lasciò parlare e alla fine le ripassò la segretaria per confrontare il numero. Il giorno dopo lui le mandò a casa un mazzo di fiori con un biglietto di scuse. Dopo qualche giorno la richiamò. Solo per chiederle come stava. E così fece per diversi mesi. E divennero amici senza mai essersi visti. Diventarono confidenti. Luca le parlava del suo matrimonio finito da anni, del divorzio, delle relazioni che continuava ad avere e lei gli dava consigli, lo incoraggiava o lo sgridava, lo trattava anche male tante volte, e gli appendeva il telefono. Nell’inverno passato, lui andò a farsi un check up a Milano, da lei. E si conobbero. Poi lui andò spesso a Milano per lavoro e continuarono ad incontrarsi, da amici. Lui era sempre gentile e compassato, ma lei capì che si era innamorato. Si vedeva dalle attenzioni che aveva per lei, da come le sfiorava la guancia per darle una carezza, da come le prendeva la mano e gliela stringeva. Da come la guardava, con quei grandi occhi grigio-verdi così espressivi che le mandavano silenziosi messaggi d’amore. Un amore perfetto, certamente......con un solo neo.....lei è sposata. |
Inviato da: Ginkobilova
il 13/05/2010 alle 02:00
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 04:07
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 03:46
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 02:48
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 02:40