Messaggi del 25/08/2019
Post n°347 pubblicato il 25 Agosto 2019 da ruggero1949
Nello “Srimad Bhagavatam” (9): 24:59 Sebbene i demoni che s’impadroniscono del governo siano abbigliati come uomini di Stato, non conoscono il dovere del governo. Per conseguenza, secondo il piano di Dio, questi demoni, in possesso d’immense forze militari, combattono l’uno contro l’altro e in questo modo il grande fardello di demoni che pesa sulla Terra si riduce. È per volontà del Supremo che i demoni accrescono la propria potenza militare, affinché il loro numero si riduca e i devoti abbiano l’opportunità di progredire nella coscienza di Krishna. 60 Dio, la Persona Suprema, Krishna, con la collaborazione di Sankarsana, Balarama, compì imprese che superano perfino la comprensione mentale di grandi personalità come Brahma e Siva. 61 Per manifestare la Sua misericordia incondizionata ai devoti, che sarebbero nati in futuro in quest’era di Kali, Dio, la Persona Suprema, Krishna, fece in modo che bastasse ricordarLo per liberarsi da ogni lamento e infelicità dell’esistenza materiale. 62 Semplicemente ricevendo le glorie del Signore mediante un ascolto purificato e trascendentale, i devoti del Signore si liberano immediatamente dai potenti desideri materiali e dall’impegno nelle attività interessate. |
Post n°346 pubblicato il 25 Agosto 2019 da ruggero1949
Nello “Srimad Bhagavatam” (6): 16:1 Sri Sukadeva Gosvami disse: Caro re Pariksit, col suo potere mistico il grande saggio Narada rese visibile il bambino morto agli occhi di tutti i parenti che piangevano e poi parlò cosi. 2 Sri Narada Muni disse: - O essere vivente, buona fortuna a te. Guarda tuo padre e tua madre. Tutti i tuoi amici e parenti sono sopraffatti dal dolore per la tua scomparsa. 3 A causa della tua morte precoce, una parte della durata della tua vita è ancora rimasta. Perciò puoi rientrare nel tuo corpo e godere della vita che ti resta, attorniato da amici e parenti. Accetta il trono reale e tutte le opulenze che tuo padre ti offre. - 4 Grazie al potere mistico di Narada Muni, l’anima rientrò nel suo corpo per breve tempo e rispose alla richiesta del saggio. Egli disse: - Secondo i frutti delle mie attività interessate, io, essere vivente, trasmigro da un corpo all’altro, talvolta tra le specie di esseri celesti, talvolta tra le specie di animali inferiori, talvolta tra i vegetali e talvolta tra le specie umane. Perciò, nel corso di quale vita queste persone erano mio padre e mia madre? Nessuno in realtà è mio padre e mia madre. Come posso accettare queste due persone come miei genitori? 9 L'essere vivente è eterno e indistruttibile perché non ha inizio e non ha fine: non nasce e non muore. È il principio fondamentale di tutte le forme corporee, eppure non appartiene ad alcuna categoria corporea. L'essere vivente è cosi sublime che è qualitativamente uguale al Signore Supremo. Ciò nonostante, essendo estremamente piccolo, è incline a cadere sotto l’influsso dell’illusione propria dell’energia esterna; egli si crea cosi varie forme di corpi che corrispondono ai suoi differenti desideri. 10 Per questo essere vivente, nessuno è caro, nessuno è sfavorevole. L’essere vivente non fa distinzioni tra ciò che è suo e ciò che appartiene ad altri. Egli è uno senza secondi; in altre parole, non è turbato da amici o nemici, da benefattori o persone malevole. Egli è soltanto un osservatore, un testimone delle differenti nature degli uomini. - 12 Sri Sukadeva Gosvami continuò: Quando l’anima condizionata [Jiva], nella forma del figlio di Maharaja Citraketu, ebbe parlato in questo modo e fu partito, il re Citraketu e gli altri parenti del figlio morto restarono attoniti. Così essi tagliarono le catene dell’affetto che era dovuto alla loro relazione con lui e cessarono i loro pianti. |
Post n°345 pubblicato il 25 Agosto 2019 da ruggero1949
Nello “Srimad Bhagavatam” (9): 11:2 Sri Ramacandra consegnò tutta la parte orientale al sacerdote detto hota, tutta la parte meridionale al sacerdote brahma, l’occidente al sacerdote adhvaryu e la parte settentrionale al sacerdote udgata, cioè a colui che recita il Sama Veda. In questo modo Egli distribuì in carità tutto il Suo regno. 3 Poi, pensando che i brahmana, essendo liberi da desideri materiali, dovrebbero possedere il mondo intero, Sri Ramacandra consegnò all’acarya il territorio situato in mezzo alle quattro direzioni. 4 Dopo aver così distribuito tutto in carità ai brahmana, Sri Ramacandra tenne per Sé solo gli abiti e gli ornamenti che indossava, e similmente anche la regina, madre Sita, conservò soltanto l’anello che ornava il suo naso e nient’altro. 5 Tutti i brahmana impegnati nelle varie attività del sacrificio furono molto compiaciuti per il comportamento di Sri Ramacandra, che era molto affezionato e favorevole ai brahmana. Così, con il cuore intenerito, Gli restituirono tutte le proprietà che avevano ricevuto da Lui e pronunciarono le seguenti parole: 6 "O Signore, Tu sei il padrone dell’universo intero. Che cosa non ci hai dato? Sei entrato nel profondo del nostro cuore e hai dissipato con la Tua radiosità le tenebre della nostra ignoranza. Questo è il dono supremo. Non abbiamo bisogno di donazioni materiali.” |
Post n°344 pubblicato il 25 Agosto 2019 da ruggero1949
Nello “Srimad Bhagavatam” (8): 24:55 Così Dio, la Persona Suprema, spiegò al re Satyavrata la scienza spirituale conosciuta come sùnkhya-yoga, con la quale si può distinguere la materia dallo spirito [in altre parole, il bhakti-yoga]; gli trasmise anche gli insegnamenti contenuti nei Purùna [le storie antiche] e nella samhita. Il Signore spiegò Se stesso attraverso tutte queste Scritture. |
Post n°343 pubblicato il 25 Agosto 2019 da ruggero1949
Nello “Srimad Bhagavatam” (8): 24:32 Dio, la Persona Suprema, disse: O re che puoi vincere i tuoi nemici, nel settimo giorno a partire da oggi tutti i tre mondi — Bhuh, Bhuvah e Svah — saranno sommersi dalle acque del diluvio. 33 Quando tutti i tre mondi saranno sommersi dalle acque, apparirà davanti a te una grande nave, che Io ti avrò inviato. 34, 35 Allora, o grande re, raccoglierai tutte le specie di erbe e di semi per caricarle sull’arca. Poi, accompagnato da sette rsi (saggi) e attorniato da tutte le specie di esseri viventi, salirai a bordo dell’arca e senza tristezza viaggerai con i tuoi compagni sulle acque del diluvio, dove l’unica luce sarà la radiosità emanante dai grandi rsi. 36 Poi, quando la nave sarà squassata da venti sferzanti, l’aggancerai al Mio corno servendoti del grande serpente Vasuki, perché Io sarò presente accanto a te. |
Post n°342 pubblicato il 25 Agosto 2019 da ruggero1949
Nello “Srimad Bhagavatam” (8): 19:36 I grandi saggi e studiosi non approvano la carità che metta in pericolo le proprie possibilità di sostentamento. Carità, sacrificio, austerità e attività interessate sono consigliabili solo a colui che è in grado di guadagnarsi da vivere in modo adeguato. [Non sono accessibili per chi non è in grado di mantenersi]. 37 Perciò, una persona che possieda una conoscenza completa dovrebbe dividere le ricchezze accumulate in cinque parti: una a vantaggio della religione, una a vantaggio della propria reputazione, una per l'opulenza, una per la gratificazione dei sensi e una per il mantenimento dei propri familiari. Una persona che si comporti in questo modo è felice sia in questa vita che nella prossima. |
Inviato da: cassetta2
il 25/04/2020 alle 10:28
Inviato da: ruggero1949
il 28/07/2019 alle 10:39
Inviato da: RavvedutiIn2
il 14/07/2019 alle 14:32
Inviato da: cassetta2
il 05/01/2019 alle 18:37
Inviato da: ruggero1949
il 14/07/2018 alle 17:05