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Un blog creato da Roberta_dgl8 il 16/07/2010

La vera me stessa

i miei pensieri

 
 

IL PIł GRANDE DI TUTTI

Fabrizio De Andrè

 

 

Lampi di felicità     

100_3303

 

ricordi belli

 

                      

 

MAMMA, METTIAMO IL GRAN GENIO?

 

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l'Autrice del blog:) io     

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/sml/1b62d1ce68_8237356_sml.jpgo

 

l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !

l'amore non dice "faccio quello che posso".

(ma scala le vette dell'impossibile). 

sempre io :)

https://youtu.be/aTyevqO2cfQ

 

CLASSIC BLUES

 

UNA POESIA PER ME.

                       A Roby

Non mi lascio trascorrere, ne tagliare

ho vita

che mi percorre le vene, i pensieri,

la quantità immensa dei bagagli

pagati con sacrifici immani

Porto tutto con me

e assecondo il sole

Lo mangio persino

mentre fa il suo giro

decollo

E plano, 

bambina tra frammenti di vetro,

mi sollevo e scendo

Sulla pista dei volti

che mi hanno voluto bene,

che si sono caricati tamburi di latta

per risuonarmi nel cuore

e ridermi dentro

nell'atterraggio

Con un suono esile e un amore potente


(Joe/Tobias - blogger)  

 

CLESSIDRE

penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)  


Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.         (Gaza17, blogger)                                                       §

La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire.  Am Archetypon (blogger)                                                 §

epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato 
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)

 

Sogn(h)ippy    

 

{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }

Regalo di tantestelle (blogger)



Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile  da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione. 

(Several1 blogger) 

 

2015/2011 (MATEMATICHE)

LO RIMETTO :-)

 

 

AREA PERSONALE

 

Messaggi di Novembre 2020

29.11.2020

Post n°1344 pubblicato il 29 Novembre 2020 da Roberta_dgl8

Non riesco a mettere insieme i pensieri.

Mi concedo un riposo assoluto. Non riesco a leggere, nè a scrivere.

Tutto quello che vorrei scrivere, me lo scrivo dentro, poi va via. si dissolve, dentro me.

Ma mi manca tanto! Perchè poi sto meglio, lascio tracce.

 

Forse ne ho lasciate troppe? forse ho scritto troppo? Ma non è troppo ciò che ci fa stare meglio, poi.

 

Mentre cercavo l'immagine da cambiare per il blog lassù, mi sono ritrovata indietro negli anni. Sono un po' gambero, è così. Non si sfugge da noi stessi. Siamo la summa di tutto quello che siamo stati.

Mi sono un poco riletta, poco. Perchè troppo indietro, non voglio andare. Voglio solo ricucirlo il mio passato con questo presente.

Me la prendo comoda, forse scrivere non è più priorità. Prima lo era, ma con un senso di disperazione che sì mi faceva scrivere spesso e benissimo (me lo voglio riconoscere!), ma ora è diverso.

Sono diversi e nuovi questi giorni e sono diversa e nuova io. 

ANCHE se sono sempre la stessa. Non voglio però lasciare questo esercizio. Non ci riesco perchè non voglio, so che posso ancora farlo, in un'altra maniera. 

E lo voglio fare. Con semplicità. Con pochi arzigogoli. 

Mi manco forse un po'. Mi manca quella che ero. Questo è .

Quella che sono stata.

Non si tratta di non riuscire a voltare pagina o chiudere il libro.

E non è nemmeno il fatto di averne cominciato un altro.

E' che devo trovare il sistema di convivenza, e non ci riesco.  Passano stagioni che mi lasciano un moto di tristezza, e non voglio, invece !!

Allora la scrittura diventa terapeutica come sempre.

Anche se non riesco a dargli priorità. le priorità sono altre. Non riesco a sistemare le foto. Ormai sono troppo indietro, dovrei prendermi una settimana!! per metterle tutte.

Forse non mi interessa nemmeno piu? forse le ho condivise diversamente, forse arriverà un tempo nuovo ed altro, e allora, le metterò tutte insieme a raffica.

 

I miei occhi sono nuovi, anche se più stanchi e 'cecati'.   Ricordo certamente la stella fulgida di novembre dell'esplosione autunnale, dalla finestra della cucina quando ero prigioniera felice di un sogno che credevo mi corrispondesse.  Ma al dilà della mia considerazione, le vecchie foto mi hanno aiutata a ricordarlo questo sole bellissimo, che solo ora, nel pomeriggio fra le 15  e le 16 si tinge di un colore talmente dolce da fare dimenticare perfino l'estate, o meglio, da farla ricordare meravigliosa però adesso... Autunno magico e dolcissimo romantico e sentimentale MIO, viaggiatrice nel tempo, che coi ricordi e i tuoi raggi cucio il passato dei molti autunni, nostalgici di primavere lontane, che torneranno, e i tuoi raggi si fondono con la terra, l'arancio diventa intenso, col marrone dei tronchi e della terra, e i verdi intensi di tutte le foglie, rossicce e gialle, e il tuo mistero dell'aria, di questo sole che si abbassa e mentre tentenna e se ne andrà fugace, dimostra il suo splendore... Forse risento di nostalgia d'autunno vado con la geografia e con la natura e le stagioni, insieme.

Cerco di leggere un nuovo libro donato, bellissimo... Un altro per motivi personali l'ho abbandonato, non so' se e quando lo riprenderò. Quello indiano sulle paure, è quasi finito ma non riesco a finirlo, - il Sig. Buzzati e i suoi segreti forse torneranno in estate a ricongiungersi con Ventotene e l'esperienza bellissima, che mi ha cambiata, profondamente, profondamente. E che vorrei almeno riagganciarla temporalmente su questo blog con le immagini fotografiche. Una pigrizia profonda, non trova spazio per fare questo.

Mi viene sonno e dormo tantissimo, manco fossi un ghiro. Sono anche andata a correre. Ieri ho camminato peggio di una beduina.

ieri sono stata a pranzo con mia sorella. Le ho preso dei regalini per il suo compleanno. Il ristorante era molto alla buona modello trattoria, ma mi è piaciuto molto. Roma mia, ti ho sempre descritta nel tuo splendore centrale, ma sei bella anche nella periferia (siamo andate a centocelle) , e mi manchi tanto.    Anche se sempre ci sei. E ci vorrebbero a legare, le ultime foto fatte, a settembre a campo de fiori, e ad ottobre a coppede'.

Non ce la faccio.

La luna spettacolare, di ottobre, non l'ho messa. E nel tardo pomeriggio dopo essere stata rapita da un sonno profondissimo, mi sono addormentata con un sole splendente malamente descritto sopra, mi sono svegliata di un dolce soprassalto da questa mamma gigantesca bianca e velata di arcobaleno... LUNA SPETTACOLARE, novembrina in un cielo freddo ma non ghiaccio, e stelline piccine nel cielo magico. Che luna meravigliosa. Dono del sole? dono di una stella che gioca e poi si rimpallano i protagonismi. 

un poco di TV. il libro aspetta. Mi riposo il cervello da Matteo tesoro mio tra poco torna.

I laboratori funzionano. ha i calli sulle mani! lo fanno lavorare tantissimo. Io convivo, con una pesantezza corporea nuova, non ingrasso per fortuna, ma non dimagrisco nemmeno. Però non mi sbarazzo degli abiti stretti, sono sicura che ci torno, in forma SPERO !

Lo sono ancora, in forma, mi dico e non per pigliarmi in giro, sono solo appesantita da una diversa situazione ormonale, da qualche annetto in più, e dalle infinite consapevolezze, non ultime quelle che devo convivere con qualcosa che forse non si sistemerà mai.

A tratti il cuore fa male. Ma anche questo aiuta a crescere. Bisogna convivere, con dei pezzettini che al momento non è possibile riprendere. Con un giovanotto bello più del sole e della luna messi insieme, - che lo intravedo  nei gruppi di ragazzi (e nelle sue impossibilità) e mi dico, che il cuore poi fa molto male, per quello... 

a mia sorella ho confidato i miei desideri per lui, che non posso scrivere qui, nulla di male, ma non mi va.

A mia sorella ho confidato il male, che anche quello bisogna vederne tanto nella vita, poi per capire, davvero TUTTO.

Mi ritrovo sola nei miei passi, avvolta nell'autunno più favoloso, a camminare e rincongiungermi con me. Anche in quella che mi manca, - che non manca - è anche lei dentro me... ad insegnarmi passi nuovi ed anche pieni di paura, che vedo ed accolgo.

Mi sorrido con le mandibole sotto questa mascherina in cui è difficile essere ottimisti, il mio sorriso solitario a macinare i passi insieme a me. in cui consolido i pochi ma verissimi ed autentici affetti. in cui ripongo come carezze sul cuore i passi fatti insieme ad altri le loro mani, e il loro distacco, nel tempo.

Questa luce bianca del foglio virtuale e telematico illumina insieme alle altre luci la casa, la sala, il calore dei riscaldamenti, che accendo tardissimo.

Un calice di vino, che mi concedo insieme ad un piccolo aperitivo, l'assoluto riposo e piccolo lusso quando manca Matteo. Una piccola forma di libertà, insieme alla scrittura.

A volte un senso di 'maliconia' e consapevolezza mi fa avvicinare lacrime, che senza ricacciarle, se ne vanno, svaniscono, lacrime asciutte, rientrano nello sterno, forse si diventa più duri, e più forti, e poi quelle lacrime reclamano e formano piccole ferite aculei nello stesso sterno dove si sono da sole ricacciate.

 

 

Ho scritto ora ad una Cara Amica che non riusciamo a leggere quando non riusciamo ad accettare quello che ci leggiamo dentro...

Perchè nella vita, tutto cambia all'istante, consapevolezze consolidate, e passi incerti che poi dovranno diventare fermi e sicuri.

Riesco meglio l'estate, quando le giornate sono lunghe, gli impegni più pigri, e la libertà più forte, i giorni più lunghi, e la concentrazione migliore.

Forse. Quanti forse!

stamattina durante la corsa, grazie alla radio, ma grazie davvero!! arrivavano come bombe di gomma morbide e colorate le consapevolezze ne sorridevo... mi ritornava insieme alle note, profuse dalle onde radio, tutto quello che non avevo voluto saputo vedere! 

mi riveniva in mente Papà mio, ieri con mia sorella siamo andate al cimitero a trovarli i nostri cari. Che pace, che meraviglia... ma che triste tenerezza poi lasciarli là.. anche se non sono là... sono sempre con noi.

papà caro, adorato, faccio camminare il tuo ricordo sempreterno su queste lettere in cui l'elettricità mi rimanda a te (mio papino era imprenditore nell'elettricità insieme a suo fratello il caro zio che sta alla rocca, mia cugina Alessandra, mi ha ricordato io non lo sapevo e l'avevo scordato che avevano un'azienda di 80 dipendenti), .... caro papà.. ho cercato tra le cose, la tua eredità.. un tuo segno, quando invece su quel letto mi avevi dato il tuo dono più grande, che non sono state le case, l'ufficio, eccetera.. insufficienti in una vita dopo una dipartita del genere, MA il tuo dictat il tuo dogma assoluto : ricordati di usare sempre l'intelligenza, capito? sempre l'intelligenza, dai il buon esempio a tua sorella che è più piccola. Studia fino al massimo, ma se non ce la fai, fai studi commerciali. Capito?? ripeti. USA SEMPRE L'INTELLIGENZA, sempre. Ricordati ripeti, ricordati di usare sempre l'intelligenza. Io lo so che tu hai capito. SEI GRANDE.

papino mio... l'ho purtroppo capito in parte. Ero solo una bambina, volevo un abbraccio, non capivo che non potevi non ce la facevi. Dovevi lasciarmi ci stavi lasciando sole, e .. se solo io...

 

non riesco a piangere, il goccio di vino, bianco ghiacciato dopo il piccolo aperitivo fa riemergere un ricordo pesante, e dolce al contempo. 

 

DI più non riesco a scrivere. Ho rivisto la psicologa, sono centrata più che su mè e i miei meandri che a mio modo rimetto a posto, sulla gestione di Matteo, sulla sua serenità sulle prove che mi sono concessa a Ventotene!!

Sul fatto che ha diminuito il farmaco e perciò martedì vedremo lo psichiatra dopo un anno... incrociandolo per l'appuntamento il belloccio palestrato vi ricordate ne scrissi nel 2018? quando ci prese in carico? ... mi scruta mi guarda mi scannerizza e mi dice che il mio sguardo è più 'morbido', si vabbè mi dico, mi imbarazzo non mi piace essere guardata così non mi è mai piaciuto, insiste, ancora, la trovo bene, ha cambiato colore ai capelli (sto in tuta, spettinata, è mattina presto ma che dice???), ed ancora, dopo lo scanner la tac, ebbasta!!!, mi mordo la lingua per non imprecargli : ma che ce sta a provà?? mi riviene in mente l'avvocato mio il mio capo, quando trasognante, appoggiava i suoi occhi ed io, senta a me non mi deve MAI guardare così io sono la sua segretaria, capito? e lui che mi parlava delle russe e delle cinesi che gli cadevano gli occhi per terra (altro che me), ed io , ok, ma ora qua ci sto io, e non deve guardarmi così, non sono nè mai sarò quel tipo di segretaria da sottotavolo. E lui.. eh ma che sono cose da dire? ed io, io mi difendo dagli sguardi e dalle intenzioni, è lei che provoca queste mie risposte. E lui, ma lei per me è come una sorella!! si ma io non sono sua sorella, ed allora, capiva e mi faceva ridere, e cominciavano le pantomime, e i ricordi si sprecano, quando tra il calcio, il pallone asiatico ed africano, e i gaglierdetti di tutte le nostre titolate società io mi sentivo arrivata e felice, prima che la Vita mi imponesse di giocare un'altra partita, e mi infortunasse a vita.. in senso lato e non. 

Eppure sono ancora qui, farneticante, mezza brilla, e ancora con tutta la voglia di vivere del mondo e di farcela, nonostante gli sgambetti non sempre previsti ancora di queste nuove consapevolezze.

Ora se riesco, prima le fotine, della luna di prima e di Matteo in omaggio a Maradona, poi la play list della mia corsetta, con la speranza, di correre ancora, domani.

Ho messo a posto il mio armadio, un impresa... avevo ancora in ballo il primo autunno leggero che da la mano all'estate, ci si deve preparare per l'inverno anche se qui le stagioni sono tutte impazzite ed io odio sovrapposizioni e strati e vestiti e cappotti, e in questo ordine mi ritroverò tutta prima o poi.. o imparerò a convivere felice con il mio caos interiore.

 

Matteo venerdì scorso nel laboratorio di disegno.

LO HA COLORATO LUI!

un grande omaggio al 'pibe de oro'

Matteo (maradona)

Raccolta mirtilli, scorsa settimana : virtualmente per tutti voi!

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E bravo Matteo !!

 

 

omaggio mio:

 

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E ora.. Luna in tempo quasi Reale, reale lei...

 

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1) https://youtu.be/r47cVxZHIn4     (da Albino dove è nata mia madre)

2) https://youtu.be/vPzDTfIb0DU     sorrido e brindo (a tutto quello che ho capito)

3) https://youtu.be/4iqkS3EyfAo      (idem, col mio passato remotissimo)

4) https://youtu.be/cyzlmwBkbRI     dis.funzioni elettroniche (vintage) e comprensioni, ancora.

5) https://youtu.be/wmkf57yffT0     (sempreverdi) novità

6) https://youtu.be/2S6diE2iOf0      (hai capito sti svedesi...)   novità

7) https://youtu.be/hwm5DZBmRYI    mi garbano

8) https://youtu.be/7VYajguss4Q       avevo il cd

9) https://youtu.be/GZ35q0ZKtxQ     visto dal vivo coi Pearl Jam

10) https://youtu.be/DU_ggFovJNo    number one sempre.

11) https://youtu.be/JirXTmnItd4   ascoltata ieri in trattoria con mia sorella, insieme a gocce di memoria, già messa, e quindi evito).


PS: la foto in alto sul blog, la 'nuova immagine' è una mia foto di fine agosto 2014 con la mia vecchia piccola macchinetta kodak.

 
 
 

Oggi, sempre

Post n°1343 pubblicato il 25 Novembre 2020 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

A tutte le donne, contro ogni forma di violenza.

 

Oggi, sempre.

 

 

 

 

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Aggiunta al post, ... grazie, Roma. 

Conosco ora anche io ,  uno dei volti della violenza. Verbale. Poichè, non solo

con le armi si uccide, ma anche con le parole. 

 
 
 

Post N° 1341

Post n°1341 pubblicato il 22 Novembre 2020 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

La scrittura sarà la mia guida, il mio equilibrio, la mia cura. Il mio riscatto.

Venni qui, in libero, proprio per questo, quando le vicissitudini della mia vita giunte allo stremo e al massimo del dolore, mi rimisero in carreggiata, e decisi di scrivere pubblicamente. Scelsi qui, perchè fu facile aprire la mail, e gestire il nick - che decisi sarebbe stato solo il mio nome (il dgl è riferito a digiland e l'8 al 2008 l'anno in cui aprii il blog il 27 febbraio, ancora lo ricordo). Poi chiusi il blog e lo riaprii nel 2010. 
E devo dire, che ha camminato insieme a me. Con me. Trasformandosi e cambiando, con gli anni. Scelsi qui, perchè fu anche facile aprire il blog. Semplicissimo anche per me, che di tecnologia ci capivo e ci capisco poco, se non le basi dovute al mio lavoro di segretaria.
Avevo scoperto i blog il giorno stesso della diagnosi di mio figlio Matteo. Quando qualcosa si ruppe dentro me. E nel riprendere tutti i pezzi e la tranvata diciamo così, ho sempre immaginato, me e mio marito che voltiamo l'angolo di una strada e dei malviventi sadici ci colpiscono a morte con delle mazze da baseball. La mia fantasia è dovuta ai film violenti, forse, ed alla violenza di una diagnosi a cui non tutti (o forse e meglio nessuno) vorrebbe.
Ci vorrebbe tutto un giorno per descrivere, tutto questo, ora, che il tempo è davvero poco e non posso permettermi di perdermi nei meandri della scrittura astratta.
Scoprii i blog su wpress che già era una piattaforma attiva, tramite un amico che era dovuto scappare in africa per problemi finanziari.. in magadascar per l'esattezza e non so' perchè il giorno della diagnosi, decisi di andare a lavorare, nonostante le lacrime ininterrotte , e il mutismo e l'ebetenimento a casa, e la sera, tornando, mi ricordai di questo amico (avevo un pc sony, nella mia camera da letto, che avevo acquistato anni prima per stampare la tesi di mio marito e per poter essere operativa per il mio lavoro eventualmente anche da casa), che scriveva un blog, 'vadoviadaquestopaesedimerda', e parlava della situazione africana eccetera.Lo commentai anche, non mi riconobbe!!  ogni volta che in comitiva si provava a scendere in discorsi più profondi partiva la censura. Sempre, era matematico. Quindi, riportando il discorso in rete, e dopo anni, che le frequentazioni erano diventate saltuarie e sempre più rare, nel leggere non mi si riconobbe. Finii così nei blog..  tramite anche nazione indiana a cui era legato questo blog di un lettore del blog di  questo vecchio amico.
***
(Poi la questione si interruppe. Cominciai a studiare l'autismo a mio modo. La chimica la biologia, la letteratura, la medicina, per quanto era nelle mie possibilità e per quello che potevo capire. (sull'autismo a mio modo sono preparata, quando poi, entrai qui, e mi confrontai con altri blogger con il medesimo problema, che ora non scrivono più, impattai, anche con chi abusava di questo 'termine' nel suo colloquiare, ma ancor di più, in chi per autocelebrare il suo fascino malato confondeva una delle manifestazioni autistiche più gravi che peraltro in letteratura medica non si usa più da anni e nemmeno sulle linee guida, confondendo appunto la 'sindrome di rett' con quella del rett (suo).  Questo sassolino nelle scarpa proprio dovevo toglierlo definitivamente, ... se c'è una cosa che odio e la metto al n. 4 mi rifaccio al mio profilo qui, sono i falsi e le false dei falsi d'autore. Manco falsi d'autore, ma falsi dei falsi.
 Tolto sassolino. Finalmente.)). 
***
   Quella sera c'era stata una sorta di fuga, - anche se a ripensarci ora, per cucire questo enorme strappo, c'era una fuga per tornare a casa.
provo a spiegarmi, a spiegare a me stessa.... Io volevo tornare a me, ilcontraccolpo violento, paradossalmente mi aveva fatto bene (?),  - anche se poi, mi rendo conto oggi che per tornare 'a casa' e ritrovare la strada di casa, ho dovuto attraversare svariati 'inferni'.
Se avessi avuto un'altra storia, se avessi fatto altre valutazioni... se se se se ...
le campane suonano, mentre un moscone non riesce a trovare l'uscita e ronza all'impazzata sbattendo sul vetro.. francamente preferisco il cinguettio degli uccellini.
mi sono fermata, ho dovuto 'guidarlo' verso l'uscita .. ci sono ancora purtroppo mosche e mosconi. Complice il caldo che a questa ora, contrasta con il gelo della mattina... Autunno topazio giallo che è tirato dall'estate da un braccio e deve ubbidire con l'altro braccio al futuro inverno... 
Ripenso a ieri. Mattina tardi. Corsa di 50 minuti con Matteo in un gelo di un vento feroce estremo ma onesto. Giacca a vento, sudata e poi a casa, doccia, abbiamo finito di mangiare alle 16!!  non è stato necessario accendere i termosifoni. Se non la sera un paio di ore, nemmeno.
La casa è calda, nonostate la tramontana. Gli infissi seppur non nuovissimi proteggono e il calore degli altri appartamenti evidentemente anche.
poi usciti, a piedi. COn il vento amico, onesto freddo. Con un piumino bellissimo, che ho messo raramente, regalo prezioso di un Natale remoto. Senza cappello (il basco del giorno prima, Matteo mi consigliava di tenerlo a casa, a ragione, visto che avevo lavato i capelli).
La forza dello sport, il ricordo del corpo che mi guidava e dello spirito insieme l'anima tranquilla mi facevano procedere nella strada del ricordo del ritorno  a me stessa, in cui ogni passato, ogni memoria, ogni tutto, mi accompagnava come il vento che solo a tratti si faceva gelido sul cuoio capelluto, ma non per colpire in ondate di malanno, ma ondate di salute. I capelli puliti e messi in piega perfettamente a riparare - cappello folto naturale. E protettivo.
Era il corpo che ricordava ... ricordava il contraltare dello spirito insieme, a guida, di non portare sempre il cappello appunto. Sembra un nonsense; per me, non lo è. Mi sorrido come sorridere ad anima amica, la scrittura può essere magia, senza trucchi. (sempre se si decide di non usarne). 
Spesa con Matteo e senza sudare.  Fatto tutto, nella quotidianità, anche se Roma mi manca. Sono a Roma, nel suo suolo nel mio scheletro, sebbene il mio nord di mezzosangue si fa sentire e spinge, - sono a Roma, ma mi manca... mi manca nel suo vortice più centrale ne percepisco una sorta di tristezza, ma anche la sua solita regalità incommensurabile.    Sono periodi. Oggi non ho un programma, ma in centro andremo e con la macchina.   Devo trovare una chiesa particolare.Vedremo.
Dormito bene, benissimo. Ma svegliata troppo presto. Ed allora, onde evitare che il letto diventasse tortura, alzata alle 5 e senza sforzo. anzi a far tutto con calma. Già pronti il pranzo e la cena, mi manca solo il letto di Matteo da fare. Oggi corsa con il papà... mi avrebbe fatto bene anche oggi, ma i capelli.... mi sorrido di nuovo. Lunghi e molto ondulati, meglio evitare di sporcarli?  meglio sia andato anche col papà. Meglio non insistere nè esagerare, me lo scrivo qui, mercoledì potrei tornare, dopo scuola. Domani no, sciopero pulmini... 
sacrosanto sciopero MA...
sacrosanto ok.  
Martedì maneggio.
Ultimamente ho dormito moltissimo. E la cosa mi fa piacere, perchè vuol dire che il corpo è riuscito a stemperare la fatica del quotidiano, e di questo tempo epocale che ci vede testimoni impauriti.. a tratti , impotenti, a tratti increduli ancora.
Stamattina, il giorno si accendeva di una luce gialla carica di verdi e altruista col cielo e le nuvole. La notte era un velluto, più morbido e  freddo uguale a ieri sera, dove mezza luna appariva nel blu (non sono riuscita a fotografarla bene) si fanno macchinetta fotografica le mie parole, sovrana opalescente con delle venature incastrata nel blu irripetibile, e stamattina stelline pulsanti, meno giganti e meno numerose di quelle della sera/notte, che facevano dire al cielo: eccoci.   E stamattina, dire, è autunno ma siamo qui, più piccine.. ma sempre pulsanti.
Interruzione, il tempo è volato più veloce del moscone, lui che aggiusta tutto, il tempo. 
Mi ha fatto riprendere il pensiero che volevo scrivere, e che mi aveva portato altrove, ma non è un caso. Di tanto e di tutto voglio dire. 
In riferimento al blog, che venni qui, per risalire la china, di qui, salita appunto.. dall'abisso dove ero finita.., e non sapevo che mi si poteva commentare. Pensavo fosse una sorta di privilegio solo a blogger bravi e che sapessero scrivere, non certo come facevo io,  che ero entrata alla fine di esperimenti fallimentari da parte di chi, - in contrasto coi sogni miei, tradiva le parole che scriveva... come se lo scritto fosse ridotto solo ad un obiettivo meramente schifoso/utilitaristico ed io accanitami verso me e  i miei ideali non riuscissi a credere/contrastare, complice anche il fatto, che convivevo con la botta della tranvata presa, la bellezza disarmante di mio figlio, il suo essere speciale, il mio matrimonio in rovina, un lavoro di responsabilità il tutto a cucire da sola... fino a che sia io che Matteo siamo finiti barchette tirate di qua  e di là.. , e con la speranza illusoria strampalata e 'malsana' di un riscatto assurdo. 
ma dicevo, ...
il fatto dei commenti.
Mi è servito anche quello, è servita anche questa avventura, per ricondurmi al fatto, che forse nutrire in cuore una falsa speranza illusoria (che già avevo sperimentato appunto:  non è che un ago in un pagliaio non si può trovare, MA è oltremodo difficilissimo), e incontrai persone.. che mi hanno cambiata, aiutata, supportata. Nel tempo e col tempo, aiutata e ricostruita. Non senza incidenti di percorso come accade in tutte le cose. 
Come non potevo sapere, ma la vita, alla fine di ogni esperienza anche quella della rete ha sempre qualcosa da insegnare, e il riscatto forse, non è quello che uno si immagina o spera malamente, ma la speranza alta, che possa ricongiungersi a se  e capire, comprendere comprendersi.
Stamattina, mi sono truccata un poco, un velo di matita blu, la mia preferita, pochissimo rimmel , un po di lucidalabbra. Ho messo lo smalto rosso mattone bellissimo, del 2018 ancora intatto e fluido.
Per pranzo volevo fare un sugo con gli odori, non avevo le carote, ho optato per un sugo matriciana , anche se non avevo i pelatini l'ho dovuto fare con la passata, e fiammeferi di speck al posto del guanciale. Mio cognato ha comunque apprezzato tempo fa ne scrissi sul blog, lui ottimo cuoco, ha dato un buon voto. DI secondo fettine ai ferri e insalata; per stasera orata al forno già pronta (da ieri) e uno strudel salato come mi ha insegnato a fare un'amica qui. Ho letto un poco in rete,  e poi mi sembrava di sentire il ricordo delle sue parole 'puoi metterci quel che vuoi', ci ho messo filadelfia, pesto, pezzettini di pomodoro, tonno sbriciolato. Quindi anche la cena è pronta. In rete ho visto altre ricette, che proverò a fare, con la nuova calma ritrovata e bene.detta. Tra me e me.
Ho fatto la lista della spesa, e comprerò anche una tortiera di cm 24.
Ho ascoltato l'ultimo dei tool (ri.ascoltato) , mentre mettevo lo smalto. 2 volte.
Poi nel piatto il disco dei metallica. il primo. mentre ritiravo i panni dallo stendino e dopo aver fatto la barba a Matteo, e preparatoglie la colazione. Un altro punto da cucire... avessi avuto accesso nell'epoca newwave a questo disco... ma è un pezzo di passato che torna per essere risistemato con il passato più recente , il disco l'ho comprato nel 2018, è ovviamente una ristampa mi pare degli anni '90. chi ha l'originale del 1983 se lo tiene caro.
ora rileggo, non c'è più tempo per scrivere, e se è decentemente scritto, pubblico.
Passo e chiudo, per ora.
il brano scelto suonava nella radio della panetteria, venerdì mattina scorso quando sono andata a prendere la pizza per Matteo.. carezza dolcissima a farmi sorridere...sperare vivere. Ricordo altro concerto con mia sorella, all'olimpico, di Venditti, ora mentre scrivo. Ora.
 e come la stella della vetrina, d'argento che mi sono regalata... e quella marina, trovata al mare, bellissima, tre stelle... che mi danno la pace, insieme, ora. 
Ed anche Testimone il sole splendente di autunno. che dalla finestra sorride.
 
 
 

Post N° 1340

Post n°1340 pubblicato il 20 Novembre 2020 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

La mia scrittura è un poco aggrovigliata, non riescono ad uscire i pensieri come vorrebbero ma io ho bisogno di liberarmi comunque. Mentre scrivo mi accorgo che l'interlinea non è più come prima, ma non importa.

Importa che io riesca a scrivere, perchè se non scrivo, poi sto male.
Mi dico tante volte me lo sono detto, che la scrittura sarà ed E' la mia via mediana . anche se poi, mi fermerò. E mi riposerò.
Un mio scritto di stamattina sul tardi, sta nella funzione 'bozze'.
La notte comincia ad arrivare, mi fanno male gli occhi e un poco la testa. Come se le nuvole arrivate improvvise si fossero date appuntamento e pesassero sui miei pensieri.
Ore fa, in una serata di velluto con uno spicchio di luna gialla e piena di sole, Matteo mi diceva che domani non pioverà. Ma le nuvole si sono assembrate, tutte insieme. 
Ho fumato 2 sigarette. Spero sia solo un piccolo incidente dovuto ad una giornata complicata. Spero di averci la forza di non farlo domani. Non ha senso dipendere da due sigarette. E' una prova di forza , e ci devo riuscire per il bene e la mia cura.
Stasera il mio ex coinquilino mi faceva un appunto sui miei capelli (pure lui?) , come se si accorgesse ora, dopo un anno che li porto così. A parte le oscillazioni, che io non li lascio mai in pace.. (i capelli), - e ad un tratto mi domandavo come mai tornassero a bomba tutte le antiche insicurezze (non ti riconosco da dietro, mi dice).
Non riesco a difendermi, ci penso e ci ripenso. Mentre le stelle e la luna gialla uno spicchio nel cielo, mi suggerivano una voce amica a rincuorare il mio cuore leggermente malandato dagli incovenienti della vita.
Matteo al mio fianco, - che sta rispondendo bene, ai laboratori che hanno riaperto a scuola.
E' una bella notizia! Ha raccolto i mirtilli, lavorato il legno, sistemato il giardino, gli hanno anche assegnato un insegnante che lui ha gradito e che gli è entrato subito in simpatia.
E' una bella notizia. Il mio esercizio di memoria intrapreso comporta molta fatica e improvvisi imprevisti, ma  procedo, lo stesso. : la memoria comincia ad essere tanta e completa di tutto, nel ricordo e nella sistemazione. Di questi tempi poi!! Dopo il respiro estivo - insomma a parte il caldo, e i progressi fatti , tutto sembrava procedere per il meglio, e poi... ma è inutile pensare diversamente da quello che è il momento attuale. Bisogna procedere starci dentro, e ci stiamo.
Scrivere mi fa stare meglio. E' proprio così.
Vorrei che queste dita, potessero creare fiori scritti.. cammino sulla tastiera e libero il mio cuore e la giornata delle meraviglie che è stata oggi.
passerà, tutto passa... 
e tutto davvero tutto, si sistema. E si sistemerà. 
Cura blues grazie
 
 
 

pre/post

Post n°1339 pubblicato il 16 Novembre 2020 da Roberta_dgl8

 

Viaggiatrice nel tempo :

 

 

esercizio di memoria 1)

 

esercizio di memoria 2)

 
 
 

post - it

Post n°1338 pubblicato il 16 Novembre 2020 da Roberta_dgl8

Il fatto che ognuno racconti la storia, le storie, secondo la sua visione, più o meno distorta, più o meno veritiera, più o meno mistificata, confondendone ed alterandone la Verità, gettandogli addosso una sorta di nebulosa, non  potrà mai e poi mai cambiare la Realtà Vera e il modo in cui tutto si è compiuto e svolto. 

 

 

 

https://youtu.be/sPAodJr6a00

 
 
 

Adesso

Post n°1337 pubblicato il 14 Novembre 2020 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Sono in piedi dalle 4 e mezza, circa. Pioveva fitto fitto e fino ma intenso. E non riuscivo a riprendere sonno. Mi giravo e giravo nel letto. Caldo, per il periodo. Troppo. Ma la pioggia mi accendeva un sorriso che sentivo nei muscoli. Alzata per andare in bagno, rimessa a letto. La pioggia più fitta, sembrava 'parlarmi' sembrava lavare via quello che andava lavato via. Come la natura sà e può dirci.

Poi mi sono alzata. Verso le 6. Fatta colazione. Cappuccino, cornetto con marmellata di fichi. Il camionista affamato perenne che è dentro di me, ne reclamava un altro di cornetto. Si è dovuto accontentare di un paio di biscottini. Gentilini. 

Chiamo camionista - per autoironia - e per razionalità buona - la fame atavica che l'anima e il cuore (rattrappiti) insinuano nella postura... hanno una radice 'antica'... Papà. mio caro. Adorato. Il tuo ricordo svanisce nel tempo, cerco di riprenderlo mentre mi giro e rigiro nel letto. Mi vieni in mente. Forse perchè per tanti anni, ti ho mandato via. Ma c'eri sempre: ci sei sempre stato. Unico Uomo ad avermi voluto, veramente bene.

 

Pausa caffè, scuro. Non troppo bollente (il mio), Illy.

Girato. cucchiaino. d'argento. Che la scrittura mi serve, mi pacifica, via mediana e bilanciata (della mia luna bilancina) per fare il punto della mia situazione mi serve , mi aiuta ne ho bisogno, 'spinge', e il caffè è appunto una spinta alla pigrizia. E alle piccole indecisioni, prima di scrivere. 

Fuori, la pioggia ha lasciato spazio ad un cielo turchino meraviglioso, che si fonde con il grigio. Bellissimo. La luce gialla calda della lampada, è similare ai gialli delle fioriture di foglie in questi alberi autunnali. Prima, nel letto, pensavo anche al mare. Pensavo davvero tanto al mare.. il mio corpo sentiva il bisogno di acqua salata. Di sole sulla pelle, di pigrizia di giornate lunghe e languide, anche se, la sopportazione alla canicola estiva si fa sempre peggio, e intollerabile, e le sudate, mal si addicono all'età che cambia.

Poi, girandomi e rigirandomi nel letto, la voglia di scrivere, ... un uccellino timido ora cinguetta, e fa i  suoi versi insieme alle mie parole, scritte. Quanti incipit in questi giorni, che si perdevano negli abbracci a mio figlio. Abbracciarlo è una cosa meravigliosa, assoluta, buona, appagante , un affetto che non conosce eguali. E' impossibile.

 

Prima, sempre nel letto, a girarmi e rigirarmi, gli occhi a bruciarmi, perchè avevano ancora bisogno di sonno, ma il resto del corpo, non ce la faceva, fremeva con l'acqua piovana, agitandomi lievemente e la voglia di scrivere, assolutamente primaria, anche se, lo stomaco reclamava la colazione. 

Vorrei poter pubblicare, senza rileggere. Le campane delle 7,30 suonano, chissà a che ora finirà il post :-)

 

La scrittura per fare ordine. Non quello compulsivo e maniacale. NO. Quello che mi serve per procedere e legare questo fatto (la scrittura pubblica) alla mia vita. Sistemare con me,questo diario, che vive con me. 

Sono sincera, che mi piacerebbe portarlo altrove.Sono sincera, che mi piacerebbe poter trasferire tutti i post nella bacheca QUI per via delle falle che  limitano un pochino la libertà. Ma ogni cosa che è 'gratuita' può avere falle. Forse. Oppure a noi e sempre la scelta.

 

Ho scritto un paio di post fa, mi pare, che sono stata molto felice. Sì. Quando ho rivisto la comitiva, un mio pezzo di vita. Non lo rinnego è vero.  Ma, al contempo, mentre mi dico molte cose, dentro, che per ovvie ragioni non posso riportare qui, mi dico anche ed ho bisogno di scriverlo, che - quella felicità - andava curata, coltivata, pianificata. E così non è stato. Si portava dietro un'infelicità pregressa, un qualche cosa, che stonava, che io sapevo e capivo. Ci abbiamo provato (mi riferisco al mio matrimonio e lunghissimo fidanzamento), - e - devo dire che per un po' sembrava funzionare, ma non si sfugge poi al dipanarsi di ciò che arriva naturale, e non ci si può mai accanire, nè, essere tenaci laddove la tenacia è improduttiva. Cerco di spiegare a me stessa, risolvendolo qui, che se la mia tenacia fosse stata proficua, ora avrei due lauree. Ed invece e però ne ho una honoris causa in questa università della vita, che la vita appunto, mi ha donato. Oggi come oggi, mi dico cose importanti. Mi dico, che non sono miserie le mie. Affatto. Ho commesso un grande peccato con me stessa, abusando e svilendomi da sola con parole scritte troppo severe sempre verso me.  Quando parlo di miserie, io mi riferisco alla nostra caducità, alla nostra vanità, al nostro talvolta pressapochismo di piccoli esseri 'effimeri' solo di passaggio su questa terra. Queste sono le miserie. Del genere umano. 

Non le mie nella fattispecie, dei miei errori. Che oggi riparo, come posso, dicendomi tutta la verità, - cosa che ho sempre voluto fare, - ma con la speranza di poter riparare.. ciò che invece non poteva essere riparato. Però mi perdono, perchè era una tenacia di affetto, e di scelta che credevo 'dovermi', ed invece, avrei dovuto il contrario. Non lo capivo, o meglio: non lo volevo capire, me lo volevo fare bastare. O meglio ancora, era stata troppo bella quell'estasi che ho avuto, toccato una volta, - che la volevo di nuovo ripetere nella quotidianità, : ERO FERMAMENTE CONVINTA, CHE SE LA CONVINZIONE DEGLI INTENTI FOSSE STATA RECIPROCA, CI AVREBBE TRAGHETTATI, VERSO LA LIBERAZIONE DEI FANTASMI DEL PASSATO. Purtroppo così non è stato, - voleva esserlo per me, in una sorta di simbiosi/complicità/empatia, che non è stata reciproca appunto. E il resto poi viene da se...

 

pausa.     

Che poi i fantasmi non erano i miei... mie erano le insicurezze. E la tenacia a restare (per il sogno di sistemazione e liberazione), mi ha bloccato in una immobilità, personale, in cui, tutto il resto andava avanti e una parte di me, rimaneva indietro, bloccata.

Non sono stata capace, di imporre me stessa,a me stessa. 

L'ho detto e ridetto alla psicologa. Lo dico, e ridico, qui.

Non nella maniera asciutta, stringata, sintetica, come ce l'ho dentro.  Non importa, mi dico e scrivo. Va bene lo stesso. E' importante lo scriva, perchè credo e sento fermamente che la serenità dipende anche da questo, sebbene il cammino e la salita siano ancora lunghi ed impervi. Non a caso il nome di questo blog, non è un caso.

Il giorno si accende di un grigio plumbeo, il turchino è sparito nella magia dei colori della natura, : irripetibili. Nonostante il 'genio' umano dell'arte di riprodurre, ed anche e anzi superarla pure la natura, in meglio ed in peggio, - il colore perfetto è sempre e rimane sempre LEI. La natura. La nostra anche... Di seguirci, totalmente globalmente. Che quando vediamo che la 'tenacia' è sterile, via... andare via. Lontano il più possibile, accarezzando l'esperienza, e ringraziando per ciò che ci ha insegnato.

Mentre scrivo, appunto, mi dico, che il mio istito ha sempre avuto 'ragione'. Il punto è sempre stato purtroppo, non solo 'accontentarmi', sovente, ma anche essere andata troppo a fondo, come se, la parte istintuale, instintiva, venisse surclassata dalla 'ragione' dal cervello che si diceva, ... aspetta ... tu stai buono istinto, vai a vedere che ti sbagli? E poi, quando invece , entrambi si abbracciavano, e davano la mano, ... l'immobilità arrivava perchè lo schiaffo della consapevolezza, invece di svegliarci, ci immobilizzava appunto, e ci faveva dire... si può cambiare, non si deve gettare tutto via. Ma non si sarebbe gettato tutto via, - si sarebbe presa l'esperienza, - e soprattutto avrebbe vinto se così si può dire, senz'altro la nostra natura tutta, globale, completa.

Se ci fosse stato un pizzico di fortuna in più... 

ma non si può aggrapparsi a questa chimera... perchè la fortuna ha varie sfaccettature, e quando ti accorgi che ripeti gli stessi identici errori, e lo stesso ti accanisci, allora, evidentemente sei 'tu il problema' (!!)

ed allora, torna quella voragine, quella fame, quel rattrappimento dell'anima che arriva fino al cuore, ed insieme ti fanno incurvare e piegare.. : hai fame, pensi solo a saziarti in un immediato anche con del cibo avariato. E  non solo, resti pure se l'alimentazione che hai da tanto e troppo tempo, non è a te, adeguata... cerchi ciò che ti manca, ... quando invece sai, che puoi solo TU con un poco di digiuno 'sano', tornare da te, - dirti tutto e vedere tutto. 

Perchè dirsi tutto libera.

 

Non so' se uscirà fuori tutto questo.

Nel senso non so' se pubblicherò.   Non perchè mi importi di occhi cattivi che possono leggere, nè per pudore. Non mi sento spudorata. Anzi, non mi sono mai sentita meglio, in verità.

Questo autunno, dopo anni, lo sento mio.

So di essere stata anche felice, lo ripeto, non a consolazione, ma proprio perchè lo sono stata. Con mio marito. Fermo restando , che avremmo dovuto lasciarci, tempo prima. Poi mi dico, che Matteo non sarebbe venuto, e come può essere una consolazione, una gioia come la sua, nonostante la problematica? Come ad essere una sorta di 'regalo' imperfetto, ma a fare aprire il terzo occhio, amore mio, essere caldo e buono, dolcezza infinita, bambolotto di carne della mamma, imperfetta ed alienata, ma alla fine devota e sincera.

Ora sei un uomo, amore mio. Il mio sogno più grande è un Miracolo Grandissimo. Che tu possa aprire i tuoi occhi ed essere 'normale'... mi verrebbe forse un infarto, forse mi si tingerebbero tutti bianchi i capelli in un colpo solo, e morirei felice per un attimo andrei verso la luce, tu saresti un ragazzo un UOmo che può andare per il mondo, organicamente sano e ora 'senza più autismo', ed io ad abbracciare tutti miei cari.

E ho implorato mille volte a quella immagine che ho scelto perchè la riconosco tutto ciò. L'ho implorato mille volte. Così come di farmi avere un'altra possibilità... d'amore.

Poi mi dico con la massima sincerità ancora, che ancòra è questa vita (non so' mai dove vanno gli accenti signora mia),  :-) e che a picco non vado, nonostante le falle, i falli e i fallimenti.

Mi duole molto la calunnia la bugia la menzogna - la verità manipolata, imprecisa, alterata mistificata, che si autolegittima di cattiveria. Che non rispetta la dinamica degli eventi per come si sono svolti. Tutto il resto lo posso sopportare... e mentre lo scrivo mi dico che posso sopportare anche questo, come una nuvola di smog che passerà.. facendo posto ad aria pura di montagna. Che forse anche lo smog è il frutto di una macchina sfasciata e non più funzionante che si ostina a camminare... 

ho bisogno di dirmi tutto questo. Mi appello alle parole buone che chi mi legge da anni ha imparato a dirmi - ' scrivi per te e ti fa bene , fregatene del resto'.

Del resto, se poi fregarsene è impossibile, possibile è l'imperturbabilità, la serenità, attraverso cui poi, la guida saprà farsi ancora più incisiva...

 

Ho dovuto rileggere. Se non avessi fatto così tanti errori di battitura, forse lavorerei ancora. Ora non voglio diventi un calderone sto post, nemmeno un minestrone. Che poi a me nella realtà viene buonissimo :-)

Al lavoro non ci devo nè voglio pensare più... e difatti se ne va, sfuma negli anni e nel quotidiano, forse ne farò un post 'dedicato', mi manca moltissimo... ma poi mi dico, che lavoro immensto sto facendo, e vengo ripagata (pure) non senza fatica, ovviamente.

Matteo dorme. Forse la scuola nonostante tutto e speriamo salvo imprevisti ancora, riaprirà martedì. lui andrà mercoledì, perchè martedì c'è l'ippoterapia. Sono felice ha ricominciato  a trottare! Se solo fosse stato meglio seguito. Niente rimpianti, ... trotta ed è bravissimo. Sta imparando a gestire anche il cavallo. Si è autotolto le pasticche della sera.. è faticosa la questione, MA, ha sentito i dialoghi tra me, e il medico di base (che mi ha illustrato gli effetti collaterali).  Matteo mio... devo imparare ancora molto, i miei sogni non sono 'te' tu sei come sei...: sogno anarchico bellissimo!! Ed io torno la mamma imperfetta.. molto più imperfetta di te. Lo dico davvero e con cognizione, mentre il calorifero mi fa sudare come la scorsa estate, ma signora mia sti panni non asciugano !!Mi levo il pezzo sopra del pigiama, sto in canottiera, ma non è uno strip (rido), io sono più che altro sportiva e spiritosa. Credo che il mistero dell'eros non sia rappresentabile, se non con la pratica amorosa di due Persone che si fidano/abbandonano reciprocamente simbioticamente ed empaticamente senza paura alcuna e soprattutto SENTENDOSI totalmente.   Poi ci saranno anche altre sfaccettature che il mondo è vario, ci saranno le macchine da guerra, i compiuti e gli incompiuti di chi crede di sapere e svilisce il tutto. Non è affar mio. Fra poco la caldana passerà rimetterò il pigiama. Fra poco spegnerò il termosifone (l'unico acceso) che stiamo a metà novembre e praticamente non ho mai acceso i caloriferi se non per fare asciugare i panni un paio di volte. Meglio così. Ho tolto il piumino dal letto e rimesso il trapuntino, ho messo la maglietta della salute solo da due giorni, e mi muovo in questo autunno con i miei capelli nuovi (mi si sono arricciati ancora di più sfoltendoli). Caro M. ho comprato quel diffusore ma credo che te lo regalerò, ho sbagliato... non lo so usare, poco male, ho speso poco, ma non sono capace di farlo funzionare. (mi viene da ridere) ed ancora mi sono pure fatta fare un piccola sola su un vino al supermercato, ma poi mi sorrido, riciclerò l'acquisto, ed imparerò, ho ancora tanto da imparare alla mia tenera età rido ancora davanti al pc.

Insomma, forse la scuola potrà ricominciare, sebbene io sia un poco contrariata, perchè per sanificare e rendere operativa la disposizione governativa, pare stiano aspettando che le cose peggiorino, ... nonostante ciò io voglio essere OTTIMISTA LO STESSO.

Matteo dopo il campo velico di Ventotene ha fatto dei miglioramenti notevoli. Il viaggio a Firenze anche è andato a meraviglia : era completamente trasformato. Tutti questi tasselli messi insieme, mi fanno bene sperare. Devo essere ottimista, anche se poi, pensandoci, mi dico, che NO non ci voleva questo ritorno al passato... queste nuove chiusure questa maledetta malattia che si aggira... Come dire? torna alle spalle questo colpo basso che credevamo di avere superato e non siamo capaci di schivare ... se mi guardo indietro, vedo un'estate che avrebbe dovuto essere prudente, e per le imprudenze di tanti, seppur senza cercare un colpevole, - è stato per noi un settembre bellissimo... Ed allora, ORA, tutta questa confusione, me ne crea ancora di più. E non voglio.

Ventotene, il viaggio a Firenze, Matteo che torna a scuola, il trotto, l'uso regolare del bagno (soprattutto!!) senza rimedi, ma naturalmente, SONO GRANDI ENORMI MIRACOLI.

La mia scrittura passa da naif ad astratta, non ha un filo logico conseguente, scrivo troppo e non pretendo davvero che mi si possa leggere fino a qui. Spero solo che chi lo faccia,lo faccia veramente. Per intero e totalmente. Che non prenda solo 'pezzi' preferisco non legga per nulla.

Poi è chiaro che la mia non vuole essere una limitazione di libertà... ma solo un invito al rispetto.. 

io sono brava anche a fare i 'trafiletti' o i 'post it', ma poi se scelgo questo MODO, è perchè ho bisogno di farlo.

Non pretendo nè impongo.. invito.

Quindi rispetto di più chi non mi legge per nulla e passa 'oltre', poi è chiaro, che è 'pubblico' e alla fine, pazienza.

Ora rileggerò ... mi pare di aver (per ora) detto tutto... i pensieri si sono shekerati dentro , e sono usciti come gli pareva a loro!  certo un po' fulminata sono, il mio pilota automatico, quando sono stanca arriva, e quando è il momento di chiudere, deve farlo.

Playlist ricca variegata, una sorta di fritto misto (per pranzo) o colazione sostanziosa. 

Mi dico, a Post scriptum , che quante e quante cose, mi sono ORA piu' chiare che mai, e oggi quel sesto senso di allora sposa tutto quello che dovevo capire, e che continuo a capire.

Fisso anche (non fesso) un mio pensiero qui, .. e cioè che la cattiveria non è infinita, laddove la bontà è totale.

Passo e chiudo.

postscriptum2, io scrivo da sempre e sempre per me, per stare meglio e farmi chiarezza dentro. (grazie).

 

https://youtu.be/8SbUC-UaAxE

https://youtu.be/ERm_vlIjEGM

https://youtu.be/snILjFUkk_A

https://youtu.be/6zkgOkEu-zQ

https://youtu.be/Hw1t7OCESUw

https://youtu.be/imYJpr09IgQ

https://youtu.be/4JkIs37a2JE

https://youtu.be/qKpCKBfazX8

https://youtu.be/kFaSOlKYwx8

https://youtu.be/0fx_SuGJ0Ag

https://youtu.be/LM7rTQcPeb8

https://youtu.be/6ylDDs3mdJE

https://youtu.be/1SnSfHkkxRY

https://youtu.be/CicUVoGrU_E

https://youtu.be/uMa2ga8gqEw

https://youtu.be/F5QuxJPU7NI

 
 
 

8 novembre 2020 h.8,25

Post n°1336 pubblicato il 08 Novembre 2020 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Scrivo nel mio blog, guardando la pagina 'bianca', non v'è alcuna sindrome. Rifletto in questo 'specchio' differente e mi rendo conto di quanto e quanto la mia vita si sia intrecciata, anche in questi luoghi (virtuali). 

Ho letto prima in bagno, in un articolo del giornale che sempre legge mio figlio: scrittura è destino.

Forse la mia è servita per farlo un poco virare, per ritrovarmi, per sognare. Per le prime due è andata abbastanza bene, tutto sommato. Per la terza purtroppo, no.

Succede. Bisogna essere bravi e precoci oltremodo di acchiapparlo il destino buono e pilotarlo verso la spinta naturale nostra. Sembra facile a scriverlo oggi sulla soglia della  mia età adulta. Meno lo fu. Ma il passato è passato. Restano tracce addosso, ma non voglio ripetermi. Piuttosto invece concentrarmi sulla riflessione... ultima. Del fatto degli intrecci. Chissà e certo questi intrecci avrebbero potuto portarmi e lo desideravo davvero su un tappeto volante da mille e una notte, e poi planare a terra e scaldarla. Darmi nuove ed altre possibilità. Ma anche i fallimenti hanno molto da insegnare, e non ci si consola, si cresce e si impara,non si finisce MAI. 

 

Novembre corre!! Fermati!. ... f e r  m a t i!

Novembre, che gioca a fare ottobre e fine settembre... ed io stanca che non mi concedo il mare, e ho fatto bene, ieri era ferragosto sulle spiagge di Roma.

Novembre corre. Sono già passati quasi dieci giorni, dall'ultimo post, da ciò che ne è seguito nel turbinio di questo diario della vita che non riesco a riportare quotidianamente qui.

Mi affido a fogli sparsi, a messaggi mandati altrove, alle vicissitudini della vita, che non sempre riesco a digerire alle variabili che giocano e mettono alla prova la mia imperturbabilità. Forse anche questo è intreccio buono. Eccerto che siamo sempre noi, ma si cambia pure, ed è una contraddizione in essere. Buona.

Vorrei potere scrivere d'incanto incantata dalle parole. So' che se sono ancora qui, è proprio per questo esercizio, -  come quando - da piccola (e l'ho già scritto, esercizio di memoria mio), - le suor acce (poverine le ho perdonate, che il buono e il brutto e il bello e il cattivo stanno ovunque) - mi tolsero la passione del disegno, e mi dissero : scrivi. Scrivi bene, tu. 

La bimba anarchica spettinata e che non voleva assolutamente piegarsi a ciò che aveva precocemente capito, era stata chiamata solo ad eseguire, la razionalità dell'ordine - perchè evidentemente anche quello faceva parte di lei. Rifugio nel sogno, poi, perchè anche quello faceva parte di lei.

Ma abbandono questa psicanalisi casalinga, perchè ho bisogno di fare ordine di cronaca di questi giorni, che passano troppo troppo in fretta.

La poesia della natura è un riscatto bello tinto di colori. In questo autunno che si tinge d'estate e pigro vuole trattenerla, trattenercisi. Perfino la nebbia è calda.

Piccole fortune di novembre. Novembre che apri falle in ogni dove, ad insegnare però dove porre rimedio. Perchè sono le cose più drammatiche ad insegnarci e riportarci a noi, come non mai.

Ho ancora tracce del sonno minimo negli occhi e nelle ciglia. Le mie ciglia non più lunghe folte incurvate. Non so se sono state le tonnellate di rimmel che ho usato da ragazza ... mi sorrido dentro. I miei occhi sono diventati oltremodo sensibilissimi. Dovrei portare gli occhiali fissi, ma con la mascherina legano poco: sono insofferente alle lenti. Ci resta sempre una traccia dell'anarchia bambina che fummo. 

Poi accadrà. Occhiali fissi e fascinosi.

Come sono finita a parlare degli occhiali? La scrittura mi traghetta, in questa domenica un po' pigra e mattutina, in cui novembre gioca a fare fine settembre. Fine settembre! Ventotene, un lampo di meraviglia, mia di Matteo di quell'isola che c'è.

Uccellini timidi cinguettano appena, un gabbiano qua e là immemore per me, perchè prima i gabbiani qui non c'erano.

8 giorni lontanissimi... perchè se non scrivo quotidianamente poi, riprendere il filo è difficile. E' difficile essere ordinata.. Il canto degli uccellini si fa più intenso.

Si chiamano, ed è un moto alla vita in questo autunno meraviglioso, qui nella sala calda di caloriferi non necessari, ma mi servono per il bucato che stenta ad asciugarsi.

Prima mentre guardavo il giorno accendersi piano piano, ho desiderato di andare a correre, con qualcuno, a darmi forza. So che se avessi svegliato Matteo sarebbe venuto. Ed io lo amo più della mia stessa Vita. Ma avevo bisogno di correre da sola, o con qualcuno sportivo più di me. In quella sorta di atletica leggera - che ora purtroppo per me, è diventata pesante.

Vorrei tanto dimagrire e non ci riesco. Non ci riesco. Non è una priorità velleitaria o superficiale, mi sento pesante davvero ! mi sorrido, e sorrido anche ai vestiti stretti ai cappottini che mi strizzano, ma poi, alla fine, sto bene lo stesso. 

 

Avevo lasciato il 31 ottobre di mattina. La mamma ha voluto festeggiare il suo 80esimo al ristorante (che non era stato possibile il 15 aprile), distanziati, mi veniva da ridere, abbiamo mangiato benissimo. Le foto che abbiamo fatto mi hanno fatta morire dal ridere, mi si è ingrassato anche il naso, nonostante gli sforzi di mio cognato, non è stata possibile stato uno scatto di meraviglia nella macchinetta professionale ... con mia sorella che invece  mi trovava davvero a posto!, con il mio vestitino nero, una volta lungo accorciarsi per via del nuovo peso. E col vicinato bugiardo che non ammette falsamente ciò.

L'unica cosa di falso che ho è forse la mia magrezza. Che so mascherare. cioè sembro magra :-)

e loro, invece falsi.

Stamattina il pennello è incerto. Ma riporto nero su bianco anche le incertezze e le tingo coi colori di questo autunno meraviglioso, scintillante, brillante pieno di intensi verdi, marroni bruciati, arancioni, gialli, esplosione di bellezza a contrasto col cielo, che sembra piegarsi alla terra. Non me l'ha ordinato il dottore di scrivere, è una necessità, - perchè sento fortemente che la scrittura sarà e continuerà ad essere 

- fino a prova contraria - 

di altre scritture che forse arriveranno ( o forse no) nella letteratura della vita.

Volevo fare un bel post, sabato sera (il 31), scrivere mentre il calendario passava da un mese all'altro, - mettere il collante e il colore giusto - far abbracciare estate ed autunno illustrato in questo libro aperto mio,  - ed invece le cacchio di variabili arrivavano puntuali a spostare imperfettamente questi tempi bui. Come doccie gelate malsane. Ed allora mentre rileggo e sistemo ripenso alle terme e tutto anche ciò che pare 'gelare', può alla fine fare bene.

 

Poi...

 

Sono stata costretta a far fare un tampone immediato a Matteo per farlo tornare a scuola (ed anche io l'ho fatto), e per un giorno, salvo poi richiudere tutto di nuovo, disattendendo legalmente e perversamente non solo il decreto governativo ma anche come già scritto nei post precedenti , la scuola, ciò che è stata chiamata ad ottemperare e fare. Ergo. I laboratori per gli studenti H, che debbono obbligatoriamente essere fatti per permettergli una sorta di continuità, - non vengono fatti. Il tutto, eludendo con escamotage di comodo, questa priorità e disposizione del decreto.

Questi otto giorni, pesano.  Le falle, che ho sperimentato, e non solo nella mia vita, ma anche su questo portale che mi ospita, hanno di fatto, rallentato le mie riflessioni, la mia marcia.. ma non per questo, fermato la mia 'navigazione', questo mio remo (e romolo) di scrittura. 

Ho spento i due caloriferi. Fa caldissimo. Temperature non dico estive, ma quasi. Nebbiolina che mi ha cagionato doloretti.  Roma triste per la dipartita di un attore importante per lei e per tutti noi, uno di casa, uno zio. L'altro giorno in televisione, ritrovare, le parole che volevo scrivere qui e lo spezzone di Proietti che volevo riportare qui, mi ha gratificato.  O meglio, NON è stata una gratifica, no. E' stata una consapevolezza che ha smussato le insicurezze che mi porto appresso. Le falle che nella vita arrivano a rallentare la mia navigazione, come non bastassero le mie... ed allora mi dico, - che - guardare le mie insicurezze, accarezzarle anche farmene rallentare, fa parte pure quello di me, perchè poi, intorno si muove qualcosa che mi riporta a me, ed al fatto che poi, non avevo ragione e motivo di essere insicura. Ma da qua c'è qualcosa di antico. Che guarisce a fatica, ma che poi mi dico che non è una cosa 'malata', ma delle fragilità che ogni creatura si  porta dietro, - e nel mio caso specifico, ho molti fronti sul cui 'combattere', e non sempre vado come un treno o come un caterpillar, come mi dicono..

Insomma, volevo fare a mio modo io piccolo puntino nell'universo , un piccolo omaggio all'attore scomparso, ma poi mi dico, che non è scomparso, è stato un maestro di vita insieme, una parte fondamentale, nella formazione, che la scuola della vita è piena di maestri umili che ci hanno formato in altro modo - e che qui nel mio territorio, mi riportano e lo riportano a legarci tutto il mio impianto.   E poi a dirmi, che non volevo la retorica, nè vedere,  nè le rappresentazioni, ho elaborato un modo tutto  mio, di filtraggio degli eventi, - accaduti in questi otto giorni.

La scuola di nuovo chiusa, il caos istituzionale, le limitazioni della libertà, le molteplici cose da fare, non perdere la bussola, cercare e trovare la riparazione delle falle, chè il modo sempre c'è; le falle possono essere il motivo che il fallo che la vita talvolta compie in questa 'eterna' partita - non diventi fallimento.  

Anche giocare con le parole, può essere esercizio laddove non si sterilizzi il tutto ad un mero esercizio effimero.

Ma anzi, esercizio proficuo di riparazione falle.

 

Vorrei poter riprendere ogni pensiero, ordinato, perfetto, splendente. Ed invece solo il sole bello (solo?) solo il sole e di nuovo le parole 'giocano' splende e si accende da ogni finestra.. stella fulgida a pari merito con le notti stellate novembrine di cielo prima topazio azzurro e acqua marina e poi velluto indaco e poi ancora velluto blunotte. Pieno di stelle, e una luna a metà, pigra e dormiente a fare cornice nonostante sia sempre bianca e protagonista di una favola notturna bellissima, solo vagamente, gotica.

 

Vorrei essere brava di rendere omaggio nel mio piccolo ad un attore, colto coltissimo al contempo popolare ed umilissimo, uno di casa, coerente fino al midollo, nonostante i segni del tempo e la ferocia dei tempi. Zio Mandrake compagno di risate, di pomeriggi, di una lingua reinventata e parlata che insegna un'intelligenza poliedrica eclettica istrionica ma al contempo familiare unica irripetibile. L'intelligenza non si fa optional, e l'umorismo si fa chiave di lettura a sopportazione e porta traghettando in un oltre necessario per andare avanti. Ciao Gigi, sugli autobus, arrivederci, dai poster che le intemperie corroderanno, ma mai il ricordo semprevivo, e l'immortalità dei gesti e di un qualcosa che ha formato nel palcoscenico della vita e nell'arte delle espressioni, anche e laddove questo è permesso solo in piccola parte, farsi tante parti in tanti pezzetti raccogliere, ognuno di noi.

Un altro leone che se ne va, - e si porta - dietro il tempo, ma anche lo ferma, perchè resta addosso quella luce di vita e di ironia ed autoironia per cui si continua ad andare avanti nonostante anche le sfortune ed appellandosi sempre a lei, l'arte della vita, ognuno che la compie come può e riesce. Ma sempre con onestà si spera, laddove c'è un rispecchiamento sincero e non di comodo, nel guardarsi davvero e dirsi tutta la verità.

Questo esercizio di scrittura, ha l'ansia di perfezione e di prestazione in un'immediatezza che non è simultanea ... le priorità ... non sono nello scrivere immediato. Sarei una scrittrice, ed io non lo sono. Il fatto di scrivere più o meno bene, non lo fa, di mè.

Alla fine, sto qui, a dirmi le cose, non sempre in tempo reale, perchè la vita ha le sue variabili, e tutto ciò che di bello sento, e scorre dentro me, non sempre lo riesco a riportare qui. E non è nemmeno perchè vorrei che mi si dicesse, ma guarda che è bello lo stesso!  E' solo un raggiungimento che vorrei in un immediato di sintesi, che non sempre  è possibile, oppure semplicemente perchè si cambia, e le cose poi vanno come devono andare.

Una volta, pigliavo accendevo e scrivevo il 'pensiero' che mi arrivava...la vera me stessa i miei pensieri, ... ma potrò sempre farlo, così come, magari ora chiudo, e poi posso scrivere tutto il giorno.

In realtà e sinceramente vorrei riprendere, solo, i miei pensieri belli, ma non li ritrovo...

forse mi sono serviti per abbracciarmi/stupirmi/consolarmi/rinsaldarmi, in questo nuovo autunno, caldissimo e di cambiamento.

Domani devo chiamare la coordinatrice del sostegno: che dicesse alla Preside tutta una serie di cose. Magari non servirà a nulla, ma io lo devo fare, lo devo a Matteo. Matteo caro, - abbiamo ridotto da soli il farmaco. Vedere il medico è impossibile, figuriamoci lo era già prima! siamo andati dal parrucchiere. Lui rapato ed io leggermente più scura, di poco, un po' rossiccia.. preferisco farli da me, mi centro meglio il colore. Se fossi più ligia nella manutenzione, e nei ritocchi, sarei mille volte meglio del parrucchiere. Magari ci riuscirò..  l'argento splendente che fuoriesce bellissimo (a detta loro dei parrucchieri Maurizio e Daniela), io lo ricaccio dentro, un'adolescenza civetta poco poco esce fuori, non mi sento affatto, ancora, e nemmeno di tagliarli... forse ma anche senza forse sono come sansone!, oppure arriverà un tempo che ancora non è ora. Domattina poi, vado a prendere uno strumento per aiutarmi nel crespo delle mie ondulazioni, che quel paravento di maurizio mi aveva detto avercelo solo lui ... lo strapossino.

Giornata bellissima. Ora vado a cucinare, una sorta di spezzatino, soprattutto per avere un buon sugo.

Non riesco a leggere. Ma non fa niente. Non vado a correre, non voglio sciuparmi la messa in piega. Ci andrò forse domani.

Ore 8 e 25 di questo 8 novembre. Oggi compleanno di Monica, domani, di mia sorella.

Ieri, ho riascoltato la cassetta nella piastra. Relics originale inglese regalo di una mia amica E. , la credevo smagnetizzata (la cassetta). Poi avevo riportato la piastra in cantina. Poi nel 2017 l'ho riportata su perfettamente funzionante, l'umidità non l'aveva intaccata. E la cassetta, che credevo compromessa irrimediabilmente funzionare alla perfezione, coi fruscii delicati dell'epoca. L'ex coniuge ieri, l'ha bilanciata con il mio vecchio impianto anni 80.  Abbiamo ascoltato qualche brano... piena psichedelia.. che pezzi, che roba, ma c'era ancora sid barret? si si.    Poi a me, è venuto in mente un altro 'sid', chissà perchè. Ma non l'ho detto all'ex con(sorte). E poi, la cassetta di Fabio dei Metallica... ma te la ricordi questa di chi era si? chi l'aveva fatta si? .... Fabio.

Sono andata al supermercato e la voce degli anni '80 che furono, dai quali uscii viva per miracolo , ed è vero, - a rinsaldare - il cavallo e la sua febbre... sospesa ... insomma una figlia degli anni '80 ma comunque figlia dei fiori fuori tempo massimo appunto... 

io e la mia fascetta, portata coi colori flou, io a volere tutto di questa vita, e poi non capirci niente, ed a consolazione, il buon caro vecchio blues, che suona dal negozio del discarolo qui sotto.

.... ma non lo metterò...

tutt'altro,

metterò una cosa bellissima di Proietti di a me gli occhi, ... e di cui ho ritrovato un richiamo in TV (grazie) e che volevo davvero mettere io! la tv anche sa farsi da suggeritore..ah, male(detta insicurezza. E lo ringrazio ancora una volta (insieme anche alla Cate che me lo ha suggerito) per il suo bellissimo : preferisco il paradiso... perfetto nella interpretazione di S. Filippo Neri.. ancora una volta, umiltà e preparazione senza sbavature... 

Sebbene, il  mio preferito rimane ovviamente sempre fioretti bruno e rossinì.. Cult!!

col bar di gabriella (e la sua tris) che sta sotto al campidoglio dove prendevamo il caffè dopo i matrimoni degli amici ...  come fare a spiegare!

https://youtu.be/vlVPUqXw9fg

e qui, poi non è mai mancato... nonmeromperca' è stato nei box laterali per moltissimo tempo...

§§§

 

e poi, relics, (tutto) https://youtu.be/31im7bSnHrA   (non l'ho trovato tutto, ma cercatelo) 

e buon ascolto,

e poi, qualcosa anni '80 che ancora devo sapere cosa,   (che dopo l'ascolto di relics a casa il supermercato a ricordar(meli)...       https://youtu.be/ClxXDfvtoj0 

 

e poi gli Oasis, di Matteo.   https://youtu.be/6hzrDeceEKc

e la cassetta di Fabio...      https://youtu.be/4jYbZVUplsk

 

 

Passo e chiudo, e buona domenica. 

https://www.youtube.com/watch?v=lGojrP5tyZk  

 grazie Professore (e grazie pure a me)-- arriveduar :-)

 
 
 
 

 

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VITA MIA (E SALVEZZA MIA)

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MA CHI HA DAVVERO LETTO?

Mamma, qui posso toccare tutti, vero?

MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015

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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :

“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)

 

 

 

Leonardo Da Vinci (studio di Leda)

Leonardo Da Vinci

 

Domenico Zipoli

 

 

SEMPRE CON ME

MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...

MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE

io e papà

PER SEMPRE CON ME

 

H H

 

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     Cuore d'altleta     

 

Fiumicino (Roma)

 

La soggettività nella sua interiorità più profonda è la verità e la realtà.

S.K.

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Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore.   (Confucio)

 

GRAZIE ...

 Io e Cate a Firenze 

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ei fu...

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donare il bene, sempre. Sempre.

.. anche quando viene disprezzato/usato/alterato.

è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).

 

 

 

 

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