Oggi nel question time in Commissione Difesa l'onorevole Di Stanislao di Idv presenta l'interrogazione sul caso di Sandro Marcucci
DI STANISLAO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il 2 febbraio 1992, l'ex colonnello dell'Aeronautica militare italiana, Sandro Marcucci rimase vittima di un strano «incidente aereo», mentre era in missione di avvistamento incendi per la regione Toscana;
all'epoca è stata aperta un'inchiesta sull'incidente che, chiusa molto rapidamente, concludeva che le cause dell'accaduto erano da attribuirsi al forte vento e al fatto che il velivolo si trovava, senza poterlo fare, a una quota inferiore ai 500 piedi;
da documentazione fotografica sembra, però, che l'incendio del velivolo pilotato da Marcucci non sia scoppiato al momento dell'impatto a terra, ma quando il velivolo si trovava ancora in volo, tanto che l'albero accanto alla testa di Marcucci, che aveva il corpo completamente carbonizzato, non è stato minimamente toccato dal fuoco, né dal fumo dell'incendio;
per quanto riguarda il vento, sembra, secondo numerose testimonianze che quel giorno nel momento della disgrazia tale vento non ci fosse;
infine, sul fatto che il piper volava sotto i 500 piedi si deve osservare che nella normativa che regola la supervisione aerea e la missione del C130 dotato di sistema Maffs si dice che proprio per la specifica
missione di avvistamento e spegnimento incendi è consentito volare sotto i 500 piedi Vfr (normativa volo a vista);
il C130, i G222, il canadair volano per spegnere gli incendi a 150 piedi di altitudine, infatti, tenuto conto dell'ostacolo più alto a terra;
il velivolo leader e tutti gli aerei ad ala fissa, come il piper che pilotava Marcucci il 2 febbraio 1992, come il C130, i G222, il Canadair, sono tutti autorizzati a volare sotto i 500 piedi Vfr di altitudine, per la specifica missione di avvistamento incendi e supervisione aerea degli stessi;
Sandro Marcucci aveva svolto, insieme a Mario Ciancarella, ex capitano dell'Aeronautica militare italiana, un lavoro di indagine sulla strage di Ustica avvenuta il 27 giugno 1980, e sembra aver trovato, all'epoca, due testimoni, entrambi militari, dei quali si riservava di fare i nomi a tempo debito e che avrebbero affermato davanti al giudice che il Mig libico caduto sulla Sila era partito da Pratica di mare -:
di quali elementi disponga il Governo relativamente a quanto esposto in premessa e quali eventuali iniziative di competenza intenda adottare per fare chiarezza sulla vicenda.
(5-02540)
Inviato da: Grademiner
il 19/04/2024 alle 06:49
Inviato da: Utente
il 05/01/2023 alle 20:53
Inviato da: cassetta2
il 09/12/2022 alle 10:02
Inviato da: cassetta2
il 30/10/2022 alle 15:26
Inviato da: cassetta2
il 26/10/2022 alle 19:59