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L'orizzonte scomparso: il ritorno

Post n°194 pubblicato il 14 Aprile 2007 da santaguero

Alcuni giorni fa ho visto il film Bordertown. Un terrificante affresco di come si vive a Juarez, una delle tante città messicane alla frontiera con gli Usa. Un' enorme township dove la gente emigra alla ricerca di lavoro nelle maquiladores, le fabbriche che lavorano su commissione delle multinazionali statunitensi e che impiegano manodopera per un decimo del salario pagato a parità di mansioni negli Usa. Il film, tratto da una storia vera, narra le vicende di due giornalisti alle prese con gli omicididi di centinaia di giovani operaie violentate e brutalizzate. La vicenda mi ha riportato alla mente un mio vecchio racconto che ripropongo di seguito scusandomi con chi già lo aveva letto...

L'orizzonte scomparsoimmagine

Il giorno in cui Miguel lasciò il pueblo pioveva a dirotto. Scarpe con la suola  di cartone bagnato e un biglietto dell'autobus in tasca, era tutto quello che possedeva. Quando la corriera schizzò il fango sui suoi vestiti il cuore si mise a correre come un puledro imbizzarito.
Signori si parte
L'esortazione dell'autista lo fece sorridere e gli addolcì il sapore acre degli addii. Nessuno in venti anni di vita lo aveva mai chiamato signore. E il fatto che proprio ora  fosse avvenuto gli sembrava di buon auspicio. Dal Chiapas a Tijuana il viaggio era lungo, ma mai come il tempo che aveva atteso per sperare in un futuro.
A risvegliare i sogni ci aveva pensato Carmen due mesi prima.
Raggiungimi Miguelito qui è diverso.
Era bastato così poco per mettere in subbuglio i ricordi del suo amore mai sbocciato per la piccola Carmen.Un metro e sessanta di sensualità acerba, ma già in grado di fargli pulsare il sangue come una pompa a gasolio.
Da allora non aveva più sue notizie, un motivo in più per raggiungerla. Quattro giorni quattro di corsa tra la sierra. Oxaca, Mexico City, caldo, freddo e soprattutto fame.
immagineChe bello il Mexico visto da un finestrino. Montagne e paesi, verde e la luna che si affacciava tra le creste nere dell'ignoto. Ed ecco finalmente il deserto e poi il mare schiumoso, quel mare che aveva visto solo dalla televisione del piccolo bar di don Pedro.
Chissà se il subcomandante conosce la potenza del mare. A me fa impressione. Sembra una cosa talmente grande che alla fine non puoi controllare. Bello e affascinante. Mi ci perderei volentieri come quando da piccolo giocavo a rincorrere i pensieri senza porterli fermare. Il mare è libero da ogni costrizione. Noi invece no.
Frscc. Stump. La corriera si fermò nella stazione di Tijuana. Miguel saltò giù dal predellino malfermo e respirò profondamente. L'aria frizzante del Chiapas era ormai solo un ricordo. A farla da padrone era una puzza di plastica arsa e un odore pungente di solventi. Tutt'intorno c'era un informe massa di lamiere tirate su con il sudore della fronte fino a farle sembrare tante piccole scatole di latta.
Miguel passò la notte a cercare Carmen. Di lei aveva una foto ed una serie infinita di ricordi dolci.
Miguelito, Miguelito.
La voce veniva da un piccolo fuoco acceso ai bordi di una carrettera scalcagnata.
Carmen, sei tu Carmen?
Si, ma ti prego non ti avvicinare
Miguel non capiva, ma si fermò a trenta passi di distanza.
Io ti amo
Anche io ti amo, ma non posso essere più tua. Quel che volevo darti, non è più mio. Appartiene a tutti ormai. Torna a casa e racconta quello che hai visto. Vai e non voltarti indietro. Avvisa che  qui hanno rubato i nostri sogni per pochi pesos. La gente deve sapere che le strade ormai non portano da nessuna parte. Girano semplicemente in tondo senza incontrare mai l'orizzonte. Va' e parla di Carmen, un tempo bella e sensuale, adesso mercenaria sfatta e senza futuro. Solo così ci sarà un domani.
Forse.

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Commenti al Post:
sar.a
sar.a il 15/04/07 alle 13:50 via WEB
bello...triste , profondo ...
 
 
santaguero
santaguero il 16/04/07 alle 02:04 via WEB
muchas gracias mi dulce amiga
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/04/07 alle 14:43 via WEB
Dal chiapas a Tijuana in autobus sono almeno tre giorni e tre notti di viaggio consecutivi. Il tuo racconto è struggente, anche se lo avrei preferito più lungo e più ricco di dettagli. Un abbraccio, viajero. Writer.
 
 
santaguero
santaguero il 16/04/07 alle 02:07 via WEB
hai perfettamente ragione, ma a volte il post richiede una rapida concisione del narrare... per tentare di rendere meno difficile la lettura elettronica... rimedierò mio amico, rimedierò... grazie per i tuoi preziosi appunti... un abbraccio
 
   
falco58dgl
falco58dgl il 19/04/07 alle 17:52 via WEB
Ho scritto anch'io un pezzo sul Messico, viajero. Chissà come mai... :-) Ciao. W.
 
     
santaguero
santaguero il 20/04/07 alle 01:55 via WEB
mah chissà perchè... forse... ma no... qui si dice che 'o sangue nun è acqua... vado a leggere... un abbraccio
 
liberante
liberante il 15/04/07 alle 17:11 via WEB
Chissà quando finirà questo crudele furto di sogni...
 
 
santaguero
santaguero il 16/04/07 alle 02:11 via WEB
un giorno un musicista messicano a cui avevano appena sottratto il portafogli con i documenti e i pochi spiccioli che aveva appena racimolato mi disse: "purtroppo il messico è troppo vicino agli Usa e troppo lontano da Dio"... e poi aggiunse: "a napoli vivo la stessa sensazione"... un abbraccio splendida spacciatrice di emozioni in corpo 12
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 16/04/07 alle 08:12 via WEB
Anche se mi vedi poco, sei sempre nei miei pensieri per tutto. Un abbraccio fortissimo :)
 
 
santaguero
santaguero il 16/04/07 alle 12:09 via WEB
sei dolcissima... come sempre... un bacio
 
brubus1
brubus1 il 19/04/07 alle 09:47 via WEB
Intenso il tuo racconto. Non ho visto il film, col tempo devo provvedere. Una bella giornata di sole santaguero, come il calore di questa fantastica terra che è il Messico.
 
 
santaguero
santaguero il 20/04/07 alle 01:56 via WEB
... e una splendida notte di stelle proprio come in messico... que vaja bien... felice giorno caro bru
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 23/04/07 alle 15:43 via WEB
Molto realistico il tuo racconto, purtroppo sono ancora troppe le persone nel mondo a cui vengono rubati i sogni. E la costante strage di donne in Messico a cui fa riferimento il film avviene tutt'oggi sotto silenzio. C'è una campagna in atto sul sito di Amnesty international se ti può interessare... anzi mi hai dato l'idea di mettere il link anche sul mio blog. Grazie!
 
 
santaguero
santaguero il 24/04/07 alle 16:11 via WEB
grazie a te per essere passata di qui e per avremi lasciato delle preziose informazioni...un abbraccio
 
briciolabau
briciolabau il 24/04/07 alle 23:28 via WEB
Triste racconto di una forte verità. Un bacio grande per un felice 25 aprile. Isa
 
 
santaguero
santaguero il 27/04/07 alle 14:18 via WEB
è stato bello, grazie per l'augurio... dopo otto mesi ho inforcato di nuovo la moto... un bacio dolce
 
brubus1
brubus1 il 25/04/07 alle 10:02 via WEB
un spensierato sereno 25 aprile amico
 
 
santaguero
santaguero il 27/04/07 alle 14:19 via WEB
per me lo è stato e per te? spero di si... un abbraccio forte
 
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