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l'esame

Post n°78 pubblicato il 17 Maggio 2011 da battimellicarlo
 

17/05/2011L'ESAME!

 

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OSPEDALE MALPIGHI

BOLOGNA



Le pareti erano bianche,come bianco il letto,bianche le suppellettili ,bianchi gli infissi,bianco il crocifisso a capo del letto,bianca la cartella clinica che il professore, avvolto in un camice bianco ,illustrava ad assistenti e infermieri che indossavano camici bianchi.
Ascoltavano con religioso silenzio le parole del primario ,ma lei in quella folla di bianco non c’era ;era solo una diagnosi scritta su di una pagina bianca.

Strano che tutti i passaggi importanti e decisivi per la nostra vita ,siano scrittii su pagina bianche:
bianco il tuo primo abito da cerimonia che legittima la tua fede,bianchi i fogli che timoroso imbratti del tuo sapere a scuola,ad un concorso,bianco il tuo primo amore,bianche le lenzuola che sporcano la tua onestà,
un mondo di bianco dove tutti scrivono tutto di te

Questa diagnosi!

Gli venne d’improvviso un nodo alla gola
I suoi piatti e le posate,e i bicchieri?
Colorati per differenziarli da quelli del figlio,da quelli del marito
Il marito ,cosa avrebbe detto il marito?
Così preso dal suo dovere di padre ,di marito,di figlio affettuoso,da non considerare potesse esistere un mondo al di fuori delle sue regole
Fare del sesso ?
Come avrebbe fatto,ma poi l’avrebbe potuto fare?

Si vide improvvisamente immersa in una folla di gente urlante e pronta a lapidarla..come spiegare che lei non c’entrava niente con la malattia…che il marito era stato da sempre il suo unico uomo;chi l’avrebbe creduta?
Il condizionatore cominciò ad amplificare il brusio di quelle voci che divennero urla di vendetta
Senti il doloro e il rotolare di pietre tutto intorno a lei,e delle spine conficcarsi nella carne.


Quando la infermiera entrò per darle la buona notizia,” tutto è apposto capita spesso che un secondo e più accurato esame sia negativo”, si stupì nel trovare il letto vuoto e l’armadietto svuotato
“glielo avrà detto il dottore che tutto è a posto…che fortunata “

Chiuse la porta e non sentì il tonfo e le grida provenire dal giardino.

carlo battimelli

da: legende metropolitane napoletane

 
 
 
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