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« Povero nonnoI Campioni siamo noi siamo noi.. »

Auto biografia del papero ( 27 parte )

Post n°948 pubblicato il 19 Luglio 2012 da paperino61to

Quando  partivamo per le ferie  speravamo sempre di lasciarsi alle spalle la città , gli abitanti e tutte le persone  che nella tua zona conosci.

A  volte è capitato di andare in vacanza con alcuni amici e i loro genitori; per  ben due volte siamo andati a Chioggia Sottomarina ( provincia di Venezia ),

sempre e rigorosamente con la 500 L., strapiena di valigie di mia madre, per fortuna che in un angolino riuscivo a sistemare  i miei soldatini.

        

In due anni di vacanze da quelle parti non siamo mai riusciti ad andare a vedere la Basilica di San Marco, il tutto perché eravamo vestiti in modo troppo estivi( eravamo ad agosto), mio padre e io pantaloncini corti e canottiere, mia madre minigonna e canottiera.

       

Mi sono sempre domandato se dovevamo imitare Totò e Peppino quando scendono a Milano dal treno con tanto di abbigliamento invernale , da allora ho avuto seri dubbi sull’intelligenza di alcuni parroci.

Dopo Chioggia mio padre decide di cambiare itinerario ed  il posto per eccellenza più vicino al Piemonte è la Liguria. Detto e fatto, qual è la cittadina classica ?

Borghetto Santo Spirito.

         

Già il nome promette bene. Eravamo in un’ alloggio situato al confine con Loano, come se ci fosse un vero confine, a delimitare la fine e l’inizio di queste due cittadine  vi era il passaggio a livello.

Siamo andati per anni e anni  con un mio amico e la sua famiglia, e ammetto anche quando avevo i pargoli piccoli per un po’ abbiamo continuato a andarci.

Andare in ferie , voleva dire riuscire a  staccare la spina, ma a Borghetto non sembrava affatto così. Le facce erano le stesse della tua zona, un aneddoto lampante che ricordo perfettamente è stato un pomeriggio in spiaggia.

Quando ha iniziato a diluviare per bene, e ci fu un  fuggi fuggi generale. Alcuni amici si sono riparati un una cabina, io mi stavo avviando con loro , quando ho notato una ragazza da sola in un'altra cabina . In un nano secondo avevo preso la  mia decisione, amici va bene, ma grullo no.

             

All’inizio nessuno dei due parlava, poi visto che la pioggia continuava, non si poteva stare in silenzio e allora abbiamo rotto il ghiaccio.

Per farla breve, ci eravamo già visti,perché  la ragazza abitava nella mia  zona, non lontano da mia nonna materna. A Torino manco uno sguardo, un semplice ciao.

Sarà stata l’atmosfera della pioggia, del mare o altro ancora,  ma in quella situazione ci siamo scoperti come fossimo vecchi amici.

Questo fatto  mi ha fatto riflettere per anni , come l’essere umano è strano, magari sei sullo stesso pianerottolo e nessun tipo di dialogo, poi cambi località e situazione e allora tutto cambia.

Al ritorno  dalle vacanze  ci siamo ancora visti , uscendo qualche volta insieme con i nostri rispettivi  gruppi.

In ogni caso , se siete di Torino e volete staccare del tutto evitate Borghetto e limitrofi ;  sarebbe come stare a casa con una differenza : là c’è il mare ma il nèèèèèè lo sentite lo stesso.

 
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