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Autobiografia del papero ( 38 parte )

Post n°1107 pubblicato il 22 Novembre 2012 da paperino61to

 

Vi ricordate i regali che  ricevevamo quando si era piccoli ? Bei tempi, anche se allora non era festa tutto l’anno come è adesso per  i nostri figli. I regali c’erano solo  nelle festività o compleanni .

Mio padre lavorava presso la  Elli Zerboni, e come la Fiat, a Natale si andava a Torino Esposizione  per ritirare il regalo e con i buoni gratis  andavo sulle giostre.

                

Ricordo il famoso Meccano, pensate che è ancora nella sua scatola originale , con tanto di attrezzi. Quando ho provato a darlo ai miei figli non ebbe successo,da lì ho capito che i tempi erano passati, c’erano altri giochi.

Un altro bel regalo era una sorta di lego ma con pezzi di plastica assomiglianti a dei tronchetti di legno, infatti si poteva costruire il mitico forte con tanto di soldati . Non so le ore che avrò impiegato a giocare con questo forte,ma vi posso assicurare che era uno spasso non solo per me ma anche per i miei amici.

                  

Un altro regalo , questo di mio padrino per la comunione , è stata una bella radio con tanto di registratore, il quale sotto la spinta di mio padre e dei suoi fratelli,avevo inciso una canzone in piemontese, stonature comprese. In sintesi l’interprete, era  “ Giovanni  “che faceva l’aviatore, ma purtroppo le è mancata la benzina , è l’unica cosa da fare era …esatto dentro al motore. Come facesse visto che era in volo è rimasto un mistero e lo è ancora adesso.

Poi crescendo i regali diventavano un problema per chi li doveva fare, ed allora si optava per i soldi , cosa che ammetto non mi dispiaceva affatto.

Mettendoli da parti mi compravo quello che si voleva. Ricordo che giunta a una certa somma, anzi, quella che avevo avanzato dal comprare fumetti  e libri ( son la mia dannazione ), decisi di prendere un vinile.

 

              

Il mitico 33 giri. Ero indeciso tra uno di Bennato ( il mitico I buoni e cattivi del 1974 )  e una raccolta dei Rolling Stone’s. Ammetto non son mai stato più indeciso di quella volta.

Li avevo entrambi in mano, li osservavo,riguardavo le canzoni, soppesavo.

Alla fine della fiera, optai per i Rolling, con la promessa che ai prossimi gruzzoletti risparmiati , Bennato sarebbe stato a casa mia sul piatto del giradischi.

 

 
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