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« Il mistero dei pensionat...Giornata Internazionale ... »

Renato e Marina

Post n°1542 pubblicato il 23 Novembre 2013 da paperino61to

 

               Scena Uno :


                


“ Senti Renato, tu devi venire a pranzo dai miei genitori, hai capito ? “ la voce della fanciulla non ammetteva repliche.

“ Non posso Marina, lo sai siamo troppo diversi. La mia famiglia è umile la tua ricca, come credi che la prenderanno i tuoi genitori ? “ rispose Renato.

“ Sono solo storie caro mio, tu non mi ami ecco perché fai tante chiacchiere “ , la voce era dura, tagliente.

Renato si alzò dalla panchina lasciando la mano di lei e tirandosi su il bavero del giubbotto intonò :

                  



                       Scena Due :

                     


Marina si alzò con le lacrime agli occhi e indicò il cielo notturno con  la sua regina : la Luna. Il suo viso nonostante le lacrime era bellissimo, e questo lo sapeva anche Renato che la strinse a sé baciandola dolcemente . Poi mano nella mano si avviarono verso la casa di lei, mentre la fanciulla canticchiava :

 

                       



                   Scena tre :


                    


La notte porta  consiglio  ed il detto è vero . Renato l’indomani si presentò a casa dei genitori di Marina ; il suo ciuffo impomatato era il  biglietto di presentazione come  il suo giubbotto in pelle nera.

                


“ Buongiorno sono la mamma di Marina e quel signore  seduto è il suo papà, la nonna invece è già al tavolo, venga “ ad accoglierlo era stata la mamma di Marina in persona. Il suo abito sfavillante assieme ai gioielli che indossava  la diceva lunga sul suo stato sociale.

Marina andò incontro al fidanzato e lo portò dalla nonna Silvia, la quale gli regalò  un grande e dolce sorriso.

“ Vedi gli sei simpatico “ disse la ragazza .

“ Si , ma ai tuoi ? rispose con timore Renato.

Finito il pranzo con mille domande da parte dei genitori i quali non facevano mistero che non andasse loro a genio , Renato sbottò chiedendo scusa a Marina, ma ribadendo che lui era un :

 

                               

 

                      Scena quattro :


                    


I genitori erano stupefatti, non sapevano cosa dire mentre la nonna ballava scatenata come una ragazzina a dispetto dell’età.

“ Mamma , ma che fai ? “ urlava la figlia.

Renato uscì dalla casa dicendo a Marina di non cercarlo più, erano troppo diverse le loro famiglie. Marina andò in camera sua piangendo.

I giorni passarono e la situazione di Marina non migliorò, piangeva e non mangiava, allora i genitori  idearono un piano : fare incontrare Renato con un'altra donna e farlo innamorare. Chiamarono subito un’ amica  e le esposero il piano, dall’altro capo del telefono la “ signora “  accettò subito, in fondo perché non andare con un ragazzino ?

L’incontro avvenne per “ caso “ al negozio dove lavorava Renato, ma quest’ultimo capì cosa avesse in mente la signora e rispose in questo modo :


                       


 

                          Scena quinta :

Passarono le settimane ma i ragazzi resi ostaggio dal loro orgoglio non si cercavano più. Marina piangeva ed era triste, Renato sempre più racchiuso nel silenzio. Per fortuna a  loro ci pensò la cara nonna  che andò a parlare ad entrambi esortandoli a lasciare il proprio amore prevalesse.


                              

Quelle parole scossero i ragazzi e Renato fu il più lesto a scendere per strada e come un moderno Romeo andò sotto il balcone della moderna Giulietta :




                         

 

Marina con il cuore che batteva fortissimo  abbracciò la mamma che nel frattempo era arrivata a vedere chi cantava in questo modo, poi la fanciulla scese a rotta di collo le scale e mentre abbracciò  Renato esclamò  queste parole : 




 

                       



                    Scena sesta :


                 

L’ultima scena vede i novelli sposi uscire dalla chiesa del paese, i genitori  di Renato ballavano e cantavano per la gioia, mentre i genitori di Marina non erano esattamente così felici, ma con il trascorrere degli anni Renato, divenne il “ Loro “ Renatino. 

                      

E la nonna direte voi che fine aveva fatto ? In quel lieto giorno, correva  da un tavolo all’altro degli ospiti  vestita da novella Hippy e inneggiando all’amore con queste parole :



                    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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