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Il mistero dei pensionati ( capitolo quindicesimo )

Post n°1588 pubblicato il 15 Gennaio 2014 da paperino61to

 

                

“ Uhm…ma proprio in un cinema a luci rosse dovevi darmi appuntamento ? “ domandò Manetta appena seduto sulla poltrona a fianco la mia.

Lo guardai e mi venne da ridere ma mi trattenni. Era la mia vendetta per non avermi tolto una multa per divieto di sosta un paio di mesi prima.

Tra un vocalizzo e l’altro che usciva dalla casse degli amplificatori dissi : “ Questa lista è piena di nomi di pensionati, prossime vittime del killer. Se noti quelli cancellati  appartengono alle persone ormai collocate nel cimitero. “.


             

Manetta diede una sguardo al foglio e concordò. Poi mi domandò : “ Che pensi di fare ? Qui bisogna andare cauti , se pestiamo i piedi sbagliati sono dolori , lo sai ? “.

“ Lo so caro commissario. Ma intanto sappiamo che questo alto capoccia dell’Agenzia fornisce i nomi  ed è un buon punto di partenza. Quindi abbiamo il mandante , ma  manca l’assassino , è anche la mente di tutto questa organizzazione “.

Mi guardò stralunato, manco quando divenne padre per la sedicesima volta aveva quella espressione.

“ Com’è ? La mente ? Che stai dicendo ? C’è un'altra persona dietro a tutto questo ? “ .




“ Certo, ne son sicuro. Uno che in un frigo d’oro si tiene solamente del succo di barbabietola e zucca non può essere l’ideatore di tutto. No, caro Manetta la mente è un'altra persona “.


                   

Uscimmo dal cinema  prima della fine, un paio di ragazzini ci guardarono ridendo, li sentì esclamare : “ Bacchettoni di sera e pervertiti di giorno “.

                       


La mano corse alla pistola ma mi trattenni, Manetta mi sorrise e disse: “  conosco uno dei due ragazzi ,  ora telefono a sua madre che  è  la priora alla Saint Mater di Helwod e il padre è Reverendo Blues Gary “.

Pensai “ mò sa azzi tuoi ragazzino  “ ma lo tenni per me.

Ci salutammo, io andai a trovare una vecchia conoscenza , la chiamavano “ Gola profonda “  , da li a poco sarebbe diventata una celebrità.

“ Ciao Linda come va ? “ le domandai dietro a un pasto caldo. Lei rispose “ bene “   e mi domandò  se  avevo bisogno di qualcosa . Le spiegai tutta la storia.


( Continua )

 

 
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