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« Un Terzetto niente maleUn gesto di dialogo »

I tre cowboy

Post n°1672 pubblicato il 05 Maggio 2014 da paperino61to

 

 

                  

 

I tre cowboy attraversarono la strada impolverata del paesino, erano giunti da un sentiero di una collina sovrastante dopo aver percorso un lungo tratto di deserto.

" Hey Ted , che diavolo c'era scritto su quel cartello all'ingresso del paese ? " domandò al suo compagno.

" Non lo so, di spagnolo non parlo una parola. Dio , come gli odio questi pezzenti di messicani " rispose Al.

Il terzo cowboy con il suo cavallo puntò alla locanda in fondo alla strada, guardandosi intorno. La sua mano correva veloce sul calcio della pistola. Non si fidava di questo silenzio surreale, non vedeva anima viva in giro, manco i cani che di solito scorazzano in questi paesini.

                    


Entrarono nella locanda , erano gli unici clienti. Venne loro incontro l'oste : " Buenas dias , senor , cosa desiderate ? ". I tre  impolverati e con gole secche dalla troppa polvere del deserto ordinarono delle bottiglie di tequila.

" Se questo è il meglio che offre questo schifo di paese è meglio alzare i tacchi " disse Ted.

" Non ancora, beviamoci con calma le bottiglie e riposiamoci. Ripartiremo quando il sole sarà calato e la temperatura più fresca ".

Il tempo scorreva lento e Al a più riprese si fece portare della tequila. Il sole stava per tramontare dietro la collina.

                   


" Vi prego senor, vi darò tutta la tequila che volete  ma andatevene ora se tenete alla vostra vita ", la voce dell'oste era non solo di terrore ma anche di supplica.

Al tirò fuori la pistola e la puntò sul volto del pover'uomo dicendo : " Non so di cosa stai parlando, non mi interessa, qui ci muoviamo quando lo deciderò io , e per il momento stiamo bene qui ".

" Senor, voi non capite, non potete sapere nè immaginare. Andate via , vi prego datemi retta. Ecco facciamo così, non mi pagate per quello che avete bevuto e vi darò altre tre bottiglie .." mentre parlava l'oste guardava in continuazione la strada come se aspettasse l'arrivo di qualcuno.

                 


Un vento improvviso si era alzato, mentre il sole stava tramontando. La porta della locanda si aprì; entrarono dei messicani.

" Puah, arriva la feccia del paese " disse Al sputando per terra in segno di disprezzo. L'oste nascosto da dietro il bancone osservava la scena. I messicani fissarono i " gringos " in assoluto silenzio e con occhi gelidi, quasi senza vita. La pistola comparve nella mano di Al e con essa si avvicinò ai nuovi arrivati. Disse loro di smettere di guardarli altrimenti li avrebbe mandati a spalare carbone all'inferno.


                      

Non ottenne risposta, sul volto del cowboy comparve un sorriso mentre la sua pistola emise la condanna a morte per quei tizi. Ne uccise " solamente " due, gli altri li lasciò in vita.

" Voi due mi servite per portare fuori dal locale i vostri compagni. Muovetevi ! " , con lentezza e con passo incerto dal troppo bere Al tornò a sedersi.

" Oste, altra bottiglia ! ".

" Al , ma sei impazzito ? " domandò Ted al suo amico.

" Cristo santo, non erano manco armati " le fece eco Jeff mentre osservava la strada riempirsi di gente. Camminavano a passo lento, quasi come se facessero fatica a stare in piedi.

" Oste dove ti sei cacciato ? " urlava Al. In risposta alla sua domanda le arrivò un urlo da accopponare la pelle.

" Cosa è stato ? " domandò Ted. Nessuno seppe rispondergli, ma immaginarono fosse stato l'oste che era scappato via dalla locanda ad urlare in quella maniera.

Il vento soffiava sempre più forte, il cielo era scuro come non mai.

" Andiamo via Al, non mi piace questa situazione " disse Jeff.

" No ! Io non scappo di fronte a questi zappaterra " rispose Al mentre tirava fuori la sua pistola.

" Ha ragione  Jeff, andiamo via, lascia stare quella dannata bottiglia  " .

La porta della locanda si aprì di nuovo, ma stavolta entrarono più di quattro messicani . In un attimo la sala fu piena dei nuovi venuti. In silenzio assoluto come i loro predecessori si disposero in due file, lasciano lo spazio per uno stretto passaggio.

I tre cowboy li osservarono, il loro sguardo fissava i messicani. Solo Ted ebbe il coraggio di dire : " Mio Dio, sembrano...sembrano dei morti viventi...".

Al non disse nulla, la sua mano tremava e la pistola le cadde per terra. Jeff, cercava una via di fuga ma era tutto bloccato dai messicani. Il vento urlava come non mai la sua rabbia. Nello stretto passaggio arrivarono altre persone, erano i quattro di prima. I due messicani uccisi erano davanti agli occhi dei " gringos " , le macchi del sangue sui loro vestiti non lasciavano dubbi : erano ritornati dall'inferno.

                 


Al si mise in ginocchio chiedendo perdono, mentre sentì le urla di agonia dei suoi amici. L'ultima cosa che videro i suoi occhi furono i denti dei messicani sul suo corpo.


         


" Hey Cisco, perchè ti sei fermato ? Non andiamo in quel paese a cercare una buona bottiglia di tequila e magari qualche cosa da mangiare ? Il cartello indica il nome del paese e lo si vede da quassù " domandò il cowboy.

          


" Senor, meglio evitare quel posto è maldido da Dio. Sul cartello c'è scritto : Tierra de los muertos " . Il messicano girò il cavallo e tornò dal sentiero dove erano arrivati. Gli altri cowboy lo seguirono, mentre senza che vi fosse un alito di vento, una campana risuonava.

 

 
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