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Ai Confini della paura : Anche un Dio puņ perdere la testa
Post n°1837 pubblicato il 15 Dicembre 2014 da paperino61to
Francia 1793
La Rivoluzione francese ha preso il sopravvento sulla monarchia e da poco il Re e la sua famiglia sono stati a condannati a morte.
Il nome del “ giustiziere “ è Monsieur Blanchet, il suo cognome corre di bocca in bocca per tutto il paese. Ha una posizione di privilegio nella nuova nascente società francese, essere il “ boia “ per eccellenza lo gratifica, lo fa sentire un Dio in terra.
“ Buonanotte Blanchet a domani , vengo a vederti in piazza “ dice l’oste al suo amico alla chiusura del locale.
Monsieur Blanchet borbotta qualcosa di poco comprensibile , è pieno di vino , di ottimo vino proveniente dalla Borgogna. Cammina appoggiandosi al muro per non cadere a terra. “ Non sia mai detto “ , urla , “ di vedere un Dio seduto per terra sul lurido selciato di questo quartiere “.
Arriva a casa, non chiude neanche la porta e si infila direttamente nel letto vestito.
Un rumore lo sveglia..rimane perplesso non è nella sua stanza da letto..
“ Dove sono “ ?
“ Alzati Blanchet e non fare tante storie, la sai anche tu com’è la prassi in questi casi “ la voce dell’ufficiale non ammette replica.
“ Come .. Cosa…chi diavolo siete voi “ ?
“ Per ordine della Comune , voi, Ernest Blanchet siete stato condannato a morte per alto tradimento, la sentenza è da eseguirsi all’istante “ !
Il volto dell’uomo è vacuo, la sua bocca spalancata . “ Sto sognando “ dice ad alta voce, si ridistende sul lettino di paglia e volta le spalle ai soldati.
“Prendetelo , vediamo di sbrigarci “ . L’ufficiale impartì l’ordine che venne eseguito all’istante.
“ Lasciatemi stare, voi non sapete chi sono io. Fatemi parlare con Robespierre immediatamente “ !
I soldati sorrisero mentre l’ufficiale le consegnava il foglio con la firma del signore appena nominato. Blanchet biascicò qualche parola, scosse la testa : “ Non è possibile, è uno sbaglio …no…”
Venne condotto al patibolo, tra la folla riconobbe i volti di persone a cui diede la morte, lo stesso boia quando si scopri il capo le domandò se si ricordava chi era.
Tutti loro sorridevano , “ Vieni Blanchet , vieni tra noi “ .
Blanchet , balbettava , piangeva : “ è solo un incubo , mi sveglierò e non sarà successo nulla. Capite, idioti , nulla voi siete morti ...io sono Blanchet il dio della ghigliottinaaaaa “ !
La mattina seguente alcuni rappresentati del popolo bussarono alla porta di Blanchet senza ottenere risposta.
“ Blanchet, muoviti dannazione, i tuoi clienti ti aspettano “ dice uno di loro.
“ Si hanno i capelli troppo lunghi “ gli fa eco l’altro mettendosi a ridere.
Nulla, solo il silenzio venne a loro come risposta.
“ Conviene entrare , che dici Mattiè “ ?
L’uomo rispose di si, era strano che il boia non si fosse presentato in piazza stamattina, era ligio al suo dovere .
Entrarono , la stanza era immersa nel buio , aprirono le imposte per far entrare la luce del giorno.
Uno dei cittadini uscì da una stanza , il suo volto era paonazzo, non parlò ma indicò con un dito dove si trovava Blanchet.
Andarono a vedere , e lo trovarono disteso sul letto a pancia in giù , con le mani legate dietro la schiena e la testa sul pavimento con la bocca spalancata all’incredulità.
Gli uomini uscirono di corsa urlando tutta la loro paura, mentre in piazza la ghigliottina pulita il giorno prima e non ancora utilizzata era sporca di sangue fresco.
Scommettiamo di chi potrebbe essere ?
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