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I MIti delle Nuvole parlanti : EsseGesse

Post n°2057 pubblicato il 02 Marzo 2016 da paperino61to

 

 

           

DARIO GUZZON e PIETRO SARTORIS nascono lo stesso anno (1926) a Torino. I due conducono studi paralleli e si diplomano maestri elementari. Mentre il primo frequenta la Scuola d'Arte e poi l'Accademia di Belle Arti, il secondo comincia un'attività editoriale che lo porta ad approdare alla Casa editrice Taurina. Qui, incontra Guzzon, che stava già pubblicando sulla rivista "Piccina" alcuni suoi fumetti.

                   

Fallita la Taurina, i due, ormai amici, passano alle Edizioni Alpe di Giuseppe Caregaro, dove Guzzon disegna alcuni episodi di "Cucciolo", mentre Sartoris realizza la collana "Darman", su sceneggiatura di Leonello Martini.


                     

In seguito, è dall'editore Torelli che i due si incontrano con il terzo compagno di tante future avventure fumettistiche: GIOVANNI SINCHETTO, nato nel 1922, anche lui a Torino. L'esordio di Sinchetto nel mondo dei fumetti era avvenuto con la serie "Fulmine Mascherato", per proseguire poi con "Carnera", appunto dell'editore Torelli.

Dopo alcune esperienze come autori singoli, i tre decidono di mettersi insieme con la sigla EsseGesse (che contiene e richiama le tre iniziali dei loro cognomi) per realizzare il loro primo personaggio corale, Olenwald il Nibelungo - creato graficamente da Franco Donatelli - pubblicato sulla Gazzetta dei Piccoli dal n. 8 del 19 febbraio al n. 25 del 18 giugno del 1950 (come supplemento al quotidiano di Torino La Gazzetta del Popolo).

                  

Dalla prima collaborazione fra i tre giovani torinesi (corre l'anno 1950) nasce "Kinowa", sui testi di Andrea Lavezzolo, che viene pubblicato dalla Casa editrice Dardo di Gino Casarotti.

             


Il primo personaggio disegnato e sceneggiato dai tre, che cominciano a fregiarsi della sigla EsseGesse, esce (ancora per i tipi della Dardo) il 1° luglio 1951: è il famoso "Capitan Miki". Protagonista della vicenda è un ragazzo di sedici anni che, ritrovandosi solo al mondo, diventa amico di un simpatico ubriacone di nome Doppio Rum e si arruola nei Nevada Rangers.

            

Dopo aver portato a termine diverse missioni, nel corso delle quali si distingue per il suo coraggio e la sua determinazione, il giovane Miki viene promosso, nonostante la giovane età, al grado di capitano. Capitan Miki ha anche una fidanzatina, Susy, la figlia del comandante del forte e, oltre che con Doppio Rum, che ricorda molto da vicino il classico vecchietto del West (impersonato in molte versioni cinematografiche da Walter Brennan), stringe amicizia con un altro simpatico personaggio: il dottor Salasso, che graficamente ricorda l'attore cinematografico Thomas Mitchel (chi può dimenticare il "Doc" alcolizzato di "Ombre rosse"?). I due rappresentano la nota umoristica della serie, in contrapposizione alla maturità fin troppo appariscente di Miki.

                     


Nel 1953, la EsseGesse ha i suoi primi contatti con Tea Bonelli, allora saggia guida della nostra Casa editrice, per la quale realizza i disegni de "Il Cavaliere Nero", su testi di Giovanni Luigi Bonelli. L'albo narrava le avventure di Frisco Smith, poliziotto di una compagnia ferroviaria del West. Vestito vagamente alla messicana, l'eroe di questo serial è un abile pistolero, aiutato, durante le sue avventure, da un giovane indiano chiamato Piccolo Corvo.

              


Il 3 ottobre 1954 appare, edito da Casarotti, "Il Grande Blek", ambientato durante la rivoluzione americana. Blek è il capo di un gruppo di trapper che combattono contro le crudeli Giubbe Rosse, simbolo dell'oppressione colonialista.


           

Fedeli compagni di avventura di Blek sono il figlioccio Roddy e il geniale professor Occultis. Miki e Blek furono due grandi successi editoriali e vennero disegnati fino al 1965, per essere poi proseguiti all'estero da disegnatori francesi.


                   

Nel 1965, esce "Alan Mistero". Il protagonista era un robusto eroe dai capelli rosso fuoco, abilissimo nel travestirsi e pistolero infallibile, affiancato nelle sue avventure da due spalle comiche: il raffinato Conte e il goloso Polpetta. La serie vide la luce in una collana di albi settimanali editi dai suoi stessi creatori, ma non ebbe fortuna e fu ceduta quasi subito dai tre autori torinesi alla Casa editrice Araldo di Sergio Bonelli, che la pubblicò in appendice alla Collana Araldo.

              


Nel settembre 1966, vide finalmente la luce il Comandante Mark. Chiusa la serie nel gennaio 1990, già il mese successivo è partita la ristampa Tutto Mark e, dall'estate dello stesso anno, hanno visto la luce gli Speciali, arrivati, nell'estate 2000, al loro undicesimo appuntamento annuale.

      ( assieme a El Gancho)

( Salvataggio della findanzata Betty assieme a Flok )

Dopo la scomparsa di Sartoris e Sinchetto, che ci hanno lasciato rispettivamente nel 1989 e nel 1991, Guzzon era rimasto il solo a realizzare e supervisionare le storie di Mark e dei Lupi dell'Ontario ospitate negli albi Speciali, passando poi completamente il testimone alla disegnatrice Lina Buffolente, altra decana del fumetto italiano, conosciuta soprattutto per il suo contributo alla saga de "Il Piccolo Ranger".

La scomparsa di Guzzon, avvenuta nel maggio 2000, chiude definitivamente la lunga, entusiasmante, indimenticabile avventura della gloriosa EsseGesse.

 

 
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