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Serata Gipo

Post n°2173 pubblicato il 03 Dicembre 2016 da paperino61to

Questa serata è dedicata alla mia città, al mio dialetto, grazie a un grande chansonnier nostrano: Gipo Farassino dove a dicembre si celebra la sua scomparsa. Per chi ovviamente non sa il dialetto , sotto i video ho messo il riassunto della canzone.

 

             

 

( Berto è un operaio che smonta dal lavoro al venerdì e al sabato con la sua vespa va al Sangone ( fiume) per diventare " nero" ( abbronzarsi) perchè secondo lui le donne amano quel colore. Va anche in palestra dove J.Vigna( primo maestro in Italia del culturismo) perchè il muscolo insegna che anche il più brutto e tracagnotto può cuccare. Conosce un'oriunda di Bussoleno ( Val Susa) che ha due mansarde a Nichelino, ovviamente Berto ci va. Al lunedì al lavoro  è dura, il capo officina domanda : ma cosa fai?. Lui sbaglia staffa, pensa sempre al suo Sangone...Sangon Blues).

 

 

 

              

 

( Il lattoniere di Chivasso ( paese fuori Torino) va con la sua morosa a Porta Palazzo, vuole comprare il saraisso ( formaggio con un certo odore forte), ma la sua bella non vuole e intima di scegliere tra lei e il formaggio. Adalbero Romolo ( il personaggio della canzone) sceglie il secondo, dopo che ammazza la morosa e la mette in un barile di sairasso)

 

             

 

( Matilde Pellissero detta Tilde concede le sue grazie a un medico, un avvocato e a un salumaio ma non al protagonista. Alla fine della storia quando la Matilde risolve i suoi problemi, lui corre felice perchè il gran momento è arrivato, ma lei gli risponde: mi faccio suora ).

 

 

           

 

( La donna di Gustino, il protagonista non è il tipo del maschio che gira la testa quando passano le belle donne e soprattutto non andrà mai contro i suoi principi, non farà mai la corte alla donna dei suoi amici. Ma quando vede la bella donna del suo amico Gustino e che questa gli cade tra le sue braccia i suoi principi si perdono per strada).

 

 

              

 

( Nella foresta de centro Katanga c'è la tribù dei vaca putanga, una tribù del menga tutti nudi e tutti " ciuler" Il capo tribù ama le donne " bislunghe " (alte) ma si ritrova con la donna " rotonda e bassina). Allora esclama:" O si allunga o l'accorcio io". Inventa un macchinario mai visto e la fa sedere sopra e la spedisce dal Katanga a Carrù ( paese vicino a Cuneo) e  mentre  la donna balenga " viene spedita" fa una maledizione: alla tribù dei vaca putanga non " tirerà mai più).

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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