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Gli eroi ( dannati)

Post n°2299 pubblicato il 30 Novembre 2017 da paperino61to

Gli eroi ( dannati) dello smartphone…bel titolo direi per iniziare questo mio dissacrante racconto in onore di questi “ eroi”.

Li si vede alzarsi già con la loro attrezzatura di sopravvivenza, ovvero lo smartphone occhi addormentati, piedi che strascicano, cuore che batte lentamente dal sonno, tutto indica che dormono in piedi, tranne il ditino, quello no, è ben vispo.

 Che si trovino tra le mura domestiche o in pieno deserto, la “ droga chiamata cellulare “ deve essere attiva, a portata di mano, scusate di ditino, quel ditino  ultra veloce e soprattutto che la connessione sia con loro, sempre ovunque vadano, compreso in gabinetto, volete mettere l’orgoglio di postare una fotografia mentre si fa i bisognini?

Volto fisso su quell’oggetto che per loro rappresenta il mondo reale, commentare, cliccare “ mi piace”, vedere i video, postare, tutto e ancora di più per questi eroi moderni.

 Sfidano il gelo polare o il caldo torrido, tutti pronti ad accaparrarsi l’ultimo modello tecnologico al modesto prezzo di mille e duecento euro.

Rovistano tra i loro risparmi, spaccano i salvadanai loro e quelli altrui, pranzano a base di pane e aglio ( il cibo dei poveri) ma devono avere assolutamente il Messia smartphone di ultima generazione, poco importa se dopo sei mesi ne esce un altro più nuovo, cestinano il vecchio e ricominciano da capo a mangiare pane e aglio.

Gli zombie non possono competere con questi “ eroi”, in confronto hanno una camminata sciolta e soprattutto ti guardano in faccia. Gli “ eroi” no, loro tirano dritti, il collo inclinato in avanti come tante galline che beccano il cibo, non vedono altro che il loro oggetto da venerare, i semafori sono diventati un presenza ingombrante: “ perché devo distogliere il mio sguardo per vedere se posso passare?”.

Camminano con orgoglio in branco senza proferire parola, ognuno con il loro Messia tra le mani, le parole sono superflue: “ ti faccio sapere con un I Like come la penso su di te” .

Le dita simili ad artigli pigiano i tasti dello smartphone incuranti che dopo due giorni le lettere spariscano dal troppo lavoro. Oramai hanno memorizzato le varie lettere, non hanno problemi, e tutt’al più accorciano le frasi nel loro linguaggio evoluto: “ tvtttb, 6 3mendo, xk, qnt, ecc.”, in confronto decifrare i messaggi criptici nella seconda guerra mondiale era un gioco per bambini per i servizi segreti.

Della lingua italiana si è persa traccia, gli “ eroi “ ne possono fare a meno, sono internazionali.

Quando qualche persona si azzarda a dire : “ Non potete portare il vostro Messia in classe “ apriti cielo, vengono giù le fondamenta della scuola, poco importa se poi escono con la laurea e non sanno fare due più due, o pensano che un certo Benito Mussolini sia un personaggio di un reality, sono cose superflue:” prendimi tutto ma non toccatemi il mio smartphone”  inneggiano in coro.

Pure tra la nebbia padana vedi questi “ eroi” smanettare sul loro cellulare, tu guardi l’ora e ti domandi : “ Ma a chi c…scrivono alle 5 del mattino?” poi vedendo il ditino che scorre in senso verticale capisci che sono su qualche social.

A quel punto capisci che  con questi eroi ( dannati) dello smartphone non salveresti mai il mondo, figuriamoci il proprio posto di lavoro o la scuola.

 

 

 
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