Creato da: paperino61to il 15/11/2008
commenti a caldo ...anche a freddo..

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 88
 

Ultime visite al Blog

rbx1dglg1b9paperino61tonomadi50cassetta2elyravQuartoProvvisorioDoNnA.SArianna1921jezabel777zoppeangelogianbrainOPIUMPASSIONEilcorrierediroma
 

Ultimi commenti

Ciao Marco grazie per la musica buone vacanze!
Inviato da: rbx1dgl
il 26/07/2024 alle 15:28
 
Mi piace questa cantante ed anche la sua musica. Trascorri...
Inviato da: g1b9
il 26/07/2024 alle 11:56
 
Lo sia anche per te ciao
Inviato da: paperino61to
il 20/07/2024 alle 12:36
 
Ciao Giovanna bacioni
Inviato da: paperino61to
il 20/07/2024 alle 12:35
 
Ciao Angelo, si ho notato che Libero funziona a suo...
Inviato da: paperino61to
il 20/07/2024 alle 12:34
 
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« Omicidi con ballo ( 5 capitolo)Serata Velvet »

Omicidi con ballo ( 6 capitolo)

Post n°3142 pubblicato il 19 Gennaio 2024 da paperino61to

 

 

Riassunto: Il commissario Berardi indaga su due omicidi, il filo che lega le vittime è una sala da ballo, il Royal. La prima vittima: Castello è stato ritrovato dentro il bagaglio di un auto di proprietà del direttore della Schiapparelli: Luigi Cialli, anch’esso frequentatore del Royal. La seconda vittima, una ragazza: Claudia Gisolo era dipendente della sala da ballo. Un’altra persona che viene indagata è Edna Valenti, una donna che si accompagna con Cialli da un paio di mesi. Il commissario è attratto dalla donna e combatte una sua lotta interiore. L’alloggio della Gisolo è messo sottosopra alla ricerca di qualche cosa. Un vicino di casa della ragazza consegna un pacco a lui spedito proprio dalla sua amica Gisolo, ma non sa dire il perché di questa cosa. Dentro al pacco vi sono delle fotografie, con Castello assieme alla seconda vittima oltre che con Cialli, va da sé che quest’ultimo mente dicendo di non conoscere Castello. Un’altra fotografia mostra la Valenti con alcune ragazze del Royal e alle loro spalle c’è un uomo semi nascosto come se non intendesse farsi vedere. Berardi convoca Cialli in questura. Finalmente quest’ultimo ammette di conoscere la vittima ma la sua deposizione non convince del tutto Berardi né i suoi colleghi. Il commissario torna al Royal e fa un discorso al personale che vi lavora che fa effetto su Paola e Adele le due ragazze con cui aveva già parlato. Le due danno appuntamento al commissario lontano dal Royal. Berardi viene a scoprire che la sala da ballo è una facciata, in realtà è un luogo dove si spaccia droga e dove alcune ragazze del locale si concedono a uomini dietro compenso. Viene anche descritto una persona alta con occhiali scuri, molto sfuggente a chi cerca di guardarlo. Inoltre Berardi scopre la donna che ossessionava Cialli: Iside ed era una coinquilina delle due ragazze perché un giorno è sparita senza lasciar detto il motivo né indirizzo.

 

"Il cognome lo sapete?”.

 

“No, tra di noi ci conosciamo solo con il nome, dovrebbe domandarlo a Bersezio”.

“Un’ultima domanda, avete una sua fotografia?”.

“Si, ne abbiamo un paio dove ci siamo tutte e tre”.

“Manderò un mio agente a prenderla se potete consegnarcela, ovviamente vi sarà ridata indietro. Grazie signorine ci siete state di aiuto, fuori dal locale vi è un nostro agente in borghese, vi ha seguito fin qui e farò lo stesso quando tornerete a casa o al Royal”.

Mi guardano stupite: “Non ci siamo accorte di nulla, deve essere bravo il vostro collega. Crede che siamo in pericolo?”.

“Non lo so, non credo, però non voglio che corriate dei rischi, e se notate qualcosa di strano al locale dove lavorate avvertitemi, non fate sciocchezze!”.

Colloquio molto interessante, quindi il Royal come sala da ballo è solo una copertura.

Decido di riferire al questore le ultime novità e mi concede l’autorizzazione ad intervenire.

“Quando lo crede opportuno lo faccia pure Berardi. La città non può permettersi simili locali. Ovviamente evito di informare il prefetto, voglio farmi un’idea della clientela che gira…lei dovrebbe…”

“Ho capito signor questore, sarò un cliente del Royal”.

So anche con chi andarci ma evito di fare il nome.

“Che facciamo commissario, vado a prendere Bersezio per interrogarlo?”.

“Per ora no, facciamo finta di non sapere nulla. Il questore prima vuole sapere chi lo frequenta e poi in seguito interveniamo”.

“Ma…”.

“Sono gli ordini Tirdi, che vuoi farci? Evidentemente ha paura di pestare i piedi a certi personaggi, non avverte manco il prefetto su cosa sia il Royal veramente, anche se sono sicuro sa bene che divertimento dia ai suoi clienti”.

Purtroppo l’articolo uscito sulla Stampa non porta nessuna novità, evidentemente l’assassino ha capito che era tutto un bluff ammesso che lo abbia letto.

Una delle domande che non hanno risposta per ora è chi l’ha ingaggiato? Chi l’ha messo in contatto con il mandante? Oppure ha fatto tutto di sua iniziativa? Sono domande a cui devo trovare una risposta.

Metto al corrente Perino e gli chiedo di passare a ritirare la fotografia.”Portala qui, ti dirò qual è la misteriosa ragazza di cui Cialli si è invaghito, e ne farai fare una decina di copie da dare ai colleghi”.

“Crede che sia ancora a Torino?”.

“Lo spero, però prima dammi uno strappo al Royal, vado a parlare con Bersezio”.

Il locale è chiuso, busso ma non ottengo risposta, decido di passare dal retro.

Una portina è aperta e decido di entrare, una voce proviene da una stanza, la voce è quella del titolare.

“Sei solo uno grandissimo stronzo!! Hai capito? Quei soldi te li devi far dare ad ogni costo! Gli voglio entro stasera altrimenti sarai ancora di più nei guai!!”.

Vuoi vedere che il nostro amico è anche usuraio? Busso alla porta.

“Chi è? Non voglio essere disturbato, possibile che non capiate quando parlo?”.

Entro lo stesso.

“Ciao Bersezio, vale anche per me non farmi entrare?”.

Il viso dell’uomo si contrae in una smorfia, e non può non invitarmi a sedere.

“Ti rubo alcuni minuti, ho bisogno del registro in cui annoti i cognomi e indirizzo delle ragazze che lavorano qui”.

“Ha un mandato per questa richiesta? Altrimenti arrivederci, io ho da fare”.

“Come vuoi, ma se io mi alzo stai sicuro che questo locale te lo faccio chiudere entro stasera, regolati tu cosa vuoi fare”.

Mi alzo dalla sedia e vado alla porta.

“D’accordo commissario, ecco il registro con i nomi, non so cosa le serva, ma sono affari che non mi riguardano”.

“Lo spero per te, visto che una delle tue dipendenti è stata uccisa”.

Tengo per me il nome di Iside, non voglio scoprire tutte le carte.

“Sono tutte qui?”.

“Si, perché?”.

“Strano avrei giurato che ne manca una…pazienza mi sarò sbagliato, vorrà dire che il locale te lo farò chiudere domani!”.

“Che scherzo è questo? Io sono stato ai patti sbirro!”.

“Non lo sei stato, qui c’è una pagina strappata! Manca una ragazza e tu lo sai bene Bersezio!”.

L’uomo tenta di negare, poi capisce che è inutile mentire.

“Quella cretina, era la migliore dipendente che avessi avuto negli ultimi anni, se ne è andata senza dirmi nulla”.

“Ti sei domandato il motivo di tale scelta?”.

“Certamente e credo che qualche cliente l’avesse infastidita, al contrario delle altre ragazze era seria”.

“E a te dava fastidio vero? Averla sotto gli occhi tutte le sere e non poterla toccare, baciarla…”.

“Se non fosse commissario…”.

“Ma per tua sfortuna lo sono, allora forza dammi nome e cognome e indirizzo di questa ragazza”.

“Si chiama Iside Pavan, abita in via Lombroso ma il numero non lo so”.

“Vedi che non è poi così difficile collaborare? Ciao Bersezio, credo che una di queste sere sarò un tuo cliente”.

“Spero sinceramente di no, qui abbiamo l’élite”.

Sorrido a queste sue parole, esco dal locale con la sicurezza che la ragazza ha mentito sull’indirizzo visto che abitava con le altre sue due colleghe in via Giuria.

Domando loro se sapevano dell’indirizzo falso dato al padrone del locale.

La risposta arriva prima che prendano servizio al Royal:” No, ma perché questa domanda?”.

“La vostra amica ha dato un falso indirizzo a Bersezio, strana questa cosa”.

“Evidentemente ha da subito inquadrato il maiale che è”.

 

Sempre diretta la signorina Paola. 

 

 

 

Verso il fine pomeriggio arriva una telefonata anonima avvisando che sulle rive della Dora c’è un corpo riverso privo di vita.

Cerco di saperne di più ma dall’altra parte del telefono chiude la chiamata.

“Perino vieni con me è stato segnalato un morto sulle rive della Dora al parco Carrara”.

“Devo chiamare anche Stresi?”.

“Si chiamalo e fai venire anche la scientifica”.

 Il cadavere ha la faccia immersa nell’acqua, il sangue sgorga dalla schiena, noto degli squarci sulla giacca: è stato accoltellato alle spalle.

“Bravo Berardi, potrei cederle il mio posto molto volentieri. Ha azzeccato come è stato ucciso! D’altronde è commissario se non indovina lei…”.

“Stresi, ho come impressione che mi stia un tantino prendendo in giro”.

“Scherza? Non mi permetterei mai, ad una celebrità come lei…ma che siamo matti?”.

“Vabbè, dopo aver fatto prevalere la sua indole comica cosa sa dirmi?”.

“Ucciso alle spalle con un pugnale o un’arma appuntita. Ora mi dia una mano a voltarlo”.

Il volto non mi dice nulla,

“Commissario, guardi cosa ho trovato all’interno della tasca”.

Mi mostra un rotolo di soldi,

“Saranno circa diecimila lire”.

Torno vicino al cadavere e domando se aveva dei documenti.

“Si! Si chiamava Vincenzo Buso, abita in via Magenta al numero 10”.

“Facciamoci un salto e raccogliamo delle informazioni su questo tizio, sai se ci sono testimoni?”.

“Una coppietta, stavano passeggiando quando hanno visto un uomo allontanarsi di corsa”.

“L’hanno descritto?”.

“Vagamente, ecco ho segnato sul taccuino la loro deposizione”.

Perino me lo porge, la descrizione non serve a nulla, l’assassino era di schiena ed era piuttosto alto o almeno così è sembrato a loro.

“Io torno in ufficio”.

“Buongiorno commissario, ho saputo che c’è stato un altro omicidio”.

“Si Tirdi, e la mia sensazione è che abbia cercato di ricattare l’assassino del Castello e della ragazza”.

“Davvero? Se così fosse vuol dire che lo conosceva, si sa il nome del cadavere?”.

“Si! E anche l’indirizzo di dove abita”.

“Perino è andato nella sua abitazione a cercare informazioni”.

Un’ora dopo è di ritorno: “Il Buso era un cliente delle patrie galere, entrava e usciva mensilmente, i vicini hanno detto che era un poco di buono, per due soldi avrebbe ucciso anche la madre, inoltre ho trovato questo”.

Era una busta con dentro una mazzetta di soldi: diecimila lire.

“Se il ricattato è l’assassino…”.

“Un condomino tempo fa ha visto Buso parlare con un tizio sul pianerottolo e i toni della discussione erano piuttosto accesi”.

“Ha descritto questa persona? Ricorda il giorno?”.

“Sulla descrizione dell’altro uomo ha solo detto che era alto un metro e ottanta circa, longilineo, in volto non l’ha mai visto, aveva un cappello calato in modo che il suo volto non si vedesse, gli è sembrato che portasse degli occhiali scuri…il giorno era il…”. La descrizione di questa misteriosa persona è sempre la stessa.

“Almeno la voce l’ha sentita?”.

“Inflessione torinese”.

“Se stavano litigando avrà sentito qualche parola”.

“Questione di soldi secondo questo testimone, il Buso ha esclamato che l’avrebbe rovinato se non gli pagava ciò che gli chiedeva”.

Ci sono i soldi che abbiamo trovato sul luogo del delitto, perché l’assassino non li ha tolti dalla tasca del Buso con i documenti di identità? Evidentemente non ha avuto il tempo avendo visto in lontananza la coppietta che si stava avvicinando per vedere cosa fosse successo.

 

Ipotizzo come si sia svolta la scena: il Buso chiama il tizio misterioso e pretende altri soldi per non parlare, prende i soldi dal misterioso personaggio, si volta per andarsene e nel farlo capisce il suo errore e si rende conto che l’altro lo vuole uccidere ma non fa in tempo a scappare e l’assassino lo accoltella.

Il giorno seguente non porta nessuna novità, io mi preparo per andare a prendere la Valenti, mi sento come un ragazzino al primo appuntamento e questa sensazione mi lascia a disagio. Ho prenotato in un locale sulle rive del Po in corso Moncalieri, poi andremo al Royal, spero solo che le amiche della Gisolo stiano alle mie raccomandazioni ovvero quella di non riconoscermi, inoltre spero anche che non facciamo commenti sulla Valenti.

“Buona sera commissario”.

“Buona sera signora Valenti, è uno splendore se me lo permette”.

“Grazie, lei è molto gentile e galante, ma mi dica le devo credere?”.

“Non è mia abitudine mentire, potrà sembrarle strano ma sono fatto così”.

“Dove mi porta allora mio gentil cavaliere?”.

“Ho prenotato in un locale in corso Moncalieri, spero sia di suo gusto”.

Lei mi fissa con quegli occhi penetranti e sorride. Credo che potrei anche portarla in una bettola di quart’ordine, l’importante per lei che ci sia io a farle compagnia.

La cena è ottima, anche se preferisco quella cucinata da mamma Gina, la conversazione piacevole, non si può dire che la donna sia una musona o una di poche parole.

“Bene, ora è pronto per scatenarsi nel ballo? Penso che anche i commissari amino ballare o sbaglio?”.

“Diciamo che non sono un ballerino professionista se è questo che vuole sapere, spero solo di non pestarle troppo i piedi”.

“Non c’è problema, al massimo mi farà un bel massaggio”.

“Se è un modo per rimediare alla mia goffaggine da ballerino d’accordo, vada per i massaggi”.

Arriviamo al Royal e vedo che c’è un notevole afflusso di gente, il buttafuori è all’ingresso, saluta la Valenti e le augura buona serata poi domanda se sono accompagnato a lei.

“Si, il mio amico è con me”.

“Venga commissario, o forse è meglio se qui la chiamo con il suo nome di battesimo?”.

“Sarebbe meglio grazie, d’altronde ci eravamo promessi di darci del tu o sbaglio?”.

Lei sorride e non dice nulla, mi indica di seguirla al tavolo prenotato.

(Continua) 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963