Creato da: paperino61to il 15/11/2008
commenti a caldo ...anche a freddo..

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 88
 

Ultime visite al Blog

rbx1dglpaperino61tonomadi50g1b9cassetta2DoNnA.Selyravprefazione09H.xymisteropaganoDott.FiccagliaQuartoProvvisorioArianna1921jezabel777
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« Settimana intensaPace e Amore »

Visitare Torino : Non solo Basilica di Superga

Post n°1510 pubblicato il 26 Ottobre 2013 da paperino61to

 

Salendo alla Basilica di Superga non si può sostare in silenzio a commemorare i caduti del Grande Torino a prescindere dalla squadra che uno tifa. Una sorta di muro del piano e che commuove ogni qual volta andiamo.Ogni anno al 4 maggio ci è la messa in memoria di questi giocatori e la città non solo granata si stringe accanto nel ricordo di quel tragico giorno

               

La tragedia di Superga fu un incidente aereo avvenuto il 4 maggio 1949. Alle ore 17:03 il Fiat G.212 della compagnia aerea ALI siglato I-ELCE con a bordo l'intera squadra del Grande Torino si schiantò contro il muraglione del terrapieno posteriore della Basilica di Superga, che sorge sulla collina torinese. Le vittime furono 31.


             



                   


L'aereo stava riportando a casa la squadra da Lisbona, dove aveva disputato un incontro amichevole con il Benfica per una festa in omaggio del capitano della squadra lusitana Francisco Ferreira. Nell'incidente perse la vita l'intera squadra del Torino, vincitrice di cinque scudetti consecutivi dalla stagione 1942-1943 alla stagione 1948-1949 e che costituiva la quasi totalità della Nazionale italiana. Nell'incidente perirono anche i dirigenti della squadra e gli accompagnatori, l'equipaggio e tre noti giornalisti sportivi italiani: Renato Casalbore (fondatore di Tuttosport); Renato Tosatti (della Gazzetta del Popolo, padre di Giorgio Tosatti) e Luigi Cavallero (La Stampa). Il compito di identificare le salme fu affidato all'ex Commissario Tecnico della Nazionale Vittorio Pozzo, che aveva trapiantato quasi tutto il Torino in Nazionale. Lo spezzino Sauro Tomà, infortunato al menisco, non prese parte alla trasferta portoghese; non presero quel volo neanche il portiere di riserva Renato Gandolfi (gli fu preferito il terzo portiere Dino Ballarin, fratello del terzino Aldo, che intercesse per lui), il radiocronista Nicolò Carosio (bloccato dalla cresima del figlio), Luigi Giuliano (capitano della Primavera del Toro e da poco tempo in pianta stabile in prima squadra, fu bloccato da un'influenza) e l'ex C.T. della Nazionale nonché giornalista Vittorio Pozzo (il Torino preferì assegnare il posto a Cavallero). Invitato ad aggregarsi alla squadra per l'amichevole da Valentino Mazzola, Tommaso_Maestrelli, pur giocando nella Roma, non prese il volo poiché non riuscì a rinnovare il passaporto presso la questura. Anche il presidente del Torino, Ferruccio Novo, non prese parte al viaggio perché malato d'influenza.

              

Il Torino fu proclamato vincitore del campionato a tavolino e gli avversari di turno, così come lo stesso Torino, schierarono le formazioni giovanili nelle restanti quattro partite. Il giorno dei funerali quasi un milione di persone scese in piazza a Torino per dare l'ultimo saluto ai giocatori. Lo shock fu tale che l'anno seguente la nazionale si recò ai Mondiali in Brasile viaggiando in nave.

 

Il trimotore Fiat G.212, con marche I-ELCE, delle Avio Linee Italiane, decolla dall’aeroporto di Lisbona alle 9:40 di mercoledì 4 maggio 1949. Comandante del velivolo è il tenente colonnello Meroni. Il volo atterra alle 13:00 all’aeroporto di Barcellona. Durante lo scalo, mentre l’aereo viene rifornito di carburante, la squadra del Torino incontra a pranzo quella del Milan che è diretta a Madrid.

Alle 14:50 l’I-ELCE decolla con destinazione l’aeroporto di Torino-Aeritalia. La rotta seguita fa sorvolare al trimotore Cap de Creus, Tolone, Nizza, Albenga, Savona. All’altezza di Savona l’aereo vira verso nord, in direzione del capoluogo subalpino, dove si prevede di arrivare in una trentina di minuti.

Il tempo su Torino è pessimo. Alle 16:55 l’aeroporto di Aeritalia comunica ai piloti la situazione meteo: nubi quasi a contatto col suolo, rovesci di pioggia, forte libeccio con raffiche, visibilità orizzontale scarsissima (40 metri). La torre chiede anche un riporto di posizione. Dopo qualche minuto di silenzio alle 16:59 arriva la risposta: "Quota 2.000 metri. QDM su Pino, poi tagliamo su Superga".

Si ipotizzò che - a causa del forte vento al traverso sinistro - l’aereo nel corso della virata potesse aver subìto una deriva verso dritta, che lo spostò dall’asse di discesa e lo allineò, invece che con la pista, con la collina di Superga; a seguito di recenti indagini è emersa la possibilità che l'altimetro si fosse bloccato sui 2000 metri e quindi inducesse i piloti a credere di essere a tale quota, mentre erano a soli 600 metri dal suolo.

I fatti sono che alle ore 17:03 l'aereo con il Grande Torino a bordo, eseguita la virata verso sinistra, messo in volo orizzontale e allineato per prepararsi all'atterraggio, si va invece a schiantare contro il terrapieno posteriore della Basilica di Superga. Il pilota, che credeva di avere la collina di Superga alla sua destra, se la vede invece sbucare davanti all'improvviso (velocità 180 km/h, visibilità 40 metri) e non ha il tempo per fare nulla: non si ravvisano infatti, dalla disposizione dei rottami, tentativi di riattaccata o virata. L'unica parte del velivolo rimasta parzialmente intatta è l'impennaggio.

Alle 17:05 Aeritalia Torre chiama I-ELCE, ma non riceve alcuna risposta. Delle 31 persone a bordo non si salvò nessuno.


               


                  


Attualmente i resti dell'aereo, tra cui un'elica, uno pneumatico e pezzi sparsi della fusoliera, ma anche le valigie di Mazzola, Maroso ed Erbstein, sono conservate in un museo di Grugliasco alle porte di Torino. Il Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata, ospitato nella prestigiosa Villa Claretta Assandri di Grugliasco, è stato inaugurato il 4 maggio 2008 anniversario della tragedia.

Attualmente, 7 dei 18 calciatori (i 2 allenatori ed il giornalista Renato Casalbore), che perirono nell'incidente, sono sepolti presso il Cimitero monumentale di Torino.

                  

 

Giocatori

Dirigenti

  • Arnaldo Agnisetta
  • Ippolito Civalleri
  • Andrea Bonaiuti (organizzatore delle trasferte della squadra granata)

Allenatori

Giornalisti

Equipaggio

  • Pierluigi Meroni
  • Celeste D’Inca
  • Cesare Biancardi
  • Antonio Pangrazi

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/scontro/trackback.php?msg=12448850

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
carlo.capra27
carlo.capra27 il 26/10/13 alle 10:51 via WEB
Nella tragedia del grande Torino ci fu anche quella della nazionale dell'epoca ma soprattutto la tragedia umana di tante giovani vite tragicamente spezzate nel fiore degli anni. Buona giornata a te.
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 26/10/13 alle 11:03 via WEB
ciao Carlo infatti io ero nato in quel periodo ma ammetto che quando vedo i servizi d'epoca provo brividi e tristezza..una cosa assurda..
(Rispondi)
 
picciro
picciro il 26/10/13 alle 11:43 via WEB
Che voglia di venir su da te e rivedere quei luoghi..grazie per questo ricordo..una pagina nera nel calcio e nella storia d'Italia..un abbraccio Marco..serfeno sabato..smackkkk
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 26/10/13 alle 17:05 via WEB
ciao Rosa rivedere solo i luoghi ? ok allora da stasera mi dia del Lei :-)) purtroppo si una pagina nera x tutti noi...smack
(Rispondi)
 
picciro
picciro il 26/10/13 alle 18:43 via WEB
Mi aspettavo che ti offrissi come guida!! Sigh..sigh..Una dolce sera per Lei..signor Papero...
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 27/10/13 alle 10:21 via WEB
ciaoooo visti i tempi devo cambiar mestiere no ? ah ah smackkkkkkk
(Rispondi)
 
claudioz3
claudioz3 il 26/10/13 alle 21:53 via WEB
prima o poi verrò a visitare torino.. mi manca tutta la regione.. ciao e buona domenica
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 27/10/13 alle 10:21 via WEB
ciaoooo speriamo tu riesca..buona domenica
(Rispondi)
 
frankos0
frankos0 il 26/10/13 alle 22:56 via WEB
Figlio di granata sono cresciuto con quel mito. Poi da grande ho capito che il Torino calcio non era solo una squadra di calcio ma molto di più per quell'Italia che usciva distrutta dalla guerra. Onore a te , juventino doc, per avere ricordato i cugini. Se tutti i tifosi , compresi quelli del Toro, nessuno escluso, fossero dei veri gentleman come te, non ci sarebbe bisogno del servizio d'ordine agli stadi. Un abbraccio Franco
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 27/10/13 alle 10:22 via WEB
gze Franco sei gentile. quella squadra ha rappresentato la rinascita del paese devastato da una guerra, ha fatto sognare tutti gli italiani , idem x Coppi e Bartali..una grande squadrone che solo i cretini inneggiano a quella tragedia...un abbraccio
(Rispondi)
 
longo.stefania1969
longo.stefania1969 il 27/10/13 alle 15:36 via WEB
CARO PAPERINO NON CONOSCEVO QUESTA STORIA DEL 1949 SULLA SQUADRA DEI SUPERGA MI DISPIACE ASSAI...... STEFY
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 27/10/13 alle 17:24 via WEB
ciao Stefy se non segui il calcio non lo puoi sapere, purtroppo è stata una tragedia assurda..smack
(Rispondi)
 
longo.stefania1969
longo.stefania1969 il 28/10/13 alle 17:09 via WEB
Buon pomeriggio alla Storia Paperino...... Stefy
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963