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Povera Fornero

Post n°804 pubblicato il 22 Marzo 2012 da paperino61to

Povera " Lacrima facile " Fornero , stavolta l'hanno fatta grossa. La suddetta signora si è dichiarata : Disgustata, sdegnata. Il tutto perchè un' altra signora sulla sua maglietta compariva la scritta : Fornero al cimitero. Assieme a lei c'era anche Diliberto.

Il quale si appresta subito a dire che non l'aveva notata. Dili fa nen il furb  ( non fare il furbo). Subito la solidarietà bipartisan è arrivata alla Fornero, compreso la Camusso che dà indicazioni come il vestirsi, ovvero non indossare magliette con scritte del genere.

Alcune mie considerazioni, la prima è un vecchio detto popolare, che quando si spera che qualcuno crepi o vada al cimitero come in questo caso li allunga la vita, quindi lei esulti , io molto meno.

La seconda che tutti dobbiamo andarci, e allora perchè tardare con la conseguenza che magari troverebbe posto solo in piedi in paradiso ? Ammesso che vada in paradiso oltre che esista sia chiaro.

Al massimo poi poteva sempre toccare ferro o gli attributi di qualcuno, basta che non sian quelli di Bersani e soci perchè andrebbe a delusione certa.

In effetti le sue parole commuovono, lei che spiega così bene come noi Lavoratori, ossia il vero Motore dell'Economia potremmo ritrovarci nella lunga lista dei licenziati, lo fa per noi e per i nostri figli.

Ma non crede che forse dovremmo Essere NOI , tutti noi onesti Lavarotori ( dico anche quelli Iscritti ai Servi, che non si credano Immuni dall'ennesima cancellazione dei diritti ) che dovremmo essere Sdegnati e Disgustati ?

Fare la Vittima con quello che guadagna e con la figlia con posto a tempo inderminato, seppure magari con merito, non mi sembra il caso non trova ?

Inoltre in tempi di crisi vedere che i SOLDI nostri , ancora quei pochi di cui disponiamo , servano  a pagarle la sua scorta è uno schiaffo alla povera gente. Se uno NON fa Danno alla collettività non ha Bisogno di girare con essa no ?

Un ultima considerazione rivolta stavolta a Gasparri e Maroni, non parlino di violenza sullo stile Biagi, perchè al di là delle mia opinione personale su questo tizio ucciso, la COLPA è solo vostra, chi ha TOLTO LA SCORTA ? Mia nonna no di sicuro, chi ha detto : " anche da morto rompe i cogl..? " ( testo di Scajola )..meglio stare zitti e sperareper VOI  che la Primavera rimanga tale solo come stagione e  non diventi come quella  araba..

 
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Auto biografia del papero ( parte decima )

Post n°803 pubblicato il 22 Marzo 2012 da paperino61to

Che bello quando si era ragazzini ! Mi ricordo che mio padre mi accompagnava in edicola a comprare le figurine. Ricordate il mitico album dei calciatori Panini ?

 

 

A quei tempi erano pochi gli album di figurine, non è come adesso, in più la Panini aveva il monopolio sui calciatori.

Ricordo che a seconda dei voti i pacchetti di figurine aumentavano o diminuivano, ovviamente uno cercava di aumentarle, ma capitava di andare a sbattere contro una sonora insufficienza e allora che fare ? Semplice dire il voto al proprio genitore l’attimo dopo averle comprate.

Certo dopo bisognava correre per evitare una mano non tanto affettuosa, ma volete mettere la sublimazione di trovare la figurina mancante ?  Arrivare a casa e tirare fuori la colla e pennellino , sentire l’odore acre salire verso le narici, con la mamma che urla : “ Puzzaaaaaaa..”.

Ora le figurine   si attaccano quasi da sole, basta guardarle, allora dovevi fare anche attenzione a non incollarti le mani o le pagine tra di loro. Poi un'altra cosa che ci mandava in disperazione totale era quando ne mancavano poche per completare l’album.

Mica come adesso che puoi mandarle a chiedere, allora erano poche le case editrici che te le spedivano, la Panini non era tra queste, quindi andavi alla ricerca disperata della reliquia mancante. Quando ci accorgevamo che un nostro amico aveva quella che volevamo, con nonchalance  facevamo finta di interessarci, poi scattava la nostra offerta : Dieci figurine . Dieci per UNA.

Peccato che l’amico in quei casi non lo era più, ma diventava un avido avvoltoio, un usuraio della peggior specie. Rilanciava a 50, tu tentennavi, più eri titubante ma smanioso di averla, più lui aumentava , a volte si arrivava fino a 200.

Arghhh, era l’urlo che si levava in cielo ma nulla da fare, dovevi capitolare o tentare la fortuna comprando pacchetti a iosa pur di trovare la mitica figurina mancante e dire all’amico : “ tiè fregato “ , cosa che non capitava mai.

  Giocavamo con le figurine si  a “ ligia”. Era un pezzo di ferro di forma tonda non spesso, levigato era meglio altrimenti anche grezzo. Si metteva a distanza il mucchietto di figurine , con il “ligia “ si prendeva bene la mira e vinceva chi ne faceva uscire di più da un cerchio.

Altro metodo sempre con le figurine era lanciarle a turno contro un muro, sempre a debita distanza, si vinceva quando la tua figurina cadeva sopra quella dell’avversario. Ovviamente in entrambi i giochi c’era sempre quello che urlava : Hai trassato ( barato).

Altra merce pregiata erano le biglie, soprattutto quelle colorate .

 

 

Valevano oro per noi ragazzini e anche li lo scambio non era alla pari. Qui  giocavamo solo in un modo per vincerle, il “papalo “, cioè un cerchio dove all’interno si metteva la biglia pregiata, poi a fianco si tirava una riga e si mettevano le corrispondente biglie pari al valore di quella che sta all’interno del cerchio;  in sintesi quella dentro al cerchio valeva 50, bene avevamo nella riga altre 50 biglie.

Il vincitore era chi se ne accaparrava di più ovviamente . Chi aveva la fortuna di chiamarsi Gastone vinceva al primo tiro, bastava beccare quella dentro al cerchio, io secondo voi perché ho messo Paperino come nick?

In ogni caso sono ricordi che ancora ora mi porto dietro, un tempo che sicuramente i ragazzini di oggi presi da xbox, internet, playstation non sanno manco cosa voglia dire, e soprattutto non conoscono  l’acre odore della colla che arrivava fino alle narici, con la copertina dell’album attaccata al tavolo della cucina.

 
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