Scuole di Roma

Blog su tutto ciò che riguarda le scuole di Roma. Informazioni e cronaca del nostro mondo

 

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VERBALI FORUM ASSOCIAZZIONI STUDENTESCHE

Il forum delle associazioni studentesche è l'assemblea in cui il Ministro della Pubblica istruzione si confronta con le realtà studentesche maggiormente rappresentative a livello nazionale.

Riportiamo qui di seguito i verbali:

 

 

Troppi debiti: Fioroni ripristinerà l'esame di riparazione

Post n°98 pubblicato il 01 Agosto 2007 da studente.romano
 

Ce ne siamo accorti tutti, l'Italia non sta andando avanti ma sta tornando indietro. Se nel complesso l'intera azione dell'attuale Governo è indirizzata allo smantellamento dell'operato del Governo precedente con novità minime se non inesistenti, nella scuola una sola cosa non è cambiata, il saccheggio della scuola pubblica che viene costantemente privata delle risorse economiche necessarie per andare avanti mentre le scuole cadono a pezzi e non ci sono fondi per le riparazioni. Ora per la serie, si stava meglio prima, Fioroni vuole ripristinare l'esame di riparazione di Settembre. In sostanza chi ha debiti a Settembre dovrà sostenere un esame che deciderà se potrà passare l'anno o meno. Il superamento di questo passaggio aveva consentito invece agli studenti di poter recuperare il debito anche in corso di anno avendo più possibilità, se non si supera all'inizio si può superare dopo.

La critica a Fioroni però è bene che non sia banalizzata alla singola proposta ma alla sua azione in generale. La scuola ha evidenziato problemi che non vengono neanche affrontati dal Ministro che si preoccupa di togliere i sassolini mentre ci sono i massi. Il riferimento è inevitabile ad una classe docente sterile e impreparata, spesso frustrata dal sottopagamento, scuole fatiscenti, un sistema scolastico che non educa ma insegna, la rappresentanza studentesca divenuta ormai impotente di fronte ai docenti. E' su questi temi che speriamo che il Ministro ci dia risposte.

 
 
 

Dal 2008 eliminati i 3 mesi di vacanza

Post n°97 pubblicato il 17 Luglio 2007 da studente.romano
 

(ANSA) - TRIESTE, 17 LUG - Vacanze estive accorciate e allungamento di quelle pasquali, a partire dall'anno scolastico 2008-2009. Lo annuncia Rutelli. Il calendario cambia per adeguare la proposta turistica alle esigenze delle famiglie. Sulla revisione dei calendari scolastici, anticipa il vicepremier, e' stata trovata l'intesa tra ministero della Pubblica istruzione e dipartimento del Turismo presso la Presidenza del Consiglio.La proposta verra' trasmessa alla conferenza Stato-Regioni per l'approvazione.

 
 
 

Caro ministro, che fallimento la sua nuova maturità

Post n°96 pubblicato il 02 Luglio 2007 da studente.romano
 

Se fosse un reality show l'operato del Ministro Fioroni si chiamerebbe di sicuro "L'incapace". Riporto di seguito un articolo uscito sul Messaggero:

Caro Fioroni, la sua riforma della maturità ha generato più ingiustizie e "furbetti" di tutte le maturità degli anni passati. Il risultato che ha generato è stata solamente una grande delusione e una grande amarezza. E lei affermava che avrebbe dato un segnale di serietà a chi le regole non le rispetta. Quelli che lei chiamava "i furbetti dell'esamino".

Purtroppo quelli ci sono stati ancora. Un funzionario ministeriale o la sua vice ministro hanno dimostrato incompetenza ed estraneità al mondo della scuola, assegnando prove inique e sbagliate, estranee al mondo dei giovani e dei docenti. Mai come quest'anno, caro Ministro, ha fallito. Con il suo perbenismo e con l'intento di riportare giustizia e serietà ha fatto solo propaganda.

Ma quale serietà? Come lei saprà in molti istituti i professori hanno fatto e passato le prove di matematica agli studenti. Vergogna ministro, o meglio vice ministro che si sente tanto equa e giusta. Molti di noi studenti abbiamo visto svanire con una prova, quella di matematica, il lavoro di cinque anni duro e serio. Con 32 come punteggio delle tre prove e 20 crediti di ammissione, ho visto svanire tutto il mio lavoro e la possibilità di prendere una meritata ricompensa con un alta votazione. E la mia non è la sola situazione.

Molti bravi e meritevoli studenti si trovano nelle mie condizioni. Nella mia classe la prova di matematica l'abbiamo sbagliata tutti. Voi del Messaggero fate un indagine in tutti gli istituti italiani e riscontrerete che quello che dico è realtà. Dovremmo avere il coraggio di eliminare una volta per tutte questo esame, che porta solamente insoddisfazione e ingiustizia. Distinti saluti.

 
 
 

Consulta: ottenuto stabile Via Emanuele Filiberto

Post n°95 pubblicato il 27 Giugno 2007 da studente.romano
 

Andrea Moi: "Finalmente anche gli studenti avranno un loro spazio"

Lo stabile di Via Emaniele Filiberto è sempre stato al centro di vicende strane. Era stato concesso all Consulta Provinciale degli studenti di Roma, ma le chiavi la Consulta non le ha mai avute. Mentre molte associazioni appoggiate dal Comune avanzavano pretese sull'utilizzo dello stabile, il Consiglio di Presidenza chiedeva di poterci fare delle attività per gli studenti, ma la risposta era sempre negativa. Oggi ho ricevuto la telefonata di Andrea Moi, Vice Presidente della Consulta, che mi ha informato delle ultime liete notizie: lo stabile è definitivamente aperto agli studenti! "Lo scorso anno quando ero Presidente mi sono impegnato per farci assegnare questa struttura approvando dei progetti per gli studenti che si sarebbero dovuti realizzare in quelle stanze", ci dice Andrea Moi, "Poi quest'anno da Vice Presidente vedevo che l'immobilità della Provincia sulla questione era stata ampliamente accettata dal Consiglio di Presidenza così con dei ragazzi abbiamo deciso di farci sentiere. A fine maggio abbiamo manifestato e solo grazie alla nostra protesta oggi l'Assessore all'edilizia scolastica della Provincia di Roma Daniela Monteforte ci ha incontrato proprio nello stabile in questione per consegnarci le chiavi. Ora possiamo finalmente utilizzare questi spazi per fare qualcosa di buono e di utile per gli studenti".

 
 
 

Maturità: ragazza spogliata dai prof

Post n°94 pubblicato il 27 Giugno 2007 da studente.romano
 

Si pensava avesse un cellulare nascosto, tolto anche reggiseno

Chissà come si giustificherà il Ministro Fioroni questa volta. Un'eccesso di serietà secondo noi, quella serietà che va a mancare poi a tutti tranne che agli studenti. A Giulia Nova una ragazza segnalata dal Presidente della Commissione è stata portata al bagno e costretta a spogliarsi da due professori, si pensava nascondesse un cellulare. Dopo avergli fatto alzare la maglietta gli è stato fatto togliere anche il reggiseno. Non è questa la serietà che noi studenti ci aspettiamo dai docenti. Il Ministro per noi ha inasprito le pene non capendo che il lavoro grosso si deve fare su chi veramente a scuola comanda senza saperlo fare: I PROF!

 
 
 

Esami: il primo bocciato è Fioroni

Post n°93 pubblicato il 21 Giugno 2007 da studente.romano
 

Viene quasi da ridere: per un anno il Ministro Fioroni ci ha annoiato con le parole impegno e serietà, parole al vento. All'istituto parificato Kennedy di Roma sono in 120 i ragazzi a cui non è stato concesso di fare l'esame. "Nella classe c'erano troppi provatisti" rivela l'ispettrice del Ministero che non aveva ricevuto la circolare che gli esami si sarebbero dovuti fare ugualmente nonostante questi problemi. Difetti di comunicazione quindi che però costeranno ai ragazzi un rinvio della prova a luglio, se va bene, sennò direttamente il prossimo anno. "Abbiamo pagato una tassa d'esame da 2mila euro e ora non sappiamo quando fare l'esame!". I privatisti oggi hanno però potuto svolgere la seconda prova, firmando però un foglio in cui dicono che sono a conoscenza del fatto che questa potrà non valere. Altro problema è stata la traccia sbagliata nel tema di Dante. Il Ministero infatti ha commesso un errore nello scrivere la traccia che ha tratto in inganno molti studenti. C'è già un bocciato quindi in questi esami ancora da finire, ed è il Ministro Fioroni:

Fioroni incapace la serietà metticela te!

 
 
 

Maturità: studente scrive a Fioroni

Post n°92 pubblicato il 12 Giugno 2007 da studente.romano

Da http://www.pupia.tv/notizie/000680.html

Sul sito cliccabile dal link qui sopra c'è una curiosa lettera di un ragazzo maturando che dice a Fioroni che anzichè preoccuparsi di cambiare l'esame di maturità, in modo secondo lui sbagliato, dovrebbe pensare a cose serie come edilizia e servizi che la scuola dovrebbe dare come l'orientamento che viene fatto in modo troppo approssimativo.

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Sulla modifica all'esame di maturità apparte l'aspetto normativo che si può discutere, chi è daccordo e chi no sulla questione, c'è un aspetto poco trattato che è quello dei modi. Nel cambiare l'esame di maturità non sono state ascoltate le associazioni studentesche, cioè è stato cambiato l'esame agli studenti, senza ascoltare gli studenti! Questo Ministro è così pieno di sé da prendere decisioni sulla vita studentesca senza ascoltare noi che siamo quelli che nella scuola ci stanno per davvero. Stessa cosa vuole fare cambiando lo Statuto degli studenti e delle studentesse. Vuole modificare lo Statuto per combattere il bullismo, ma non si accorge che con questi modi arroganti e menefreghisti il primo dei bulli è lui.

 
 
 

Fioroni: ecco le nuove regole contro il bullismo

Post n°90 pubblicato il 11 Giugno 2007 da studente.romano
 

Dal Messaggero

di Maria Lombardi
ROMA (11 giugno) - Basta tolleranza, la scuola dall’anno prossimo sarà molto più severa con vandali e bulli, annuncia il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni. Chi imbratta e sfascia dovrà pulire e riparare, e le famiglie saranno chiamate a contribuire al pagamento dei danni. E chi commette reati rischia di perdere l’anno ed essere allontanato dalla scuola.

Ministro, si chiude un anno terribile per la scuola italiana: video-choc, violenze, atti di bullismo, droga. Come restituire autorevolezza a un’istituzione che appare sempre più debole?
«E’ vero, un anno terribile. Abbiamo assistito a un’escalation di violenze fisiche e verbali che ha superato i livelli di guardia. Si è trattato di pochi episodi che hanno coinvolto meno dello 0,025% degli studenti, una percentuale dunque irrilevante dal punto di vista numerico, ma gravissimi. Di una tale gravità che docenti e studenti hanno dovuto prendere coscienza che non si può più essere tolleranti. La tolleranza rischia di diventare assuefazione e di far prevalere la logica del “me ne frego”. Logica da respingere con fermezza. Con questa presa di coscienza, la scuola ha riscoperto negli ultimi mesi tre parole chiave: serietà, regole e merito. La serietà la stiamo vivendo in questi giorni con i nuovi esami di maturità, solo per fare un esempio. E ancora con i due decreti che regolamentano la galassia dei debiti e dei crediti. Come nella vita, non si esce dal luogo in cui si è contratto il debito senza averlo pagato».

Parliamo di regole, quelle che nelle scuole sembrano scomparse. Che fare per riportarle tra i banchi?
«Domani (oggi per chi legge, ndr) invierò al Consiglio nazionale della Pubblica istruzione per il parere di rito la modifica delle sanzioni disciplinari per studenti e docenti. Abbiamo la necessità di ripristinare nella scuola il concetto di regola, rispetto della norma e legalità. Chi rispetta le regole va premiato, chi non le rispetta va punito: questo è il principio che deve affermarsi».

Cosa prevedono queste modifiche?
«Si tratta di modifiche di due tipi che, per quanto riguarda gli studenti, andranno a cambiare nello statuto una serie di norme. I provvedimenti disciplinari avranno come finalità anche il recupero dello studente attraverso atti di natura sociale, culturale, e in generale a vantaggio della comunità scolastica. Vuol dire che se un ragazzo ha compiuto atti vandalici, per fare un esempio, non avrà solo la sospensione, ma dovrà anche riparare i danni. Il preside che ha imposto agli studenti di chiedere scusa con video su YouTube grazie a questa norma non rischierà più di incorrere in proteste. La sanzione disciplinare è in pratica finalizzata al recupero educativo. Inoltre, in presenza di reati commessi all’interno della scuola e nei casi di pericolo dell’incolumità della persona, la sospensione può essere superiore ai 15 giorni, non c’è limite di tempo».

Lo studente rischia così di perdere l’anno?
«Ma se un ragazzo accoltella il compagno in classe, è una preoccupazione quella di perdere l’anno? La norma è ancora più severa: nei casi di recidiva di atti di violenza grave, quando non siano possibili interventi per un recupero responsabile e tempestivo dello studente nella comunità, ci può essere l’esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione agli esami di stato, e nei casi più gravi l’allontanamento dalla scuola fino al termine dell’anno. Attenzione, non stiamo parlando di atti di bullismo leggero, per quei casi è sufficiente l’autorevolezza del docente che dovrà imporre il rispetto della regola. Stiamo parlando di reati come stupri e lesioni fisiche, di atti di violenza gravi o tali da generare allarme sociale».

Quando entreranno in vigore le nuove norme?
«Da subito, col nuovo anno scolastico. L’iter è finito, avuto il parere del Consiglio, le promulgo. E’ impensabile che in un paese civile la ragazza stuprata nei bagni debba abbandonare la scuola e gli stupratori possano restare in classe. Fino ad oggi poteva capitare così, dal prossimo anno non più. Insieme al ministro Turco stiamo inoltre modificando le procedure per imporre il rispetto del divieto di fumo, oggi l’applicazione è complicata, intendiamo snellire la procedura amministrativa».

Tra docenti e famiglie sembra esserci un clima di guerra. Come ristabilire il dialogo?
«Il pacchetto di modifiche di cui parlavo prevede anche un patto di corresponsabilità che la famiglia deve sottoscrivere al momento dell’iscrizione del figlio a scuola. Che vuol dire corresponsabilità di assumersi i meriti ed anche gli eventuali danni che i figli fanno. Se il ragazzo distrugge i banchi, allaga la scuola, la famiglia deve contribuire al pagamento del danno. Mi si dirà: è poco pedagogico. Ma io credo che la scuola debba educare istruendo insieme con la famiglia, e non contro. La famiglia oggi diventa terribimente esigente con la scuola perché è in crisi. Pretendiamo che i “no” che non riusciamo a dire a casa, li dicano i professori la mattina, pensiamo di acquistare autorevolezza facendo i sindacalisti dei nostri figli contro i professori. E questo assolutamente non va».

Cosa pensa del caso di Palermo? Ha fatto bene la professoressa a punire il ragazzo obbligandolo a scrivere per 100 volte “sono deficiente”?
«Bisogna dare la certezza allo studente e alle famiglie che le regole esistono per essere rispettate e i figli che non le rispettano avranno sanzioni. E insieme dare la sicurezza al docente che, nel momento in cui decide la sanzione per far rispettare la regola, può farlo senza che accada nulla. Se quell’insegnante non avesse fatto niente e avesse consentito al ragazzo di continuare a offendere il compagno, l’avrei reputata colpevole della colpa peggiore: quella di aver sposato la logica del “me ne frego”».

 
 
 

Fioroni peggio della Moratti

Post n°89 pubblicato il 08 Giugno 2007 da studente.romano
 

Per esclusivo dovere di cronaca riporto un articolo comparso su Scuola oggi

Alle critiche , comparse in questi giorni, al Ministro Fioroni che ,dopo aver avuto la pensata di aver incluso la religione cattolica tra i crediti scolastici, con tutte le conseguenze che sono state già abbondantemente illustrate da autorevoli esponenti della cultura e della scuola, ha aggiunto la successiva arrogante decisione di ricorrere al Consiglio di Stato, voglio associare alcune un po’ irriverenti riflessioni.

Leggi tutto

Commento:

E' tema ormai incalzante quello dei crediti dell'ora di religione. Io parlo col punto di vista di uno studente. Abbiamo iniziato l'anno e ci è stato detto "religione da crediti" e noi anche in base a questo abbiamo deciso se farla. Ora a fine maggio spunta fuori questa battaglia della CGIL che ci cambia le regole ad anno quasi finito. Mi sembra un pò scorretto. Ma non cambio idea anche se la cosa dovesse riguardare l'anno prossimo e non l'anno appena finito. Si parla di laicità per giustificare questa lotta alle confessioni religiose nei luoghi pubblici. Io invece non ci vedo laicità ma ateismo. Forse la differenza troppo spesso viene fatta notare ma c'è ed è grande. C'è laicità quando ognuno è libero di seguire una qualsiasi fede religiosa nel rispetto dell'altro. C'è ateismo quando è proibito seguire qualsiasi fede religiosa. Bhè per come stiamo adesso nella scuola pubblica ad un ragazzo che non vuole fare l'ora di religione è sempre offerta la possibilità di seguire un corso alternativo, che da ugualmente crediti. L'ora di religione è ormai l'ultimo paletto rimasto nella scuola a difesa dei valori e della spiritualità. L'unica ora in cui un ragazzo può crescere come persona e approfondire un tema etico. Al di fuori di quest'ora la scuola diventa apprendimento di nozioni troppo spesso inutili che non aiutano il ragazzo a crescere ma solo a formare in lui vuoti di pensiero sterili. Detto questo... GIU' LE MANI DALL'ORA DI RELIGIONE!!!

 
 
 

Fioroni: La scuola ha oltre un miliardo di debito e rischia la chiusura

Post n°88 pubblicato il 07 Giugno 2007 da studente.romano
 

Tratto da: http://www.canisciolti.info/news_dettaglio.php?id=5574

Ormai non c'e' piu' tempo da perdere: il debito accumulato dalle scuole tra il 2002 e il 2006 (1,2 miliardi di euro) va ripianato, o "si chiude". E' questa la necessita' espressa con forza dal ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, a margine della conferenza di presentazione dei progetti per implementare lo sport a scuola. Il responsabile del dicastero di viale Trastevere, dunque, lancia un segnale preciso al ministero dell'Economia.

"Oggi- spiega- c'e' la necessita', a fronte di un debito di 1,2 miliardi di euro, di ripianare questa somma, anche con l'intervento attivo del ministero della Pubblica istruzione, ma la cosa piu' urgente e' garantire, nell'assestamento di bilancio, una cifra che consenta alla scuola di non dover sospendere la propria ordinaria funzionalita'". Rispetto ai rapporti con il ministero dell'Economia, Fioroni spiega che ormai non e' piu' un problema di ricevere "segnali". "I segnali di fumo- sottolinea il ministro- esistevano prima, questa e' ormai una certezza: l'operazione di risanamento del debito va fatta".

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Purtroppo a mio avviso la scuola paga l'incapacità dei dirigenti scolastici di gestire i fondi che hanno a disposizione. Troppo spesso dopo che si piange miseria per i tagli di fondi nelle scuole vengono fatti lavori costosi in Presidenza o nelle segreterie. Si hanno due mondi nello stesso edificio: quello del lusso e dello spreco dei dipendenti, e quello della miseria degli studenti. Capita troppo spesso che mentre nelle segreterie o negli uffici di presidenzza ci sono mobili d'epoca, climatizzatori e computer, fotocopiatrici personali e cose del genere tutte pagate ovviamente coi soldi degli studenti, nel resto della scuola la realtà è di computer rotti, spesso neanche aggiornati, vetri che sono rotti da anni ma di cambiarli non importa a nessuno, fotocopiatrici che per usarle bisogna portarsi i fogli perchè quelli comprati dalla scuola li usano solo i prof (pagati però non da loro ma da noi studenti), vediamo sedie e banchi davvero pericolosi. Il Ministro più che preoccuparsi di trovare ancor più soldi da far gestire a questi incapaci che gestiscono la scuola italiana si deve preoccupare di far utilizzare meglio quei pochi che già ci sono.

 
 
 

Il Consiglio di Stato ridà i crediti agli studenti

Post n°87 pubblicato il 04 Giugno 2007 da studente.romano
 

Dal testo della nota ministeriale del 31 maggio 2007, prot. n. 5664:
"L'Avvocatura Generale dello Stato ha comunicato che, in accoglimento della relativa richiesta, presentata contestualmente alla proposizione dell'appello al Consiglio di Stato, con decreto presidenziale cautelare, Consiglio di Stato - Sezione VI - n. 2699/2007, è stata disposta la sospensione dell'esecutività dell'ordinanza del Tar Lazio - Sezione III/quater - n. 2408/2007, con la quale era stata, a sua volta, sospesa l'efficacia dei punti 13 e 14 dell'art. 8 della O.M. n. 26 del 15 marzo 2007, in materia di istruzioni e modalità per lo svolgimento degli esami di Stato.
Conseguentemente, allo stato, tutte le disposizioni regolatrici della materia disciplinata dall'ordinanza ministeriale sopra citata restano pienamente vigenti ed efficaci."
In pratica viene sospesa la sentenza che dava ragione alla CGIL.
Per quest'anno l'ora di religione darà ancora crediti.

 
 
 

Post N° 86

Post n°86 pubblicato il 03 Giugno 2007 da studente.romano
 

Riceviamo da un genitore questa mail:

ciao scusa sono il papa' di un ragazzo di 17 anni che frequenta il terzo anno dell'istituto ************ non nego che abbia avuto dei periodi molto altalenanti didattici e quindi non e' stato ammesso agli esami di terzo.
La mia domanda e' questa puo' essere un ragazzo che pratica due discipline sportive contemporeanamente a livello agonistico Calcio,e Atletica con allenamenti che vanno dalle due alle tre ore giornaliere con un impegno fisico non indiferrente, l'aver percorso in 10 mesi quasi 31000 km essere giudicato nello stesso modo di altri ragazzi che non fanno nulla? posso fare ricorso?
A chi mi devo rivolgere?
ciao vincenzo

Caro Vincenzo ti rispondo sinceramente: la promozione o la bocciatura di un ragazzo dipendono esclusivamente dai voti che il ragazzo consegue. Se si ha in più della maggioranza delle materie la sufficienza, ad eccezione di insufficienze gravi, si è promossi, in caso contrario si viene bocciati. Ciò che un ragazzo fa al di fuori delle attività curricolari, positivo o negativo che sia, va ad influenzare solo la parte che riguarda i crediti, ma non i voti. Ogni ragazzo deve essere giudicato con lo stesso metro di giudizio che viene utilizzato per gli altri suoi compagni. Quindi in sostanza il ricorso sulla base de "il ragazzo fa molte cose quindi si deve calcolare che non aveva tempo per studiare" non è passabile. L'unica cosa che puoi fare è vedere i voti sui registri (atti pubblici quindi su richiesta scritta si ha il diritto di poterli visionare) e calcolando le medie vedere se il ragazzo con i suoi voti aveva la sufficienza in più della metà delle materie senza insufficienze gravi.

 
 
 

Consulta Provinciale degli studenti: VITTORIA!

Post n°85 pubblicato il 31 Maggio 2007 da studente.romano
 

Oggi Andrea Moi ha guidato una protesta concreta che ha portato ad una vittoria che rimarrà nella storia del movimentismo romano.

Da anni infatti era stato concesso alla Consulta di Roma uno stabile a Via Emanuele Filiberto dove gli studenti avrebbero potuto fare varie attività utili come una sala studio, una sala lettura oppure attività ricreativi o servizi agli studenti come orientamento o assistenza negli studi, il tutto gratuitamente. Purrtroppo però l'affidamento è sempre stato solo a parole perchè le chiavi dello stabile gli studenti non le hanno mai ricevute. Così oggi con la protesta si sono smosse le acque e lo stabile andrà finalmente alla Consulta. Di seguito il comunicato:

Nel pomeriggio di oggi sessanta studenti della Capitale hanno manifestato in Via Emanuele Filiberto, di fronte allo stabile concesso in uso due anni fa alla Consulta Studentesca di Roma ma mai consegnato. Il successo della manifestazione è stato sancito dalla comunicazione, giunta in tempo reale al termine del pomeriggio, da parte dell’assessore all’edilizia urbanistica di Roma On. Daniela Monteforte che entro l’estate verranno ultimati i sopralluoghi tecnici con l’esecutivo della Consulta e che la nuova struttura sarà inaugurata il prossimo 14 settembre, iniziando le proprie attività culturali, parascolastiche e di orientamento universitario.

“E’ la dimostrazione” ha dichiarato Andrea Moi, vicepresidente della Consulta, “che la mobilitazione autentica e non strumentale degli studenti è in grado di rompere l’immobilismo delle istituzioni. Lo straordinario risultato che abbiamo ottenuto oggi, oltre ad essere una vittoria della comunità studentesca, fa da perfetto contraltare alla fallimentare gestione del presidente della Consulta Mustillo, ancora una volta dimostratosi non all’altezza del proprio compito e soprattutto molto più vicino a certi ambienti politici che non agli studenti romani, i quali hanno ormai ampiamente dimostrato di non sopportarne più l’inconcludenza”.


Altro episodio grave lo segnalo qui sotto:

Il Presidente Mustillo ha raggiunto in seguito la manifestazione e si è reso protagonista di un lancio di monetine contro un ragazzo che lanciava cori contro il suo immobilismo, "Ci abbiamo dovuto pensare noi, lui sta li a fare sorrisi"

 
 
 

Notte prima degli esami

Post n°84 pubblicato il 30 Maggio 2007 da studente.romano
 

Tutti l'hanno fatta. Arrivano gli esami e nel mezzo dello stress per lo studio c'è questa notte, un pò magica un pò pazza, ma pur sempre indimenticabile. Rimane nella mente perchè è la notte in cui alla fine di cinque anni passati insieme ci si sente sempre più uniti. Si è veramente gruppo anche con chi non ci si è mai presi. C'è un legame speciale dopo 5 anni insieme, stesse esperienze stesse difficoltà. A Roma pare quasi consuetudine partire e andare a fare il bagno al mare di notte per poi tornare, ma molti vanno in giro per la città a fare pazzie. Pazzie si, perchè almeno questa notte sono concesse. Venditti parla di quattro ragazzi che vanno in giro per la città con una chitarra e un piano forte sulla spalla, e chissà dove se ne vanno con sto piano forte! L'unica cosa certa è che questa notte bisogna passarla con i propri compagni di classe, tutti, e nessun altro, e non bisogna farsi problemi nel fare pazzie ma occhio a non farsi beccare. Lo scorso anno in una scuola apparì la scritta "maturità t'avessi preso prima" enorme forse fatta coi pennelli. Durò poco ma rimase impressa a noi generazione che veniva. Un augurio alla generazione che verrà di non sprecare questa notte ma di cercare di viverla come una notte indimenticabile.

 
 
 

Mancano i soldi per pagare i supplenti

Post n°83 pubblicato il 29 Maggio 2007 da studente.romano
 

Anche da Torino arriva l'allarme

Negli ultimi mesi in molti avevano lanciato l'allarme sulla mancanza di soldi per pagare il personale aggiuntivo. Dalla Toscana alla Puglia il coro era unanime "Con i tagli di questa Finanziaria non si riescono a pagare i supplenti". C'era stata però un raggio di speranza dopo il vertice del Governo Prodi che riunitosi a Caserta era arrivato alla conclusione che si sarebbe dovuti ripartire dalla scuola, dalla ricerca e dall'università. Col Tesoretto però a questi 3 punti sono stati destinati ZERO EURO.

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Di seguito l'articolo tratto dall'agenzia stampa PRIMA

(PRIMA) TORINO - Le Commissione Cultura (Presidente Gavino Olmeo) ha incontrato questa mattina l’Assessore Saragnese, il professor Puttilli (Ass. Nazionale Dirigenti scolastici), il professor Perrini (Ass. Nazionale Presidi) e la professoressa Delvento (Associazione Scuole Autonome Piemontesi), sul problema delle risorse finanziare attribuite agli istituti scolastici. Gli intervenuti hanno sottolineato come, a causa del taglio dei finanziamenti da parte dello Stato e del grande ritardo accumulato nel loro pagamento, gli istituti scolastici statali si trovino in difficoltà nel pagare personale aggiuntivo come supplenti ed esaminatori, ma anche tasse comunali come la Tarsu. Il tema della carenza di risorse da parte delle scuole, con conseguente mancato pagamento dei supplenti verrà portato in Consiglio Comunale con un Ordine del giorno, in segno di solidarietà e di sensibilizzazione. Per quanto riguarda la Tarsu degli Istituti scolastici, il Comune l'ha già ridotta l’anno scorso del 60% e alcuni consiglieri ne hanno chiesto la totale abolizione. Verrà accertata l’incidenza sul bilancio comunale della tassa pagata dalle scuole per verificare la sostenibilità di una ulteriore riduzione. (PRIMA)



Data: 29/05/07 12:32
Autore: COM-EMO

 
 
 

L'ora di religione non darà più crediti

Post n°82 pubblicato il 25 Maggio 2007 da studente.romano
 

Da Tecnica della scuola

La Religione non è materia curricolare: il Tar del Lazio dà ragione alla Cgildi Alessandro Giuliani Accolta la richiesta di sospensiva dei punti 13 e 14 dell’articolo 8 dell’ordinanza ministeriale 26 del 2007, che in sostanza introduceva il concetto di equivalenza della religione alle altre materie in sede di scrutini di ammissione alla maturità.

Ennesimo colpo di scena sulla vicenda dell’equiparazione della religione cattolica alle altre materie scolastiche: il 23 maggio il Tar del Lazio ha infatti accolto la richiesta di sospensiva dei punti 13 e 14 dell’articolo 8 dell’ordinanza ministeriale 26 del 2007, presentata dalla Flc-Cgil e da una serie associazioni laiche,che in sostanza introducevail concetto di equivalenza della religione alle altre materie in sede di scrutini di ammissione alla maturità. 
Per il tribunale laziale l’insegnamento della religione rimane invece "una materia extracurriculare" che non puà concorrere a formare credito scolastico: ciò di fatto renderebbe non operative le indicazioni del ministero della Pubblica Istruzione, contenute nell’ordinanza del 15 marzo, che vanno quindi cautelativamente sospese.
Immediate le reazioni positive della Flc-Cgil: "Sarà ora compito del ministero della Pubblica Istruzione - affermail segretario generale, Enrico Panini - avvisare urgentemente del cambiamento di indicazione le scuole che tra pochi giorni saranno impegnate negli scrutini in questione".
La vicenda vede schierate da un parte il sindacato e le associazioni laiche, convinte dell’inammissibilità del voto ai fini della bocciatura, promozione o ammissione agli esami di stato di uno studente; dall’altra le associazioni cattoliche, che nel sostenere il contrario si sono sentite ‘rinvigorite’ da alcune recenti indicazioni favorevoli del ministero della Pubblica Istruzione.
L’ultima era rappresentata proprio dall’ordinanza firmata dal ministro Fioroni a marzo, la quale prevedeva che la frequenza dell’insegnamento della religione cattolica o dell’attività alternativa costituisse elemento di attribuzione in sede di scrutinio finale del credito scolastico utile per l’ammissione e per la valutazione finale nell’esame di Stato. Secondo la Flc-Cgil questa interpretazione rischiava però fortemente di smentire la sentenza n. 13 della Corte costituzionale risalente al 1991.
Panini ora si attende che viale Trastevere emetta al più presto una sorta di contro-ordinanza poiché sono"significative le motivazioni con cui il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva, motivazioni che lasciano presagire un parere coerente nella sessione che affronterà tutto il merito della questione". 
In effetti, il Tribunale amministrativo del Lazio ha definito "l’insegnamento della religione come una materia extracurriculare, come è dimostrato dal fatto che il relativo giudizio - per coloro che se ne avvalgono - non fa parte della pagella ma deve essere comunicato con una separata speciale nota". Non solo: "Sul piano didattico - continua la sentenza del Tar - l’insegnamento della religione non può, a nessun titolo, concorrere alla formazione del ‘credito scolastico’ di cui all’art. 11 del D.P.R. n.323/1998, per gli esami di maturità, che darebbe postumamente luogo ad una disparità di trattamento con gli studenti che non seguono né l’insegnamento religione e né usufruiscono di attività sostitutive".
E le associazioni cattoliche cosa dicono? Anche loro non staranno a guardare: il fronte cattoliche che rivendica l’equiparazione della materia ha sempre ribadito che la Cgil non può fare da cassa di risonanza solo delle sentenze a lei favorevoli: in passato dei giudici della Corte costituzionale (nel 1991 e 1992) e dello stesso Tar del Lazio (nel 2000) hanno infatti ribadito come l'insegnamento della religione sia in realtà una materia scolastica con dignità formativa e culturale identica a quella delle altre materie.
25/05/2007

 
 
 

Difende pedofilo su giornale scuola

Post n°81 pubblicato il 25 Maggio 2007 da studente.romano
 

Roma, scoppia caso al Liceo F. D'Assisi

Il liceo scientifico "Francesco d'Assisi" di Roma è nella bufera. Sul giornalino scolastico è uscito un articolo in difesa di un pedofilo. La testata, diffusa tra gli studenti col nome "La Stangata", probabilmente per questo fatto verrà chiusa. Il direttore del giornale e lo studente che ha redatto l'articolo si sono scusati. Ma quest'ultimo ha ammesso di aver avuto uno scambio di mail con il pedofilo in questione.

A far infuriare i compagni e gli insegnanti, riporta il Corriere della Sera, è stata la storia del "signor P", "un pedofilo - scrive l'allievo 17enne - una persona che ama i bambini e che ha speso tutta la sua vita per la loro felicità. Questa magistratura, che lo si voglia o no, è il cancro della nostra democrazia. La colpa di P? - prosegue - Provare attrazione sessuale per le acerbe bellezze delle ragazze molto più giovani ..."

Leggendo l'articolo poi al "S. Francesco" tutti si sono accorti che il ragazzo aveva conosciuto davvero il signor P. Lo aveva persino incontrato e, per anni, aveva scambiato una corrispondenza in chat oltre che "coamministratore (di un sito pedopornografico poi fatto chiudere da don Fortunato Di Noto, ndr) con il nickname di Signorminotauro".

"Quando iniziai a frequentare il sito, scoprii che tantissimi ragazzi e ragazze di età compresa dai 13 ai 18 anni erano favorevoli ad esperienze sessuali tra un adulto e un adolescente. Io che di anni ne avevo 14 rimasi colpito, ma cominciai a pensare che in fondo l'età non dovesse costituire un ostacolo all'amore ..."

Parole pesanti come macigni che hanno mobilitato subito il liceo: consiglio d'istituto, consiglio straordinario di classe, collegio dei docenti preoccupati per il buon nome dell'istituto convocati in tutta fretta. In giornata è attesa anche l'assemblea d'istituto. Ma a qualcuno già tremano i polsi per quello che potrebbe uscire.

 
 
 

Post N° 80

Post n°80 pubblicato il 25 Maggio 2007 da studente.romano
 

Articolo preso da: Tecnica della scuola

Monitoraggio spese per supplenze: Padoa Schioppa non si fida di Fioroni

di R.P.

Nonostante che il Ministero della Pubblica Istruzione abbia attivato diversi strumenti per monitorare la spese per le supplenze sostenuta dalle scuole, il Ministero dell'Economia ha deciso di realizzare una verifica in proprio. 24/05/2007

Che fra Ministero della Pubblica Istruzione e Ministero dell’Economia non corra buon sangue è ormai cosa risaputa, ma era difficile immaginare che i rapporti fra i due dicasteri fossero talmente tesi da dare luogo a iniziative come quella che sta coinvolgendo le scuole in questi giorni.
Il Ministero dell’Economia, per il tramite dei revisori dei conti, sta chiedendo alle scuole gli stessi dati sulla spesa per le supplenze già raccolti dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Evidentemente il Ministero diretto da Padoa Schioppa non si fida affatto dei dati che potranno pervenire da viale Trastevere e preferisce condurre un’indagine in proprio.
In effetti a proposito del rilevamento avviato dal Ministero dell’Istruzione avevamo già avuto modo di segnalare qualche incongruenza.
Il MPI aveva demandato il monitoraggio a ciascuna direzione regionale e quindi i dati sono stati raccolti con modelli diversi, con il rischio di ottenere risultati non comparabili fra loro.
Nei prossimi giorni, però, il Ministero provvederà all’apertura sul sistema informativo di una nuova funzione per rilevazione in tempo reale di dati che dovrebbero servire ad "aggiustare" il meccanismo di erogazione dei fondi.
In particolare gli uffici di segreteria dovranno inserire nel sistema i dati relativi alle spese che si presume di sostenere fino al 30 giugno in modo da consentire al Ministero di assegnare le risorse necessarie.
Ma, a quanto pare, il Ministro Padoa Schioppa non si fida né dei dirigenti di viale Trastevere e men che meno dei tecnici che hanno messo a punto il sistema di rilevazione telematica dei dati e quindi ha deciso di controllare le cifre che le scuole stanno fornendo alle direzioni regionali utilizzando un proprio sistema.
E, per sottolineare che l’indagine del Ministero dell’Economia, non deve essere presa alla leggera i revisori dei conti stanno segnalando alle scuole che i dati forniti saranno accuratamente verificati nel corso della prossima visita.

 
 
 

Debiti formativi: il via di Fioroni

Post n°79 pubblicato il 23 Maggio 2007 da studente.romano
 

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Il Ministro della pubblica istruzione Fioroni ha firmato ieri mattina il decreto che imporrà i recuperi dei debiti per gli studenti delle scuole medie superiori. Il decreto riguarderà gli studenti delle classi terze del prossimo anno, delle quarte l'anno dopo e tutti tra tre anni. Gli studenti che non recupereranno i debiti non potranno andare avanti. Fioroni:"Basta con gli sconti e i condoni per il "sei rosso", i debiti, nella vita, vanno saldati e onorati sempre, anche a scuola perchè chi vi fa sconti non vi aiuta a costruirvi un futuro degno".

Gli studenti comunque trovano assurdo che una materia insignificante possa determinare un anno scolastico. C'è chi al liceo classico si porta il debito in matematica per 5 anni, ma ha buoni voti in tutte le altre materie. C'è chi allo scientifico ha un debito in disegno, ma ciò non gli impedisce di poter avere voti da favola nel resto delle materie. Chi in una scuola tecnica o professionale ha il debito in inglese, ma l'inglese non gli servirà a nulla.
La scuola non deve essere solo il posto in cui si apprendono nozioni prive di utilità, la scuola non deve essere un'insieme di numeri su una pagella. La scuola è prima di tutto una comunità scolastica, un insieme di persone che vivono insieme 5 ore al giorno e che insieme crescono e imparano a comportarsi. Il Ministro vuole dare sempre maggior rilievo a quella parte burocratica dell'attività scolastica, mettendo da parte l'aspetto umano ed educativo.

 
 
 

Tesoretto: dimenticata la scuola

Post n°78 pubblicato il 21 Maggio 2007 da studente.romano
 

Il Consiglio dei Ministri attraverso una conferenza stampa ha annunciato dove finirà il tesoretto. La scuola pubblica non è stata citata nemmeno tra le seconde scelte. Veniamo, e non ce ne scorderemo mai, da un periodo in cui l'ex Ministro Moratti ha tagliato alla scuola oltre 600 milioni d'euro in 5 anni. Ora Fioroni che ha saputo addirittura fare peggio: ha tagliato 448 milioni d'euro in un solo anno! Ma può essere giustificabile (di sicuro non giusto) fare tagli in un periodo in cui l'economia va male. Ora veniamo a conoscenza di un tesoretto. In sostanza hanno tolto più di quello che serviva. E dove andranno a finire questi soldi presi ingiustamente? Logica vuole, come dice il corriere della sera, che vadano a finire dove sono stati tolti, almeno in gran parte. Sempre il corriere della sera indica come priorità che vadano a finire per risanare il debito pubblico. Noi di Scuole di Roma invece individuiamo la scuola come priorità assoluta. Circa l'80% delle scuole in Italia non sono a norma. Gli studenti rischiano la vita ogni giorno per studiare. Se, come ci viene dall'illuminismo, "la povertà si combatte con l'istruzione" investire nella scuola significa creare nuova ricchezza.

Dopo il saccheggio della scuola italiana

ridateci il bottino tolto ingiustamente!

 
 
 
 
 

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