Un blog creato da maggiedeiconsorti il 13/11/2007

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di CIRO VERRATI
Libro NARRATIVA 200 pagine
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VENEZIA, INCONTRO CON IL SEGRETARIO NAZIONALE DA

Incontro con il segretario nazionale di Democrazia Atea.

Se vuoi partecipare attivamente alle iniziative di Democrazia Atea, questo evento ti riguarda.
Se abiti in provincia di Venezia, o se comunque abiti in una zona dalla quale puoi raggiungere Venezia in tempi ragionevolmente brevi, partecipa all'incontro con Carla Corsetti, Segretario Nazionale di Democrazia Atea www.democrazia-atea.it . Contatta i tuoi amici, i tuoi colleghi di studio e di lavoro e tutte le persone che sono interessate a conoscere il Programma Politico. Non aspettare, il Paese è già in ritardo e il tuo contributo è importante!

 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

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Citazioni nei Blog Amici: 6
 
 
 
 
 
 
 

Ultimi Commenti

 
nonsolonero
nonsolonero il 01/11/08 alle 12:02 via WEB
Vogliamo ricordare chi è questo elegante signore della foto? E' quello che gestì, ad esempio, il g8 di Genova e che complottò insieme al capo della polizia, l'assalto alla scuola Diaz della città ligure, dove a furia di manganellate, diecine di giovani assonnati vennero brutalmente picchiati a sangue e tradotti in galera. Proseguiamo? Claudio Scajola è quell'affabile signore che, da ministro degli interni, intrattenendosi a parlare con due giornalisti, che pensava fossero amici - come poi riferì - si permise di dare del "rompicoglioni" al giuslavorista Marco Biagi, ucciso da poco dalle BR, reo, secondo lui, di avergli più volte chiesto la scorta. Ovviamente negata. La frase e la parola incriminata furono riportate su "Libero". Fu costretto dagli eventi e non dalla sua totale mancanza di dignità, a rassegnare le dimissioni da ministro anche se poi, da lì a poco, quando le acque si calmarono, rientrò nella squadra di governo con altro incarico, grazie a Berlusconi. Vorrei ricordare, che il premier, parlando commentando l'assassinio di Biagi fece appello a tutta la sua sprezzante cafonaggine e disse che si era trattato di "un regolamento di conti a sinistra". Continuo a chiedermi se è giusto meritarci tutto ciò. Claudio.
 
nonsolonero
nonsolonero il 28/10/08 alle 07:31 via WEB
Quando, fra qualche decennio, gli italiani si accorgeranno in mano a quale manipolo di manigoldi ha riposto le sorti del Paese, spero si possa fare ancora in tempo per recuperare qualcosa. Questa della scuola è l'ennesimo colpo che si assesta ad un pilastro importante della nostra società. E, non voglio allargare il discorso all'Università altrimenti potrei essere accusato di voler strumentalizzare la protesta. Voglio invece soffermarmi a quanto verrà deciso nei confronti della scuola elementare italiana, sì, la scuola elementare, quella che veniva considerata l'unico livello di insegnamento serio e di rilievo e che nelle classifiche planetarie figurava nelle primissime posizioni. Arrivano questi egregi signori e, con la spocchia e il disinteresse per la cosa pubblica che dimostrano di possedere come caratteristiche indelebili, cancellano in un sol colpo quanto di buono abbiamo. Con le immagini che ci propinano dei bambini in grembiulino, obbedienti e disciplinati, intanto, vanno a infierire su di essi togliendo loro la possibilità di istruirsi come si deve e riducendo il numero di docenti ad uno solo. Bestiale. E non voglio aggiungere altro. Il fascismo non è morto, è ancora vivo e vegeto, riprodotto nel nostro Paese dai rigurgiti dei numerosi nostalgici che non hanno mai mollato la presa. Ciao Ciro. Claudio.
 
maggiedeiconsorti
maggiedeiconsorti il 07/10/08 alle 21:19 via WEB
Il mio voleva essere un augurio provocatorio. Comunque il tuo intervento come sempre ha chiarito gli eventuali dubbi interpretativi.
 
nonsolonero
nonsolonero il 06/10/08 alle 20:03 via WEB
L'unica cosa che non posso condividere, caro Ciro, del tuo commento, è l'augurare "buon lavoro" a un castigamatti messo a fare il ministro da quella persona irresponsabile qual'è il nostro presidente del consiglio. L'immagine di noi che auguriamo buon lavoro a Brunetta, somiglia a quella del condannato a morte che lo dice al boia pronto a decapitarlo. Io, non augurerò mai buon lavoro ad una persona che ha fatto dell'insulto, dell'offesa gratuita, dell'ingiuria e della diffamazione le sue armi per poi utilizzarle continuamente contro una categoria, divenuta solo grazie a lui, negli ultimi tempi, il crocevia di tutti gli scandali, il "cul de sac" dove vanno a rintanarsi tutte le sozzure del nostro Paese, il collo di bottiglia dove vanno a confluire tutte le anomali d'Italia. I dipendenti pubblici sono ormai per i più i veri responsabili del dissesto, i parassiti di cui si può fare a meno, dediti solo ad assenteismo ingiustificato, ad approfittare di false malattie e, quando sono in ufficio, a sonnecchiare fra cumuli di carte ingiallite dai ritardi burocratici. Più che buon lavoro, ad un ministro così, auguro, per una ragione qualsiasi al momento non identificabile, di finire in fretta il suo mandato. Il solito, grande abbraccio. Claudio.
 
nonsolonero
nonsolonero il 02/09/08 alle 18:16 via WEB
E' giusto quello che dici ma, se mi permetti una piccola osservazione, credo che i dipendenti di Alitalia, in questo momento, se ne freghino altamente delle storie personali e delle poesie che vi gravitano intorno. Sono certo che le lavoratrici e i lavoratori Alitalia, adesso più che mai, hanno bisogno di certezze per il futuro loro e delle loro famiglie. Esattamente quello che Berlusconi, con questa operazione, non è riuscito a dare. Cordialità. Claudio.
 
esisto.gia
esisto.gia il 01/09/08 alle 23:55 via WEB
Se sei un dipendente statale e giustamente intendi difendere la parte sana del sistema fallo e se non puoi farlo apertamente invia in maniera anonima lettere circostanziate smascherando i ladri...il Paese te ne sara' riconoscente e le tasse diminuiranno migliorando i servizi che sono da Terzo Mondo. Brunetta va' aiutato non combattuto
 
esisto.gia
esisto.gia il 01/09/08 alle 23:36 via WEB
Alitalia dagli Italiani e' nata ...e l'Italia non puo' abbandonare una sua creatura in un momento di difficolta' economica perche' non e' giusto. In Alitalia lavorano cittadini Italiani; invendibili sono loro e le loro storie personali...il problema e' piu' morale che economico
 
nonsolonero
nonsolonero il 31/08/08 alle 18:26 via WEB
Credo che ci ritroviamo a che fare col più grande filibustiere della storia, di nuovo alla guida di un Paese come il nostro che, sepuur non privo di atavici problemi, sceglie, come una maledizione scritta, di dotarsi di un Presidente del Consiglio come questo, affidandogli a cuor leggero le sorti di 60 milioni di individui, la metà dei quali, cerca ancora di trovare un motivo a tanto livore da parte del destino nei suoi confronti. E' stato subito fatto un calcolo: se l'"affare" Alitalia va in porto come sembra debba accadere, ogni italiano si sarà accollato un debito di 50 euro e quando dico ogni italiano, intendo neonati compresi. La cordata di italica provenienza che prima non c'era, è finalmente comparsa e, insieme ad essa, la cruda realtà. Questa ci ha fatto capire un paio di cose: la risoluzione migliore era e rimane quella che avrebbe visto Air France acquirente, debiti compresi, della nostra compagnia di bandiera considerando anche il fatto che gli esuberi erano stati conteggiati in un numero massimo di 2.800. la seconda osservazione è che, con la risoluzione adottata dal Governo, avremo tutti non solo più debiti ma questi dovranno essere pagati dalla popolazione e i soliti industriali già straricchi e benestanti si approprieranno della parte buona dello spacchettamento. In aggiunto al danno, la beffa di un numero di esuberi che aumenta di giorno in giorno e che ha già raggiunto la considerevole cifra di 8.000. E il nostro Presidente del Consiglio continua ad andare da microfono a microfono a rilasciare dichiarazioni autocelebrative con le quali elenca una miriade di problemi risolti, incluso questo. E' il caso di dire che Alitalia, in queste condizioni, non potrà mai decollare. Claudio.
 
driver64
driver64 il 11/08/08 alle 19:17 via WEB
è un discorso ampio,il teatrino dell'informazione è orwellianamente asservito ai potenti,non mi sembra che alcun governo abbia imposto ai propri atleti di partecipare o meno,ma in compenso i nostri galletti di destra avrebbero quasi voluto che i ns. atleti protestassero come no global, "prendessero coscienza" come fieri democratici...
 
nonsolonero
nonsolonero il 10/08/08 alle 11:45 via WEB
Ci sono gesti ineleganti e paradossali che vengono proposti da parte di alcuni governanti o anche, semplicemente, da parte di qualche rappresentante delle destre italiane come Gasparri, ultima persona al mondo che potrebbe aprire bocca su argomenti inerenti la libertà di parola, che ha invitato gli atleti a compiere gesti eclatanti per protestare contro il governo cinese. D'altronde, il neo sindaco di Roma Alemanno, stessa estrazione politica del Maurizio nazionale, ha protestato contro Cuba esponendo vessilli e slogan fuori dal balcone del Comune. Gente così, che sembra improvvisamente aver trovato per strada tracce di qualche sentimento libertario e democratico di cui non avevano mai sentito il bisogno nè loro nè i loro padri, zii e nonni fascisti, come mai non hanno mai pensato in passato di fare altrettanto, ad esempio, contro il Cile di Pinochet o contro l'Argentina dei generali o contro la Spagna del tanto amato Caudillo? Adesso, si mostrano al pubblico in marce a favore della libertà dei popoli oppressi, loro che in casa nostra, non in Cina, hanno comunque sempre appoggiato tutto quanto è avvenuto durante il ventennio mussoliniano, Repubblica di Salò compresa; loro che tentano ad ogni pie' sospinto di riscrivere la storia confutando la verità e proponendone altre come nel caso nemmeno tanto velato di Fini durante la commemorazione della strage di Bologna. Dovremo convivere con queste persone per tanto tempo e subirne non solo le destabilizzazioni in tutti i campi, da quello economico già in atto a quello politico che sta per arrivare. Dovremo sorbirci un presidente del consiglio populista e demagogo che imbracciando ramazza e secchio se ne va a spasso per Napoli facendosi vedere dalle persone del luogo affaccendato come nemmeno il Mussolini di più agreste memoria riuscirebbe a fare. Buona domenica, Ciro. Claudio.
 
 
 
 
 
 
 

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