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Figlie dell'Iran

Post n°19 pubblicato il 28 Novembre 2008 da sentierodisole
 
Foto di sentierodisole

C'è un brano nello Shahnameh, il "libro dei re" di Firdusi, che dice "e una volta catturata, l'afferrò e le strappò via l'elmetto dalla testa, perchè desiderava vedere il volto dell'uomo che aveva potuto affrontare il figlio di Rostam. E...quando ebbe fatto questo, fuoriuscirono dall'elmetto crocchie di una tinta scura, e Sohrab vide che era stata una donna ad averlo superato in combattimento. Era confuso e disse :
"Se le figlie dell'Iran sono come te, e avanzano in battaglia, nessuno potrà opporsi a questa terra."

Lo status delle donne iraniane nell'era sassanide:
Nella tradizione iraniana le donne hanno sempre avuto un rispetto speciale e un uguale trattamento. Secondo Plutarco, lo storico greco e biografo: "le donne iraniane usavano partecipare agli affari sociali e al combattimento sul campo di battaglia".
E' anche risaputo che l'esercito iraniano dell'impero sassanide includeva anche donne combattenti, e le fonti romane le descrivono come un gruppo di eccellenti combattenti. Esistono comunque alcuni resoconti di storici che indicano che nell'impero sassanide le donne non erano considerate come individui indipendenti ed erano completamente sotto la custodia del patriarca della loro famiglia. Da un lato, questi resoconti sono per la maggior parte inverosimili perchè non ci sono prove a supporto. Dall'altro lato, lo studio dell'Avesta, il libro sacro dello zoroastrismo, indica che le donne nella società iraniana erano considerate, in larga misura, uguali agli uomini e godevano un certo numero di libertà legali e sociali. Come è descritto nel Din Kard, un antico testo religioso, le donne potevano gestire la loro proprietà, potevano rappresentare il loro marito nei tribunali, potevano diventare giudici, e potevano eseguire cerimonie religiose. Di dovrebbe notare che, a causa dell'importante ruolo delle donne nella società, le antiche monete iraniane mostrano la regina su un lato della moneta.
http://azadeganiran.com/WomenCondition.asp


Azarmidokht era la ventisettesima regina sassanide della Persia, e figlia di Khosrau II.
Governò la Persia dopo sua sorella Purandokht.
Dopo la morte di suo padre Khosrau II l'anarchia si diffuse nell'impero sassanide. I governanti successivi poterono rimanere sul trono solo per un breve spazio di tempo, per cui di molti di essi non sappiamo niente altro che il nome.
Inoltre la storia tramandataci è poco affidabile e contradditoria così che il regno di Azarmedukht non è accuratamente datato. Dato che una successione femminile non era prevista nell'impero persiano potrebbe anche essere accaduto che lei avesse agito come una reggente.
Secondo Tabari, il suo regno durò qualche mese nell'anno 630; sebbene questo contradddice il fatto che sua sorella Boran, alla quale lei era succeduta, non morì prima del 631. Esse probabilmente regnarono solo qualche mese, ma probabilmente nel periodo 631/632. Tabari riporta inoltre che il generale Farrukh propose di sposare Azarmidokht. La regina, comunque, lo fece uccidere; e il figlio del generale una volta catturata la città di Ctesifonte, la fece accecare ed uccidere. Secondo Tabari, fù proprio lui Rostam Farrokhzad, che diventato generale sotto Yazdegerd II, perse la battaglia contro gli arabi.


Su un sito web ho trovato una lista delle figlie dell'Iran:
http://www.stormfront.org/forum/showthread.php?t=174926
Pur non condividendo alcuni giudizi con riferimento agli arabi questo sito è interessante per cogliere un sentimento abbastanza diffuso riguardo a quella che viene chiamata "invasione araba".
 1. Doghdoo (selected) Mother of Zartosht Espantman (Zoroasta), the Persian Prophet.

2. Hovee (Owner of the fine cattle) Wife of Zartosht Espantman.


3. Chista (intelligent) Daughter of Zartosht Espantman, great preacher of Zoroastrianism.

4. Mandana (eternal) Wife of Cambisis, mother of Cyrus the Great.

5. Amitis (Wise Friend) Shahbanoo of Iran, daughter of Astiak shah of Mad, Wife of Cyrus the Great.

6. Atoosa (Beautiful Body) Shahbanoo of Iran, wife of Darius the Great, daughter of Cyrus the Great, mother of Xerxes (Kheshayar).

7. Esther (Star) Shahbanoo of Iran, wife of Xerxes.

8. Pantea (strong & immortal) Commander of the Immortal Guards, Achaemenids Dynasty. A sensitive military commander of Cyrus the Great, wife of General Aryasb, Achaemenid's Arteshbod.

9. Artoonis (true & faithful) Commander of Achaemenids, daughter of Artebaz, Sepahbod (General) of Darius the Great. She was a brave woman.

10. Pari Satis (Like Angel) Arteshbod (Field Marshal) of Achaemenids, wife of Darius the Second.

11. Mahrooyeh (Pretty Face) Shahbano (Queen) of Iran, wife of Cambisis (Kamboojiye) the Second.

12. Amestris (pal) Achaemenid's commander, daughter of Darius the Second.

13. Aspas (Guard of strength) Commander of Achaemenid's police, daughter of Ardeshir the Second.

14. Artemis (The great speaker of the truth) or Artemisia, Grand Admiral, leader of the Persian Navy during Xerxes, Xerxes' great love.

15. Sisi Cambis (Fortunate) Queen Mother, mother of Darius the Third, she was a remarkable Achaemenid woman fought & did not surrender to Alexander the drunk, Macedonian Tyrant

16. Roxanna (Very bright & beautiful) Princess of Achaemenid, daughter of Darius the Third.

17. Estatira (Creation of the stars) Sepahbod Princess (General) of Achaemenid, daughter of Darius the Third.

18. Youtab (unique) Commander of Achaemenids, sister of Ariobarzan (Achaemenid's General), she stood side by side to her brother & fought the Greeks & Macedonians to death.

19. Artadokht (Truthful girl) Secretary of Treasury during Ardavan the Fourth of Ashkanids Dynasty.

20. Sura (Flower Face) One of the Greatest Heroines of Persian History, A strategical Genius. Ashkanid's General, Sepahbod of Ashkanid Empire, daughter of Ardavan the Fifth, father's right hand.

21. Azarmidokht (Youthful girl) Empress of Iran, daughter of Khosrow Parviz, ruled Iran after her sister Poorandokht, Sassanid Dynasty.

22. Poorandokht (Sexy & beautiful girl) Empress of Iran, Older sister of Azarmidokht, older daughter of Khosrow Parviz, ruled Iran.

23. Shirin (sense of sweetness) Shahbanoo of Iran, wife of Khosrow Parviz Sassanids.

24. Parin (Angel like) Sassanid Princess, daughter of Ghobad, Counselor of the Sassanid Courthouse, extremely intelligent politician.

25. Toorandokht (Tooranian girl) Sassanid Princess, daughter of Khosrow Parviz.

26. Golandam (Flower Body) Shahbanoo of Iran, wife of Bahram Goor Sassanid.

27. Zand (Precious) Wife of Khosrow Anooshirvan Sassanid, niece of Bahram Choobin the Sassanid General.

28. Apranik (Daughter of Elder) Sassanid Commander, daughter of Peeran General of Yazdgerd the Third. She fought gracefully, resistance fighting against Arab Oppressors during Arab Invasion, killed many of them & done many damages to the Arab Army.

29. Negan (Good Destiny) A freedom Fighter Leader, Guerrilla Commander during Sassanids, one of the major resistance fighters of Iran against Arab Invasion.

30. Banoo (Lady) Wife of Babak Khoramdeen (Persian Legendary Freedom Fighter), she fought side by side to her husband Babak, during the occupation of Iran by Arab Hounds. She fought to the end.

31. Booran (Pretty) The Persian Prime Minister of Islamic Empire during Khalife Mamoon of Abassids, during the occupation of Iran by Arab oppressors, daughter of Hassan Sahl.

32. Azad (Free) Daylamee Guerrilla Commander, a partisan leader from north Iran, who fought for many years with her band of freedom fighters against the Arab Oppressors, during the Occupation era.

The Start of The "Iranian Women's Freedom Movement"
Women played a very important role in the freedom movement of Iran. They struggled side by side of men. Women were the most oppressed fraction of Iranian society, simply because, after the establishment of Islamic Government & its fanatical backwarded Judicial laws & the imposing & enforcing of these Bedouin Nomadic Laws of the Desert into the very sophisticated Persian Empire's culture, the women practically lost all their status in the Persian Society & became the second rate citizens of the country; furthermore, the property of men!


After the establishment of the Islamic Government, Iranians in general, first became another "Slave Race" for the Arabs & in later years, they became the "Second Rate Citizens" of the Islamic Empire. But women had even lesser value among the citizens of the Islamic Empire! Women in general are second rate human in Islamic Society. Their testimony in a court of law, counts as half, their inheritance from the will of their parents is half as the male, they cannot occupy certain positions like the judicial, military, high clerical, & high political executive offices, & many more unfair Islamic rules & regulations, isolates them from the rest of the society.


Now, women is general, are treated as unequal to the men, all around the Islamic World; however, imagine that you are a woman, & also a woman from a defeated Non Muslim Nation, like the Persian Empire! This is like a Double Whammy! After the Arabo-Muslim Invasion-Occupation of Iran, Non Arab women were basically having the value & social status, similar as the "Concubines" & "Female Slaves". They were traded as property, same as cattle or land property. Tens of thousands of beautiful Persian Women were captured, shackled & chained, & then shipped on camel's backs to Arabia & Caliph's courthouse. Once these women arrived, they were distributed among the Arab officials, generals & tribal chiefs. The prime & the most beautiful women of Iran were forced to join the harems of these Desert Animals. The women of Sassanid Imperial family were forced to wed the Inferior Beasts of the Desert.


If you were a Persian woman during those days, what would you do? Would you:


a) Gladly choose the harem of a stinking smelly, sweaty, half beast, barbarian Desert Rat Arabo-Muslim with a mouth smelled like rotten eggs?


b) Pick up arms & rather to fight to death, than to sleep with these animals?


When many forced into the first choice, yet many chose the second choice. Persian Women's Freedom Movement did not start from the middle of Zand or Qajar Dynasty's era! In reality,


"Persian Women's Freedom Movement", started from the first day of Arabo-Muslim Occupation of Iran 651 AD.


Lets glance through a selected leaders of this freedom movement, yet by no means this list covers all the brave female freedom fighters of Iran who lost their lives for the Mother Persia. From 651 AD & on going, Iran witnessed a rise of a different breed of warriors! The famous legendary female resistance warriors of Iran.


Female Freedom Fighters of Iran
Now, I shall state these female heroines' names, the meaning of their names in parenthesis, & a bit of their history:


Apranik
(Daughter of Elder)
The Female Symbol of Persian Resistance.
The Sassanid Commander, daughter of Peeran, General of Yazdgird the Third. She fought gracefully, resistance fighting against Arab Oppressors during Arab Invasion, killed many of them & done many damages to the Arab Army.


Apranik, was a Sassanid High Ranking Commander of Army. Like her father, she decided to become a professional soldier. Peeran was a famous Persian General, & when Arabs invaded our land Peeran was like a solid rock standing on their way. Apranik was more like a Tom Boy! Since childhood, she loved military. She was Father's Right hand, & the amazing Nationalistic Feelings that she developed during her teenage years, forced her to become a military person. Apranik, joined the mighty Persian Army. Due to her worthiness, & not her father's influence, she climbed the steps of progress, one by one & after her complete education, she managed to rise from a petty officer, to a full commander of the Persian Army. When Arabs invaded Iran, Apranik took the command of a major battalion of his father's Army. Her tactics were hit & run battles with the Arab Bandits. As she got wiser, she found out that "Organized Warfare" with the Desert Rats who invade & hide, & then reinforce & invade again, does not work; therefore, she started a campaign of a treacherous battle against the Arabo-Muslim Invader-Occupiers. For years to come, Apranik, first fought an official war with the invaders, & later on when all hopes were destroyed, Apranik, started her Hit & Run Rebellious Campaign against the Desert Beasts.


Apranik & her Ranks, never surrendered, they have fought an on going battle to the bitter ends. Apranik became a symbol for the "Persian Resistance". Her braveries were so known, that she became the talk of the "Persian Resistance" & Persians created an expression for her! Every time a female soldier would have shown bravery among the resistance, other soldiers would smile & call her:


"Who do you think, you are? Commander Apranik?"


Apranik, practically became a symbol of resistance, & one of the worthiest commanders of Persian Army, who did not even surrender her forces after the occupation. She kept on launching a Partisan Hit & Run Rebellious Battle against the Arabs, way after the Sassanid Main Army Collapsed. Separated Circles of Sassanid Immortals (Elite Persian Guards), Cavalry, Army & Navy kept on fighting the Arabo-Muslim for years after the occupation. Apranik's band of Resistance fighters, fought hard, even after the loss of Persian Empire, Sassanid Dynasty, Arteshbod General Rostam-e Farokhzad, Yazdgird III, & her loving father General Peeran. Apranik's famous words & policy was:


"No retreat, no surrender"


Apranik chose to fight with her soldiers, until the bitter end, she chose to be cut to pieces by the Arab Sword, than to become a whore in the Arab Bed........and eventually Apranik became a legend. The Legend of Apranik, is still living in every female freedom fighter of Iran's heart. May her great spirit rest in peace. Apranik Daughter of Peeran or as they used to call her Apranik of Peeran's name will always be in the "Persian Resistance Hall of Fame"




Negan
(Good Destiny)
A freedom Fighter Leader, Guerrilla Commander during Sassanids, one of the major resistance fighters of Iran against Arab Invasion. Negan was not a military woman, nor a woman of nobility, yet she had a heart full of the love of Iran. Her heart was pounding for the Mother Land. she has decided to pick up the sword & lead a band of resistance fighters against the Arabo-Muslim Animals who invaded The Civilized World & Mother Persia.


Banoo
(Lady)
The famous female commando & revolutionary Banoo, was a lioness. The central area of activity for Banoo was State of Atropatgan or Azar-Abadegan (Today's Azerbaijan). Wife of Babak Khoramdin (Persian Legendary Freedom Fighter), she fought side by side to her husband Babak, during the occupation of Iran by Arab Hounds. She fought to the end. Now this woman was amazing! she was the better half of Babak-e Khoramdin. Banoo was a temperamental Azeri Woman, with determination of steel from Azerbaijan or as it used to be called State of "Atropatgan". This amazing woman was a skilled archer, she grew up with her bow & arrows! She was Babak's partner in life & death, in war & peace. Banoo was a symbol of Pure Persian Pride, Azeri Style! Banoo & Babak fought the Arab Occupation for years, they lived & they died as Proud Persians.


Booran
(Pretty)
The Persian Prime Minister of Islamic Empire during Caliph Ma'mun of Abassids, during the occupation of Iran by Arab oppressors, daughter of Hassan Sahl.


Booran's time was later on during the occupation years. When Arabo-Muslim ruled every aspect of life in Persia, & when fighting by the sword & arch was not possible, Booran the wise daughter of Hassan-e Sahl launched a different type of a battle! She grew up to become a politician. Furthermore, she became the first female Wazir (Prime Minister); morely, the first Non Arab Wazir of the whole Islamic Empire! Just imagine the sound of that! A female Persian Wazir in the Arabo-Muslim court of Ma'mun, The Caliph of Abbasid! A Persian woman with that kind of power, could do many goods for Iran, & indeed she did. she actually fought the Arab Hierarchy from within. She was in the inside, way inside; therefore, she started her famous "Changes From The Within" reforms. Booran, Daughter of Sahl, fought the political war & forced many reforms for embetterment of Persian's Lives to the Abbasid's Government. During her years in office, she fought for the rights of Minorities (Non Arabs) in the Islamic Empire. A very interesting woman indeed.


Azad
(Free)
The central area of activity for Azad was State of Daylam (today's Gilan).
A Daylami (Gilani) Guerrilla Commander, a partisan leader from Caspian Sea shores in north Iran, who fought for many years with her band of freedom fighters against the Arab Oppressors, during the Occupation era.

 
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Dell'amore arabo ovvero "la collana della colomba"

Post n°18 pubblicato il 25 Novembre 2008 da sentierodisole
 
Tag: L'amore

Ibn Hazm era un musulmano vissuto in andalusia nel decimo secolo.
Essendo il padre visir del califfo al-Mansur, potè facilmente ricevere una elevata istruzione in numerose discipline dai più celebri maestri di Cordova e affermava inoltre di discendere da un persiano di nome Yazid.

Ibn Hazm è famoso per aver scritto un trattato d'amore intitolato "la collana della colomba" che contiene anche elementi della sua esperienza personale, come il racconto della sfortunato amore giovanile per la figlia adottiva dei suoi genitori, tenuto segreto fino a quel momento.

Dalla "storia della filosofia islamica"di Henry Corbin.
"Con il libro intitolato la Collana della Colomba, Ibn Hazm si colloca fra gli adepti di quel platonismo islamico, nel quale egli ha come illustre predecessore Mohammad ibn Dawud Ispahani , del quale abbiamo già ricordato il mirabile Kitab al-Zohra. E' probabile che nella biblioteca del castello di Xativa Ibn Hazm disponesse di una copia del libro di Ispahani. Egli fa esplicitamente riferimento al passo in cui Ibn Dawud accenna al mito platonico del Simposio: "alcuni seguaci della filosofia ritengono che Dio abbia creato ogni spirito dandogli forma sferica; poi egli lo avrebbe scisso in due parti, ponendo ognuna delle due metà in un corpo". Il segreto dell'amore sta nella riunione di queste due membra nella loro totalità iniziale. L'idea della preesistenza delle anime viene del resto esplicitamente affermata in un Hadith per Profeta. Ibn Hazm vi fa riferimento, ma preferisce interpretarla nel senso di una riunione che concerne l'elemento superiore delle anime isolate e disperse in questo mondo; si tratta di una affinità fra gli impulsi che le muovono e che sono nati nella loro preesistenza nel mondo superiore. L'amore è l'avvicinamento reciproco alla forma che li completa. Il simile cerca il suo simile. L'amore è una adesione spirituale, una fusione delle anime.
Quanto alla causa che il più delle volte fa nascere l'amore, l'analisi datane da Ibn Hazm presenta una chiara reminiscenza del Fedro di Platone. Questa causa "é una forma esteriormente (zahir) bella, poichè l'anima è bella  e desidera appassionatamente tutto ciò che è bello, e inclina verso le immagini perfette. Se essa vede una simile immagine, si fissa su di essa; e se poi vi scorge qualche cosa della propria natura, ne subisce l'irresistible attrazione, e si produce il vero amore. Ma se non scorge al di là dell'immagine qualcosa della propria natura, il suo affetto non va al di là della forma". E' importante mettere in evidenza una simile analisi di Ibn Hazm, che è uno Zahirista (vale a dire un essoterista in materia di diritto, attaccato al valore della lettera, dell'apparenza), accanto a riflessioni di questo tipo: "O perla celata sotto forma umana, ma se medito più a fondo, ecco mi appare come un corpo venuto dal mondo celeste delle Sfere". Sono pensieri che non stupirebbe di incontrare in esoteristi  come Ruzbehan di Shiraz o Ibn Arabi, sempre pronti a percepire un'apparenza come una "forma teofanica". Il limite tra gli uni e gli altri è dunque assai fluido; sia da una parte che dall'altra, l'apparenza diventa apparizione.(...)
Per il platonico Ibn Dawud, per Jahiz, per il teologo neo-hanbalita Ibn Qayyim, la via dell'amore non ha un punto d'arrivo divino; essa non emerge.
Per il platonismo dei sufi, per Ruzbehan di Shiraz come per Ibn 'Arabi, essa è precisamente questo emergere. La spiritualità dei sufi che li seguiranno assume una differente tonalità, rispetto a quella dei loro predecessori. L'amore 'odhrita non è semplicemente il modello dell'amore di Dio, poichè non si tratta di passare da un oggetto umano ad un oggetto che sarebbe un oggetto divino. Quella che si produce è invece una trasmutazione dell'amore umano stesso, poichè esso è "l'unico ponte che varca il confine del Tawhid" (Tawhid = fede nella unicità di Dio).

http://www.muslimphilosophy.com/hazm/dove/index.html
(testo "La collana della colomba" in inglese)
Il testo è molto interessante e lo consiglio a tutti.
E' curioso osservare come le cose a distanza di anni non è che siano poi così cambiate, per esempio l'autore fa riferimento all'amore e alla amicizia con persone che non si sono mai viste.
Per quanto riguarda l'amicizia:
 These conditions also obtain in the relations between friends and comrades, as I shall show in a personal reminiscence. There was once a strong bond of affection between myself and a member of a noble family; we corresponded frequently, but had never set eyes on one another. Then Allah granted me the boon of meeting him; and but a few days elapsed when a violent aversion and strong antipathy arose between us, that has continued uninterruptedly down to to the present day. I have put this incident into verse, and will quote a line or two.
Queste condizioni (innamoramento attraverso la semplice descrizione) posso capitare anche nelle relazioni tra amici o compagni, come mostrerò grazie ad una esperienza personale. Mi è capitato una volta di provare un forte sentimento di affetto verso un membro di una nobile famiglia; correspondevamo di frequente ma non ci eravamo mai visti. Poi Dio mi concesse la benedizione di incontrarlo e trascorsero pochi giorni che tra di noi nacque una violenta avversione e una forte antipatia , che è continuata ininterrottamente fino a oggi. 

The opposite transpired in the case of my relations with Abu `Amin Ibn Abi `Amin (God keep him in His mercy!). Once I truly detested him, and he fully reciprocated my feelings; this was before I had seen .him, and he me. The root of the matter was a slanderous report, which had been carried to each of us about the other, aggravated by an aversion existing between our respective fathers that sprung from their mutual rivalry in the race for preferment at Court and worldly promotion. Then Allah so ordained that we should come together; thereafter he became my dearest friend, and I his likewise, until the day that death parted us. The following verses were written by me to commemorate this friendship.
Appartiene invece al caso opposto la mia relazione di amicizia con Abu Amin Ibn Amin (Dio mantenga la sua grazia su di lui). Un tempo lo detestavo profondamente e lui reciprocava il mio stesso sentimento; questo prima di averlo visto e prima che lui vedesse me. La radice del problema era una maldicenza che ci aveva messo l'uno contro l'altro,  aggravata da una avversione esistente tra i nostri padri nata dalla loro mutua rivalità nella corsa per gli onori di corte e per la competizione mondana. Poi Allah fece in modo che ci incontrassimo e dopo il nostro incontro lui divenne il mio migliore amico e io altrettanto per lui fino al giorno che la morte ci divise.

Chi é interessato a Henri Corbin può vedere questo sito:
http://www.amiscorbin.com/
é particolarmente interessante l'intervista in cui parla del filosofia persiano Sohrawardi.

 
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Dialogo tra religioni come mezzo per la conoscenza reciproca e di sè stessi.

Post n°17 pubblicato il 18 Novembre 2008 da sentierodisole
 

Ho trovato sulla rete due siti interessanti riguardo al dialogo tra le religioni.

http://ecumenici.altervista.org/html/archives/archive_2006-w12.php

su questo sito c'è una splendida poesia di Rumi:

IL SOLE

“Poi che son servo del Sole vi parlerò del Sole;
notte non sono, né adoratore delle notti, non parlerò di sogni.
Come messaggero del Sole e suo interprete,
segreti messaggi prenderò da lui e vi porterò la risposta.
E poi che vado come sole, brillerò su rovinati deserti,
fuggirò dai luoghi abitati, parlerò deserte parole.
Assomiglio alla vetta di un albero lontano dalla radice:
pur ristretto in secca corteccia, parlerò di succoso midollo.
Se pur son mela secca son più alto d’un albero;
anche se ebbro e sconvolto, dico parole veraci!
Da quando il mio cuore ha sentito il profumo della polvere della
sua soglia,
ho vergogna anche della polvere sua, non parlo che d’acqua
purissima!
Togliti il velo dal volto, ché il volto hai glorioso!
Non permettere ch’io debba parlarti come sotto ad un velo!
Se hai il cuore di pietra, io son pieno di fuoco qual ferro;
se assumi trasparenza di cristallo, io parlo di calice e vino!
Poi che nato sono dal Sole come il Re Qobad antico,
non sorgerò nella notte, non parlerò di chiaro di luna.”

(Rumi, Poesie mistiche, Rizzoli)

A chi fosse interessato ai libri di Rumi consiglio di leggere il Mathnawi di Rumi:
http://www.hoepli.it/libro.asp?ib=9788845256448&pc=000010001001054
è presente una versione in lingua inglese scaricabile da internet:
http://www.sacred-texts.com/isl/masnavi/
(sacred text è un bellissimo sito internet in inglese che contiene informazioni e libri scaricabili gratuitamente su pressochè tutte le religioni del mondo).
http://www.sacred-texts.com/
Pochi giorni fa hanno su questo sito è stato pubblicato il "Bustan di Sadi"
http://www.sacred-texts.com/isl/bus/index.htm

http://tradizionesacra.blog.tiscali.it/

Per quanto riguarda questo secondo sito, l'autore è un mussulmano appassionato di yoga e della religione induista.
Questo sito è interessante perchè affronta il problema dei rapporti tra musulmani e induisti;
"In India non c'è solo conflittualità tra musulmani e Indù. L'Islam ha dato anche delle grandi personalità all'India che presentiamo in questo video. Abdul Kalam, musulmano, ad esempio, è stato il padre..."(estratto da questo secondo sito)
Sempre su questo sito ho trovato un estratto del libro "Om Nada Brahma" di Giovanni D'erme, che per chi non lo conoscesse è l'autore della "grammatica di neopersiano" che è la grammatica più usata per i corsi universitari (e sulla quale grammatica in questo periodo sto passando un pò di tempo anche io).
http://tradizionesacra.blog.tiscali.it//Om_Nada_Brahma__un_mantra_ind__musulmano_1931830.shtml

Per chi sta studiando il neopersiano, consiglio questi siti:
http://www.u.arizona.edu/~talattof/persian/lessons.shtml
http://128.187.33.4/persian/
(questo ultimo sito contiene molto materiale interessante!! divisi in base al livello di conoscenza della lingua: files audio, video, storie, esercizi di coniugazione dei verbi (la coniugazione dell'indicativo presente presenta le maggiori irregolarità), storie, canzoni, moltissime scene di film iraniani, e moltissime poesie di mistici dell'islam; per ognuno c'è la possibilità di scaricare l'audio, c'è il vocabolario delle parole usate nel testo e ci sono esercizi.
http://www.easypersian.com/W103/links_103.htm
Easypersian è forse uno dei siti più famosi per quanto riguarda lo studio del neopersiano: offre un corso di lingua in centocinquanta lezioni.
http://www.lib.washington.edu/neareast/yekruz/
Questo sito contiene una short story in persiano "Yekruz" - a day in Rostamabad of Shemiran - un giorno - di Mohammad Ali Jamalzade (scrittore iraniano contemporaneo (morto nel 1997), padre del racconto breve in persiano, passò quasi tutta la sua vita fuori dall'Iran e nelle sue opere è possibile notare un forte sentimento di nostalgia per il suo paese).

In rete ho trovato un dizionario monolingue inglese che fornisce, per ogni parola o espressione cercata, oltre alla spiegazione, anche esempi tratti da opere di letteratura inglese e americana e l'aspetto interessante è la possibilità di poter leggere il testo completo delle suddette opere letterarie.
http://austen.thefreelibrary.com/Emma/1-1#To+find+fault+with

Per quanto riguarda l'ecumenismo mi vengono in mente alcune cose...
C'è verità in ogni religione del mondo, e Dio si è manifestato in ogni parte del mondo, e come potrebbe non essere così, se Dio è buono?
Mi viene in mente che l'Imam sciita Jafar al-Sadiq amava parlare ai suoi discepoli delle altre religioni del mondo (tra di loro oltre a Geber e il fondatore della scuola Mutazilita, c'erano anche i fondatori delle correnti sunnite Malikita e Hanafita)

Questa è una frase che ho trovato nel libro su Ruzbehan di Henri Corbin:
Certes, nous voyons se multiplier de nos jours les colloques de bonne volonté entre l'Orient et Occident; mais il semble que le plus souvent l'on ne pénètre pas jusqu'au fond des questions essentielles. Pour y pénétrer, il faudrait d'abord nous ouvrir réciproquement l'accès de textes où se sont exprimés un sentiment de l'univers, une image du monde, une quete du divin, bref des problèmes dont nous sommes respectivement, les uns et le autres, les héritiers. Tant que nous n'en aurons pas réalisé l'interpénétration, nous ne ferons que monologuer courtoisement les uns devant les autres. Passer au dialogue, ce serait la tache des philosophes, s'ils n'étaient le plus souvent absorbés par les programmes traditionels, quand ils ne se laissent pas fasciner par les courants à la mode du jour. En attendant, dès que l'on veut soi-meme pénétrer au fond de ces questions, l'on fait figure de "spécialiste". Vraiment, que penser d'un état de culture où l'effort consacré à comprendre une espérience humaine dont l'exemple peut informer chacun de nous de son destin le plus personnel, où cet effort, dis-je, peut apparaitre come un intéret de "specialiste"?

 
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Hisashiburi da ne!!

Post n°16 pubblicato il 27 Ottobre 2008 da sentierodisole
 
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Hisashiburi è una parola giapponese che viene usata tra due amici quando è trascorso un pò di tempo dall'ultima volta che si sono visti.

"Ne è passato di tempo!!" e effettivamente ne è passato dato che l'ultimo post è di maggio. Un pò troppo!!

Come state? io sto bene.

Questa estate ho un pò strafatto, cinque kilometri di nuoto di AL GIORNO (che gioia!! e prossimo anno la coppa Byron, chissà che non riesca ad arrivare entro il tempo limite:-) ), alternati a periodi di sola corsa: venti kilometri ogni due giorni, (con qualsiasi condizione fisica o di tempo - il bello è quello!!!) (questo anno mi ha accompagnato a correre sulle mura di Lucca, Billy, il mio setterino).

La baia di Levanto (la mia principessa) poi era stupenda quest'estate e meduse solo grandi (me ne è capitata una piccolina, di quelle viola... ma mi viene fatto di pensare che in fondo il suo è solo un meccanismo di difesa... comunque mi ha lasciato un bel segno sul braccio destro che mi porterò avanti per un bel pò).:-D

Un mese fa, mentre stavo correndo la seconda maratona in quattro giorni ho cominciato a percepire un dolorino al ginocchio sinistro; ho preso una bella paura perchè non potevo piegare il ginocchio e pensavo che fosse il menisco, ma Dio ringraziando, si è rivelato essere solo un'infiammatura passeggera.

A proposito...prima che mi dimentichi...una settimana fa circa è morto un grande attore giapponese, Minegishi Toru; tra i molti film in cui ha recitato ce ne anche uno sul triathlon che racconta la storia di cinque sessantenni e della loro passione per il suddetto sport.
http://minegishi-toru.com/work/001.html 
http://minegishi-toru.com/profile/index.html(Toru)
http://minegishi-toru.com/triathron/index.html (triathlon)

Qualcuno ha visto Ponyo (il nuovo film di Miyazaki)?

Per il resto il mio libro-tesi sui sufi sta cominciando ad ingranare...Non pensino i miei lettori che io sia arrogante a definirlo libro.. è che vorrei che la tesi sul significato ecologico nell'Islam e sui sufi prendesse la forma di un romanzo (sulla falsariga del libro di Anita Amirrezvani "il sangue dei fiori", libro che consiglio a tutti, e che narra la storia di una tessitrice di tappeti a Ispahan durante il periodo della shah Abbas; e che contiene all'interno della trama principale storielle dell'Ilahi Nama - Poema Celeste - del sufi al-din Attar - tra cui la storia di Azadeh - che in persiano vuol dire "libera":-)).

Questo perchè vorrei che fosse accessibile a vari livelli a tutte le persone, cioè che non rimanesse nel mucchio delle noiosissime tesine piene di termini strani (tawhid, tariqat, silsila ...il sufismo ne è pieno:-)).

Nel primo capitolo ho deciso di inserire elementi del "Gelsomino dei fedeli d'amore" del sufi Ruzbehan Baqli di Shirazi (Shirazi è una delle città della regione del Fars - la Persia - famosa per i suoi giardini che sono tra i più belli di tutto l'Iran - anche Masshad è bella però).

Nella speranza che il mio livello di conoscenza della lingua farsi migliori a tal punto da poterlo leggere in lingua originale (se Dio vuole), ne esiste una traduzione in lingua francese (che io sappia non esiste in inglese) ad opera del grande filosofo e studioso di religioni Henri Corbin.
http://www.editions-verdier.fr/v3/oeuvre-fidelesdamour.html

Questo libro, che viene classificato da alcuni distratti librai francesi, come un libro che parla di passione e di amore e i cui versi nella descrizione della donna incontrata superano in quanto a bellezza il Vis u Ramin di Gorgani (mio omonimo :-)), è in realtà un libro che parla della bellezza interiore e della iniziazione spirituale.

A questo punto ho una domanda per i miei lettori....
Vi è mai capitato di incontrare qualcuno che vi ha fatto scoprire la vostra bellezza interiore?

Chi ha letto "l'ultimo Catone" sa che Dante faceva parte di una società segreta chiamata "fedeli d'amore". Che ci sia un legame?;-)
 E' stata scritta una tesi di dottorato in studi iranici sull'influenza del libro di Ruzbehan su Dante (ma non ho ancora avuto modo di visionarla, (quindi non so ancora rispondere a questa domanda).

Comunque...piano piano..inserirò in questo spazio pezzi di questo libro.

Vis u Ramin : descrizione di Ramin della bellezza di Vis

 She grew into a silver cypress tree,
Her heart was steely, and her spirit free,
And Wisdom gazing on her lovely face
Was baffled to describe her radiant grace.
It said, "She is a garden burgeoning
With all the freshness of the early spring,
Her eyes are two narcissi, and her hair
The purple violets darkly nestled there,
Her face is formed from tulips and wild roses."
Bet then it said, "It's autumn that composes
Her loveliness, not spring, and she is made
Of fruits that ripen in autumnal shade:
Her hair is clustered grapes, her breasts now show
The shape of pomegranates as they grow,
Her chin is like an apple, sweet and round."
And then it said, "In this sweet girl is found
The riches all the world desires, and she
Is like a wealthy royal treasury:
Her skin is silk, her face is rich brocade,
Her hair the essence from which scents are made,
Her body's made of silver, and beneath
Her ruby lips peep priceless pearls, her teeth."
And then it said, "But God has formed her of
His own refulgence, and celestial love,
And in her body all components meet
That makes the walks of paradise so sweet,
The water and the milk, her cheek's red wine,
The honey of her lips, are all divine."
It's no suprise if Wisdom missed the mark,
Since heaven's eye, in seeing her, grew dark.
Her cheeks would steal spring's heart, when Patience spied
Her lovely eyes it sighed for them and died;
Her face was like the sun, in coquetry
She was the mistress of all sorcery.
Like some pale Western king, her face white;
Her braids were guards, dressed blackly as the night,
And, like a royal African's, her hair
Glowed from her cheek's bright torches, burning there.
Her curls were like a black cloud, and amid
Its darkness Venus, her bright earring, hid.
Her fingers were ten reeds of ivory,
Their nails were filberts fitted cunningly,
Her necklace was like ice that coalesced
Upon the conflagration of her breast,
As though the splendid Pleiades were Strewn
Across the shining surface of the moon,
As though a glittering torque should somehow be
Fitted around a silver cypress tree.
She was a Houri in loveliness,
In inward strength she was a sorceress,
Her eyes doe's eyes, and you'd say that her
Plump rump belonged upon an onager.
Her lips rained sugar down, and everywhere
She walked musk wafted from her perfume hair;
And you would say that subtle mischief made;
Her face to plunder hearts as its cruel trade,
Or that this lovely creature had been given,
All the beauty that was owned by heaven


Suggerimenti per chi volesse approfondire l'argomento  e per gli acquisti:


http://www.sufijerrahi.it/ Sufi Jerrahi Italia

http://www.cinemavvenire.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4625
(il cosceneggiatore di questo film è Tonino Guerra. Il film è una coproduzione internazionale e parla del misterioso viaggio nel deserto di un mistico sufi cieco, accompagnato da un bambino).


http://www.qlibri.it/saggistica/storia-e-biografie/riconciliazione.-l'islam,-la-democrazia,-l'occidente/
(Racconto del ritorno in Pakistan di Benazir Bhutto e del suo omicidio. Negli anni ottanta è stata la più giovane donna primo ministro (trentacinque anni) e in quel periodo la sua immagine era dappertutto in Italia (televisioni, prime pagine di giornali).
Mi ricordo che il giorno in cui morta, mia madre è scoppiata a piangere...era un simbolo dell'emancipazione delle donne. (il Pakistan è stato uno dei primi paesi musulmani ad adottare una forma parlamentare) (non è un caso che Fatima Mernissi la inserisca nelle prime pagine del suo lilbro più importante a rappresentare le "sultane dimenticate")
Nonostante il mio scetticismo iniziale (d'altra parte veniva dopo una LUNGA serie di libri sull'argomento) il libro mi ha sorpreso in quanto trasmette ad ogni pagina forza e amore.
NON VI FIDATE DELLA RECENSIONE SUL SITO!! FORSE LO HANNO RECENSITO SENZA LEGGERLO. IL LIBRO E' NOTEVOLISSIMO!!

http://carinanazi.blog.kataweb.it/
Questo è un blog tenuto da una giovane donna iraniana che insegna italiano all'università di Teheran. A mio parere è meglio del libro di Azar Nafisi "leggere lolita a Teheran".
Se vi ha colpito qualche cosa del blog. Scrivetele!!! Manco a dirlo... è il bello della tecnologia.

http://www.lanotadeltraduttore.it/donna_leggeva_troppo.htm
http://www.nntp.it/cultura-religioni-bahai/725971-recensione-su-la-donna-che-leggeva-troppo.html
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=144&ID_articolo=116&ID_sezione=&sezione=Corso%20%22Islam%20e%20democrazia%22%20all'Univ.%20di%20Torino
Questo romanzo "La donna che leggeva troppo" narra la vera storia di Tahiri, esponente del movimento Bahai (che tra le altre cose prevede una assoluta parità tra uomo e donna), e secondo le parole di Azar Nafisi "La prima donna iraniana a porre in questione l'ortodossia politica e religiosa"


 
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Saadi di Shiraz

Post n°14 pubblicato il 11 Maggio 2008 da sentierodisole
 
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Saadi di Shiraz è stato uno dei più grandi poeti e mistici sufi.

E' vissuto nel tredicesimo secolo e ha avuto come maestri Gilani e Suhrawardi.

Ha scritto i sue due maggiori lavori ("Il giardino delle rose" e "L'orto") nello spazio di pochi anni.

Era originario della città di Shiraz (Iran) e scriveva in farsi.

Dopo aver studiato letteratura e scienze islamiche all'università (1) Al-Nizamiyya di Baghdad, viaggiò per tutta l'asia (dall'Egitto all'India)

 

Il poeta americano Ralph Waldo Emerson si è ispirato a lui per molte delle sue poesie (lesse i suoi libri in traduzione) arrivando addirittura a paragornarli alla bibbia in quanto a saggezza e bellezza narrativa.

La perla

Una goccia di pioggia, cadendo da una nuvola,

s'intimidì alla vista del mare.

"chi sono io quando esiste il mare?", disse.

quando si vide con l'occhio dell'umiltà,

una conchiglia la nutrì nel suo seno.

Dominio

Dominare il mondo da confine a confine

Non vale una goccia del sangue versato

Il ladro e la coperta

Un ladro entrò nella casa di un Sufi e non vi trovò nulla.

Stava andando via quando il derviscio si accorse del suo disappunto e gli gettò la coperta in cui dormiva, perchè non se ne andasse a mani vuote.

Conoscere i propri difetti

Agli occhi del saggio, colui che vuole sfidare un elefante non è veramente valoroso.

Valente è colui che non impreca nell'ira.

Un villano ingiuriò un uomo, il quale, paziente, rispose:

"O tu uomo di belle promesse: io sono anche peggiore di quanto tu non dica. Io conosco tutti i miei difetti mentre tu non li conosci".

il custode di elefanti

Non fare amicizia con un custode di elefanti

se non hai dove mettere un elefante.

Il malato

Per tutta una lunga notte un uomo pianse

Al capezzale di un malato.

Quando spuntò il giorno il visitatore era morto

Il paziente era vivo.

Il pericolo dell'estasi

Se il derviscio rimanesse in stato di estasi

sarebbe diviso in due mondi


Il derviscio che ha fatto voto di solitudine

Un derviscio che aveva fatto voto di solitudine stava in un deserto,

quando di là passò un re con la sua corte. Essendo il derviscio in uno speciale stato mentale, non se ne accorse e non alzo lo sguardo al passaggio del corteo.

Il re, offeso nella sua maestà, si arrabbiò e disse: "Questi straccioni sono impassibili come animali, e non conoscono ne le buone maniere, nè la dovuta umiltà".

Il suo vizir si accostò al derviscio dicendogli: "O derviscio! Il sultano di tutte le terre è passato davanti a te. Perchè non gli hai reso i dovuti omaggi?"

Il derviscio rispose: "lascia che il sultano riceva gli omaggi da coloro i quali ricercano i suoi favori. E digli pure che i re sono creati per proteggere il popolo. Il popolo non è creato per servire i re"

   Una sua poesia è incisa nella hall delle Nazioni Unite a New York

بنی آدم اعضای یک پیکرن
که در آفرينش ز یک گوهرند  


چو عضوى به درد آورد روزگار
دگر عضوها را نماند قرار


تو کز محنت دیگران بی غمی
نشاید که نامت نهند آدمی
Human beings are members of a whole,
In creation of one essence and soul.

If one member is afflicted with pain,
Other members uneasy will remain.

If you have no sympathy for human pain,
The name of human you cannot retain.
 Gli esseri umani sono membri di un tutto
         nella creazione di una essenza e di una anima.

         Se una parte è afflitta dal dolore

         Anche le altre parti ne risentiranno.

 

         Se non provi empatia per il dolore umano

         Non puoi considerarti un essere umano.

 

 (1) L'università Al-Azhar del Cairo è la più antica università del mondo e i suoi regolamenti, scritti prevalentemente dai sufi, furono un modello preso successivamente ad esempio per le università europee.

(2) A differenza di Marco Polo detto "il milione" che si trovo a viaggiare tranquillamente attraverso caravanserragli costruiti da ingegneri sufi attraverso la "via della seta" (e che oltre ad ospitare gratuitamente per tre giorni i viaggiatori, contenevano al loro interno biblioteche ed erano centro di scambi culturali, Saadi si trovò a viaggiare attraverso quello che sopravviveva delle invasioni mongole.

bibliografia:

"La strada dei sufi" Ubaldini editore

Le sue opere (in lingua inglese si possono trovare qui, tradotte da Burton)
http://www.iranchamber.com/literature/saadi/saadi.php

 
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