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Oltre la dissacrazione - Nuove e vecchie ideologie
Post n°26 pubblicato il 06 Giugno 2012 da meninasallospecchio
E siamo arrivati al dunque. Riprendo la frase che non posso dire mi abbia originato queste riflessioni, ma mi ha fatto venire voglia di scriverne. ... l'ironia dissacrante e globalizzata, non è più una valida risposta alla durezza del reale ... insistere con il cinismo, con l'ironia di una rappresentazione brutale e sfacciata, conduce soltanto a "morire d'accettazione". La frase, se qualcuno ha avuto voglia di leggermi dall'inizio, arriva dalla postfazione a un libro di racconti di David Foster Wallace, scrittore che peraltro non conosco e che leggevo per la prima volta. Devo anche ammettere con entusiasmo contenuto, ma penso farò un altro tentativo in futuro. Secondo l'autore della postfazione (che non sono in grado di reperire avendo restituito il libro alla biblioteca :-) ) DFW sarebbe riuscito ad andare oltre, suppongo. Come, io non l'ho capito, né dal libro né dal fumoso prosieguo di questa postfazione. Mi guardo intorno e vedo un mondo che, non solo non è post-ideologico, ma sembra popolato da scelte di campo estreme. Leggo quello che scrivono altri, persone più giovani di me che stimo e che non posso archiviare alla voce "immaturo", vedo appartenenze settarie o melting pot distruttivo e mi sento terribilmente fuori dal tempo. Non me ne compiaccio affatto. Anche se sono in buona e numerosa compagnia, non vorrei essere un reperto di paleontologia culturale. La durezza del reale la vedo. Vedo anche che la mia generazione, me compresa, cazzeggia parlando di sesso, o magari di vino o del presidio del sale dell'Himalaya. Vedo, chiarissimo, il rischio di morire di accettazione. E' quello che stiamo facendo, coccolandoci il meno peggio di questa tecnocrazia senza idee.
E però non trovo niente di attraente nelle vecchie ideologie riproposte nella veste new age del no-global, dell'ecologismo estremista, del terzomondismo, dell'economia etica o della decrescita felice. Tra l'altro sono abbastanza cinica da vederne gli aspetti di ambiguità, per esempio derive anti-moderne che sospingono le donne verso condizioni "naturali" o pericolosi sodalizi con la destra estrema. Per non parlare della solita anarchia anti-fiscale, del disprezzo delle regole che finisce per incarnare gli interessi dei forti anziché dei deboli come pretenderebbe di fare.
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