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« Epilogo delle mie viciss...Arte e artigianato »

Blogger - Blog vs forum

Post n°41 pubblicato il 30 Giugno 2012 da meninasallospecchio

Quando faccio una cosa nuova nella vita, mi rendo sempre conto che dietro c'è tutto un mondo e mi sorgono mille riflessioni. Intendiamoci: non è che rifletto prima di fare qualcosa, non sia mai, anzi di solito faccio qualsiasi cazzata senza pensarci due volte. No, intendo dire che a posteriori mi viene sempre spontaneo elucubrare.

Succede così anche da quando tengo questo blog, pochissimo in verità. Osservo le dinamiche di chi legge, di chi scrive altri blog e mi rendo conto che l'attività è tutt'altro che solipsistica, al contrario ti proietta all'interno di una rete (più o meno fitta dipende dalla propensione individuale) di interscambi comunitari. Curioso.

Prima di scrivere qui scrivevo in un forum generalista. Lo faccio ancora, un po' meno a dire il vero, con qualche senso di colpa rispetto a rapporti umani (alcuni trasferiti nella real life) anche di un certo rilievo. Il fatto è che in un forum si scrive per interagire e dibattere con le altre persone, quindi interventi di tipo didascalico o squisitamente aneddotico sarebbero, se non da escludere, quanto meno da limitare al massimo, pena l'essere tacciati di esibizionismo. Per la verità non mi è mai successo, ma è anche vero che mi sono molto contenuta e che sono entrata, in quella che era con tutta evidenza una community, in punta di piedi, arrivando soltanto negli anni a una maggiore presenza.

In un forum le dinamiche comunitarie sono complesse e importanti. Ci sono gruppi dominanti, leader, correnti. Se si vuole essere accettati conviene studiare la dinamica del gruppo prima di esporsi troppo. Il che non significa rinunciare ad un apporto autentico e originale, ma soltanto proporlo nel modo giusto, avendo prima sondato il terreno. Inoltre nel forum aprire un post è sempre una sorta di imposizione di sé; è vero che non è obbligatorio aprirlo, ma comunque il post impone la sua presenza, incombe sulla pagina. Non solo è un fallimento avere poche letture, lo è anche avere poche risposte, in genere significa che il contenuto non ha trovato gradimento.

Sta di fatto che volevo scrivere di più e in modo diverso, senza preoccuparmi troppo dell'interazione o di fare la figura dell'esibizionista; per questo ho seguito il suggerimento di chi mi consigliava di tenere un blog. Ovviamente chiunque scriva in pubblico aspira a essere letto da più persone possibile, sarebbe ipocrita negarlo, ma l'idea era quella di un'interazione gerarchica, passatemi il termine, del tipo "io scrivo, tu leggi", se ti piace ovviamente, altrimenti chiudi e passi oltre, la mia presenza non si impone in alcun modo.

Questa l'idea di partenza, ma mi sono resa conto che funziona diversamente. Poi ci torno, ma la prima delle mie elucubrazioni scaturite da questa esperienza è: chissà se anche il mondo degli scrittori "seri" funziona così? Perché io scrivo, dunque sono una scrittrice :-)

E adesso a questo riguardo permettemi qualche divagazione (continua)

 
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