Senza fallo

Adesso la chiudo con tutti questi post dedicati a Nymphomaniac, che se no sembro un po' maniacale anch'io.

Se sarà possibile vedrò la versione integrale, anche se confesso di averne un po' paura. E non è la lunghezza a spaventarmi, anche se mi chiedo cosa possa esserci in un'ora e mezza in più su un film che già dura quattro ore. Un'ora e mezza è quasi un altro film. Se penso al disagio che già mi ha creato questa seconda parte (la recensione che ho linkato dice che anche lo spettatore mediamente progressista viene spinto "fuori dalla sua zona di comfort"), l'idea che le scene più esplicite siano state omesse e siano invece presenti nella versione integrale, mi suscita qualche preoccupazione. Ma lo vedrò.

Lo vedrò perché il film lo merita e lo merita Lars Von Trier, che in questo lavoro, ne sono convinta, ci ha messo l'anima e ha sputato sangue. Non so se alla fine verrà considerato il suo film migliore o uno dei migliori, ma sono certa che lui ha voluto metterci tutto quello che aveva da dire. "Tutto quello che avreste voluto dire sul sesso", potremmo parafrasare: sicuramente Von Trier è uno di quelli che amano gli assoluti e quindi ci ha provato, a dire qualcosa di completo, di definitivo, di concluso. E siccome il sesso coinvolge, o se preferite confina, con così tanti aspetti dell'animo umano, è inevitabile che il risultato sia strapieno e debordante di contenuti, di rimandi, di idee, di simboli, di analogie, di riflessioni.

Per quanto mi riguarda gli sono grata di avermi ispirato una così grande passione da indurmi a scrivere tutti questi post. Sono felice di scoprirmi la voglia e la capacità, non so se di scrivere cose intelligenti, ma certamente di provare il piacere di un coinvolgimento così intenso nei confronti di qualcosa di non banale. Ringrazio anche tutti quelli che hanno voluto in vario modo partecipare, creando una specie di dibattito, dai contenuti mediamente piuttosto elevati. Dico la verità, mi ha assorbito parecchio tempo ed energie; ma mi ha fatto molto piacere.

In questi giorni il mio blog ha compiuto due anni e avrei voluto scrivere un post in qualche modo celebrativo di questo evento. Forse lo farò in seguito, perché ho sentito invece l'urgenza di scrivere di questo film, prima che le mie sensazioni si raffreddassero. Ho deciso che in fondo questo profluvio di post tematici fosse il modo migliore di celebrare, perché credo lasci trasparire quanto per me sia importante questo "hobby" così laborioso e pervasivo, che mi permette di razionalizzare i miei pensieri ma anche spesso di dilatare e amplificare le mie emozioni. Insperabilmente, l'impegnativo scambio di opinioni che ne è scaturito, ha fatto emergere quella funzione "sociale" del blog che, pur da me non primariamente cercata, è graditissima. Anzi, credo che per il futuro penserò seriamente a incrementare questo aspetto.