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Tassonomia dei traditori (seconda parte)

Post n°434 pubblicato il 30 Aprile 2015 da meninasallospecchio

(continua dal post 432)

Il recidivo

Il traditore recidivo è quello che, dopo la fine di una storia di tipo occasionale, non riesce a rientrare nei ranghi. Si tratta in genere di qualcuno che ha una situazione matrimoniale in fase 5 o 6, per il quale il tradimento ha funzionato come una droga o un antidepressivo. A questo punto ha sviluppato una specie di blanda dipendenza e cercherà di ripetere l'esperienza. Questa volta non gli capiterà per caso ma sarà lui a cercarla.

I recidivi sono prevalentemente maschi. Per le donne è più probabile il passaggio occasionale-seriale, rispetto a occasionale-recidiva, benché le donne seriali siano relativamente rare.

La principale differenza fra un recidivo e un occasionale è per l'appunto il ripetersi della storia. Rimane il coinvolgimento, che sta alla base delle ragioni del suo agire. Rimane anche, quasi sempre, il senso di colpa. Tuttavia il recidivo diventa più abile nella gestione e risulta meno facilmente individuabile rispetto all'occasionale.

Il recidivo è a forte rischio di separazione, proprio perché le sue motivazioni sono profonde. Tuttavia, se instaura una nuova relazione, quasi certamente presto o tardi tornerà a tradire. Il recidivo è fondamentalmente un tossico.

Il seriale

Il seriale è il traditore più affascinante, al quale dedicheremo una trattazione a parte. Basti qui ricordare che si tratta di persona, quasi sempre maschio, che non ha mai preso in considerazione, neppure lontanamente, l'idea della fedeltà: semplicemente per lui non è un valore. Come prenderebbe un eventuale tradimento da parte del coniuge? Probabilmente bene, ma il problema non si pone, perché il coniuge del seriale è innamoratissimo. E anche lui la ama o lo ama. In effetti il loro è l'unico matrimonio felice. Un vero seriale non si separa mai.

Il seriale non ha sensi di colpa. Può succedere che si innamori, ma questo non mette in discussione il suo rapporto coniugale né il suo desiderio di sedurre ulteriori partner. In ogni caso non è il coinvolgimento la sua motivazione. Il seriale è narcisista e ama il successo sociale. Benché tipicamente maschio, esistono anche seriali donne: sono quelle che, dopo il tradimento occasionale, anziché assumere un atteggiamento vittimistico come il recidivo, ci prendono gusto, apprezzando soprattutto il ritorno di autostima garantito della seduzione.

Le caratteristiche salienti del seriale sono quindi:

- l'assoluta necessità della varietà sessuale;

- il non porre il coinvolgimento come pre-requisito.

In effetti il seriale ha un atteggiamento sostanzialmente ludico nei confronti della relazione, benché possa all'occorrenza fingersi serio o infelice per accrescere la sua seduttività. In rari casi può succedere che il seriale si innamori e si separi. Può persino succedere che sia fedele al partner per parecchi anni, situazione invero non auspicabile perché tende a "spegnersi" in queste condizioni, finendo per perdere gran parte del suo fascino. Ma alla prima occasione tornerà ad agire secondo la sua natura. Recidivi si diventa, ma seriali si nasce.

 

(continua)

 
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