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« Meetic - I criteriMeetic - Troppa anima »

Meetic - E' da sfigati?

Post n°456 pubblicato il 02 Agosto 2015 da meninasallospecchio

Eravamo rimasti ai criteri di selezione. In primis arriva il contatto. Nel virtuale funziona così, sono sempre gli uomini a prendere l'iniziativa, c'è un protocollo di relazioni che riporta indietro di qualche decennio. Senza contare che tutti cercano le "vere donne" e gli "uomini di una volta", il medioevo dei rapporti fra i sessi.

Ma tant'è. Tizio ti contatta. Una rapida occhiata alla foto. Se non c'è foto, la questione è immediatamente sospetta, anche se, a onor del vero, ci possono essere varie ragioni per non metterla.

La prima, più ovvia, è che Tizio è irrimediabilmente cesso, eventualità riconoscibile dal fatto che il suo profilo dirà cose del tipo: romantico, sensibile, interessato alla bellezza interiore, a una donna che sappia guardarmi in fondo all'anima, e altre fregnacce assortite. Cassare senza pietà.

La seconda è che Tizio è sposato/convivente/fidanzato, ancorché il suo stato civile reciti: libero. Sugli uomini sposati che nel virtuale si fanno passare per liberi circolano parecchie leggende metropolitane, propagate dagli stessi uomini che asseriscono di averle sentite dalle donne. Come questo possa accadere per me è del tutto misterioso. Insomma, se vuoi sgamare uno sposato basta dirgli: ci vediamo domenica; e il gioco è fatto. Oppure lo chiami al telefono di sera. Non so, a me non è mai capitato di trovare questi impostori. Vero è che quasi tutti quelli che incontri hanno già qualche altra "amica", ma questo vale anche per me, quindi non mi formalizzo. Oddìo, non so, magari quelli di Meetic sono davvero cuori solitari, ma se sono passabili mi riesce difficile crederlo.

La terza ragione è che Tizio non vuole far sapere ad amici, colleghi e soprattutto conoscenti, che sta su Meetic. Questa è una motivazione più articolata e vale ancor più per le donne che per gli uomini. Perché rimorchiare è considerata attività sommamente disdicevole e farlo su internet viene giudicato da sfigati; questo per gli uomini; per le donne in più è pure additato al pubblico ludibrio. Come se una donna single che non deve rendere conto a nessuno non avesse tutti i diritti di cercare compagnia maschile. Cercarla proprio, non trovarla casualmente per intercessione dello spirito santo.

Perché insomma, alla nostra età non è che ci siano poi tante occasioni di conoscere gente nuova, a meno che uno non abbia la fortuna di fare un lavoro che lo mette costantemente in contatto con il pubblico. A me sembra tanto più da sfigati iscriversi al corso di latino-americano, dove ci sono 9 donne per ogni uomo e per di più è pure un tamarro. O di yoga, dove ci sono sempre 9 donne per ogni uomo ed in più è pure vegano. Poi, per carità, uno può cercarsi tutte le occasioni sociali, ma il risultato è quasi sempre di rimorchiare gli sposati. Perché nella vita di tutti i giorni quelli incontri, mica i single. E nelle chat, che in questo rispecchiano la vita reale, pure.

Eppure troverai sempre l'amica che ti sussurra, a proposito di un'altra persona, "perché sai, lei sta su Meetic", come avesse una brutta malattia. Oppure vedrai reazioni di stupore quando qualcuno scopre che una coppia si è conosciuta in rete. Come se fosse qualcosa di cui vergognarsi. Ma non c'è niente di strano. I siti di incontri non sono l'equivalente delle vecchie agenzie matrimoniali, quelle sì concepite per gli sfigati, bensì delle vecchie balere, in cui andavano un po' tutti, per rimorchiare più o meno seriamente o anche soltanto per farsi corteggiare. Persone come me non andavano in discoteca nemmeno da giovani, non credo si possa cominciare adesso. Oddìo, vista la mia storia recente, non escludo di cominciare a frequentare le discoteche a 60 anni, ma non mi sono mai sembrate posti appropriati per rimorchiare. Come faccio a mostrare la mia anima?

 

(eh... ho ancora delle cose da dire)

 
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