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La seconda lettera - La decisione

Post n°308 pubblicato il 14 Febbraio 2014 da meninasallospecchio

E invece no, essere lasciata in pace non mi è concesso: c'è la seconda lettera, quella da cui origina tutta questa storia.

Il fatto è che non smetterò mai di presumere il meglio dagli altri, persino da mia madre. E' una mia caratteristica, questa specie di ingenuità o di fiducia generalizzata nell'umanità. Non è una cosa che voglio dismettere, anche perché non credo che ci riuscirei; ma mi rendo conto che a volte avrei bisogno di un consulente, qualcuno che mi aiuti a vedere che spesso le cose sono peggio di quanto io riesca a concepire, che mi mostri il male che non vedo.

Insomma, c'è stato un antefatto. Mio fratello vive negli Stati Uniti. Mia madre non gli telefona mai, perché è un po' sorda e non riuscirebbe a capire cosa le dice. Per la verità, anche se non sono sorda, non capisco granché nemmeno io. Mio fratello e sua moglie, vivendo all'estero, devono aver concepito una certa repulsione nei confronti di quel tipico parlare ad alta voce dei connazionali, che ci qualifica come caciaroni agli occhi di tutto il mondo. Ragione per cui parlano a voce bassissima. In più c'è il ritardo del satellite, per cui al telefono si finisce per parlare insieme o tacere entrambi. Mio fratello bofonchia incomprensibili monosillabi; sua moglie invece mi investe con uno stream of consciousness di fatti e personaggi a me totalmente sconosciuti, infilati nel discorso come se io dovessi capire di chi o di che cosa sta parlando. Morale, non capisco una beata nemmeno io. Ciò nonostante, talvolta ci sentiamo, anche se piuttosto di rado.

Qualche sera fa mia madre mi telefona per dirmi di chiamare mio fratello in occasione del suo compleanno, cosa che avrei fatto comunque di mia iniziativa. Lì per lì mi è venuto spontaneo farle notare, un po' scherzosamente, che non aveva mostrato la stessa solerzia nei miei confronti, visto che il mio 50esimo compleanno è trascorso senza neppure una sua telefonata di auguri. Anzi, a dire il vero sono quasi certa che non sappia neanche quand'è, il mio compleanno. Al che lei replica che non devo essere gelosa. Sorrido. Magari da bambina lo ero, ma ho 50 anni. Non sono gelosa, mi limito a rilevare che sei una testa di cazzo. Questo non gliel'ho detto, perché, come dicevo, io salvo le apparenze. Lei nemmeno quello.

Dato questo antefatto, e visto che la volta successiva che ci siamo incontrate mi ha dato la sua cazzo di lettera, io pensavo che fosse una menata di scuse, tipo che mi ribadiva di non essere gelosa, che lei non ha mai fatto differenze fra me e mio fratello, e altre melense falsità di questa natura. Già. Perché io presumo sempre il meglio dagli altri, persino da mia madre.

Non avevo comunque nessuna voglia di leggerla. L'idea di metterla direttamente nella stufa mi ispirava molto. Ma mi facevo degli scrupoli. Mando un messaggio all'amico, quello con cui avevo idealmente "bruciato" la prima lettera. Mi propone di leggerla lui e darmi poi un parere sull'opportunità che io la legga o la bruci senza rimpianti. L'idea un po' mi attira: risolverebbe i miei scrupoli risparmiandomi il fastidio. Però mettere questa cosa nelle sue mani non mi sembra giusto. Opto per il temporeggiamento: ci scrivo qualche post, prima di decidere il da farsi.

Nel frattempo ho deciso di leggerla, prima di rivedere mia madre, nel caso mi dica qualcosa in proposito: sempre per salvare le apparenze. Ma sto ancora rimandando. Mi chiama l'amico: casualmente è dalle mie parti e mi invita a prendere un caffè con lui. Vado e porto la lettera chiusa.

Di nuovo si offre di leggerla al mio posto, ma gli chiedo invece di farlo insieme; vorrei replicare il dileggio dell'altra volta, anche se ancora mi aspetto il meno peggio. Legge ad alta voce. Non è il meno peggio, è il peggio proprio.

 

(continua)

 
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Rispondi al commento:
sciarconazzi
sciarconazzi il 21/06/14 alle 17:05 via WEB
"Non sono gelosa, mi limito a rilevare che sei una testa di cazzo."
Quanta affinità di stile con Sciarconazzi in questa frase...
:-D
Proseguo la lettura della storia delle lettere...
 
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