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Post n°432 pubblicato il 29 Aprile 2015 da meninasallospecchio
Ebbene sì, è venuto il momento di affrontare questa complessa e appassionante questione. E vediamo di farlo in modo esaustivo e scientifico. Innanzi tutto le fonti. Preciso che gli argomenti trattati si basano su tre principali canali di informazione. Primo: la mia personale esperienza, non vastissima ma comunque significativa. Secondo: racconti acquisiti da testimonianze dirette, per lo più maschili ma non solo. Terzo: osservazione del fenomeno sul campo. Per quanto attiene a quest'ultima fonte, rilevo che un osservatorio privilegiato è costituito dall'ambiente di lavoro di una grande azienda, con composizione di genere ben distribuita, ovvero con lieve prevalenza della componente maschile. Questo perché le dinamiche si esplicano più liberamente laddove non si instauri una situazione troppo competitiva fra le donne: insomma, se ce n'è per tutte, altrimenti si crea un ambiente pettegolo-moralizzante che penalizza il libero scambio. Per esempio qui su Libero dove siamo tutte donne è un disastro. Ma mi addentro subito nella questione. In primo luogo vorrei sfatare un mito: quello che gli uomini tradiscano più delle donne. Non è assolutamente vero, si tratta di un fenomeno percepito ma non reale. L'errata percezione deriva da alcuni fattori che approfondiremo in seguito: - gli uomini si fanno beccare molto più spesso; - ne parlano in giro con più disinvoltura; - le donne che scoprono il tradimento fanno un gran casino, mentre gli uomini si guardano bene dal farlo sapere; - i seriali (di cui parlerò in seguito) sono prevalentemente maschi. Sarebbe tuttavia errato, come diffuso dalla vulgata, ritenere che le percentuali si equivalgano, in base all'ingannevole considerazione che per ogni uomo che tradisce c'è una donna che va con lui. Questa ingenua asserzione sembra ignorare che nella matematica esistono le relazioni 1:n (uno a enne). Ebbene, ci sono degli uomini, che potremmo definire "raccoglitori", che instaurano, parallelamente o in tempi successivi, relazioni con un numero n di donne, molte delle quali tradiscono soltanto occasionalmente. Arrivo a dire, in base ai miei studi, che a tradire almeno una volta nella vita è una percentuale di donne certamente superiore al 50%; alcuni studiosi miei colleghi parlano addirittura del 70%. Fra la popolazione maschile la percentuale è molto più bassa, credo si possa parlare di un 20-30%, attribuendo la giusta rilevanza al fenomeno dei raccoglitori, che mi accingo ad approfondire, non prima di aver fatto la debita distinzione fra traditori occasionali e seriali.
(continua)
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