Senza fallo

Reggiseni

Ci sono due articoli il cui acquisto mi rende particolarmente nervosa: i sandali e i reggiseni. Sui sandali stendo per il momento un velo pietoso, riservandomi nel caso di tornarci su. Parliamo invece di reggiseni.

Cominciamo da principio. Io ho il seno piccolo. Seno piccolo significa seconda; terza in qualche caso, ma direi più seconda. E qui si apre una parentesi.

Che agli uomini piaccia il seno grande è un dato di fatto. Che avere il seno grande sia una gigantesca rottura di marroni è altrettanto incontrovertibile. Insomma, 'ste tette che ti ballano qualunque cosa tu stia facendo; l'obbligo di portare sempre il reggiseno; problemi con vestiti che ti fanno sembrare grassa... no, grazie. Be', certo, tanto non è che si possa scegliere: però se anche potessi, resterei come sono. Se avessi soldi e voglia di rifarmi il seno, al massimo lo tirerei un po' su, in modo da fare a meno del reggiseno come potevo permettermi da giovane, ma come misura lo lascerei uguale.

Tanto più che esiste, anche fra gli uomini, un Partito delle Tette Piccole (PTP), minoritario ma significativo, i cui membri (ehm) tendo a prediligere. Perché, diciamocelo, questi uomini a cui piacciono le tettone hanno un'immagine della donna che non mi corrisponde affatto: materna, accudente, poco dinamica e intraprendente. Inoltre, conosco diverse tettone che non hanno manco allattato, mentre le mie orgogliose tettine, alla prova dei fatti, hanno compiuto il loro dovere. Perché alla fine, tutte 'ste gran tette sono solo adipe, in altre parole ciccia, funzionalmente del tutto inutile. Con la sola eccezione della spagnola, che a me è ovviamente preclusa: ma la notte dormo lo stesso.

Torniamo al reggiseno. Non sono tanto esperta, per gran parte della mia vita non l'ho portato affatto; e ancora adesso è la prima cosa che mi tolgo appena entro in casa, perché lo trovo un capo di abbigliamento alquanto fastidioso. Però secondo me fino a pochi anni fa tutto questo gran parlare di coppe non si faceva, se non forse in qualche negozio specializzato. Vorrei un reggiseno. Che misura? Seconda, terza, quarta, ecc. Quello era, e andava bene al 90% delle donne.

Perché di nuovo, diciamocelo: se sei magra, hai il seno piccolo e se sei grassa, hai il seno grande. Non sempre ma quasi. Le donne magre con il seno grande sono per lo più un'invenzione della chirurgia estetica. E, aggiungo, un mito tutto maschile. Per cui trovi questi uomini che non si accontentano di chiederti che misura di reggiseno porti (il che già la dice lunga sulla misura del loro Q. I.), ma, ostentando cognizione di causa, ti chiedono pure che coppa hai. Ma che cazzo ne so. Coppa del nonno. Ora finalmente ho capito che ho la coppa B. Ma secondo me, dire seconda coppa B è una tautologia. La coppa B è la seconda.

Comunque, tutta questa menata delle coppe esiste da quando c'è Intimissimi, che per spacciare della biancheria graziosa ma di qualità modesta a prezzi non proprio stracciati, si è inventato questo marketing fintamente specialistico delle misure arzigogolate. A me i reggiseni di Intimissimi non vanno bene. Non so perché. La seconda mi spiaccica tutta. Già le mie tette per loro natura vanno una a est e una a ovest. Ora, a parte i triangolini dei bikini, nessun reggiseno asseconda questa naturale inclinazione all'individualismo delle tette; in genere tendono a raggrupparle, in modo da formare un incavo al centro del petto, che si vede dalla scollatura ed è molto sexy. Nei casi più fortunati si forma addirittura un solco, ma questo a me non succederà mai, anche se con il reggiseno imbottito comprato dai cinesi ci vado molto vicina. Due euro e novanta di reggiseno e ti ritrovi pure con le tette.

Dicevamo. La seconda di Intimissimi eccede in questo zelo unificatorio e mi comprime come un salame. La terza è più umana, ma saluto le mie tette sperdute in fondo alla galleria. Possiedo invero alcuni reggiseni di Intimissimi (nella terza), ma se, per esempio, metto una valigia nello scomparto bagagli in alto in treno, mi ritrovo con il reggiseno sotto al mento. Cioè non stanno assolutamente fermi. Laddove il reggiseno cinese non si muove di un millimetro. Verò è che se mi faccio una sudata con quello mi vengono le tette nere, ma non si può avere tutto dalla vita.

Ora voi mi direte: ma perchè non ti compri 'sti reggiseni cinesi e la fai finita? Perché qui si apre un altro discorso, quello sui reggiseni imbottiti. Anche qui: è una mia impressione o una volta non c'erano tutte queste protesi in commercio? La maggior parte dei miei reggiseni ha un'imbottitura ed effettivamente quelli che si trovano in giro sono quasi tutti così. All'inizio mi sembrava una buona idea e magari con certi capi di abbigliamento, simulare un po' di seno in più non guasta. A parte che quando esci con un uomo, poi, arrivati al dunque, cominci a toglierti i tacchi, le tette, le lenti a contatto, alla fine rimane ben poco. Ma poi 'ste imbottiture mi hanno un po' stufata. Tengono caldo, con certi vestiti è meglio non averle e poi, insomma, ho detto che delle mie misure sono soddisfatta.

Quindi cerco un reggiseno bianco, di pizzo, misura seconda, non imbottito, poco coprente. Mission impossible. Quelli non imbottiti partono dalla terza. Perché qualcuno ha deciso che se tu porti la seconda hai bisogno dell'imbottitura. Ma andate affanculo, neh. In teoria qualcosa esiste, ma pochissimi modelli, e i negozi o i banchi del mercato non ce li hanno, in quel modello e quella taglia. Alla fine mi sono comprata il reggiseno online. Pensa te, un cazzo di reggiseno bianco normalissimo, manco fosse un capo fetish. E speriamo mi vada bene.