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Pacco, doppio pacco e contropaccotto

Post n°79 pubblicato il 14 Settembre 2012 da meninasallospecchio

Non ricordo se l'ho già scritto, ma fra le mie molteplici e poco redditizie attività c'è anche la gestione di un piccolissimo agriturismo B&B. Cioè la casa è enorme, il B&B è piccolissimo in quanto la gran parte dell'edificio è adibita a rudere. Bene, in questa mia veste di tenutaria (!) di B&B, posso dedicarmi all'analisi sociologica sull'organizzazione del tempo libero all'interno delle coppie.

Premetto che non ho tutto 'sto gran giro, quindi le mie non sono osservazioni sui grandi numeri, però nel mio piccolo vedo alcune dinamiche. I miei ospiti sono prevalentemente stranieri del nord Europa, i quali prenotano via mail. A scrivermi sono di solito uomini. Nella prima mail mi chiedono qualche informazione, ma in genere soltanto disponibilità e conferma del prezzo che hanno visto sul sito. Nella seconda o dicono di non essere interessati per varie ragioni o prenotano direttamente. Si noti che, così come per i colloqui di lavoro, gli stranieri danno quasi sempre una risposta, anche se negativa.

In questo panorama idilliaco fanno eccezione gli israeliani, in genere donne, le quali ti mandano 20 mail chiedendo anche che tipo di erba hai in giardino o se ci sono galli che cantano nelle vicinanze, nonché i mq della stanza e la foto del divano letto, per poi concludere dicendoti sorry, non ho ferie. Ma minchia! Nella mia carriera di tenutaria avrò mandato alcune decine di mail in Israele, ma non ho mai avuto il piacere di dire Shalom di persona.

E veniamo agli italiani. I compatrioti prenotano di solito al telefono, ma la caratteristica saliente è che se ne occupano SEMPRE le donne. Le poche volte che chiama un uomo, si danno le seguenti possibilità:

  1. si sente in sottofondo la moglie che dice: chiedi questo! dì quello! mentre il marito prende istruzioni
  2. è un gay
  3. è un pacco

Del caso 3 esistono diverse varianti, ma la più comune è quella in cui il tizio richiama dopo un'ora per dire che nel frattempo la moglie aveva già prenotato da un'altra parte. Non avete idea di quante volte sia successo.

L'altra variante, che comincia a ripetersi con frequenza preoccupante, è quella in cui il tizio (sempre lui, mai la moglie) richiama il giorno della prenotazione per mettermi al corrente di qualche sventura intercorsa all'ultimo momento, decesso di familiari, panne dell'auto, malattie e altre calamità. Sospetterei di portare sfiga, se non fosse per la curiosa concomitanza di queste sciagure con la prenotazione effettuata dal capofamiglia.

Ci credete se vi dico che la percentuale di prenotazioni maschili andata a buon fine è lo 0%? Eppure sono sicura che se al prossimo che mi chiama dico: "scusi, abbia pazienza, dovrebbe farmi chiamare da sua moglie", quello si offende. Ma forse dovrei lasciare che si offenda, tanto sarebbe un pacco in ogni caso.

 
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