Creato da: meninasallospecchio il 28/04/2012
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Citazioni nei Blog Amici: 43
 

Ultimi Commenti

 

 
arw3n63
arw3n63 il 29/11/16 alle 15:09 via WEB
Non ho letto con attenzione sigh!:-). Comunque dubito possa essere realizzabile.Quindi mettiamo che uno vada in pensione a...65 anni + 20(di godimento pensione), diventano 85 poi che si fa li sopprimiamo se proprio 'sti vecchietti non vogliono...diciamo schiattare e insistono a campare fino a 100 anni? :-)
 

 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 28/11/16 alle 23:57 via WEB
Quando sarò in pensione e non avrò un cazzo da fare, mi ci metterò :-)
 

 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 28/11/16 alle 23:57 via WEB
L'idea è quella, che qualcuno muoia senza prendere la pensione :-)
 

 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 28/11/16 alle 23:55 via WEB
C'è tutto scritto :-) Chi fa lavori usuranti deve avere la mansione cambiata dal datore di lavoro a 55 anni. Ma devono essere usuranti per davvero, perché qui tutti sostengono che il loro lavoro lo è. Certo lavorare è fatica, a non fare un cazzo ci si usura di meno, ma conosco arzilli contadini ultra-ottantenni e le sale da ballo sono piene di pensionati che ballano per ore senza tirare il fiato. Quindi insomma, tutti questi 55enni che proprio non ce la fanno più a lavorare, io non li conosco. Se sono invalidi, è un altro discorso, altrimenti se possono ballare possono anche lavorare.
Per il resto, il senso della mia proposta è proprio questo. La pensione non è un regalo: devi averla pagata con i contributi (almeno 40 anni) e goderla per un tempo non troppo lungo (diciamo circa 20 anni). Così il sistema forse è sostenibile.
 

 
arw3n63
arw3n63 il 28/11/16 alle 18:42 via WEB
E per chi svolge lavori usuranti e fino a 65 anni diventa pesante? Oppure chi pur avendo maturato i 40 anni di lavoro non ha ancora 65 anni e non riesce a ricollocarsi cosa fa nel frattempo?Tieni presente che mano a mano che si va avanti negli anni ci saranno sempre meno persone che arriveranno a 40 anni di lavoro prima di 65 anni, perchè di questo passo i giovani entrano nel mondo del lavoro con contributi regolari sempre più tardi.
 

 
sagredo58
sagredo58 il 28/11/16 alle 15:50 via WEB
Vai mettiti sotto con Excel e dati statistici alla mano!, Poi invia :-)
 

 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 28/11/16 alle 10:29 via WEB
Faccio prima a morire.
 

 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 27/11/16 alle 21:13 via WEB
Nella mia riforma nessuno percepisce la pensione prima dei 65 anni di età. Quindi se uno a 63 anni per esempio ha raggiunto i 40 anni di contributi può smettere di lavorare ma a quel punto non prenderebbe né stipendio né pensione. Gli consentirei di lavorare fino ai 65, ma avendo più di 40 anni di contributi è giusto che prenda qualcosa in più (forse il 5% in effetti è troppo). A 65 è comunque obbligato a smettere di lavorare.
Il reddito di cittadinanza sostituirebbe la pensione sociale che io abolirei del tutto: la pensione la prende soltanto chi ha versato 40 anni di contributi. E quello lo darei soltanto a chi effettivamente non ha né redditi né capitali né proprietà immobiliari diverse dalla prima casa. Ma per quelli al di sotto dei 65 anni penserei a un servizio civile, piuttosto.
Quanto all'aumento ISTAT non hai letto bene. Io non darei pensioni di più di 5000 euro. L'aumento ISTAT non lo darei ai pensionati attuali con meno di 65 anni e a quelli (sempre attuali) che prendono già più del tetto massimo previsto dalla mia riforma.
A proposito, devo aggiungere un comma.
 

 
fosco6
fosco6 il 27/11/16 alle 19:57 via WEB
Interessante proposta, almeno come base per una discussione.
Bisognerebbe approfondirla un po', ma così a lume di naso io toglierei intanto il premio sulla pensione (art.4) a chi supera i 40 anni di contributi perché questo incentiva a rimanere mentre se vogliamo far lavorare i più giovani l'incentivo deve essere ad andarsene il prima possibile.
Per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza (art.11) onde evitare un salasso per la Casse dello Stato e magari l'abuso da parte dei cittadini, credo che vada erogato previo conseguimento di corsi per l'immissionme nel sistema lavorativo e tolto se non si accetta il lavoro alla terza chiamata. Se non fossimo in Italia non ci sarebbe bisogno di questa precisazione, ma va contestualizzata a seconda degli usi e costumi (e dei vizi) del Paese in cui si vive. Peraltro il reddito minimo non dovrebbe superare l'ammontare della Pensione Sociale, e per farvi fronte lo Stato dovrà garantire una lotta all'evasione fiscale tale da poter equilibrare con il suo gettito le spese per il Reddito di Cittadinanza.
Sull'art. 12 non sono daccordo, credo che l'aumento ISTAT vada dato a tutti, ma in misura percentualmente inferiore man mano che si sale di reddito, fino ad escluderlo del tutto per somme pari o superiori a 7.500 euro (imponibili).
Ciao...CARLO.
 

 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 27/11/16 alle 14:01 via WEB
O, per meglio dire, dopo i 65 e alla fine dei pagamenti.
 
 
 

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