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Post n°129 pubblicato il 24 Aprile 2010 da assomengoni
 

Fratelli d'Italia

Dobbiamo alla città di Genova Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli. Scritto nell'autunno del 1847 dall'allora ventenne studente e patriota Goffredo Mameli, musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro, il Canto degli Italiani nacque in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l'Austria.

L'immediatezza dei versi e l'impeto della melodia ne fecero il più amato canto dell'unificazione, non solo durante la stagione risorgimentale, ma anche nei decenni successivi. Non a caso Giuseppe Verdi, nel suo Inno delle Nazioni del 1862, affidò proprio al Canto degli Italiani - e non alla Marcia Reale - il compito di simboleggiare la nostra Patria, ponendolo accanto a God Save the Queen e alla Marsigliese.

Fu quasi naturale, dunque, che il 12 ottobre 1946 l'Inno di Mameli divenisse l'inno nazionale della Repubblica Italiana.

 
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Commenti al Post:
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/10 alle 01:31 via WEB
già. ma al di là del "quasi naturale", chi l'ha scelto? (inno di rara bruttezza, devo dire:)
(Rispondi)
 
assomengoni
assomengoni il 26/04/10 alle 21:04 via WEB
E' un fatto di mentalità nazionale: "tanto peggio, tanto meglio". Con tutte le bellezze che abbiamo in italia, noi amiamo e preferiamo l'orrido. Per esempio San Remo, tanto per non fare esempi politici. A mio avviso non vincono mai le più belle canzoni, sia come contentuo che musicalmente. Tuttavia è un inno allegro, adatto alle manifestazioni sportive e non alle cerimonie. Siamo un popolo che diventa nazionalista o ha il senso della patria solo quando la nazionale vince. In poche parole, siamo noi, noi popolo italiano, poco serio, poco incline alla normalità. C'è un tempo per ogni cosa, non si può sembre banalizzare tutto.
(Rispondi)
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