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un sabato terribilmente malinconico

Post n°94 pubblicato il 29 Marzo 2008 da Sibillias

Mi sento ingannata. Ma come può un uomo comportarsi così. Prima mi esprime frasi di vero sentimento e poi mi comunica che non mi vuole bene. Un momento mi dice che si sente legato a me e che se sta con me è perché si vuole bene e sono parte di lui e in un altro momento mi dice che un legame non riesce a portarlo avanti se non riprende prima in mano la sua vita. A gennaio non l'ho mai cercato ed ogni volta era lui a voler entrare in contatto con me.. l'ho lasciato libero di agire. Era ritornato da me per poi svanire nuovamente nel nulla. In un locale mi aveva incontrato casualmente e nonostante io lo evitassi lui mi veniva vicino e non soddisfatto mi ha chiamato anche i giorni seguenti. Perché? Per esprimermi la sua voglia di rimanere amici. Ma quale amicizia se è lui per primo che non sa essere amico di una donna. E' da martedì che non so più nulla di lui. Fino all'ultimo mi ha detto che si sente legato a me, ma che il legame gli fa male. Mi ha solo preso in giro o meglio mi sono fatta prendere in giro. Tanti ricordi, troppi. L'ultima notte l'ho trascorsa con lui in quanto mi aveva proposto di incotrarci da lui per parlare un po' ed io sciocca ci sono andata. Il mattino seguente, prima di recarci ai rispettivi lavori, mi ha salutato sorridendomi e con un bacio dopo una veloce colazione insieme.. come ai vecchi tempi. Mi ha messo tanta confusione in testa. Ma come si può stringere forte a se tutta una notte una persona che vuoi lasciare, cercare i suoi baci di continuo anche se lei non si avvicina, ridere con lei fino all'ultimo momento, confidarsi con lei come con nessun altro, sorriderle surrandole che è bella, chiederle di togliersi la camicia da notte altrimenti gli sembrerebbe di dormire con un estraneo e poi chiamarla un'ultima volta per chiederle di rimanere amici. Quante volte, soprattutto in questo mese, mi ha chiesto se gli voglio davvero bene, quante scenate di gelosia da parte sua! Era tutta una menzogna, una sporca menzogna. Prende ansiolitici e va da un psicologo di tanto in tanto, vuole stare bene, ma non riesce fino a che vi è una donna accanto, in quanto ogni suo gesto di libertà andrebbe poi a discapito di un'altra persona e questo gli dà dolore per continui sensi di colpa. Sente il bisogno, dopo una convivenza iniziata da giovanissimo e dilaniante, di riprendersi la libertà che non ha mai sentito. La verità è che non è innamorato di me e avrei preferito mi dicesse così. Invece no; con la rabba, in una delle nostre ultime conversazioni, mi ha detto che lui si era davvero innnamorato di me, ma che ora non è pronto, non riesce e che ha bisogno solo di star bene prima di poter nuovamente accogliere qualcuna nella sua vita. In realtà sta meglio di me: mentre io mi logoro con seghe mentali ecco che lui pensa solo ad organizzare con il suo gruppo di amici serate mondane o altro. Le donne che lo chercano non gli mancano. Sono io la vittima in tutta questa storia e mi sento ferita. Non lo cercherò più... dignità, dignità, dignità. Quanto mi dà dolore separarmi da lui. Mi alzo al mattino con un vuoto dentro che inibisce tutte le mie azioni. Era parte di me ed ora è come se una parte di me fosse morta. Nei locali sento una tristezza tale nell'osservare gli altri che si divertono da voler scapparte via e piangere. Il lavoro è un incubo perché non riesco a concentrarmi. Le amiche ci sono solo per ridere. Sì, perché la gente ora ti sta vicino solo nel bene e non più nel male. Mi sento a pezzi. Sono stata ferita in un modo indelebile. E' sabato, il sole splende e dà calore come in una giornata di inizio estate e mi turba. Mi passerà, con il tempo mi passerà, ma ora è dura, è dura  da morire.

 
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Commenti al Post:
micheldubois
micheldubois il 29/03/08 alle 14:36 via WEB
(quando il luccichio finisce, finisce la magia che rende possibile l'amore)(il resto spesso è malinconia)
(Rispondi)
 
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