Creato da Silvio.Perroni il 13/04/2010
Di tutto un pò
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Ultime visite al Blog

lunarossa111126Silvio.Perronialf.cosmospokerinadepressagiovila1966marko19630blue.ice75cicciolina720valentinalupo90acquadaltoziryabbCineCuriosityblogITALIANOinATTESAhivebolg
 

Ultimi commenti

I miei link preferiti

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 8
 

Contatta l'autore

Nickname: Silvio.Perroni
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 62
Prov: BR
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Area personale

 
 

 

« Addio?150° Anniversario dell'... »

I poteri dello Stato sono realmente separati?

 

La Costituzione si fonda sulla separazione dei poteri.

I problemi della giustizia sono 2.

Uno è la lentezza, che non si risolve con l'interruzione di un processo, ma ottimizzando il funzionamento interno della giustizia, come dimostra Torino.

L'altro è l'effettiva discrezionalità dei giudici, che però non si elimina passando il potere di discrezionalità al potere esecutivo o legislativo, ma limitando quella discrezionalità per legge, per esempio applicando la regola dell'ordine cronologico, ma obbligando comunque a farli tutti.

Personalmente eliminerei anche il concetto di prescrizione.
Non vedo perchè debba esserci una scadenza qualsiasi.
I danni procurati dalla lentezza di un processo possono essere risolti in altri modi.
Inoltre, se si risolovesse il primo punto, il problema non sussisterebbe più.

Io ritengo inoltre che non abbiamo abbastanza riflettuto sulla reale separazione tra potere legislativo ed esecutivo.

La vera anomalia in Italia è che sin dai primi governi del dopoguerra il potere legislativo, del Parlamento, è stato sottomesso, nei fatti, da quello dell'esecutivo.

La causa di questa sottomissione sono gli stessi partiti, che invece di limitarsi ad essere canali che promuovono l'azione politica del cittadino fino a portarlo in Parlamento, gli impongono ideologie, programmi, e ricatti una volta conquistata la poltrona.

Stessa cosa per l'esecutivo.
Entrambi i poteri sono assoggettati ai partiti, e questo lo ritengo un grave disequilibrio.
Stiamo dando troppa importanza all'esecutivo.
Specie ora che la politica si è "personalizzata".
L'esecutivo dovrebbe essere meramente "esecutivo", così come lo stesso termine esprime.
Invece il Parlamento si è specializzato nel delegare al Governo riforme e leggi importanti.
In Parlamento si dovrebbe "Parlamentare", discutere, tutti insieme, ognuno tenendo conto degli elettori che rappresenta, legge per legge, fino a trovarne una forma che accontenta tutti o almeno una ampia maggioranza, e poi votarla.
Invece si è arrivati alla estremizzazione del contrario.
Non si discute più da nessuna parte.
Ognuno vuole imporre le proprie idee sulla base della "maggioranza" elettorale o facendosi aiutare dalla giustizia.
E questa è la morte della democrazia.

I partiti non solo si sono appropriati sia del potere esecutivo che di quello legislativo.
Ma ora con questa riforma vogliono appropriarsi anche di quello giudiziario.

Stiamo attenti, perchè oltre al terzo polo anche il pd potrebbe avere tutta l'intenzione di avallare questa incosciente riforma.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
Silvio.Perroni
Silvio.Perroni il 14/03/11 alle 19:51 via WEB
Aho! Ogni volta mi devi ricordare il mio nome?
Ti ho già risposto!
Il mio nome è il più bello del mondo.
E' quell'altro che è brutto! ;-)

Beh, con questo tuo intervento hai evidenziato, mi pare, quella che io ritengo la causa principale.
Noi, come dici tu, da ragazzi credevamo in tante belle cose (e per inciso io ancora ci credo), ma mano a mano che, crescendo, scoprivamo che molte non sono rispettate, e mano a mano che quelle che ancora esistevano ci venivano tolte, noi non abbiamo reagito.
E chi ha reagito lo ha fatto con gli strumenti che gli venivano dati, credendo fossero utili e sufficienti (parlo del voto).
Non solo, ma ne abbiamo anche approfittato.
Quando sono apparse le buste di plastica me lo ricordo benissimo.
A me davano fastidio, sapevamo da subito che sarebbero restate in giro per centinaia o migliaia di anni, e poi, che mi significa che le usi e poi le getti?
Ma ti ricordi quanto andava di moda "l'usa e getta" una volta?
Ebbene, abbiamo fatto qualcosa?
Abbiamo reagito?
No.
E così per tutto il resto, in ogni campo, a partire dalla pubblicità fino al sistema politico.
Questa è la nostra colpa.

Dici che non ti intendi di governo della cosa pubblica.
Neanche io, ma invece di informarci meglio l'abbiamo presa come scusa per delegare la nostra sovranità a persone che non se lo meritano.
Delegare vuol dire conoscere la materia, e lasciare che qualcuno agisca per noi ma controllandolo.
Invece noi abbiamo delegato senza conoscere la materia.
E quindi abbiamo delegato a persone che facevano e fanno i loro interessi, piuttosto che quelli comuni.
Tanto bene o male campavamo, no?
Anzi, al tempo del boom, ovvero quando siamo cresciuti noi, campavamo pure bene.

Prendiamo come scusa che non ci sono persone valide da delegare, quindi deleghiamo il meno peggio.
Scusa falsa anche questa.
Se non c'è nessuo che ci sembra possa rappresentarci, allora tocca a noi stessi rappresentarci.
Altrimenti accettiamo di diventare schiavi di quelli che si offrono di delegarci pur non meritandolo.

Se l'uomo continua ad andare contro la natura, come ora, che nonostante 4 reattori giapponesi si siano incasinati, e col tempo che passa le notizie diventano sempre più allarmanti, il governo italiano continua a dire che andrà nella direzione del nucleare, è a causa nostra.
Quale è il motivo per cui lasciamo che si prosegua col nucleare, con tutti i pericoli che ci sono, e i problemi gravissimi delle scorie ancora non risolti, e dell'uranio, che finirà come il petorlio?
Semplicemente la paura di perdere qualche beneficio, come il riscaldamento a palla tutto il giorno, e la casa piena di elettrodomestici sempre accesi (che se non lo sai anche quando li spegnamo, quella lucetta rossa che resta accesa fa consumare in media il 20-30%).
E' un ragionamento sensato, metterci così a rischio per problemi che comunque si possono risolvere con energie alternative rinnovabili e sicure?

Per prepararsi al nucleare, l'ENEA ha già acceso il suo piccolo reattore sperimentale per le ricerche, a Bracciano, ovvero vicino casa mia.
Pochi lo sanno, ma quelli che lo sanno, ovvero io in prima persona, dovremmo incazzarci come picchi, scendere in piazza, ed obbligare l'ENEA a chiudere quel reattore.
E invece non lo faccio.
Perchè non ho tempo, perchè non l'ho mai fatto prima, perchè spero che lo faccia qualcun altro, perchè spero che il referendum negherà il nucleare.
E se fra un'ora scoppia tutto?

Ora ci provo, pur col poco tempo che ho.
Provo a creare un gruppo su Facebook, e se siamo tanti, andremo davanti l'ENEA.
Mah...

 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963