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Post n°680 pubblicato il 01 Novembre 2006 da JoyMultiplication
Due bicchieri colmi fino all’orlo, e il problema di affrontare un lungo tragitto. Esitavo, come se rimandare la partenza potesse ridurre in qualche modo i rischi del viaggio. Nella mia mente scorrevano immagini di buche grosse come crateri vulcanici, di giovinastri neopatentati che mi tagliavano la strada costringendomi a repentine frenate, di cani svagati che tentavano il suicidio sotto le mie ruote e di conseguenti disastrose sbandate. Osservavo la superficie liscia del liquido che riempiva i bicchieri. Nemmeno un piccolo movimento ondulatorio, neanche un’increspatura. Una perfetta stasi. Ed esitavo ancora, timoroso di abbandonare questa stasi e di turbare un equilibrio prezioso, eppure consapevole che tale equilibrio sarebbe stato del tutto inutile se non mi fossi mosso in fretta. Due aperitivi. L’inizio di qualcosa di buono, di bello. Due bicchieri coperti da un sottile velo di condensa, e la necessità di farli arrivare freschi alla meta. Avrei potuto restare lì per ore, ad osservare il ghiaccio sciogliersi, mentre altrove una cena veniva preparata, si freddava e veniva infine gettata nell’immondizia. Avrei potuto restare lì, ad attendere l’alba, e poi di nuovo la notte, ancora intento a contemplare l’indisturbata quiete dei bicchieri. Avrei potuto decidere di non muovermi mai più, e di conservare per sempre intatto quel che avevo, di accontentarmi di una promessa, senza rischiare nulla, senza perdere nulla, senza acquistare nulla. Due aperitivi. Due persone. Accendo il motore. Prendo il rischio e la possibilità. Parto con delicatezza. Non mi accontento di una promessa. Guido piano, senza scossoni, guardando la strada e anche i marciapiedi, per individuare con sufficiente anticipo qualunque possibile intralcio al mio cammino. Le promesse possono sgualcirsi un poco, quando si realizzano. La strada scorre liscia, ma sto sudando. Ma ne vale la pena, sempre. Rallento ancora, sono quasi arrivato. L’unico vero rischio sta nella rinuncia. Freno, mi fermo. Salgo le scale con cautela. Il più è fatto. Si apre una porta, si apre un sorriso. Aperitivi. Due. Giunti indenni a destinazione. L’inizio di qualcosa di buono, di bello. Ho rischiato. Meno male. |
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