MenteLocale Rebirth

Sto favoleggiando sull'immagine della rossa Addison...ho un debole per Lei e non riesco a togliermela dalla testa: divinamente raffinata^-^ Anch'io son un fan del backstage, di quella spontanea "umanità" che si vive sul set come se si fosse in locanda al termine della giornata, in cui gli attori svestiti i panni, son "buffoni" solo per diletto e non per "mestiere". Con autoironia. E spontanea comicità da "lavori in corso". Sorridendo e spettegolando con la costumista o la truccatrice. Lasciandosi andare, attraverso tutti quei momenti e ingredienti che rendono il ciak unico. PErfettto al momento dell'accensione della telecamera. Nelle ultime settimane sto rivivendo molti flash suggestivi assieme ai "vecchi" amici di ER, in un crescendo e apparizioni che ieri ci ha condotto alla fine. Anni ed anni di palpitanti avventure che non si possono dimenticare facilmente come "lacrime nella pioggia". Un pezzo della mia vita dall'adolescenza alla maturità disincatata passa da quel pronto soccorso. E da mille altre storie che ti fanno pensare ad altrettanto mille cavalcate nei ricordi. C'è sempre un misto di affascinante malinconia nel volgersi e tracciare un bilancio attraverso un "come eravamo" disincanto e sincero. ..e Liliana da par suo torna a sorprenderci ancora una volta con un ritorno in grandissimo stile...mentre leggevo ripensavo al motto di Shakespeare su questa gran commedia che è la vita: vorticosamente come una giostra, freneticamente in perenne centrifuga, talvolta troppo lenta rispetto alle rivoluzioni che vorresti invece intraprendere. Quante giornate strane ha vissuto questo serial irresistibile: lacrime, sorrisi, piccoli incidenti di percorsi e mattoncini che uno dietro l'altro ti han permesso di arrivare dove sei. Ha avuto la sua funzione catartica nelle giornate di pioggia e vasca dopo vasca hai imparato a conoscere una persona che neanche pensavi di poter esser. Hai scoperto di aver una forza che non pensavi di posseder, ripartendo da zero. La vita è così imprevedebile, iperscrutabile. Ma quando vuole riesce a farci vibrare e scintillare di gioia. Proprio quando meno aspettiamo l'arcobaleno ed il temporale sembra non finire mai...Bentornata...un abbraccio grande per la preziosa Lilly....si sentiva FotTe FoTte la mancanza della nostra Fashion addicted cinematograficamente d'assalto....

Non sono l'unica a pensare che la vita a volte sia come un telefilm a quanto pare :)): io certe volte ho il sospetto che sia tutto un Truman show, chissà magari si stacca un riflettore dal soffitto e viene fuori il vero studio nel quale recitiamo tutti :))). Scherzi a parte, bentornata :)!

ehilà :D

Che bello tornare qui...nel bene e nel male, quanti ricordi Lilly, quante emozioni, avventure e batticuore in questi anni...però...Acciderbolina...ma dove lo danno sto film??????? che già il trailer mi acchiappa na cifra^-^

Ciao Lilly!!!! come stai? tutto ok? è un sacco che non ci si sente...cosa combini?un bacione grande la tua logoroicissima scarlett

Molto in ritardo, causa influenza devastante, passo a salutarti e ad augurarti un sereno 2009. Bacioni!

E' dura rientrare dalle vacanze...per rendere meno difficile il ritorno alla normalità,Italiuno dedica a tutti gli appassionati di serial Tv una bellissima serata!Passa dal mio blog per scoprire i dettagli.Buon Anno nuovo!

si trasforma in un razzo missile, coi circuiti di mille valvole, tra le stelle sprinta e vaaaaaaaaaaa; mangia libri di cybernetica, insalate di matematica, e a giocaaaaar su marte va...tu vuoi uscire con l'uomo del futuro...e mo ti prendi il dritto e il rovescio ^_*

(premessa) mmmmm...i miei superiori quando contro il mio volere mi catapultarono su questa pianeta furono abbastanza chiari: osserva, annota tutto e poi a tempo debiti ci dirai le tue impressioni, ma per nessuna ragione al mondo devi intrometterti nelle "loro" questioni. Gli umani. Razza così strana, per certi versi imprevedebile e per altri assolutamente ordinaria nei suoi "corsi e ricorsi storici"... Io sono un fan accanito della tecnologia. Ringrazierò per tutta la vita mio padre, quando nonostante la diffidenza dei parenti, mi regalò il mio primo computer, facendomi diventare quello che sono, instaurando, completamente da autodidatta, un feeling così insolito...e poi la gente si meraviglia che le cose mi durino nei "secoli" anche per il modo "maniacale" con cui tratto i miei oggetti...proprio come mi è stato insegnato da mia madre e prima ancora dalla zia che ha cresciuto lei... Si stava meglio quando si stava peggio? Voglio gettare il sasso nello stagno. Ai tempi del "colera", quando dovevi aspettare mesi e mesi per una risposta ad una lettera, quando ci voleva una vita intera per chiarire un rapporto, per innamorarsi e risolvere un problema che spesso non ti fa dormire la notte, per un tuo senso di colpa. Perchè nessuno è perfetto e siamo in tanti costantemente a chiederci come fare a ridurre la percentuale d'errore. Il mio è un discorso generale, ma penso alle potenzialità della tecnologia, a come dovrebbe "aiutarci" senza schiavizzarci e mi rendo conto che il problema son sempre gli uomini. L'uso, o meglio, l'abuso che essi fanno delle "cose". Non si liquida un rapporto per sms, se tu tieni davvero a quella persona. Ancora di più quando questa ti chiede un confronto "occhi negli occhi" per cercare di capire e verificare se ci sono i margini per "ricucire". C'è un tempo per ogni cosa ed ogni cosa va fatta a suo tempo. Cioè in un modo specifico, con una "qualità" che caratterizza e denota la "cura" e l'amore che mettiamo nel relazionarsi a questo mondo. Nel reale e nel virtuale. Ci vuole lentezza e velocità a secondo del momento, del periodo. Senza eccessi, senza cadere nel ridicolo. La cosa che salverei di quell'sms è la schiettezza. Perchè mi piace sapere "sempre e comunque" di che morte devo morire e se certe persone non vogliono avere più a che fare con me, quanto meno, prima lo so e prima i miei anticorpi possono metabolizzare l'accaduto, perchè quello che non ci uccide, ci rende più forti e diffidenti nei confronti di chi non ha rispetto di noi e quindi di se stessi. Non deve esser un obbligo, ma un qualcosa di sentito, che viene dal profondo del cuore. Come quando da piccolo con delle "banali" favolette si veniva educati a "fare piacere", a far sorridere qualcuno solo per il gusto di farlo. Per questo ci si comporta bene. In ciò risiede la nostra ricompensa. La remiscenza lunga una vita. Così tranquilli di noi stessi, potremo continuare a riposare e poggiare la testa su quel cuscino senza tentennamenti. Sereni nella nostra innata inquietitudine di esseri perfettibili. Liliana cara sono loro che hanno perso te:)

Meglio perderli che trovarli di sicuro! Ti auguro che per il 2009 ci siano meno uomini e donne tecnologici e più gente cordiale, buon anno!:)))