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Ricomincia il solito teatrino. Dopo l'appello del presidente Napolitano che ha invitato gli italiani a «tenersi stretta la Costituzione», Berlusconi ricomincia con le sue sparate: «Penso anche io “teniamocela stretta” la Costituzione e condivido al cento per cento le parole di Napolitano». Dice così, ma come al solito c'è un però: «Però – aggiunge – questa è l'ulteriore prova della spudoratezza di questa sinistra che ha cambiato interi capitoli della Costituzione solo con i suoi voti, tra l'altro una modifica fatta male e con solo 4 voti di vantaggio». E ancora: «Ci sono i cassetti del Parlamento pieni di proposte di modifica della Costituzione della sinistra, quindi – ecco il punto – non possono considerare un sacrilegio la modifica della Costituzione, che si può anche cambiare quando c'è la generale volontà di farlo». Ma l'affondo è soprattutto contro Oscar Luigi Scalfaro, padre costituente ed ex Capo dello Stato, che guiovedì ha parlato dal palco di piazza Santi Apostoli per difendere la Costituzione: «Un uomo – lo definisce Belrusconi – che sappiamo il passato che ha».
Proprio venerdì mattina, a poche ore dalla manifestazione del Pd in difesa della nostra Carta, il presidente Napolitano aveva esercitato per l'ennesiam volta il suo ruolo di garante: «In Italia per fortuna abbiamo una Costituzione, teniamocela stretta», ha detto rispondendo alla domanda di un bambino, che gli chiedeva come mai l'Italia avesse una Costituzione e l'Europa no. Il Capo dello Stato è intervenuto in occasione dell'inaugurazione del nuovo «Spazio Europa», dedicato appositamente agli studenti delle scuole elementari. Dopo lo scoprimento di una targa celebrativa, Napolitano ha fatto da guida ai bambini della scuola «Visconti» di Roma ad una mostra multimediale sull'integrazione europea. Lo accompagnavano il ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi, ilCommissario europeo Almunia, gli europarlamentari Cocilovo, Locatelli, Angelilli e Berlinguer.
Al ministro per le Politiche comunitario Napolitano ha fatto diretto riferimento rispondendo ad una seconda domanda di un bambino, su quali progetti abbia il governo italiano per l'Europa. «Dovremmo chiederlo al ministro Ronchi - è stata la risposta - perchè per quanti sforzi io faccia non riesco a entrare nella testa del governo e sapere quanti progetti abbia. Sono comunque molti». E ancora: «All'orizzonte della Ue resta il sogno, coltivato da oltre mezzo secolo, di vedere prima o poi nascere gli Stati Uniti d'Europa. Ci vorrà molto tempo e molta pazienza -avverte il presidente della Repubblica- ci sono sempre imprevisti e ci sono anche resistenze. Ma gli Stati Uniti d'Europa rimane il grande obiettivo: certamente voi li vedrete», assicura il Capo dello Stato alle scolaresche presenti all'inaugurazione. E ha concluso: «Il progetto di Altiero Spinelli, che 25 anni fa aprì la strada alla nascita dell'Unione Europea, rimane tuttora incompiuto. È compito delle giovani generazioni portare a compimento la costituzionalizzazione dell'Ue».
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