it's all rightcose che mi piacciono, pensieri miei e trovati che mi colpiscono perchè sento miei, |
MUSICA...
M. Bisotti
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Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso.
Marcel Proust
UN FLAUTO MAGICO...
Post n°147 pubblicato il 26 Gennaio 2019 da g1b9e
La mia solitudine |
Una immensa piazza, dunque, con intorno un'infinità di case, questa è la vita; e, in mezzo, gli uomini che trafficano fra di loro e nessuno riesce mai a conoscere le altre case; soltanto la propria e in genere male anche questa perché restano molti angoli bui e talora intere stanze che il padrone non ha la pazienza o il coraggio di esplorare. E la verità si trova soltanto nelle case e non fuori. Cosicché del restante genere umano non si sa mai niente. L'uomo passa distratto in mezzo a questi infiniti misteri e ciò non sembra poi dispiacergli eccessivamente. Quando Da Dino Buzzati_ In quel preciso momento (Vicenza, Neri Pozza 1950). |
Post n°144 pubblicato il 23 Gennaio 2019 da g1b9e
L’ultimo suono del tuo addio,
Luis Sepúlveda -
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Post n°143 pubblicato il 20 Gennaio 2019 da g1b9e
Esiste da sempre un problema tra l'io che sa e pensa e le cose, e neanche il progresso scientifico ha risolto questo dilemma, anzi lo sta accentuando.Se i medioevali distinguevano fra una res e una vox, se Kant distingueva il fenomeno dal noumeno, oggi il neurologo Rudolph Linas asserisce quella che per lui è una verità, ossia che quelli che noi chiamiamo “oggetti”, in realtà non esistono, che i nostri sensi , durante la vita si imbattono in pochi campi di forza elettromagnetici e da questi incontri ricostruiamo il mondo in modo sbagliato ;inoltre asserisce che in definitiva, “vedere è come sognare”. Tuttavia l'uomo, nello scorrere del tempo non solo ha“ricostruito” il mondo sulla base dei sensi e della mente, ha “dato un nome alle cose”, ma ha anche attribuito loro una personalità. Quanti dicono:" Se queste case potessero parlare..,Questo luogo mi ha visto nascere, crescere, ha vissuto la mia vita...!
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Un’emozione… |
Post n°141 pubblicato il 18 Gennaio 2019 da g1b9e
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Oggi mi voglio abbellire questa casa virtuale con alcuni dipinti di fiori di Paul Gauguin,dipinti particolari, se confrontati con quelli dei contemporanei, rigorosamente impressionisti. Come saprete Gauguin è stato uno dei pittori più famosi di quest'epoca, ma il suo carattere volubile non gli permise mai di omologarsi nè ad alcuno dei grandi artisti, nè agli stili del periodo,nè per tavolozza , nè per tocco del pennello. La sua pittura rimane unica, chiara, limpida ed espressiva, anche se fatta di pochi tratti, ma di un effetto bellissimo- Ora li appendo per potermeli ammirare ogni volta che ne avrò desiderio.
Vaso di Fiori Dalie e Nasturzi Fiori di Francia Natura morta con mandolino, Dalie e nasturzi in un cesto |
Post n°139 pubblicato il 16 Gennaio 2019 da g1b9e
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INFO
C'ERA UNA VOLTA..
"Era una ragazza semplice, di quelle che sognano dietro ai libri e alle poesie, e se la vita è carogna non importa, una ragione buona per sorridere la trovi comunque. Era un tipo così. Ed era carina, questo bisogna dirlo. Non del genere vistoso, quelle che ti giri a guardarle. Più semplice. Ma aveva qualcosa che ti accalappiava, niente da dire, ce l'aveva. Come una specie di limpidezza, di trasparenza. Era quel tipo di donna che quando ce l'hai tra le braccia, sai che lei è lì, proprio tra le tue braccia e da nessuna altra parte. Non so se avete presente. Ma è una cosa rara.. e bellissima, nel suo genere."
Alessandro Baricco
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HO CAPITO CHE...
Ho capito in quell'istante di essere veramente innamorata, ma nel senso della parola inglese: in love...Forse non eravamo nemmeno due persone innamorate l'una dell'altra ma innamorate di ciò che ci univa...Come due musicisti jazz: ciò che li unisce non è l'amore dell'uno per l'altro, ma l'amore che entrambi hanno per la musica...Ciò che creano.
Fabio Volo
ECCO PERCHÈ...
C’è talmente tanta umanità in questa capacità di amare gli alberi, talmente tanta nostalgia dei nostri primi stupori, talmente tanta forza nel sentirsi così insignificanti in mezzo alla natura… sì, è proprio questo: l’evocazione degli alberi, della loro maestosità indifferente e dell’amore che proviamo per loro da un lato ci insegna quanto siamo insignificanti, cattivi parassiti brulicanti sulla superficie terrestre, dall’altro invece quanto siamo degni di vivere, perché siamo capaci di riconoscere una bellezza che non ci è debitrice.
Muriel Barbery
L'eleganza del riccio
Secondo me può anche succedere che una persona ti ami e tu non te ne accorga. Ma quando una che ti ha amato e smette di farlo è impossibile non accorgersene.
Fabio Volo
Inviato da: PAOLA11O
il 06/01/2016 alle 12:32
Inviato da: PAOLA11O
il 23/08/2015 alle 14:35
Inviato da: comelunadinonsolopol
il 14/08/2015 alle 23:06
Inviato da: donadam68
il 01/06/2015 alle 16:31
Inviato da: donadam68
il 07/02/2015 alle 18:46