Creato da marcovanbolt il 09/08/2012
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Il vecchio barbogio continua nei suoi attacchi allo sport moderno: Ciclismo, dove sono finite le emozioni?

Ci arriviamo.

 

Beh, cosa credevate, che questo fosse un blog ggiovane? Noi si va a letto presto brontolando sulla gioventù moderna che non ha rispetto per nulla e per nessuno, dopo una dura giornata passata a guardare i lavori in corso, che se li facevano come dicevo io, caro Barozzi, venivano meglio. Noi si è vecchi, capito?? Vecchi.

 

E da bravi vecchi ci lamentiamo dello sport di oggigiorno, che ha perso i valori di una volta, che negli anni '80 si giocava sui campi spelacchiati e si tornava a casa con le ginocchia sbucciate e il fango ovunque, mica c'avevamo la icsbox o la pleistescion.

 

Le cose tecnologiche ai miei tempi erano tossiche. Mica cazzi.

 

Rivendichiamo quindi il diritto di lamentarci a piene mani. Vorrei però specificare una cosa: non ci lamentiamo sempre, comunque e gratuitamente. E facciamo degli onesti distinguo.

 

Per esempio: ci lamentiamo degli sport oggettivamente peggiorati, per tante cause che non stiamo a specificare (o forse si: mancano i campioni). Tipo la Formula 1 o il ciclismo. Altre discipline vivono momenti di splendore: calcio, atletica, basket. Noi non facciamo di tutta l'erba un fascio.

 

Ma anche si.

 

E' difficile parlare di ciclismo su questo blog. Forse perchè siamo fissati col doping e coi dopati, e per "fissati" intendo dire "cacca". Perchè come fai a fare un paragone di questi di oggi con quelli del passato? Per dire, quando Pantani attaccava era uno spettacolo per gli occhi e per il cuore. Poi scopri che barava, e ti senti un pò tonto.

Quello che voglio dire, è: ci saranno, tra quelli bravi del passato, una manciata di puliti, o almeno mai beccati. Non ho voglia di fare ricerche stasera, per cui non faccio nomi. Facciamo che ci siano.

Bene, al paragone con quelli, questi appassiscono, scolorano, scompaiono. Ma come si fa? Tappe di montagna percorse tutte in gruppo, e gli attacchi a 150 metri dalla fine? Questo tizio che si porta a casa la maglia rosa, quando già una vittoria al Trofeo Melinda mi avrebbe lasciato stupefatto? E il vincitore del Tour, ne vogliamo parlare? L'Oasis mancante?

 

"You're my Wonderrrrrwaaaaaaaaaaaal".

 

Il problema è uno e uno solo, in questo settore: le stramaledette radioline gestite dagli stramaledetti direttori sportivi. L'altro ieri, abbiamo toccato l'apice dello schifo: crono alla Vuelta, Rodriguez corre in bici, il suo ds corre in macchina con radio e computer che controlla a distanza tutte le prestazioni fisiche dell'atleta. E gli ordina quando scattare, quando rallentare, addirittura QUANDO BERE!

 

"Non ti avevo ordinato di cagare, brutto figlio di puttana".

 

Ma come fai ad innamorarti di atleti così? Di gente come Froome, che invece di andarsi a prendere la maglia gialla obbedisce al ds e aspetta Bradley Gallagher? Ma come fai a sapere che ti ricapiterà un'occasione del genere?

Tiferò con tutto il cuore per il primo ciclista che in gara si strapperà la radiolina, accenderà una molotov e la getterà nell'auto del ds.

 

"Ehi Bjarne, quand'è che dovevo fare la pipì secondo te?".

 
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